docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
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Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Speriamo che si trovi una opposizione interna ed esterna al governo
Valutativo- Messaggi : 686
Data d'iscrizione : 14.07.15
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Sono veneta e in ruolo in Veneto. Di fronte a una proposta di regionalizzazione del corpo docente (ho letto la notizia di questa proposta sulla pagina fb di orizzontescuola), credo di poter opporre solo due opzioni: o cambio regione, o cambio lavoro. Spero che l'opposizione sia forte, anche se per natura sono pessimista.
iside- Messaggi : 175
Data d'iscrizione : 13.10.09
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
L'opposizione del personale scolastico sarà fortissima, ma a mio avviso la regionalizzazione prima o poi verrà fatta specie in regioni come il veneto in cui l'autonomia è voluta fortemente dagli stessi cittadini veneti (che sanno benissimo che la gestione "statale" del personale scolastico è più che fallimentare, basti pensare alle voragini di organico delle scuole venete e al continuo balletto delle supplenze causa graduatorie di istituto zeppe di errori e che escono sistematicamente in ritardo)
La mobilità del personale docente/ata è diventata chiaramente insostenibile. Non è tollerabile arrivare quasi a novembre senza avere tutti i docenti in classe per colpa degli utilizzi, delle assegnazioni provvisorie e delle graduatorie 18-19 uscite ad ottobre e non è possibile assistere ogni santo inizio d'anno al solito immancabile dramma di settembre-ottobre in cui viene nominato il personale scolastico da graduatorie perennemente provvisorie.
Se pagano di più in cambio di vincoli alla permanenza in regione (parliamo in primis delle regioni del nord italia dove i lavoratori della scuola tendono a non rimanere a lungo anche per motivi di natura economica) io sarei del tutto favorevole...ma mi rendo conto che la mia è una posizione di assoluta minoranza tra chi lavora nella scuola.
Regionalizzando il personale molte regioni farebbero di meglio rispetto alla scadente gestione attuale centralizzata...non che ci voglia molto.
La mobilità del personale docente/ata è diventata chiaramente insostenibile. Non è tollerabile arrivare quasi a novembre senza avere tutti i docenti in classe per colpa degli utilizzi, delle assegnazioni provvisorie e delle graduatorie 18-19 uscite ad ottobre e non è possibile assistere ogni santo inizio d'anno al solito immancabile dramma di settembre-ottobre in cui viene nominato il personale scolastico da graduatorie perennemente provvisorie.
Se pagano di più in cambio di vincoli alla permanenza in regione (parliamo in primis delle regioni del nord italia dove i lavoratori della scuola tendono a non rimanere a lungo anche per motivi di natura economica) io sarei del tutto favorevole...ma mi rendo conto che la mia è una posizione di assoluta minoranza tra chi lavora nella scuola.
Regionalizzando il personale molte regioni farebbero di meglio rispetto alla scadente gestione attuale centralizzata...non che ci voglia molto.
mordekayn- Messaggi : 6796
Data d'iscrizione : 19.07.11
Età : 34
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Iniziano a proporre
https://www.orizzontescuola.it/docenti-ed-ata-assunti-da-regioni-donazzan-veneto-li-pagheremo-di-piu-intervista/
Secondo la rinuncia al diritto alla mobilità (prendo il ruolo poi vado fuori regione il prima possibile che è IL problema principale a mio avviso del servizio scolastico nelle grandi città del nord italia) in cambio di una retribuzione maggiore sarebbe quantomeno meritevole di riflessione.
https://www.orizzontescuola.it/docenti-ed-ata-assunti-da-regioni-donazzan-veneto-li-pagheremo-di-piu-intervista/
Secondo la rinuncia al diritto alla mobilità (prendo il ruolo poi vado fuori regione il prima possibile che è IL problema principale a mio avviso del servizio scolastico nelle grandi città del nord italia) in cambio di una retribuzione maggiore sarebbe quantomeno meritevole di riflessione.
mordekayn- Messaggi : 6796
Data d'iscrizione : 19.07.11
Età : 34
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Purtroppo si è fatto negli anni un pessimo uso delle conquiste sindacali, per cui è diventato normale che un docente, precario o di ruolo, accetti incarico o cattedra in una regione lontana, di solito del nord, e poi trovi l'escamotage per rimanere a casa. Su un noto gruppo FB ci sono stati addirittura post in cui si chiedevano lumi sul come fare ad assentarsi il più possibile se dalla propria regione si veniva convocati in una regione lontana.
