La nuova Ministra Fedeli

lucetta10 ha scritto:

mara88 ha scritto:
2) Le leggi elettorali sono dettate quasi solo dalle convenienze del momento, mai sentito parlare di "porcellum" ? Legge così ribattezzata non da uno a caso ma da chi l'ha partorita !
Le esigenze di trovare un compromesso tra governabilità da una parte e garanzie di rappresentanza dall' altra esistono, però vanno risolte una volta per tutte e nell'assoluto rispetto della Costituzione, scongiurando rischi di incostituzionalità ed evitando di rimetterci mano ogni due giorni.

Boh. A me pare banale ma evidentemene non è così, forse perché non sono più un'anima bella da quando avevo 16 anni e cerco invece di essere pragmatica e fedele al dettame della carta costituzionale, che non a caso non stabilisce MAI il sistema elettorale, in democrazia.

Come si può pensare di fare un legge elettorale una volta per tutte? Ti pare democratico piegare la rappresentanza popolare a un sistema di voto nato per diverso contesto?
Credi possibile e auspicabile che si abbiano uguali leggi elettorali in un'Italia come quella di oggi, ormai evidentemente attestata su tre poli e quella degli anni '80 con il pentapartito?
Come si può piegare la volontà popolare a un sistema elettorale dato una volta per tutte? Sarebbe come sostenere che all'insorgere di una nuova forza politica che accolga il favore degli elettori (come è successo in questi ultimi anni con i 5S), il sistema elettorale continui a assegnare i seggi in parlamento come quando c'erano solo centrodestra e centrosinistra e estrometta completamente un eventuale terzo polo che attragga magari il 20% dell'elettorato!
Il sistema elettorale si piega alle indicazioni dell'elettorato, non il contrario, e deve garantire la governabilità dati alla mano, non in astratto, per un presunto elettorato ideale che none esiste.
Il ballottaggio non è bello o brutto una volta per tutte e in astratto e a qualunque latitudini, è funzionale o meno a garantire il buon  funzionamento e il rispetto delle rappresentanze.
A furia di proteste generiche, i presunti difensori della Costituzione finiscono sempre per fregarsene della carta e dimenticare perché le regole ci sono, per sostenere solo posizioni generiche e facili battaglie gridate sul porcellum (che tra parentesi è proprio la legge elettorale fatta nelle condizioni sbagliate che citavo prima) o altre ovvietà

Us3R ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

mara88 ha scritto:
2) Le leggi elettorali sono dettate quasi solo dalle convenienze del momento, mai sentito parlare di "porcellum" ? Legge così ribattezzata non da uno a caso ma da chi l'ha partorita !
Le esigenze di trovare un compromesso tra governabilità da una parte e garanzie di rappresentanza dall' altra esistono, però vanno risolte una volta per tutte e nell'assoluto rispetto della Costituzione, scongiurando rischi di incostituzionalità ed evitando di rimetterci mano ogni due giorni.

Boh. A me pare banale ma evidentemene non è così, forse perché non sono più un'anima bella da quando avevo 16 anni e cerco invece di essere pragmatica e fedele al dettame della carta costituzionale, che non a caso non stabilisce MAI il sistema elettorale, in democrazia.

