licei brevi? tutte le superiori!
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Re: licei brevi? tutte le superiori!
http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2017/08/17/ASU3kDwI-barcellona_passanti_travolge.shtmlCiccio.8 ha scritto:Purtoppo ora sono davvero distratto dalla cronaca internazionale...
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Francesca4 ha scritto:Erodoto ha scritto:
O sei molto ottimista-idealista o non insegni da molti anni.
Sono ottimista idealista ed anche ingenua, ma non fino al punto da non capire che la lingua batte dove il dente duole.
Quindi cosa dovrei dedurne? Che sei da poco nel mondo dell'insegnamento? Suvvia non prendertela, non è certo una colpa.
I genitori ragionevoli devono essere diventati una merce molto rara...
Esistono e sono in gran numero ma sono ben contrastati dall'altra categoria.
Erodoto ha scritto:
Che una serie di dati, statistiche e abitudini ci portino a farci un'idea di un certo tipo forse dipende più dal fatto che sono abbastanza aderenti alla realtà dei fatti piuttosto che dal nostro avere dei pregiudizi.
Aggiungiamo a tutto questo l'effetto che potrebbe avere il percorso di 4 anni in alcune realtà. Io ho già la pelle d'oca.
A me viene la pelle d'oca quando leggo queste cose: giudizi infondati su premesse date per scontate e senza possibilità di appello.
Su premesse? Non sono un fan accanito né delle prove INVALSI né della attuale formula dell'Esame di Stato però da qui a chiamarle premesse ce ne corre.
Tra l'altro subito dopo scrivi quanto segue...
Francesca4 ha scritto:avidodinformazioni ha scritto:
Casualità sarebbe se nel 2017 avessimo il 3% al sud ed il 2.9 al nord, perchè su campioni di decine di migliaia di studenti le fluttuazioni statistiche esistono ma sono piccole.
Se la differenza è più grossa e soprattutto se ogni anno è così, allora il caso non c'entra nulla.
Dunque la tua teoria è ?
Sempre la stessa mio caro, irrimediabilmente la stessa.
I dati oltre che essere snocciolati vanno interpretati e letti nell'insieme di altri dati: non hanno alcun senso da soli e slegati dai rispettivi contesti di riferimento.
Fammi un ragionamento strutturato con dati completi e ne riparleremo: al momento vedo solo emergere la solita diatriba tra nord e sud che non fa bene né ai docenti meridionali né a quelli settentrionali che, almeno nella mia esperienza torinese, sono nella stragrande maggioranza di origine meridionale.
Vorresti che si parlasse a partire dai dati ma allo stesso tempo i dati non li vuoi.
Sui contesti non dico nulla salvo che sì, effettivamente pare che il contesto ambientale-territoriale incida, in modo controverso ma incide.
Ergo, per citare Avido, la tua teoria qual è? A questo punto sono davvero curioso.
Erodoto- Messaggi : 410
Data d'iscrizione : 27.07.12
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Che senso hanno questi paragoni? Sono le solite chiacchiere da bar, senza né capo né coda.
Giovanni62- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 08.08.17
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Kuru-nee ha scritto:più o meno tutti hanno avuto difficoltà, alcuni di tipo prettamente scolastico, altri di tipo sociale e di integrazione nel gruppo. Nel corso degli anni alcuni hanno anche recuperato, ma con notevoli sacrifici e fatica, e non sono assolutamente più avanti degli altri, i restanti sono riusciti con fatica a non farsi bocciare.