Però parliamoci chiaro, il problema non è solo di natura organizzativa o geografica: le difficoltà con i supplenti ancora mancanti a fine ottobre le abbiamo anche a Roma, specie alle superiori. La regionalizzazione dei concorsi non mira soltanto a risolvere un problema gestionale pratico, ma anche a dare l'ultimo colpo di piccone, dopo quello dell'autonomia, per demolire l'impianto della scuola universale chiaramente delineato nella Costituzione e sostituirlo con una scuola locale, censocratica, legata alla cultura o alle credenze del territorio (decisamente retrive in alcune zone d'italia), cinghia di trasmissione ideologica del potere locale.
Però parliamoci chiaro, il problema non è solo di natura organizzativa o geografica: le difficoltà con i supplenti ancora mancanti a fine ottobre le abbiamo anche a Roma, specie alle superiori. La regionalizzazione dei concorsi non mira soltanto a risolvere un problema gestionale pratico, ma anche a dare l'ultimo colpo di piccone, dopo quello dell'autonomia, per demolire l'impianto della scuola universale chiaramente delineato nella Costituzione e sostituirlo con una scuola locale, censocratica, legata alla cultura o alle credenze del territorio (decisamente retrive in alcune zone d'italia), cinghia di trasmissione ideologica del potere locale.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
herman il lattoniere ha scritto:Purtroppo si è fatto negli anni un pessimo uso delle conquiste sindacali, per cui è diventato normale che un docente, precario o di ruolo, accetti incarico o cattedra in una regione lontana, di solito del nord, e poi trovi l'escamotage per rimanere a casa. Su un noto gruppo FB ci sono stati addirittura post in cui si chiedevano lumi sul come fare ad assentarsi il più possibile se dalla propria regione si veniva convocati in una regione lontana.
Però parliamoci chiaro, il problema non è solo di natura organizzativa o geografica: le difficoltà con i supplenti ancora mancanti a fine ottobre le abbiamo anche a Roma, specie alle superiori. La regionalizzazione dei concorsi non mira soltanto a risolvere un problema gestionale pratico, ma anche a dare l'ultimo colpo di piccone, dopo quello dell'autonomia, per demolire l'impianto della scuola universale chiaramente delineato nella Costituzione e sostituirlo con una scuola locale, censocratica, legata alla cultura o alle credenze del territorio (decisamente retrive in alcune zone d'italia), cinghia di trasmissione ideologica del potere locale.
Se arriveremo alla regionalizzazione dei lavoratori scolastici questo sarà dovuto all'incapacità dello stato di gestire il personale scolastico (nessun comparto pubblico per non parlare del privato consente al personale titolare una mobilità con numeri chiaramente ingestibili con ogni deroga possibile e immaginabile) etutelando il servizio pubblico scuola.
Parliamoci chiaro: non è tollerabile che le scuole si ritrovano all'inizio dell'attività didattica con decine e decine di posti scoperti, con titolari in utilizzo , con titolari in assegnazione provvisoria, con titolari e supplenti che tengono in ostaggio le cattedre senza venire mai a lavorare, con piu' della metà dei sostegni scoperti da anni (pure su organico di diritto) e con graduatorie che il ministero non è in grado di far uscire mai in tempo (questo da anni).E' la gestione "romana" inefficiente, incurante del settore amministrativo che ha dato in full outsourcing il sidi ad una società non in grado di gestire i carichi delle pratiche telematiche che poi fa desiderare a taluni (me compreso che in segreteria ci lavoro da anni) di voler la regionalizzazione della scuola.
E io non ero per nulla su posizioni alla Zaia anni fa..ma peggio di così è impossibile fare.
Poi la 107 è stata la mazzata finale ad un sistema che oramai di riforma in riforma (fai bene a parlare dell'autonomia scolastica la madre di tutte le disgrazie della scuola italiana) ci ha portato a questa situazione.
