Maternità e ferie non godute

Salve a tutti, avrei bisogno di un chiarimento:sono stata in maternità anticipata a partire da fine aprile. La maternità obbligatoria finirà il 3 dicembre, ma io continuerò con il congedo facoltativo. Il punto è che essendo in maternità, non ho goduto delle ferie estive. ..mi sembra impossibile che io debba perderle. Il preside telefonicamente mi ha chiesto di non attaccare e staccare il congedo durante le festività, ma per motivi personali almeno nelle festività natalizie dovrò farlo. Le domande che mi pongo sono
1) In quell'occasione potrò inserire le ferie non godute?
2)a quanti giorni di ferie ho diritto considerato che sono stata in anticipata due mesi prima?
Per favore, qualcuno che mi dia qualche dritta perché sono d'accordo che non è giusto far saltare la supplenza della collega, ma voglio anche capire a cosa ho diritto.
Grazie mille in anticipo

Per non interrompere il contratto del supplente, dovresti continuare col congedo facoltativo ed usufruire delle ferie nei mesi estivi

Ciao! Io ho partorito a luglio quindi "ho perso"tutte le ferie (32 +4 festività soppresse). Ho parlato con la segretaria della possibilità di interrompere o dando disponibilità o prendendo ferie durante la sospensione natalizia. Lei mi ha detto che posso fare entrambe, che la supplente non salterebbe ma perderebbe "solo" lo stipendio durante quel periodo.. onestamente mi dispiace moltissimo ma a me anni fa è successa la stessa cosa. Contratto interrotto e ripreso a gennaio...

Grazie 79dona, dispiace infatti anche a me x la supplente, ma anche io almeno a natale prenderò le ferie.... Ho dato la mia parola al DS di non fare la stessa cosa a Pasqua o ponti vari, ma per natale.... Sono troppi giorni e ho necessità di conservare qualche giorno di congedo. Ma le ferie di cui non abbiamo goduto si potrebbero "consumare" fino a giugno 2018 o fino al 31 dicembre 2017 (appartenendo queste all'anno scolastico 2016/2017)

Ne puoi godere fino al 31 agosto 2018

Grazie mille 79dona

Gentilissimi, non apro un altro argomento perchè le delucidazioni che vorrei chiedervi riguardano proprio la richiesta del congedo parentale e le ferie non godute.
Sono una docente di ruolo nella scuola secondaria di primo grado, sto per terminare la maternità obbligatoria (il 30/11).
Vorrei richiedere alcuni mesi di congedo parentale fino al 30 aprile 2018.
Devo fare richiesta in segreteria dei moduli (telefonerò domattina), ma devo anche compilare qualcosa sul sito dell'Inps?
Siccome la scorsa estate ero in maternità obbligatoria vorrei richiedere le ferie non godute.
Ho letto che posso richiederle durante la sospensione delle attività didattiche entro l'anno successivo, quindi entro il 2018.
Però mi chiedo se l'attuale supplente potrà continuare o, se io richiedo le ferie, (e quindi rientro in servizio) per il periodo natalizio, la supplente decadrà.
Siccome si parla di continuità "didattica", in teoria mi sembra che non dovrebbero esserci problemi e che la supplente potrà rimanere, ma esiste un riferimento normativo in tal senso?
Le segretarie della mia scuola fanno sempre un po' di storie e vorrei essere ben informata prima di andare da loro.
Vorrei anche per cortesia che mi spiegaste bene come si contano i famosi 150/90 giorni per evitare di entrare in classe se rientrerò, come nelle mie intenzioni, il 1° maggio 2018. Ho due classi, una prima e una terza media.
Vorrei sapere, anche, se il mio orario sarà ridotto per l'allattamento e se devo fare una richiesta particolare anche per questa riduzione.
Grazie mille per le vostre risposte.

