Vivo e lavoro all'estero ma ho vinto il concorso.. e non vorrei perderlo

Cari utenti del forum,

non ho ancora ricevuto risposta dopo aver scritto a Lalla un paio di settimane fa, quindi riporto il mio messaggio anche qui che magari qualcuno della community sarà in grado di aiutarmi. Grazie in anticipo!

Gentilissima Lalla,
sono una ragazza che in pochi mesi ha visto la sua vita sconvolgersi ed andare un una direzione ben diversa dalle attese. Dopo tre anni da precaria che hanno seguito la laurea, dopo aver superato tutti i concorsi 2016 per diventare insegnante nelle scuole statali e dopo aver lavorato per un anno nella scuola statale grazie alle graduatorie d'istituto ho visto mio marito partire per un lavoro all'estero. Ho deciso di seguirlo e ho trovato lavoro in una scuola italiana ma privata, in alcun modo legata allo Stato Italiano per il momento. Ho letto gli altri quesiti in archivio e so che lavorare dall'estero e mantenere l'aspettativa è molto difficile essendo dipendente qui presso una scuola privata. Ho valutato la possibilità dell'aspettativa per ricongiungimento al coniuge ma pare che non si possa svolgere nessun altro lavoro perché si è soggetti al regime delle incompatibilità che vincola i pubblici dipendenti. Ma nel mio caso non c'è nessuna interferenza con l'impiego anzi la regola del buon senso mi dice che stante la situazione quando rientrerò in Italia con mio marito e lavorerò in Italia sarò una insegnante con alle spalle un'esperienza scolastica lavorativa arricchente. Questa ed altre considerazioni mi vengono in mente ma non voglio dilungarmi troppo punto ho appreso che esistono altri tipi di aspettativa ad esempio:
1. aspettativa massimo per un anno per svolgere un'altra esperienza lavorativa in qualunque ambito (articolo 18/3 del CCNL comparto scuola)
2. Aspettativa fino a tre anni per contratti a tempo determinato nell'ambito del comparto scuola (ma solo in ambito scuola pubblica italiana), art.
36 CCNL.
Inoltre ora mi trovo a dover prendere questa decisione: prendere il ruolo quando verrò chiamata per poi rinunciare o non prenderlo proprio?
Nessuno purtroppo sa cosa riserva il futuro né per la scuola italiana né per la mia vita, so solo che questo trasferimento si prospetta abbastanza definitivo e che dentro me il pensiero di rinunciare al ruolo dopo così tanta fatica fatta per superare il concorso è dura. Vorrei capire per le domande sopra citate se esistono particolari svantaggi/penalità che, in caso di un eventuale futuro ritorno in Italia potrebbero porsi in caso faccia una o l'altra scelta. Non posso dimenticare la disperazione di alcuni insegnanti che mi raccontavano di non aver rinnovato l'aggiornamento alle vecchie GAE e che per questo si sono trovati a dover fare il concorso, al contrario di coscritti che potevano già entrare in ruolo.

Grazie in anticipo per la considerazione.

Elfaba ha scritto: (...) aspettativa (...)
grazie in anticipo per la considerazione

quanto e' marcio lo stato italiano lo si capisce anche dalle regole sulla aspettativa

Ciao Elfaba! :-)

Se lavori lì come fai a chiedere l'aspettativa? Non percepiresti 2 stipendi poi? E non terresti un posto occupato qui pur lavorando lì? E' possibile? Sono curiosa anche io a questo punto!!I
Illuminatemi!

Fossi in te,se dovessi entrare in ruolo, lo accetterei. Esistono poi diverse aspettative: puoi chiederne una per attività lavorativa (ma questa dura solo un anno ed è il ds che decide se concederla o meno), aspettativa per ricongiungimento coniuge all' estero (dura tutto il tempo che ti serve,il ds la deve concedere, ma credo non si possa lavorare)

Cara Elfaba, anche io mi trovo in una situazione simile. Sono vincitrice di concorso e sto per essere immessa in ruolo, ma lavoro all'estero anche io sempre come insegnante. Proprio oggi sceglierò l'ambito e nelle prossime settimane dovrò quindi firmare contratto e chiedere l'aspettativa. Ho parlato con vari sindacalisti, così come cercato e chiesto info qui sul forum. Purtroppo non so dirti niente di certo, ma tutti i sindacati mi hanno detto che si può fare, che si può chiedere aspettativa per altra esperienza lavorativa. Ovviamente, come penso tu sappia, l'aspettativa non è retribuita e non vale come anno di prova né per anzianità di servizio. So che alcuni lo hanno già fatto in occasione delle immissioni di "massa" di due anni fa, perché avevano altri lavori in attesa della chiamata della scuola. L'unico dubbio riguarda l'incompatibilità dei due contratti, ma alcuni USR si sono espressi positivamente.

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Non so dirti niente di certo, ma voglio sperare che la situazione possa risolversi. Io voglio rientrare in Italia e soprattutto poter insegnare nella scuola, ma non riesco a farlo nel giro di due settimane, considerati i miei impegni lavorativi qui e quelli di mio marito, quindi vorrei prendermi del tempo per poter riorganizzare la mia vita.

Teniamoci in contatto, se ci sono news.

Buongiorno,

Mi scuso di unirmi così tardi ma sono in una situazione estremamente difficile poiché dovrò prendere servizio tra pochi giorni e sono attualmente impiegata con tempo indeterminato presso un'azienda.

All'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna hanno declinato come irricevibile la mia richiesta di aspettativa, poiché, dicono, essa era stata concessa in occasione della precedente fase di immissione in ruolo come differimento dalla presa in servizio e questo non sarebbe più possibile.

Come stanno in realtà le cose?

Vi prego di aiutarmi, il tempo stringe.
Grazie sin da ora