Questo non è assolutamente vero. Ho avuto solo studenti anticipatari bravissimi, io stessa non ho avuto alcuna difficoltà scolastica nè alle elementari nè al liceo. E neppure difficoltà relazionali nell'età infantile. I problemi sono sorti nell'età della pubertà perché mi sentivo (ed ero) molto diversa. Probabilmente i miei compagni di classe non si sono neppure resi conto del mio sentire, i rapporti con loro erano ottimi ma dentro di me non stavo bene. Per questo non ho mandato mio figlio a scuola un anno prima degli altri, per non farlo sentire, 10 anni dopo, piccolo e scialbo. Auspicherei invece che tutti i bambini inizino un anno prima.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: licei brevi? tutte le superiori!
chicca70 ha scritto:Kuru-nee ha scritto:più o meno tutti hanno avuto difficoltà, alcuni di tipo prettamente scolastico, altri di tipo sociale e di integrazione nel gruppo. Nel corso degli anni alcuni hanno anche recuperato, ma con notevoli sacrifici e fatica, e non sono assolutamente più avanti degli altri, i restanti sono riusciti con fatica a non farsi bocciare.
Questo non è assolutamente vero. Ho avuto solo studenti anticipatari bravissimi, io stessa non ho avuto alcuna difficoltà scolastica nè alle elementari nè al liceo. E neppure difficoltà relazionali nell'età infantile. I problemi sono sorti nell'età della pubertà perché mi sentivo (ed ero) molto diversa. Probabilmente i miei compagni di classe non si sono neppure resi conto del mio sentire, i rapporti con loro erano ottimi ma dentro di me non stavo bene. Per questo non ho mandato mio figlio a scuola un anno prima degli altri, per non farlo sentire, 10 anni dopo, piccolo e scialbo. Auspicherei invece che tutti i bambini inizino un anno prima.
Forse non sono stata chiara nel post precedente, chiedo scusa, stavo riportando l'esperienza (recente, insegno da pochi anni) che ho avuto con i miei alunni usciti dalla scuola dell'infanzia, quindi purtroppo è vero. Come ho già detto mi sono capitati pochi casi di anticipo verso la primaria, una decina. E purtroppo è andata così, erano proprio quei bambini non pronti per i quali il giudizio e la libertà di scelta dei genitori hanno fatto danno. A nulla è valso che noi insegnanti avessimo caldamente sconsigliato di farlo. Poi questi genitori si sono anche scontrati con le insegnanti della primaria perché chiaramente la colpa è sempre degli altri, il proprio pargolo è perfetto. Non ti faccio nome e cognome, ma ti assicuro che purtroppo è la verità.
Sarà che abito in una realtà dove l'anticipo non è visto in maniera positiva (se non da quei genitori che vogliono che i propri figli primeggino sempre e comunque), e i genitori più ragionevoli non scelgono mai di mandare il loro bambino alla primaria un anno prima mentre quelli che lo scelgono sono di solito i più "rompipigne". Sarà questo che mi ha fatto sviluppare un'idea molto negativa dell'anticipo scolastico.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Kuru-nee ha scritto:chicca70 ha scritto:Kuru-nee ha scritto:più o meno tutti hanno avuto difficoltà, alcuni di tipo prettamente scolastico, altri di tipo sociale e di integrazione nel gruppo. Nel corso degli anni alcuni hanno anche recuperato, ma con notevoli sacrifici e fatica, e non sono assolutamente più avanti degli altri, i restanti sono riusciti con fatica a non farsi bocciare.
Questo non è assolutamente vero. Ho avuto solo studenti anticipatari bravissimi, io stessa non ho avuto alcuna difficoltà scolastica nè alle elementari nè al liceo. E neppure difficoltà relazionali nell'età infantile. I problemi sono sorti nell'età della pubertà perché mi sentivo (ed ero) molto diversa. Probabilmente i miei compagni di classe non si sono neppure resi conto del mio sentire, i rapporti con loro erano ottimi ma dentro di me non stavo bene. Per questo non ho mandato mio figlio a scuola un anno prima degli altri, per non farlo sentire, 10 anni dopo, piccolo e scialbo. Auspicherei invece che tutti i bambini inizino un anno prima.
Forse non sono stata chiara nel post precedente, chiedo scusa, stavo riportando l'esperienza (recente, insegno da pochi anni) che ho avuto con i miei alunni usciti dalla scuola dell'infanzia, quindi purtroppo è vero. Come ho già detto mi sono capitati pochi casi di anticipo verso la primaria, una decina. E purtroppo è andata così, erano proprio quei bambini non pronti per i quali il giudizio e la libertà di scelta dei genitori hanno fatto danno. A nulla è valso che noi insegnanti avessimo caldamente sconsigliato di farlo. Poi questi genitori si sono anche scontrati con le insegnanti della primaria perché chiaramente la colpa è sempre degli altri, il proprio pargolo è perfetto. Non ti faccio nome e cognome, ma ti assicuro che purtroppo è la verità.