frapolla ha scritto:Gentilissimi, non apro un altro argomento perchè le delucidazioni che vorrei chiedervi riguardano proprio la richiesta del congedo parentale e le ferie non godute.
Sono una docente di ruolo nella scuola secondaria di primo grado, sto per terminare la maternità obbligatoria (il 30/11).
Vorrei richiedere alcuni mesi di congedo parentale fino al 30 aprile 2018.
Devo fare richiesta in segreteria dei moduli (telefonerò domattina), ma devo anche compilare qualcosa sul sito dell'Inps?
Siccome la scorsa estate ero in maternità obbligatoria vorrei richiedere le ferie non godute.
Ho letto che posso richiederle durante la sospensione delle attività didattiche entro l'anno successivo, quindi entro il 2018.
Però mi chiedo se l'attuale supplente potrà continuare o, se io richiedo le ferie, (e quindi rientro in servizio) per il periodo natalizio, la supplente decadrà.
Siccome si parla di continuità "didattica", in teoria mi sembra che non dovrebbero esserci problemi e che la supplente potrà rimanere, ma esiste un riferimento normativo in tal senso?
Le segretarie della mia scuola fanno sempre un po' di storie e vorrei essere ben informata prima di andare da loro.
Vorrei anche per cortesia che mi spiegaste bene come si contano i famosi 150/90 giorni per evitare di entrare in classe se rientrerò, come nelle mie intenzioni, il 1° maggio 2018. Ho due classi, una prima e una terza media.
Vorrei sapere, anche, se il mio orario sarà ridotto per l'allattamento e se devo fare una richiesta particolare anche per questa riduzione.
Grazie mille per le vostre risposte.

niente INPS, solo scuola
se torni in servizio, ma non in classe , la supplente resta, non verrà pagata durante le vacanze, ma resta
se ti assenti, senza mai rientrare in classe, per 90 gg e rientri in classe dopo il 30 aprile, la supplente resta solo in terza; se ti assenti per 150 gg, la supplente resta in tutte le tue classi e tu sei a disposizione
l'allattamento si richiede se rientri in classe: un'ora al giorno se lavori fino a 5 ore, 2 ore se superi le 5 ore

Innanzitutto grazie per la rapida risposta.
Non mi è chiaro perché l'allattamento si richiede solo se rientro in classe. So di persone che l'hanno avuto anche se sono entrate a maggio ed erano a disposizione. Come posso fare con mio figlio nel caso in cui, essendo a disposizione, debba sostituire un collega per 5 ore una mattina o per più mattine?
Grazie

mi sono spiegata male

per rientro in classe intendevo rientro a scuola

puoi chiederlo anche a maggio, quando sei a disposizione

giulia boffa ha scritto:mi sono spiegata male

per rientro in classe intendevo rientro a scuola

puoi chiederlo anche a maggio, quando sei a disposizione

benissimo, grazie mille

prego

Buongiorno, stamattina ho chiamato in segreteria per chiedere come funzionasse per le ferie non godute che vorrei prendere per la sospensione delle attività didattiche durante le vacanze di natale, ma la segretaria mi ha risposto che mi farà sapere se "si può fare" deve informarsi (così ha detto) e che probabilmente potrò usufruire delle ferie non godute (poiché ero in maternità obbligatoria a luglio e agosto), solo fino al 31 dicembre e non anche fino al 2018....poiché credo che si stia sbagliando, avete qualche riferimento normativo da darmi? Sono su scuola primaria a tempo indeterminato. Grazie mille

Nessuno può aiutarmi con il riferimento normativo da fornire alla segreteria?

nadiuccia ha scritto:Nessuno può aiutarmi con il riferimento normativo da fornire alla segreteria?

Puoi godere delle ferie per tutte le vacanze di Natale e anche di Pasqua, fino al termine dell'A.S (L’art. 13, comma 10, del CCNL del 29.11.2007).
Se non sbaglio, il termine dell'anno vale per il personale ATA

https://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/09/03/maternita-e-ferie-il-rinvio-delle-ferie-per-una-docente-a-tempo-indeterminato/

Grazie mille lucetta!

