POTENZIAMENTO...SCUSATE MA QUANTE ORE AL MASSIMO POSSONO ESSERE DATE AD UNICO DOCENTE?

Promemoria primo messaggio :

Mi spiego meglio.....
Esempio....Totale 3 maestre...
1 docente fa italiano, matematica, scienze ....che si lamentava che faceva tutto lei
2 docente fa il resto delle materie....
3 docente SOLO ORE SU POTENZIAMENTO....

puo il dirigente dare tutte le ore di potenziamento ad un solo docente? Esiste qualche normativa che specifica quante ore di potenziamento massimo si possono fare?
Attendo
Grazie

Anche l' altra mia amica mi ha confermato che le ore di potenziamento alla primaria sono 22 e non 24

ritaa ha scritto:

Quindi tu saresti un potenziale 'nonnista' se potessi? Era solo per sapere

Scherzo  ( come molto soesso)

si, certo! ci credo nel fatto che chi viene per ultimo debba fare le cose che nessuno vuol fare. E' così ovunque. Io lo uso in tutte le forme della mia vita.
chi butta la spazzatura a casa? Il più piccolo!
Un avvocato quando fa pratic anon fa le fotocopie?
Il docente si becca il potenziamento.

In linea di massima anche il punto di vista di spring può aver una sua logica.
La gavetta in ogni ambiente lavorativo è comunque utile.
Con le ultime folli immissioni in ruolo però spesso ci si è trovati di fronte ad ultimi arrivati (in ruolo) di effettiva inesperienza ma anche a docenti che hanno ottenuto il ruolo dopo vent'anni di precariato effettivo sul campo.
Ecco che il nonnismo perde ogni eventuale spunto positivo...

tellina ha scritto:In linea di massima anche il punto di vista di spring può aver una sua logica.
La gavetta in ogni ambiente lavorativo è comunque utile.
Con le ultime folli immissioni in ruolo però spesso ci si è trovati di fronte ad ultimi arrivati (in ruolo) di effettiva inesperienza ma anche a docenti che hanno ottenuto il ruolo dopo vent'anni di precariato effettivo sul campo.
Ecco che il nonnismo perde ogni eventuale spunto positivo...  

quando entri di ruolo cominci da capo, anche se hai 20 anni di precariato.
Io la vedo così.

Bell'atteggiamento da caserma, complimenti.

arrubiu ha scritto:Bell'atteggiamento da caserma, complimenti.

grazie.

arrubiu ha scritto:Bell'atteggiamento da caserma, complimenti.

Infatti io spero di di non capitare mai nella sua scuola

Per carità nn ho niente di personale contro di lui ma non tollero il nonnismo. 

È vero che c' è dappertutto ma dove più e dove meno. 

Quindi se mi posso evitare il più  (presumo da lui ci sia il più) lo evito volentieri.

ritaa ha scritto:

arrubiu ha scritto:Bell'atteggiamento da caserma, complimenti.

Infatti io spero di di non capitare mai nella sua scuola

Per carità nn ho niente di personale contro di lui ma non tollero il nonnismo. 

È vero che c' è dappertutto ma dove più e dove meno. 

Quindi se mi posso evitare il più  (presumo da lui ci sia il più) lo evito volentieri.

Ci sono tante altre cose che "ci sono dappertutto", per niente positive.
Non per questo bisogna considerarle normali, adeguarsi o favorirle.

arrubiu ha scritto:

ritaa ha scritto:

arrubiu ha scritto:Bell'atteggiamento da caserma, complimenti.

Infatti io spero di di non capitare mai nella sua scuola

Per carità nn ho niente di personale contro di lui ma non tollero il nonnismo. 

È vero che c' è dappertutto ma dove più e dove meno. 

Quindi se mi posso evitare il più  (presumo da lui ci sia il più) lo evito volentieri.

Ci sono tante altre cose che "ci sono dappertutto", per niente positive.
Non per questo bisogna considerarle normali, adeguarsi o favorirle.

Ma non si possono evitare tutte le scuole visto che bisogna pur di lavorare. 

Quindi si sceglie il male minore

Ovviamente concordo sul non favorire, ecc

Spring ha scritto:

tellina ha scritto:In linea di massima anche il punto di vista di spring può aver una sua logica.
La gavetta in ogni ambiente lavorativo è comunque utile.
Con le ultime folli immissioni in ruolo però spesso ci si è trovati di fronte ad ultimi arrivati (in ruolo) di effettiva inesperienza ma anche a docenti che hanno ottenuto il ruolo dopo vent'anni di precariato effettivo sul campo.
Ecco che il nonnismo perde ogni eventuale spunto positivo...  

quando entri di ruolo cominci da capo, anche se hai 20 anni di precariato.
Io la vedo così.