Sarà che abito in una realtà dove l'anticipo non è visto in maniera positiva (se non da quei genitori che vogliono che i propri figli primeggino sempre e comunque), e i genitori più ragionevoli non scelgono mai di mandare il loro bambino alla primaria un anno prima mentre quelli che lo scelgono sono di solito i più "rompipigne". Sarà questo che mi ha fatto sviluppare un'idea molto negativa dell'anticipo scolastico.
Non si può generalizzare così. Tu stessa dici che vivi in una realtà in cui l'anticipo non è visto in modo positivo. Quindi esiste un preconcetto in base al quale chi devia dallo standard che avete prefissato avrà per forza problemi. In 15 anni ho visto parecchi anticipatari (ben più di una decina, ne ho uno o due in ogni classe) giunti al liceo e nessuno era al di sotto della media dei compagni nel rendimento scolastico mentre la maggior parte era decisamente superiore alla media. Io, anticipataria estrema (nata a settembre), sono stata l'unica della mia classe ad uscire con 60, tutti gli altri con meno di 55. Ovviamente parlo del vecchio punteggio della maturità, quando 60 era il voto massimo.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Non è un preconcetto, semplicemente non è ben visto perché se c'è un'età standard definita per legge nessuno capisce per quale motivo si debba cominciare prima. E infatti chi lo sceglie è sempre (da noi) il genitore che si pavoneggia e che scassa le scatole per ogni cosa che non va (di cui spesso il figlio è causa, tra l'altro). Forse la mia realtà è sfortunata da questo punto di vista, sono felice di sapere che non ovunque è così.
Comunque generalizzo lo stesso perché mi sembra che da quello che ci riferivano i nostri professori dell'università, e anche da vari articoli che leggo ogni tanto per la rete da quando ho cominciato a lavorare, la mia esperienza sia confermata anche al di fuori della zona dove abito e che i bambini anticipatari statisticamente rendano un po' meno (ad esempio nelle prove Invalsi) e facciano più fatica. Non ho mai fatto ricerche serie al riguardo, per cui magari non sono fonti attendibili, ma sono molto propensa a credere che lo siano.
Sul tuo caso in particolare non posso dire niente, se hai fatto l'esame di stato nel periodo in cui c'era ancora il voto in sessantesimi, io probabilmente ero nata da poco, per cui parlerei proprio a vanvera. Immagino solo che il bambino anticipatario "tipo" di qualche tempo fa fosse piuttosto diverso dal bambino anticipatario "tipo" di adesso, soprattutto come livello culturale di provenienza, e questo credo che faccia molto la differenza.
Poi credo che più i bambini siano piccoli, più la differenza di età si faccia sentire. Infatti l'anticipo alla scuola dell'infanzia per me è ancora più disatroso che alla scuola primaria, con la differenza che spesso si anticipa all'infanzia solo per non pagare la retta del nido, e, anche se c'è un divario tra il bimbo di due anni e mezzo e quello di 3 e passa, il bambino anticipatario ha di solito un anno in più per recuperare.
Comunque generalizzo lo stesso perché mi sembra che da quello che ci riferivano i nostri professori dell'università, e anche da vari articoli che leggo ogni tanto per la rete da quando ho cominciato a lavorare, la mia esperienza sia confermata anche al di fuori della zona dove abito e che i bambini anticipatari statisticamente rendano un po' meno (ad esempio nelle prove Invalsi) e facciano più fatica. Non ho mai fatto ricerche serie al riguardo, per cui magari non sono fonti attendibili, ma sono molto propensa a credere che lo siano.