La situazione è così RIDICOLA e al contempo GRAVE che qui a Milano io che sono assistente amministrativo di ruolo su un profilo B esecutivo potrei tranquillamente fare una supplenza di DSGA - profilo estremamente delicato per una scuola autonoma -su 4 scuole che non hanno alla data del 25 ottobre ancora un DSGA.
Ma io dico..ma come CAZZO (e scusate la volgarità) si fa a non fare un concorso di DSGA da piu' di 10 anni, come DIAMINE si può pensare di lasciare oltre il 30% delle scuole lombardare senza PRESIDE?
Poi non ci lamentiamo se in Veneto vogliono prendersi la materia scolastica...anche un paramecio farebbe di meglio.
mordekayn- Messaggi : 6796
Data d'iscrizione : 19.07.11
Età : 34
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Tieni anche conto che in Veneto la carenza di presidi supera il 30% tanto che, non volendo inaugurare la doppia reggenza prospettata a giugno, hanno costituito reggenze su provincie diverse, con scuole molto distanti tra loro.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
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Località : Padova
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Se il Veneto piange la Lombardia non ride.
Il fenomeno delle reggenze è oramai divenuto endemico.
In undici anni di lavoro ho lavorato più con presidi reggenti che con presidi titolari fissi.
Anzi abituato a lavorare con reggenti (il pratica te la devi sbrigare da solo sapendo cosa fare perchè un Dirigente per quanto bravo non è in grado di darti una mano nelle poche ore in cui viene nella sede di reggenza) quando avrò un Dirigente fisso è facile che mi troverò persino male visto che di fatto praticamente opero in autonomia (d'altronde se non c'è una guida i marinai devono vogare per non far affondare la nave). Autonomia per farvi capire (se la cosa vi interessa) è che il 99% del mio rapporto con un Dirigente è ..fargli firmare le robe che preparo in autonomia spiegandogli brevemente quello che ho fatto e chiaccherando di normativa Non è normale una cosa del genere ,eh.
Anche qui spiace dire che c'è stato un peggioramento. Le reggenze non vanno bene, tanto valeva mantenere l'istituto degli incaricati che avevano esonero totale della lezioni e che avendo poi l'ambizione di fare i Dirigenti Scolastici solitamente garantivano un servizio migliore della toppa dei reggenti.
Che dobbiamo dire di uno stato che lascia intere regioni con il 30% degli istituti scolastici (dimensionati, si perchè anche la pianta organica dei dirigenti è stata tagliata a seguito del taglio selvaggio delle autonomie scolastiche) senza di fatto Dirigente, senza DSGA (sfrutta gli incaricati impedendo loro di fare un concorso che continua a non essere bandito da oltre un decennio), incapace di gestire il movimento del personale scolastico, incapace di garantire alle scuole i docenti di cui necessita, incapace di programmare sul fabbisogno effettivo di cattedre sistematicamente vacanti (in pratica se un laureando in scienze formazione primaria manda una mad nel giro di 3 giorni a Milano gli danno un 30 06 su sostegno tale è la disperazione delle scuole nel coprire i sostegni ah,ah,ah) e da fare ogni santo anno scorrendo almeno un paio di volte due graduatorie diverse?
Dai è un sistema folle..
Solo a fine ottobre dopo una quarantina di CTD (peraltro pochi rispetto agli anni della 107 di Mr Bean quando dalle gae arrivò di tutto e di più) ho coperto tutti i posti liberi dei due plessi di primaria e della secondaria di primo grado...e l'anno prossimo sarà anche peggio visto che perderemo non meno di 14 docenti di posto comune perchè la magistratura li butta fuori dalle GAE primaria..
A questo punto se la musica non può cambiare , che almeno si cambi il suonatore. Io non ci penserei manco mezzo secondo, farei il passaggio immediato in cambio di un aumento stipendiale e blocco della mobilità (non mi interessa andarmene nel mezzogiorno, sono di Milano) e diventerei un dipendente regionale. Ma anche domani ah,ah,ah.
Non avrei mai pensato anche solo fino a pochi anni fa di desiderare più di ogni altra cosa che la gestione del personale scolastico e la materia dell'istruzione venga sottratta allo stato a favore delle regioni.
Il fenomeno delle reggenze è oramai divenuto endemico.