Tu la vedi così ma è la scuola stessa a non vederla così.
infatti esiste la ricostruzione di carriera...

tellina ha scritto:

Spring ha scritto:

tellina ha scritto:In linea di massima anche il punto di vista di spring può aver una sua logica.
La gavetta in ogni ambiente lavorativo è comunque utile.
Con le ultime folli immissioni in ruolo però spesso ci si è trovati di fronte ad ultimi arrivati (in ruolo) di effettiva inesperienza ma anche a docenti che hanno ottenuto il ruolo dopo vent'anni di precariato effettivo sul campo.
Ecco che il nonnismo perde ogni eventuale spunto positivo...  

quando entri di ruolo cominci da capo, anche se hai 20 anni di precariato.
Io la vedo così.

Tu la vedi così ma è la scuola stessa a non vederla così.
infatti esiste la ricostruzione di carriera...

La ricostruzione di carriera non c' entra in questo 

In questo caso concordo con Spring: si è sempre l' ultimo arrivato anche se si è in ruolo o se si insegna da decenni

È brutto a dirsi (almeno per come la penso io) ma è così

Dissento.
la ricostruzione di carriera sta proprio a certificare l'esperienza fatta a scuola così da poterla quantificare e retribuire di conseguenza.
Il ruolo è un momento di passaggio, non un punto di arrivo e la linea di partenza può essere anche molto lontana nel tempo passato.

tellina ha scritto:
Tu la vedi così ma è la scuola stessa a non vederla così.
infatti esiste la ricostruzione di carriera...

dai messaggi di pianto che leggo su questo forum (che rappresenterà si e no lo 0,001 dei docenti) mi sembra che i neoimmessi in ruolo stiano finendo sul potenziamento o su classi diciamo "difficili" anche se vantano anni di precariato.

La ricostruzione carriera è un fatto amministrativo.
Io posso essere stato un ingegnere alla nasa per 15 anni, se però arrivo a scuola da 3fascia resto un nerd di elettronica....

tellina ha scritto:la ricostruzione di carriera sta proprio a certificare l'esperienza fatta a scuola così da poterla quantificare e retribuire di conseguenza.

In linea di principio hai ragione ma la realtà è diversa secondo me

Spring ha scritto:

tellina ha scritto:
Tu la vedi così ma è la scuola stessa a non vederla così.
infatti esiste la ricostruzione di carriera...

dai messaggi di pianto che leggo su questo forum (che rappresenterà si e no lo 0,001 dei docenti) mi sembra che i neoimmessi in ruolo stiano finendo sul potenziamento o su classi diciamo "difficili" anche se vantano anni di precariato.

La ricostruzione carriera è un fatto amministrativo.
Io posso essere stato un ingegnere alla nasa per 15 anni, se però arrivo a scuola da 3fascia resto un nerd di elettronica....

Conosco diversi docenti a cui è stato dato potenziamento dopo anni e anni di ruolo.
E docenti neoimmessi che sono andati in cattedra. Sta alla lungimiranza del DS gestire in modo ragionevole le ore di potenziamento.

arrubiu ha scritto:
Conosco diversi docenti a cui è stato dato potenziamento dopo anni e anni di ruolo.
E docenti neoimmessi che sono andati in cattedra. Sta alla lungimiranza del DS gestire in modo ragionevole le ore di potenziamento.

mi sono fermato alla statistica di questo forum.
Resta il fatto che la ricostruzione di carriera non c'entra nulla agli occhi degli altri ma è solo un fatto amministrativo.
Anche perchè (ed è molto frequente) molti hanno lavorato da precari in una provincia e poi sono stati immessi in ruolo su altra, quindi li sei un signor nessuno.

Spring ha scritto:

arrubiu ha scritto:
Conosco diversi docenti a cui è stato dato potenziamento dopo anni e anni di ruolo.
E docenti neoimmessi che sono andati in cattedra. Sta alla lungimiranza del DS gestire in modo ragionevole le ore di potenziamento.

mi sono fermato alla statistica di questo forum.
Resta il fatto che la ricostruzione di carriera non c'entra nulla agli occhi degli altri ma è solo un fatto amministrativo.
Anche perchè (ed è molto frequente) molti hanno lavorato da precari in una provincia e poi sono stati immessi in ruolo su altra, quindi li sei un signor nessuno.