Sul tuo caso in particolare non posso dire niente, se hai fatto l'esame di stato nel periodo in cui c'era ancora il voto in sessantesimi, io probabilmente ero nata da poco, per cui parlerei proprio a vanvera. Immagino solo che il bambino anticipatario "tipo" di qualche tempo fa fosse piuttosto diverso dal bambino anticipatario "tipo" di adesso, soprattutto come livello culturale di provenienza, e questo credo che faccia molto la differenza.
Poi credo che più i bambini siano piccoli, più la differenza di età si faccia sentire. Infatti l'anticipo alla scuola dell'infanzia per me è ancora più disatroso che alla scuola primaria, con la differenza che spesso si anticipa all'infanzia solo per non pagare la retta del nido, e, anche se c'è un divario tra il bimbo di due anni e mezzo e quello di 3 e passa, il bambino anticipatario ha di solito un anno in più per recuperare.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: licei brevi? tutte le superiori!
OT puro: tua figlia ha iniziato la prima elementare a Gennaio? Perché essendo nata a luglio, come me, avrà iniziato la scuola a 6 anni e due mesi, giorno più, giorno meno...Francesca4 ha scritto:
Ora ti parlo come madre, non come docente: con la riforma Gelmini fui costretta ad iscrivere mia figlia, che compie gli anni a luglio, in prima elementare a 6 anni e mezzo, lei ha sempre morso il freno, colpevolizzandomi di non averla iscritta a scuola un anno prima e del fatto che annoiava mortalmente nel sentire e risentire spiegazioni già comprese.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: licei brevi? tutte le superiori!
lucetta10 ha scritto:... piace in questi sistemi scolastici "rilassati" che vanno tanto di moda, anche considerando la recente trasformazione della scuola dell'infanzia, sempre più simile a un asilo nido negli obiettivi e nelle strategie (classi aperte, attività in piccoli gruppi e spesso su scelta dei bambini), di cui spesso replicano anche le attività (la scatola azzurra, i laboratori con materiali naturali...)
le scuole dell'infanzia che conosco fanno un gran lavoro con i bambini, sui vari campi di esperienza. Certo che il gioco, la manualità, lo sviluppo delle capacità senso-percettive sono in primo piano, rispetto a quello che sarà la scuola primaria, con le sue regole e l'impegno individuale richiesto. Non mi sembra proprio, però, che la scuola dell'infanzia diventi simile al nido né negli obiettivi né nelle strategie. I laboratori con materiali naturali si possono proporre, con obiettivi e strategie didattiche completamente diverse, a bambini di 2 e 4 anni. Nel primo caso sarà esclusivamente un approccio sensoriale, nel secondo si tratterà di stimolare i bambini ad un primo approccio "scientifico", a fare domande, a chiedersi il perché delle cose...
My two cents
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Re: licei brevi? tutte le superiori!
lucetta10 ha scritto:...ormai mi pare di rilevare un arretramento in ogni ordine di studi, fino alla liceizzazione dell'università (di cui si critica, non a caso, che i ragazzi siano lasciati "a se stessi", non seguiti e accompagnati)
su questo, come darti torto? Da studente della magistrale, a suo tempo, ho partecipato a iniziative di "orientamento all'università" in cui si sono presentati liceali con un genitore al seguito. Un'esperienza surreale.
Ospite- Ospite
Re: licei brevi? tutte le superiori!
lucetta10 ha scritto:
suvvia... sei un apersona intelligente: non cavillavo su come si chiami, lo sai bene. Che si sia fuori di soli 4 mesi mi pare un dato ineludibile, che non si può far finta di eludere.
Lo stai descrivendo come non è, e stai argomentando su sentito dire e macchiette da settimana enigmistica. Immagino tu abbia altro per sostenere l'argomentazione che un bambino nato a gennaio o febbraio sia inidoneo ad un corso di studi rispetto a uno nato a settembre o dicembre dell'anno precedente... aspetto fiduciosa.