In undici anni di lavoro ho lavorato più con presidi reggenti che con presidi titolari fissi.
Anzi abituato a lavorare con reggenti (il pratica te la devi sbrigare da solo sapendo cosa fare perchè un Dirigente per quanto bravo non è in grado di darti una mano nelle poche ore in cui viene nella sede di reggenza) quando avrò un Dirigente fisso è facile che mi troverò persino male visto che di fatto praticamente opero in autonomia (d'altronde se non c'è una guida i marinai devono vogare per non far affondare la nave). Autonomia per farvi capire (se la cosa vi interessa) è che il 99% del mio rapporto con un Dirigente è ..fargli firmare le robe che preparo in autonomia spiegandogli brevemente quello che ho fatto e chiaccherando di normativa Non è normale una cosa del genere ,eh.
Anche qui spiace dire che c'è stato un peggioramento. Le reggenze non vanno bene, tanto valeva mantenere l'istituto degli incaricati che avevano esonero totale della lezioni e che avendo poi l'ambizione di fare i Dirigenti Scolastici solitamente garantivano un servizio migliore della toppa dei reggenti.
Che dobbiamo dire di uno stato che lascia intere regioni con il 30% degli istituti scolastici (dimensionati, si perchè anche la pianta organica dei dirigenti è stata tagliata a seguito del taglio selvaggio delle autonomie scolastiche) senza di fatto Dirigente, senza DSGA (sfrutta gli incaricati impedendo loro di fare un concorso che continua a non essere bandito da oltre un decennio), incapace di gestire il movimento del personale scolastico, incapace di garantire alle scuole i docenti di cui necessita, incapace di programmare sul fabbisogno effettivo di cattedre sistematicamente vacanti (in pratica se un laureando in scienze formazione primaria manda una mad nel giro di 3 giorni a Milano gli danno un 30 06 su sostegno tale è la disperazione delle scuole nel coprire i sostegni ah,ah,ah) e da fare ogni santo anno scorrendo almeno un paio di volte due graduatorie diverse?
Dai è un sistema folle..
Solo a fine ottobre dopo una quarantina di CTD (peraltro pochi rispetto agli anni della 107 di Mr Bean quando dalle gae arrivò di tutto e di più) ho coperto tutti i posti liberi dei due plessi di primaria e della secondaria di primo grado...e l'anno prossimo sarà anche peggio visto che perderemo non meno di 14 docenti di posto comune perchè la magistratura li butta fuori dalle GAE primaria..
A questo punto se la musica non può cambiare , che almeno si cambi il suonatore. Io non ci penserei manco mezzo secondo, farei il passaggio immediato in cambio di un aumento stipendiale e blocco della mobilità (non mi interessa andarmene nel mezzogiorno, sono di Milano) e diventerei un dipendente regionale. Ma anche domani ah,ah,ah.
Non avrei mai pensato anche solo fino a pochi anni fa di desiderare più di ogni altra cosa che la gestione del personale scolastico e la materia dell'istruzione venga sottratta allo stato a favore delle regioni.
mordekayn- Messaggi : 6796
Data d'iscrizione : 19.07.11
Età : 34
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
io credo che questi problemi siano tutti facilmente risolvibili: quello dei docenti fantasmi attraverso delle restrizioni, anche a costo di eliminare un po' di tutele; quello di dirigenti e dsga decidendo di spendere soldi per l'espletamento di nuovi concorsi e il pagamento di nuovi stipendi.
Se queste cose non si fanno, diciamoci la verità, non dipende solo dal miur col braccino corto, ma anche dai sindacati che un po' ci marciano.
Se queste cose non si fanno, diciamoci la verità, non dipende solo dal miur col braccino corto, ma anche dai sindacati che un po' ci marciano.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Non credo che i problemi strutturali della scuola siano facilmente risolvibili, specialmente se poi il decisore politico non ha neanche idea di quali siano le priorità da adottare per tentare di ridurre il problema.
A me sembra evidente che una delle priorità del servizio scolastico è quello di avere una relativa stabilità di organico con persone che possibilmente lavorino nella sede di titolarità senza pensare ogni 10 secondi a quanto sarebbe bello ritornare nella provincia di origine.