Ciao a tutti, mi intrometto in questo post per chiedere delucidazioni sullo stesso argomento. Se interrompo il congedo con la malattia i giorni non goduti slittano? Nel senso se io ho chiesto 30 giorni di congedo fino al 12 dicembre e presento certificato di malattia durante questo mese il congedo finirebbe sempre giorno 12 ma verrebbero contati giorni in meno (per es 27 invece di 30 giorni in caso di 3 giorni di malattia) oppure slitta e invece di terminare il 12 terminerebbe il 15? E questo avviene in automatico producendo certificato per questi 3 giorni (restando nell'esempio citato) o si deve produrre richiesta di ripresa del congedo dopo la malattia?
Grazie a chi vorrà rispondere

Io credo che tu debba ripresentare la domanda di congedo perché la malattia lo interrompe. Dico così perché non mi sembra corretto che il congedo "slitti". Mi spiego meglio, se io chiedo congedo dal 1 al 15 novembre e dal 16 non ne ho più bisogno e so che rientrerò in classe, una malattia dal 4 al 9 novembre dovrebbe interrompere il congedo e mi obbligherebbe a ripresentare domanda aggiornata dal 10 al 15. Non vedo perché dovrebbe slittare e farmi tornare il 20 se io voglio rientrare prima... semplicemente "risparmi giorni di congedo" perché è sopraggiunta una malattia.

Sono di nuovo qui a disturbare, perché, come immaginavo, nella mia segreteria fanno storie. Per ora ho parlato solo telefonicamente, prossima settimana passerò di persona.
Allora mi hanno detto che non posso prendere ferie a Natale, perché sono già a casa (roba da matti!) E non posso spezzare congedo. Mi consigliano di prendere giorni a giugno quando finiscono le lezioni e di attaccarci poi i giorni di ferie canonici.
Ma in questo modo io non mi allungo il congedo di 15 giorni come pensavo di fare.
Perciò dovrò essere agguerrita o parlare con ds che però non c'e mai... e che non conosco (cambiato intanto che ero in maternità).
Se riuscirò ad ottenere quello che voglio (interrompere congedo parentale per Natale dal 23/12 al 6/01), devo ricominciare a contare da zero i 150/90 giorni (quindi dal 7/01/18)? È giusto? E si contano sabato e domenica?
Mi date la certezza che nel caso riuscissi a godere delle mie ferie la mia attuale supplente rimarrà a gennaio? Come funziona, devono rinominarla?
Scusate le domande sciocche, ma voglio capire bene e far valere i miei diritti, considerando anche che non vorrei far perdere la supplenza alla collega.
Grazie infinite

Ma di quali diritti stai parlando? Far finta di rientrare a Natale senza mettere piede a scuola? Queste furbate mi danno i nervi! Saremo sempre presi in giro da tutti se continueremo a comportarci in questo modo!

Non è una furbata. È una questione di buon senso. La scuola chiude 15 giorni. In quei giorni non è in servizio nessun docente. Il congedo è un permesso per stare a casa coi figli piccoli. Considerando che il supplente non salta, non vedo perché sprecare giorni di congedo quando la collega è già a casa. La collega non fa finta di rientrare. Non l'ha detto nessuno. Semplicemente non prende congedo. Poi se dovesse essere chiamata per qualche riunione extra vabbè, ci andrà, ma non vedo dove sta il problema.
Si parla sempre di furbate ma Tecnologo alim, immagina chi, come me ( e migliaia di colleghe) si trova a km e km da nonni o parenti vari, dopo i tre anni del bambino ha solo 5 gg di malattia, il bimbo prende una forma acuta di qualcosa (che so, varicella) (insegno all'infanzia e ti assicuro che ci sono bambini cagionevoli che stanno a casa per settimane intere.) e non può stare a casa col figlio... ( Non tutti hanno la baby sitter). Il congedo è un'opportunità, negli altri lavori una mamma può prendere permessi o ferie durante l'anno, noi no. Abbiamo un sacco di diritti, é vero, ma non in questo caso.
Non capisco perché tutto questo astio.