Quello che stai dicendo poteva essere valido (certo con argomentazioni un po' più sostanziose anche in questo caso) quando si faceva anticipare un bambino nato 10 o 12 mesi dopo, con quattro mesi di possibile scarto l'incidenza statistica del disastro dell'anticipo mi risulta difficile da credere, anche solo guardando ai numeri possibili e anche ammettendo, come non è (lo dici tu stessa che di anticipatori non ne vedi...), che tutti i nati al 30 aprile, i più piccoli possibile, anticipino l'iscrizione.
Trovo l'iscrizione a 7 anni alla scuola primaria assolutamente non auspicabile, e non a caso piace in questi sistemi scolastici "rilassati" che vanno tanto di moda, anche considerando la recente trasformazione della scuola dell'infanzia, sempre più simile a un asilo nido negli obiettivi e nelle strategie (classi aperte, attività in piccoli gruppi e spesso su scelta dei bambini), di cui spesso replicano anche le attività (la scatola azzurra, i laboratori con materiali naturali...)
Io avevo citato il Giappone e la Finlandia per l'entrata a 7 anni a scuola, e quello giapponese è di sicuro uno dei sistemi scolastici meno rilassati del mondo. La competizione tra studenti è a livelli da gara, gli esami sono tutti scritti e per test e le prove orali praticamente non esistono. Ci sono numeri chiusi e esami di ammissione persino nelle scuole medie e nelle scuole superiori, chi entra avrà il futuro in discesa, chi non entra è destinato a lavori socialmente "bassi".
Per la Finlandia è tutto un altro discorso, invece, comunque, anche se rilassato, qualitativamente non è affatto inferiore al nostro per cui non credo che faccia danno essere rilassati.
Sul lavoro che facciamo alla scuola dell'infanzia ti dico che non è assolutamente quello da te descritto, perché ci lavoro. L'approccio "scientifico" è molto utilizzato, soprattutto se le insegnanti sono preparate. Ho tranquillamente insegnato il fenomeno della combustione a bambini di 4 anni in termini molto "scientifici", così come alcuni contenuti di astronomia, che per i bambini risultano molto interessanti, oltre tutto (anziché l'appiccicare e pasticciare con le tempere, che è una noia per chiunque). Lì la differenza la fa l'insegnante, comunque.
Se dobbiamo ricorrere ad attività da asilo nido è perché purtroppo abbiamo sempre di più bambini anticipatari che non possono fare altro che attività da nido, perché è lì che dovrebbero essere per il loro livello di sviluppo.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: licei brevi? tutte le superiori!
geo&geo ha scritto:lucetta10 ha scritto:...ormai mi pare di rilevare un arretramento in ogni ordine di studi, fino alla liceizzazione dell'università (di cui si critica, non a caso, che i ragazzi siano lasciati "a se stessi", non seguiti e accompagnati)
su questo, come darti torto? Da studente della magistrale, a suo tempo, ho partecipato a iniziative di "orientamento all'università" in cui si sono presentati liceali con un genitore al seguito. Un'esperienza surreale.
Non stento a crederlo. Ho fatto un corso di aggiornamento presso l'università e il docente ci ha raccontato che sempre più spesso riceve dai genitori la richiesta di quale sia l'orario di ricevimento dei genitori. Quando fa presente che i ragazzi sono maggiorenni e che non esiste l'ora di ricevimento dei genitori, ma semplicemente l'ora di ricevimento di solito riservata a questioni didattiche, alcuni genitori si presentano al ricevimento e sono sorpresi quando il docente chiede loro l'autorizzazione del figlio per poter parlare.
@melia- Messaggi : 4461
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Età : 65
Località : Padova
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Io e altri due studenti eravamo coinvolti perché in quanto gggiovani (bei tempi) avremmo potuto incutere meno soggezione ai ragazzi, e raccontare l'università vista con gli occhi di uno studente.
Mi sono trovato invece a rispondere ad una signora che era preoccupata perché nel nostro corso di studi si deve stare spesso fuori, all'aperto... "Ma anche quando piove?", no signora, se possibile quando piove no, anche perché quando piove non si vede un tubo, d'altra parte è anche vero che non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento, ah ah...; "Ma andate in posti pericolosi?", no signora, tranquilla, basta essere attrezzati bene... Per un attimo ho temuto che mi chiedesse se dormivamo in camere separate maschi e femmine.