Come fai a programmare anche solo con un minimo di razionalità se la tua squadra la cambi ogni anno (nel mio istituto quest'anno a settembre limitatamente ai soli plessi della primaria avevamo in organico solo 6 docenti di sostegno in servizio con un organico che supera le 20 unità e quindi da coprire con nomine t.d. da graduatorie peraltro scadute)?
Ovvio che non puoi. Anzi le scuole già fanno miracoli a erogare in qualche modo il servizio per l'utenza alle condizioni date ad ogni tragico inizio di anno scolastico.
Se a Milano mancano migliaia di sostegni un motivo ci sarà...e quel motivo è per lo più di natura economica.
Ci sono cause profonde nei disservizi della scuola statale.
Secondo me l'approccio normativo-burocratico è fallimentare, perchè tanto poi il quadro normativo cambia, subentrano sempre accordi e accordicchi, in mancanza di soluzioni si ricorre al giudice o in assenza anche dell'immancabile GDL e/o TAR al certificatino immancabile (vedere le 104 personali oramai utilizzate per ottenere trasferimenti facilitati)..forse allora la soluzione è quella di vedere il problema delle scoperture di organico come un problema di natura economica...se mancano docenti/ata in pianta stabile è perchè non conviene rimanere nel nord italia e allora l'unica è incentivare economicamente, invece di continuare a innalzare paletti e regolette (vedere che fine hanno fatto gli incarichi triennali..non sono durati neanche un triennio) che poi sistematicamente vengono infrante.
O per assurdo anche regionalizzando i lavoratori scolastici a paghe invariate non avendo più questi ultimi alcuna possibilità di rientro dopo il ruolo poi ti trovi che davvero non hai più nessuno disposto a lavorare nella scuola.
A me sembra evidente che una delle priorità del servizio scolastico è quello di avere una relativa stabilità di organico con persone che possibilmente lavorino nella sede di titolarità senza pensare ogni 10 secondi a quanto sarebbe bello ritornare nella provincia di origine.
Come fai a programmare anche solo con un minimo di razionalità se la tua squadra la cambi ogni anno (nel mio istituto quest'anno a settembre limitatamente ai soli plessi della primaria avevamo in organico solo 6 docenti di sostegno in servizio con un organico che supera le 20 unità e quindi da coprire con nomine t.d. da graduatorie peraltro scadute)?
Ovvio che non puoi. Anzi le scuole già fanno miracoli a erogare in qualche modo il servizio per l'utenza alle condizioni date ad ogni tragico inizio di anno scolastico.
Se a Milano mancano migliaia di sostegni un motivo ci sarà...e quel motivo è per lo più di natura economica.
Ci sono cause profonde nei disservizi della scuola statale.
Secondo me l'approccio normativo-burocratico è fallimentare, perchè tanto poi il quadro normativo cambia, subentrano sempre accordi e accordicchi, in mancanza di soluzioni si ricorre al giudice o in assenza anche dell'immancabile GDL e/o TAR al certificatino immancabile (vedere le 104 personali oramai utilizzate per ottenere trasferimenti facilitati)..forse allora la soluzione è quella di vedere il problema delle scoperture di organico come un problema di natura economica...se mancano docenti/ata in pianta stabile è perchè non conviene rimanere nel nord italia e allora l'unica è incentivare economicamente, invece di continuare a innalzare paletti e regolette (vedere che fine hanno fatto gli incarichi triennali..non sono durati neanche un triennio) che poi sistematicamente vengono infrante.
O per assurdo anche regionalizzando i lavoratori scolastici a paghe invariate non avendo più questi ultimi alcuna possibilità di rientro dopo il ruolo poi ti trovi che davvero non hai più nessuno disposto a lavorare nella scuola.
mordekayn- Messaggi : 6796
Data d'iscrizione : 19.07.11
Età : 34
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
seasparrow ha scritto:https://www.orizzontescuola.it/salvini-si-ad-abolizione-valore-legale-titolo-di-studio/
sempre peggio!
Speriamo che i sindacati, i cinquestelle e qualcuno del pd reagiscano.
