Assegnazione docenti alle classi

Vorrei sapere se per l'assegnazione dei docenti alle classi o agli alunni disabili il dirigente ha "l'obbligo" di seguire la graduatoria interna (scuola su più plessi) oppure se è a sua assoluta discrezione. Grazie.

Secondo me no. Però anche io attendo intervento di chi ne sa più di me.

Nessun obbligo. Fa quel che gli pare.

decide lui in base ai criteri deliberati dal consiglio

I criteri generali li formula il consiglio di istituto, il collegio formula proposte (art. 7 e 10 del T.U.) . La materia è oggetto di confronto sindacale (art. 22 CCNL) ma la decisione finale è competenza esclusiva del DS (art. 5 e 25 D.Lgs.165/2001)

L'argomento mi interessa, io ho avuto titolarità in una sede staccata che fino a due anni fa aveva un suo codice. Ora con la graduatoria interna unica rischio di finire nella sede centrale che dista più di 60 km da casa mia. E ovviamente questo non mi va bene, anche perché quando a suo tempo feci la domanda di mobilità indicai solamente il codice della sede staccata ma non quello della sede centrale.

La graduatoria interna serve solo per individuare il soprannumerario, non ha niente a che fare con l'assegnazione dei docenti ai plessi o alle classi

Ciò non toglie che potrei essere spostato su una sede più lontana anche se la mia titolarità era l'altra sede.

ibernato ha scritto:Ciò non toglie che potrei essere spostato su una sede più lontana anche se la mia titolarità era l'altra sede.

Certo, questa è una conseguenza dell'istituzione dell'organico dell'autonomia. La tua titolarità (o l'incarico) non è su una sede ma sull'intero istituto

L'assegnazione dei docenti ai plessi PUO' essere regolata dalla contrattazione integrativa di istituto, che come dice il nome varia da scuola a scuola. In ogni caso permangono validi i criteri proposti dal collegio, approvati dal Consiglio di Istituto, fermo restando che il D.S. decide applicando detti criteri o derogando per giustificato motivo (ad esempio può non applicare la continuità didattica per un docente che con una classe ha avuto problemi gravi).
L'unica regola che rimane fuori da situazioni discrezionali e dai criteri è che chi ha la 104 ha diritto ad essere collocato presso la sede del comune di residenza (o di residenza dell'assistito) o comunque nella sede più vicina ad essa.

È a discrezione del dirigente, a parte i docenti con 104. L'unico criterio che ho visto quasi sempre rispettato è la continuità. In molte scuole si fa anche compilare un modulo con le richieste per la composizione della cattedra.

Allora chiarisco al situazione. Docente A beneficiario di legge 104 personale ma con residenza in comune lontano. Docente B e C beneficiari di legge 104 per assistere famigliare. Posto in sede stacca chi va ? (i docenti sono graduati come da schema A-B-C)

https://www.orizzontescuola.it/guida/assegnazione-docenti-ai-plessi-e-alle-classi/

Scusatemi anche se ho letto l art. di giulia boffa,volevo dirvi che il mio ds nell' ultimo collegio ha comunicato che gli uscenti dalle classi quinte non è detto che debbano/possano prendere le prime perché ognuno ha ipoteticamente varie situazioni soggettive o oggettive.
Io ho questa situazione: a settembre avro' una quinta ma da anni chiedo alla ds di poter prendere una prima ipotetica che si formerà in un altro plesso più vicino casa,l anno venturo. Sono state trasferite nuove colleghe e una tra queste deve coprire una quinta nel plesso dove io ambirei andare l anno prossimo. Ha 104 suocero con minor punteggio,ho saputo che vorrebbe continuità sulla la prima per la quale io opterei.
Come si potrebbe risolvere la questione? La vice preside mi ha detto che potrebbe battere su chi ha svolto più cicli nella nostra scuola. Mi date voi un aiuto? Grazie mille

nanetta ha scritto:Scusatemi anche se ho letto l art. di giulia boffa,volevo dirvi che il mio ds nell' ultimo collegio ha comunicato che gli uscenti dalle classi quinte non è detto che debbano/possano prendere le prime perché ognuno ha ipoteticamente varie situazioni soggettive o oggettive.
Io ho questa situazione: a settembre avro' una quinta ma da anni chiedo alla ds di poter prendere una prima ipotetica che si formerà in un altro plesso più vicino  casa,l anno venturo. Sono state trasferite nuove colleghe e una tra queste deve coprire una quinta  nel plesso dove io ambirei andare l anno prossimo. Ha 104 suocero con minor punteggio,ho saputo che vorrebbe continuità sulla la prima per la quale io opterei.
Come si potrebbe risolvere la questione? La vice preside mi ha detto che potrebbe battere su chi ha  svolto più cicli nella nostra scuola. Mi date voi un aiuto? Grazie mille