Come si può pensare di fare un legge elettorale una volta per tutte? Ti pare democratico piegare la rappresentanza popolare a un sistema di voto nato per diverso contesto?
Credi possibile e auspicabile che si abbiano uguali leggi elettorali in un'Italia come quella di oggi, ormai evidentemente attestata su tre poli e quella degli anni '80 con il pentapartito?
Come si può piegare la volontà popolare a un sistema elettorale dato una volta per tutte? Sarebbe come sostenere che all'insorgere di una nuova forza politica che accolga il favore degli elettori (come è successo in questi ultimi anni con i 5S), il sistema elettorale continui a assegnare i seggi in parlamento come quando c'erano solo centrodestra e centrosinistra e estrometta completamente un eventuale terzo polo che attragga magari il 20% dell'elettorato!
Il sistema elettorale si piega alle indicazioni dell'elettorato, non il contrario, e deve garantire la governabilità dati alla mano, non in astratto, per un presunto elettorato ideale che none esiste.
Il ballottaggio non è bello o brutto una volta per tutte e in astratto e a qualunque latitudini, è funzionale o meno a garantire il buon  funzionamento e il rispetto delle rappresentanze.
A furia di proteste generiche, i presunti difensori della Costituzione finiscono sempre per fregarsene della carta e dimenticare perché le regole ci sono, per sostenere solo posizioni generiche e facili battaglie gridate sul porcellum (che tra parentesi è proprio la legge elettorale fatta nelle condizioni sbagliate che citavo prima) o altre ovvietà

In Francia ci sono 3 poli e c'è doppio turno,nessuno dei signori politicamente corretti si lamenta perchè quelli "brutti e cattivi",cioè il FN,se arrivano al balottaggio si ritrovano tutti gli altri contro e perdono.
In Italia invece accade il contrario,gli elettori votano contro le forze della partitocrazia(cioè centrosinistra e centrodestra e hanno i loro buoni motivi per farlo visto l'ultimo ventennio ) favorendo il M5S e questo non va bene,a lor signori.
Quando avevano pensato questa legge credevano che il M5S si sgonfiasse e i suoi voti potevano spartirseli al secondo turno i 2 compari Renzi & Berlusconi.
Ma le leggi elettorali possono essere fatte sulla convenienza del momento? Solo in Italia accade questo.
Magari fra 5 anni questo sistema non favorirà più il M5S ma un nuovo polo che si creerà in seguito, e chi può saperlo,certo non si cambia una legge in base ai sondaggi(che peraltro ultimamente,basandosi su parametri obsoleti non riescono più a fotografare correttamente la realtà facendo errori macroscopici).
La legge in vigore nei comuni, col doppio turno, a me sembra equilibrata,poi possono essere eletti sindaci pessimi ma questo è un altro discorso,è una legge però che dà chiaramente un vincitore,non potendosi fare in tempi brevi l'elezione diretta del premier che richiederebbe modifiche costituzionali(quelle si auspicabili,non la boiata di consiglieri regionali e sindaci che vengono a villeggiare al Senato a Roma),la si faccia per aggregazioni politiche garantendo adeguata rappresentanza.
P.S. Al ballottaggio si và se nessuno raggiunge il 50% +1,non come nel cosidetto Italicum dove si vincerebbe al primo col 40%,altra boiata scritta da chi con 80€ prese il 41% e pensava di mantenerlo.

paniscus_2.0 ha scritto:

geo&geo ha scritto:" L'indagine ha dimostrato come le scuole magistrali costituissero da sole più del 40% dell'intera provenienza degli iscritti alle scuole di servizio sociale e di qui si spiega anche la larga prevalenza femminile (p. 75).

Le "scuole magistrali" erano un'altra cosa ancora, anche rispetto all'istituto magistrale che dava l'accesso all'insegnamento alle elementari.

La "scuole magistrali" erano un corso di soli tre anni (mentre l'istituto magistrale vero e proprio era di quattro) a cui si accedeva direttamente con la terza media, quindi ci si poteva diplomare a 17 anni, e che dava la possibilità di fare l'educatrice solo alla scuola materna o al nido (che all'epoca era quasi inesistente).

Non a caso, si chiamava popolarmente "diploma di maestra d'asilo", e non "diploma magistrale".

Poi, ma solo PARECCHI ANNI DOPO, furono aggiunti dei corsi facoltativi superiori per due anni in più, e quindi fu equiparato a un istituto professionale o a un istituto d'arte... ossia a quelle scuole, che già esistevano, in cui c'era sia la possibilità di fermarsi al diplomino triennale già spendibile a 17 anni, sia quella di completare il ciclo con un vero e proprio diploma di maturità (come "tecnico di gestione di comunità infantili", o roba del genere), che dava anche l'accesso all'università.