Non capisco il motivo di un comportamento così inadeguato all'interno del forum, un messaggio da segnalare agli amministratori...tra l'altro non è il primo da parte di questo signore.
Non vado oltre per non cadere nella sua stessa maleducazione.

79dona ha scritto:Non è una furbata. È una questione di buon senso. La scuola chiude 15 giorni. In quei giorni non è in servizio nessun docente. Il congedo è un permesso per stare a casa coi figli piccoli. Considerando che il supplente non salta, non vedo perché sprecare giorni di congedo quando la collega è già a casa. La collega non fa finta di rientrare. Non l'ha detto nessuno. Semplicemente non prende congedo. Poi se dovesse essere chiamata per qualche riunione extra vabbè, ci andrà, ma non vedo dove sta il problema.
Si parla sempre di furbate ma Tecnologo alim, immagina chi, come me ( e migliaia di colleghe) si trova a km e km da nonni o parenti vari, dopo i tre anni del bambino ha solo 5 gg di malattia, il bimbo prende una forma acuta di qualcosa (che so, varicella) (insegno all'infanzia e ti assicuro che ci sono bambini cagionevoli che stanno a casa per settimane intere.) e non può stare a casa col figlio... ( Non tutti hanno la baby sitter). Il congedo è un'opportunità, negli altri lavori una mamma può prendere permessi o ferie durante l'anno, noi no. Abbiamo un sacco di diritti, é vero, ma non in questo caso.
Non capisco perché tutto questo astio.

Cioè viene pagato per il periodo natalizio di sospensione attività?

No, nel senso che non salta, ovvero torna in classe. L'ironia è totalmente fuori luogo. Questa logica per cui, per preservare alcuni (i precari a Natale) bisognerebbe togliere un diritto come le ferie a altri, che guarda caso sono sempre le donne lavoratrici, è insopportabile. Per una presunta giustizia nei confronti dei precari si chiede che l'insegnante in maternità (che magari e' precaria pure lei!) rinunci volontariamente alle ferie (che si possono prendere solo durante la sospensione dell'attivita' didattica) mentre in altre categorie si continua a usufruirne

lucetta10 ha scritto:No, nel senso che non salta, ovvero torna in classe. L'ironia è totalmente fuori luogo. Questa logica per cui, per preservare alcuni (i precari a Natale) bisognerebbe togliere un diritto come le ferie a altri, che guarda caso sono sempre le donne lavoratrici, è insopportabile. Per una presunta giustizia nei confronti dei precari si chiede che l'insegnante in maternità (che magari e' precaria pure lei!) rinunci volontariamente alle ferie (che si possono prendere solo durante la sospensione dell'attivita' didattica) mentre in altre categorie si continua a usufruirne

peccato che la mia non fosse ironia. Era una punta di sarcasmo per la risposta che veniva data a un utente dando come lettura la frase "il precario non salta".
Ebbene, è un vero e proprio balletto frequente quello della titolare o che ritorna proprio a inizio vacanze, spezzando il contratto del precario supplente che mi pare riduttivo inserirlo in un discorso di "diritto alle ferie".
Anche il precario che viene assunto regolarmente per un anno dovrebbe aver diritto alle vacanze pagate, perché forse ti sfugge, ma spesso si pagano affitti e bollette per essere fuori sede e certamente non te le paga babbo natale, in quel periodo.

Se le ferie si possono usufruire anche in altri periodi dell'anno, non vedo perché non considerarlo. In ogni caso le lamentele di precari come quello che leggevo sopra non sono affatto "offese" come ho letto, ma sacrosanta libertà di lamentarsi senza passare per chi offende.

Attualmente, a furia di rivendicare i diritti (ne è prova tutta la questione dei ricorsi) mi pare si sia perso anche il senso della misura.