L'assegnazione delle classi è competenza del DS tenendo conto dei criteri stabiliti dal contratto integrativo della scuola, ma è tenuto a salvaguardare le preferenze. Sicuramente in caso di sedi in comuni diversi il DS è addirittura obbligato ad assegnare la sede più vicina dal docente con precedenza. C'è anche scritto nell'art. 3 dello scorso CCNI.
Quindi alla docente con 104 spetterebbe la sede pù vicina, a prescindere dai punteggi e continuità.

Grazie mille Veronica.P, nel caso invece la collega avesse più punti di me ma in coda,potrei avere una speranza?E soprattutto potrebbe essere plausibile che non ho patente e per spostarmi avrei problemi? Grazie

nanetta ha scritto:Grazie mille Veronica.P, nel caso invece la collega avesse più punti di me ma in coda,potrei avere una speranza?E soprattutto potrebbe essere plausibile che non ho patente e per spostarmi avrei problemi? Grazie

La graduatoria non c'entra nulla con l'assegnazione delle classi, a meno che non venga considerata come elemento di valutazione dal contratto integrativo della scuola. Nul fatto di avere o meno la patente questo al massimo può essere un elemento che chiedi cortesemente al DS di considerare, ma non ha alcuna rilevanza.

Grazie mille Veronica.P per i consigli.

Nessuno però mi ha risposto mi apre: se tutti i docenti hanno la 104 nell'assegnazione delle classi o dei casi di sostegno (non c' è caso di continuità) si rispetta la graduatoria di quelli che hanno la 104?

Posto che avere una scuola con tutti i docenti con la 104 non è caso semplice da trovare mi pare che a quel punto si potrà seguire solo il criterio della continuità didattica, seguito dalla posizione nella graduatoria interna.

Scusate ho anch’io un problema che mi assilla e proprio in vista della AP e utilizzazioni vorrei risolvere.
Sono un’insegnante uscente di 5 a cui toccherebbe la prima classe il posto ci sarebbe ( il condizionale non è a caso), il dirigente può assegnarmi ad altra classe ma soprattutto può non farmi sapere nulla fino a settembre e farmi la brutta sorpresa quando non potrò più fare nulla per andare via o chiedere il sostegno dove per altro sono specializzata? Grazie mille per la vostra risposta

Certo che può. Il decreto di assegnazione dei docenti alle classi non può essere emesso se non dopo il 1 settembre, quando è noto non solo l'organico di fatto, ma soprattutto l'elenco dei docenti completo (supplenti a parte). Questo è, per chi deve chiedere assegnazione provvisoria, un problema gravissimo.
Pensiamo anche a chi vuole andare con AP in un IIS con più plessi magari in comuni diversi: ottenendo AP potrebbe essere sparato in un comune scomodo quando la sede principale è vicina a casa sua.

Grazie Haran quindi secondo te non potrà farlo prima di settembre? E se va in pensione? Lo farà chi arriva?

Diciamo che alcuni Ds anticipano qualcosa prima ed eventuali cambiamenti successivi sono in genere concordati con gli insegnanti coinvolti. I Ds di solito si mettono a fare le cattedre a luglio e quindi hanno già un prospetto di massima. Chiaramente non sono obbligati a parlarne con gli insegnanti prima di settembre se non vogliono farlo.
Se vanno in pensione, passeranno il loro lavoro al successore e se questo non è masochista per il primo anno, non conoscendo i docenti e le esigenze della scuola, lascerà tutto come sta.

Non può farlo prima di settembre, si tratta di un provvedimento del nuovo anno scolastico. Se andrà in pensione l'attuale DS sarà sostituito con un nuovo DS o reggente che provvederà ai primi di settembre, probabilmente dopo un confronto con i collaboratori o la vecchia dirigenza.