Mi sono trovato invece a rispondere ad una signora che era preoccupata perché nel nostro corso di studi si deve stare spesso fuori, all'aperto... "Ma anche quando piove?", no signora, se possibile quando piove no, anche perché quando piove non si vede un tubo, d'altra parte è anche vero che non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento, ah ah...; "Ma andate in posti pericolosi?", no signora, tranquilla, basta essere attrezzati bene... Per un attimo ho temuto che mi chiedesse se dormivamo in camere separate maschi e femmine.
Ospite- Ospite
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Già negli anni '90, quando iniziavo a collaborare da neolaureata, ricordo che c'erano madri che telefonavano a casa alla mia collega che si occupava dell'organizzazione dei viaggi di studio per sapere cosa mettere nella valigia dei figli... Da allora è stato sempre peggio. L'ultima collaborazione da parte mia risale al 2011, non oso pensare come possa essere la situazione oggi.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Scusa Kuru-nee, ma alla fine hai usato tutta la tua eccellenza per lavorare nella scuola dell'infanzia?
JaneEyre- Messaggi : 1988
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Io mi sono azzardata a mandare il secondogenito alla prima da anticipatario, per un serie di ragioni.
Siamo stati molto combattuti sulla scelta, ed hanno inciso molte circostanze, ma siccome aveva già fatto 3 anni di materna, non ce lo vedevo proprio a fare anche il quarto. Determinante è stata l'esperienza del maggiore, che non è andato a scuola in anticipo, ma, per farla breve, ha sofferto un po'. A volte le maestre mi chiamavano perché si addormentava, e del resto, per fare un esempio, mentre i compagni ripetevano i numeri da 1 a 20 lui conoceva già le le centinaia e le migliaia.
Per me non c'è una verità assoluta, e non è veramente possibile generalizzare. La maestra del secondogenito, normalmente molto contraria agli anticipi, mi ha detto che nel caso del piccolo abbiamo fatto la scelta giusta, e in effetti a dicembre già sapeva leggere bene ed ora legge fluentemente, e del tutto autonomamente ha già imparato a fare alcuni prodotti. Inoltre non ha alcun problema di socializzazione.
Non discuto l'esperienza di Kuru-nee, ci mancherebbe, penso solo che non sia possibile generalizzare. Ogni bambino, come del resto ogni persona, è un caso a sé. Certo, la scelta è molto delicata, e si può sapere se abbiamo indovinato quella giusta solo col tempo, ma credo che generalizzare, e dare giudizi lapidari sui genitori che scelgono l'anticipo, sia un errore, proprio come quello dei genitori che non rispettano i tempi dei figli.
Siamo stati molto combattuti sulla scelta, ed hanno inciso molte circostanze, ma siccome aveva già fatto 3 anni di materna, non ce lo vedevo proprio a fare anche il quarto. Determinante è stata l'esperienza del maggiore, che non è andato a scuola in anticipo, ma, per farla breve, ha sofferto un po'. A volte le maestre mi chiamavano perché si addormentava, e del resto, per fare un esempio, mentre i compagni ripetevano i numeri da 1 a 20 lui conoceva già le le centinaia e le migliaia.
Per me non c'è una verità assoluta, e non è veramente possibile generalizzare. La maestra del secondogenito, normalmente molto contraria agli anticipi, mi ha detto che nel caso del piccolo abbiamo fatto la scelta giusta, e in effetti a dicembre già sapeva leggere bene ed ora legge fluentemente, e del tutto autonomamente ha già imparato a fare alcuni prodotti. Inoltre non ha alcun problema di socializzazione.
Non discuto l'esperienza di Kuru-nee, ci mancherebbe, penso solo che non sia possibile generalizzare. Ogni bambino, come del resto ogni persona, è un caso a sé. Certo, la scelta è molto delicata, e si può sapere se abbiamo indovinato quella giusta solo col tempo, ma credo che generalizzare, e dare giudizi lapidari sui genitori che scelgono l'anticipo, sia un errore, proprio come quello dei genitori che non rispettano i tempi dei figli.