Ma appunto, è arrivato DOPO, direi almeno negli anni ottanta...

mara88 ha scritto:

Us3R ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

mara88 ha scritto:
2) Le leggi elettorali sono dettate quasi solo dalle convenienze del momento, mai sentito parlare di "porcellum" ? Legge così ribattezzata non da uno a caso ma da chi l'ha partorita !
Le esigenze di trovare un compromesso tra governabilità da una parte e garanzie di rappresentanza dall' altra esistono, però vanno risolte una volta per tutte e nell'assoluto rispetto della Costituzione, scongiurando rischi di incostituzionalità ed evitando di rimetterci mano ogni due giorni.

Boh. A me pare banale ma evidentemene non è così, forse perché non sono più un'anima bella da quando avevo 16 anni e cerco invece di essere pragmatica e fedele al dettame della carta costituzionale, che non a caso non stabilisce MAI il sistema elettorale, in democrazia.

Come si può pensare di fare un legge elettorale una volta per tutte? Ti pare democratico piegare la rappresentanza popolare a un sistema di voto nato per diverso contesto?
Credi possibile e auspicabile che si abbiano uguali leggi elettorali in un'Italia come quella di oggi, ormai evidentemente attestata su tre poli e quella degli anni '80 con il pentapartito?
Come si può piegare la volontà popolare a un sistema elettorale dato una volta per tutte? Sarebbe come sostenere che all'insorgere di una nuova forza politica che accolga il favore degli elettori (come è successo in questi ultimi anni con i 5S), il sistema elettorale continui a assegnare i seggi in parlamento come quando c'erano solo centrodestra e centrosinistra e estrometta completamente un eventuale terzo polo che attragga magari il 20% dell'elettorato!
Il sistema elettorale si piega alle indicazioni dell'elettorato, non il contrario, e deve garantire la governabilità dati alla mano, non in astratto, per un presunto elettorato ideale che none esiste.
Il ballottaggio non è bello o brutto una volta per tutte e in astratto e a qualunque latitudini, è funzionale o meno a garantire il buon  funzionamento e il rispetto delle rappresentanze.
A furia di proteste generiche, i presunti difensori della Costituzione finiscono sempre per fregarsene della carta e dimenticare perché le regole ci sono, per sostenere solo posizioni generiche e facili battaglie gridate sul porcellum (che tra parentesi è proprio la legge elettorale fatta nelle condizioni sbagliate che citavo prima) o altre ovvietà

In Francia ci sono 3 poli e c'è doppio turno,nessuno dei signori politicamente corretti si lamenta perchè quelli "brutti e cattivi",cioè il FN,se arrivano al balottaggio si ritrovano tutti gli altri contro e perdono.
In Italia invece accade il contrario,gli elettori votano contro le forze della partitocrazia(cioè centrosinistra e centrodestra e hanno i loro buoni motivi per farlo visto l'ultimo ventennio ) favorendo il M5S e questo non va bene,a lor signori.
Quando avevano pensato questa legge credevano che il M5S si sgonfiasse e i suoi voti potevano spartirseli al secondo turno i 2 compari Renzi & Berlusconi.
Ma le leggi elettorali possono essere fatte sulla convenienza del momento? Solo in Italia accade questo.
Magari fra 5 anni questo sistema non favorirà più il M5S ma un nuovo polo che si creerà in seguito, e chi può saperlo,certo non si cambia una legge in base ai sondaggi(che peraltro ultimamente,basandosi su parametri obsoleti non riescono più a fotografare correttamente la realtà facendo errori macroscopici).
La legge in vigore nei comuni, col doppio turno, a me sembra equilibrata,poi possono essere eletti sindaci pessimi ma questo è un altro discorso,è una legge però che dà chiaramente un vincitore,non potendosi fare in tempi brevi l'elezione diretta del premier che richiederebbe modifiche costituzionali(quelle si auspicabili,non la boiata di consiglieri regionali e sindaci che vengono a villeggiare al Senato a Roma),la si faccia per aggregazioni politiche garantendo adeguata rappresentanza.
P.S. Al ballottaggio si và se nessuno raggiunge il 50% +1,non come nel cosidetto Italicum dove si vincerebbe al primo col 40%,altra boiata scritta da chi con 80€ prese il 41% e pensava di mantenerlo.