Grazie Spring, nel giro di 3/4 post mi hai fatto sentire una nerd della meccanica e una signora nessuno :-)
Pazienza, si sopravvive, se non altro (ma sarà un bene o un male?) non corro alcun rischio di finire sul potenziamento.

dubitoergosum ha scritto:
Grazie Spring, nel giro di 3/4 post mi hai fatto sentire una nerd della meccanica e una signora nessuno :-)
Pazienza, si sopravvive, se non altro (ma sarà un bene o un male?) non corro alcun rischio di finire sul potenziamento.

che si sopravviva non vi è dubbio.
D'altronde capita ovunque di esere gli ultimi arrivati, la ruota gira per tutti.

Spring ha scritto:

arrubiu ha scritto:
Conosco diversi docenti a cui è stato dato potenziamento dopo anni e anni di ruolo.
E docenti neoimmessi che sono andati in cattedra. Sta alla lungimiranza del DS gestire in modo ragionevole le ore di potenziamento.

mi sono fermato alla statistica di questo forum.
Resta il fatto che la ricostruzione di carriera non c'entra nulla agli occhi degli altri ma è solo un fatto amministrativo.
Anche perchè (ed è molto frequente) molti hanno lavorato da precari in una provincia e poi sono stati immessi in ruolo su altra, quindi li sei un signor nessuno.

Sei un signor nessuno a livello di conoscenze, non di competenze.
L'esperienza pluriennale di insegnamento su classi paga: sta al ds sapere sfruttarla distribuendo orario ed incarichi. E sta ai colleghi riconoscerla. Averli, i neoimmessi o i trasferiti con una buona esperienza alle spalle: può essere un'ottima base per impostare un lavoro di collaborazione.
Temere l'esperienza altrui, cercare di impostare i rapporti sulla quantità di conoscenze interne è specchio della peggiore immagine dell'italiano medio che vive di raccomandazioni e non di professionalità. Un ottimo esempio da trasmettere ai ragazzi all'interno di un'istituzione scolastica.
D'altronde non è stato un illustre ministro del lavoro ad affermare che per trovare lavoro è meglio giocare a calcetto che inviare i curricula?

Stefania Biancani ha scritto:
Sei un signor nessuno a livello di conoscenze, non di competenze.
L'esperienza pluriennale di insegnamento su classi paga: sta al ds sapere sfruttarla distribuendo orario ed incarichi. E sta ai colleghi riconoscerla. Averli, i neoimmessi o i trasferiti con una buona esperienza alle spalle: può essere un'ottima base per impostare un lavoro di collaborazione.
Temere l'esperienza altrui, cercare di impostare i rapporti sulla quantità di conoscenze interne è specchio della peggiore immagine dell'italiano medio che vive di raccomandazioni e non di professionalità. Un ottimo esempio da trasmettere ai ragazzi all'interno di un'istituzione scolastica.
D'altronde non è stato un illustre ministro del lavoro ad affermare che per trovare lavoro è meglio giocare a calcetto che inviare i curricula?

non mi sembra di aver parlato di incompetenza.
Ho solo detto che se in una scuola sei l'ultimo arrivato ti becchi le peggiori situazioni.
Non ho detto che si viene visti come incompetenti ma come quelli a cui assegnare gli incarichi peggiori.
io non temo nessuno e non devo dare alcun esempio.
Neanche io condivido ciò che ha detto il ministro, non gioco a calcetto però avere una vita sociale è meglio che inviare curricula.
Infatti in italia si parla di capitalismo di relazione; che è anche corretto, io assumo chi conosco non uno solo perchè un foglietto dice che è bravo.