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Dubitoergosum condivido pienamente quanto hai scritto, per questo ritengo che una scelta così delicata non possa che essere appannaggio della famiglia e non frutto di un imposizione dall'alto uguale per tutti.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: licei brevi? tutte le superiori!
JaneEyre ha scritto:Scusa Kuru-nee, ma alla fine hai usato tutta la tua eccellenza per lavorare nella scuola dell'infanzia?
Domanda che mi sento porre da quando ho cominciato l'università (professori che mi dicevano di fare assolutamente il dottorato perché l'università ha bisogno di gente come me) e che mi ripropongono quotidianamente le mie stesse colleghe: "Ma tu sei sprecata per stare qui dentro! Non hai mai pensato di fare questo e quell'altro, sei così capace e intelligente!"
Purtroppo sono molto chiusa con gli adulti, tanto che mi ci vuole qualche mese prima di cominciare anche solo a parlare a qualcuno quando arrivo in un ambiente nuovo, soprattutto se mi trovo con persone di età molto diversa dalla mia, inoltre ho interessi considerati "infantili" e non comuni. Con i bambini, invece, sto benissimo, sono per me percettivamente ed emotivamente piacevoli e il rapporto che riesco ad instaurare con loro è molto gratificante. Parto proprio contenta da casa per andare a lavorare.
Non sento nemmeno di essere sprecata, so di essere preparata e professionale e credo che anche la scuola dell'infanzia abbia bisogno di questo. Forse sarà vero che avrei potuto fare altro nella vita, qualcosa di più "importante", magari, ma ho scelto quello che mi fa stare bene.
A lucetta10: l'approccio alla letto-scrittura e al calcolo nella scuola dell'infanzia è previsto tra i traguardi nelle Indicazioni Nazionali nei campi d'esperienza, quindi se le insegnanti dei 5 anni fanno disporre animaletti sulla sabbia anziché fare attività di discriminazione fonologica, di lettura e scrittura spontanea, e di semplici calcoli mentali, beh, forse c'è qualcosa di sbagliato nelle attività che fanno le insegnanti. Non nego, invece, che molte non sono affatto preparate e le Indicazioni Nazionali sanno a malapena cosa sono, quindi forse è qui il problema. Tra la fine della scuola dell'infanzia e l'inizio della scuola primaria la differenza dovrebbe essere più di ritmo di lavoro che di contenuto.
Comunque non intendevo che l'età canonica dei 6 anni per cominciare la primaria non sia adeguata, ma che non vedrei di cattivo occhio nemmeno l'entrata a 7, magari prevedendo la divisione per età non per anno solare ma per anno scolastico (da settembre ad agosto dell'anno successivo nel nostro caso), come fanno moltissimi altri paesi, così che tutti abbiano minimo 6 anni compiuti all'entrata alla primaria e nessuno ne abbia ancora compiuti 8 all'uscita. Certo che in questo caso bisognerebbe strutturare anche la scuola dell'infanzia in maniera differente e istituire magari un vero e proprio anno ponte. In Giappone, visto che ormai te l'ho portato ad esempio, l'alfabeto sillabico viene già insegnato alla scuola dell'infanzia, alla primaria ci si concentra sulla scrittura per ideogrammi e sulle discipline vere e proprie.