Bravo Us3R, hai colto nel segno il mio ragionamento.  Lucetta l'unica cosa che si è capita delle tue elucubrazioni è che hai votato Sì e ti rode ma ti rode che abbia stravinto il NO !

seasparrow ha scritto:mettere questa all'istruzione e' come mettere un alpinista a comandare la marina mercantile :-)

no dai sto scherzando pero'

quota = 5344

cinno13 ha scritto:

seasparrow ha scritto:mettere questa all'istruzione e' come mettere un alpinista a comandare la marina mercantile :-)

no dai sto scherzando pero'

quota = 5344

non è proprio così però mettere un non laureato a capo del MIUR quando ormai anche per fare la maestra bisogna essere laureati mi sa un po di presa per il cul !!

mara88 ha scritto:
Bravissimo Paniscus, ben preparato, probabilmente la ministra ha frequentato la scuola magistrale triennale per maestre d'asilo, esattamente come delineata nel 1952 dalla Riforma Segni, con questo titolo si sarebbe poi iscritta all' UNSAS

bog ha scritto:colleghi oggi il Ministro si è scandalizzata chiamando "aggressivi" coloro che le hanno evidenziato questo suo problema sui titoli....ma capite ci rendiamo conto??? Uno le fa presente che non si può dichiarare il falso sul sito amministrazione pubblica del MIUR e a lei non è chiaro il perchè ma secondo lei sono stati "AGGRESSIVI" ....noooooo ma davvero?...ma allora ci provoca! VERGOGNA DIMISSIONI.

Us3R ha scritto:

bog ha scritto:colleghi oggi il Ministro si è scandalizzata chiamando "aggressivi" coloro che le hanno evidenziato questo suo problema sui titoli....ma capite ci rendiamo conto??? Uno le fa presente che non si può dichiarare il falso sul sito amministrazione pubblica del MIUR e a lei non è chiaro il perchè ma secondo lei sono stati "AGGRESSIVI" ....noooooo ma davvero?...ma allora ci provoca! VERGOGNA DIMISSIONI.

I veri aggressori si chiamano Matteo Renzi ed i suoi lacchè, in 2 anni e mezzo hanno aggredito il mondo del lavoro,della scuola,della sanità e volevano pure toglierci l diritto di sceglierci i senatori nominandosel fra loro,questa è la sola ed unica aggressività che c'è in questo paese.

lucetta10 ha scritto:

mara88 ha scritto:
Bravissimo Paniscus, ben preparato, probabilmente la ministra ha frequentato la scuola magistrale triennale per maestre d'asilo, esattamente come delineata nel 1952 dalla Riforma Segni, con questo titolo si sarebbe poi iscritta all' UNSAS

Adesso è addirittura diventata una maestra... scelta che tra l'altro, al MIUR avrebbe perfino senso!

bog ha scritto:colleghi oggi il Ministro si è scandalizzata chiamando "aggressivi" coloro che le hanno evidenziato questo suo problema sui titoli....ma capite ci rendiamo conto??? Uno le fa presente che non si può dichiarare il falso sul sito amministrazione pubblica del MIUR e a lei non è chiaro il perchè ma secondo lei sono stati "AGGRESSIVI" ....noooooo ma davvero?...ma allora ci provoca! VERGOGNA DIMISSIONI.

sconcertato_1 ha scritto:

cinno13 ha scritto:

seasparrow ha scritto:mettere questa all'istruzione e' come mettere un alpinista a comandare la marina mercantile :-)

no dai sto scherzando pero'

quota = 5344

non è proprio così però mettere un non laureato a capo del MIUR quando ormai anche per fare la maestra bisogna essere laureati mi sa un po di presa per il cul !!