Spring ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:
Sei un signor nessuno a livello di conoscenze, non di competenze.
L'esperienza pluriennale di insegnamento su classi paga: sta al ds sapere sfruttarla distribuendo orario ed incarichi. E sta ai colleghi riconoscerla. Averli, i neoimmessi o i trasferiti con una buona esperienza alle spalle: può essere un'ottima base per impostare un lavoro di collaborazione.
Temere l'esperienza altrui, cercare di impostare i rapporti sulla quantità di conoscenze interne è specchio della peggiore immagine dell'italiano medio che vive di raccomandazioni e non di professionalità. Un ottimo esempio da trasmettere ai ragazzi all'interno di un'istituzione scolastica.
D'altronde non è stato un illustre ministro del lavoro ad affermare che per trovare lavoro è meglio giocare a calcetto che inviare i curricula?

non mi sembra di aver parlato di incompetenza.
Ho solo detto che se in una scuola sei l'ultimo arrivato ti becchi le peggiori situazioni.
Non ho detto che si viene visti come incompetenti ma come quelli a cui assegnare gli incarichi peggiori.
io non temo nessuno e non devo dare alcun esempio.
Neanche io condivido ciò che ha detto il ministro, non gioco a calcetto però avere una vita sociale è meglio che inviare curricula.
Infatti in italia si parla di capitalismo di relazione; che è anche corretto, io assumo chi conosco non uno solo perchè un foglietto dice che è bravo.

La regola di assegnare all'ultimo docente arrivato il potenziamento è una realtà che esiste solo al centro sud. Abbiamo assistito al 1' collegio dei docenti in una scuola del nord.....pieno nord..... Il DS si è permesso di fare una cosa simile....assegnare ad unico docente,ultimo arrivato, tutte le ore di potenziamento.....sai cosa è successo? Il dirigente ha dovuto sottostare alla richiesta di alcuni insegnanti, che cin carte alla mano ( legge 107 ) ha dovuto fare non uno ma 3 passi indietro e assegnare le ore di potenziamento a più docenti distribuendole tra loro in modo da permettere a tutti do essere "docenti" a tutti gli effetti ( partecipare agli scrutini...ecc).

Premesso che nella mia scuola fa polemica sia chi riceve ore di potenziamento, sia chi non le riceve, trovo assurdo pensare che l'anzianità di servizio possa essere l'unico criterio da utilizzare per queste scelte. Ci sono docenti neoimmessi, magari con altre esperienze lavorative alle spalle, o anche precari che hanno molta più voglia di fare di altri docenti magari in ruolo da 30 anni che rivendicano solo un diritto "acquisito" (?) senza preoccuparsi minimamente di aggiornarsi o di svolgere appieno ciò che gli compete e per cui vengono pagati. Chi ne paga le conseguenze? I nostri ragazzi, le generazioni future. E' così difficile applicare criteri meritocratici nel settore pubblico?

dipende dalle persone, i miei colleghi più anziani hanno chiesto espressamente al DS di avere qualche ora di pt per avere meno classi....dopo 30anni di insegnamento avere 7/8 classi con relativi scrutini cdc e colloqui per alcuni diventa pesante e chiedono di poter fare il pt, non tutti la prendono come un'offesa, anzi!

Infatti tutto è lasciato al buonsenso del dirigente.

Ciò che si contestava era la difesa del principio dell'"ultimo arrivato=peggiori condizioni di lavoro" (e non è detto che il potenziamento sia il maggiore dei mali).
E' naturale che il primo anno il nuovo docente, così come il ds e i colleghi, dovranno prendere le misure. Ma non è scritto da nessuna parte che le classi "migliori" debbano essere affidate necessariamente a chi insegna da anni in quella scuola. Se il docente presente da tanti anni si è da tempo rivelato essere un pessimo insegnante (e ce ne sono) perché dovrebbe continuare ad avere orario pieno sulle classi?

Stefania Biancani ha scritto:Infatti tutto è lasciato al buonsenso del dirigente.

Ciò che si contestava era la difesa del principio dell'"ultimo arrivato=peggiori condizioni di lavoro" (e non è detto che il potenziamento sia il maggiore dei mali).
E' naturale che il primo anno il nuovo docente, così come il ds e i colleghi, dovranno prendere le misure. Ma non è scritto da nessuna parte che le classi "migliori" debbano essere affidate necessariamente a chi insegna da anni in quella scuola. Se il docente presente da tanti anni si è da tempo rivelato essere un pessimo insegnante (e ce ne sono) perché dovrebbe continuare ad avere orario pieno sulle classi?

in realtà si partiva dal fatto che da una veloce statistica si può notare come molti, qui sul forum, si stiano lamentando che da poco entrati in ruolo o trasferiti, vengono collocati sul potenziamento, come se fosse il peggiore dei mali; addirittura qualcuno ha parlato di depressione per questo.
io ho solo detto che questo rientra nel "nonnismo" e che si trova in tutti gli aspetti della vita.
io ho parlato con dati di fatto e su questa piccola statistica; nessuno ha detto che sia una regola.