A dubitoergosum: Se tuo figlio in prima si addormentava, per me il problema è della scuola. Se un bambino è particolarmente dotato gli si possono proporre attività di livello maggiore o permettergli di svolgere attività gratificanti quando "ha finito" o meglio ancora fargli aiutare i compagni. Il fatto che ogni bambino sia un caso a sé (verissimo) per me non significa che non debba esserci uno standard da seguire. Perché se si può deviare dallo standard, allora si dovrebbe concedere anche il posticipo per scelta dei genitori, e questo normativamente non è ammesso. Nessuno può cominciare la scuola a 8 anni (tranne casi di grave disabilità) perché è immaturo o lento ad apprendere. Gli si fanno fare attività di potenziamento e di supporto. Per lo stesso motivo (e anche perché statisticamente non è vantaggioso cominciare prima) per me non è giusto consentire di iniziare in anticipo e meno che mai lo farei scegliere ai genitori (che non vedono il bambino a scuola), semmai agli insegnanti che possono fare una scelta più ponderata, così come a decidere la bocciatura dovrebbero essere solo ed esclusivamente gli insegnanti, mentre sento che oggi, in alcuni casi, alla primaria se non c'è il consenso dei genitori ci sono rogne persino per bocciare.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: licei brevi? tutte le superiori!
Boh, nella classe del mio secondogenito ci sono bambini nati a dicembre (quindi praticamente "piccoli" come il mio), e c'è anche un bambino che ha posticipato l'ingresso a scuola perché nato dopo il 31 ottobre. Anche il mio primogenito è in classe con un bimbo che ha posticipato di un anno l'ingresso a scuola: da queste parti non è così infrequente, e nessuno dei due piccoli posticipatari ha particolari o gravi disabilità, anzi, sono due piccoli atleti, e normalissimi anche dal punto di vista cognitivo.
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: licei brevi? tutte le superiori!
No, scusa, a 6 anni a questi bambini è arrivata a casa la lettera per l'iscrizione alla scuola primaria e loro hanno fatto finta di niente, rimandando all'anno successivo, senza che nessuno dicesse niente? Prima volta che sento una cosa del genere. Vorrei sapere quale norma lo consente.
Io non sono riuscita ad ottenere il "consenso dell'usp" a far posticipare per il secondo anno l'entrata alla primaria a una bambina straniera con gravissima disabilità cognitiva, che aveva cominciato a frequentare la scuola dell'infanzia a 6 anni, solo perché essendo nata a gennaio, avrebbe già avuto 8 anni alla fine della prima.
Addirittura non ci consentono di iscrivere alle classi inferiori bambini stranieri appena arrivati in Italia e mai scolarizzati nel loro paese d'origine (che vengono quindi puntualmente bocciati), perché la differenza di età sarebbe discriminante, e consentono ai genitori di bambini senza problemi di ignorare l'iscrizione alla scuola primaria per farla quando pare loro? Davvero casco dalle nuvole, mai neanche immaginata una cosa simile.
I bambini nati a dicembre sono legalmente dell'anno giusto. Capisco che fra uno nato a dicembre e uno nato a gennaio dell'anno dopo la differenza sia poca (per me infatti sono già piccoli i nati di dicembre), ma purtroppo ci deve essere un confine legale fra uno nato l'anno prima e uno nato l'anno dopo. Non mi dispiacerebbe mettere il confine per anno scolastico anziché per anno solare, come so che fanno in Germania.
Io non sono riuscita ad ottenere il "consenso dell'usp" a far posticipare per il secondo anno l'entrata alla primaria a una bambina straniera con gravissima disabilità cognitiva, che aveva cominciato a frequentare la scuola dell'infanzia a 6 anni, solo perché essendo nata a gennaio, avrebbe già avuto 8 anni alla fine della prima.
Addirittura non ci consentono di iscrivere alle classi inferiori bambini stranieri appena arrivati in Italia e mai scolarizzati nel loro paese d'origine (che vengono quindi puntualmente bocciati), perché la differenza di età sarebbe discriminante, e consentono ai genitori di bambini senza problemi di ignorare l'iscrizione alla scuola primaria per farla quando pare loro? Davvero casco dalle nuvole, mai neanche immaginata una cosa simile.
I bambini nati a dicembre sono legalmente dell'anno giusto. Capisco che fra uno nato a dicembre e uno nato a gennaio dell'anno dopo la differenza sia poca (per me infatti sono già piccoli i nati di dicembre), ma purtroppo ci deve essere un confine legale fra uno nato l'anno prima e uno nato l'anno dopo. Non mi dispiacerebbe mettere il confine per anno scolastico anziché per anno solare, come so che fanno in Germania.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
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