La vera presa per i fondelli non è tanto mettere un non laureato al miur ma la nascita stessa di un governo fotocopia di quello sonoramente bocciato dagli italiani.

bog ha scritto:colleghi oggi il Ministro si è scandalizzata chiamando "aggressivi" coloro che le hanno evidenziato questo suo problema sui titoli....ma capite ci rendiamo conto??? Uno le fa presente che non si può dichiarare il falso sul sito amministrazione pubblica del MIUR e a lei non è chiaro il perchè ma secondo lei sono stati "AGGRESSIVI" ....noooooo ma davvero?...ma allora ci provoca! VERGOGNA DIMISSIONI.

seasparrow ha scritto: mettere questa all'istruzione e' come mettere un alpinista a comandare la marina mercantile :-)

no dai sto scherzando pero'

geo&geo ha scritto:

mara88 ha scritto:Certo che lo ha fatto dopo le medie e NON dopo un diploma, quei corsetti anni '70 erano tutti post-terza media !!
E' da ieri che scrivo che l'unico titolo di studio posseduto dalla Ministra è la TERZA MEDIA !!  
L' UNSAS NON è mai stata una scuola secondaria di 2° grado, vi si accedeva con la terza media e di certo non ha mai rilasciato diplomi di maturità di durata quinquennale a nessuno.  A riprova di quanto affermo, vi dico: chiedete alla ministra se oggi o 40/50 anni fa, con quel titolo, potrebbe o avrebbe potuto immatricolarsi all' Università !  Chiedeteglielo

Mi sembri molto sicura di queste affermazioni, su cosa ti basi?

mara88 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

mara88 ha scritto:
Bravissimo Paniscus, ben preparato, probabilmente la ministra ha frequentato la scuola magistrale triennale per maestre d'asilo, esattamente come delineata nel 1952 dalla Riforma Segni, con questo titolo si sarebbe poi iscritta all' UNSAS

Adesso è addirittura diventata una maestra... scelta che tra l'altro, al MIUR avrebbe perfino senso!

Ho specificato che forse la ministra ha preso il titolo per maestra d' asilo come veniva inteso dalla Riforma Segni vigente a quei tempi, ovvero titolo triennale professionale con il quale ad appena 17 anni lavoravi e non dava accesso all' università. Attenzione agli equivoci con la denominazione "magistrale", vi ricordo che nella riforma Gentile, vigente fino a pochi anni prima, addirittura la scuola magistrale inferiore corrispondeva agli anni di scuola media e vi si accedeva con la licenza elementare !
Comunque un diploma di maturità vero e proprio la ministra non l'ha mai preso

mara88 ha scritto:

geo&geo ha scritto:

mara88 ha scritto:Certo che lo ha fatto dopo le medie e NON dopo un diploma, quei corsetti anni '70 erano tutti post-terza media !!
E' da ieri che scrivo che l'unico titolo di studio posseduto dalla Ministra è la TERZA MEDIA !!  
L' UNSAS NON è mai stata una scuola secondaria di 2° grado, vi si accedeva con la terza media e di certo non ha mai rilasciato diplomi di maturità di durata quinquennale a nessuno.  A riprova di quanto affermo, vi dico: chiedete alla ministra se oggi o 40/50 anni fa, con quel titolo, potrebbe o avrebbe potuto immatricolarsi all' Università !  Chiedeteglielo

Mi sembri molto sicura di queste affermazioni, su cosa ti basi?

Ecco la conferma di quanto affermavo nei giorni scorsi, dalla diretta interessata:

http://www.orizzontescuola.it/mario-adinolfi-il-ministro-fedeli-non-ha-neanche-la-maturita/