Valutativo- Messaggi : 686
Data d'iscrizione : 14.07.15
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Mi sa che i 5stelle sono abbastanza d'accordo con questa cosa, ma staremo a vedere.Valutativo ha scritto:seasparrow ha scritto:https://www.orizzontescuola.it/salvini-si-ad-abolizione-valore-legale-titolo-di-studio/
sempre peggio!
Speriamo che i sindacati, i cinquestelle e qualcuno del pd reagiscano.
arrubiu- Moderatore
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Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Sempre peggio, concordo
iside- Messaggi : 175
Data d'iscrizione : 13.10.09
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
https://www.orizzontescuola.it/associazione-presidi-vuole-abolizione-delle-materie-scolastiche-e-delle-graduatorie/
ci mancava questa !
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https://www.tecnicadellascuola.it/valore-legale-del-titolo-di-studio-intervista-a-luigi-gallo-m5s
speriamo sia vero.
ci mancava questa !
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https://www.tecnicadellascuola.it/valore-legale-del-titolo-di-studio-intervista-a-luigi-gallo-m5s
speriamo sia vero.
Valutativo- Messaggi : 686
Data d'iscrizione : 14.07.15
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
I confini tra costituzionalità e incostituzionalità di un passaggio di consegne alle regioni è labile, per ora siamo alle parole, che lasciano il tempo che trovano, perciò non mi pronuncio.
In merito all'abolizione del valore legale del titolo di studio, la questione è solo aria fritta. Si è partiti dalla cazzata domenicale del bettolaro (le università sono bacini elettorali per sinistra e sindacati) per arrivare ad una caterva di supercazzole su quale sia il valore effettivo di un titolo di studio, fino alla leggenda pittoniana del foglio di scottonelle fortemente desiderato da genitori stitici.
L'abolizione del valore legale del titolo di studio ha implicazioni di dimensioni tali che solo un imbecille può sognare di riuscire a realizzare con un provvedimento che abbia la parvenza di una legge.
È l'era delle parole al vento (non iniziata certo il 3 marzo dello scorso anno). Che volino pure, a parlare sono gli imbecilli. Sarei proprio curioso di sapere come andrà a finire quando questi politicanti della domenica (perfettamente coerenti con i politicanti che li hanno preceduti nella passata legislatura) dovranno scontrarsi con la lobby degli ordini professionali e dei baronati universitari che, da quel che mi risulta, hanno ancora un'ampia rappresentanza al Parlatorio.
In merito all'abolizione del valore legale del titolo di studio, la questione è solo aria fritta. Si è partiti dalla cazzata domenicale del bettolaro (le università sono bacini elettorali per sinistra e sindacati) per arrivare ad una caterva di supercazzole su quale sia il valore effettivo di un titolo di studio, fino alla leggenda pittoniana del foglio di scottonelle fortemente desiderato da genitori stitici.
L'abolizione del valore legale del titolo di studio ha implicazioni di dimensioni tali che solo un imbecille può sognare di riuscire a realizzare con un provvedimento che abbia la parvenza di una legge.
È l'era delle parole al vento (non iniziata certo il 3 marzo dello scorso anno). Che volino pure, a parlare sono gli imbecilli. Sarei proprio curioso di sapere come andrà a finire quando questi politicanti della domenica (perfettamente coerenti con i politicanti che li hanno preceduti nella passata legislatura) dovranno scontrarsi con la lobby degli ordini professionali e dei baronati universitari che, da quel che mi risulta, hanno ancora un'ampia rappresentanza al Parlatorio.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Cosa comporta l'abolizione del valore legale del titolo di studio? E cosa comporta ora la presenza di tale valore legale? Pro e contro? Grazie.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Davide ha scritto:Cosa comporta l'abolizione del valore legale del titolo di studio? E cosa comporta ora la presenza di tale valore legale? Pro e contro? Grazie.
Che io sappia, il valore legale del titolo di studio ha pieno effetto laddove il titolo specifico è un requisito necessario per l'esercizio di determinate professioni, per l'ammissione a determinati concorsi pubblici, ecc. Il vantaggio è che il titolo certifica una (presunta) competenza a garanzia di chi (singolo o collettività) fruisce di un determinato servizio.
Cosa comporterebbe l'abolizione? Sinceramente non ho idea, ma è presumo che sarebbero stabiliti dei criteri di selezione che prescindono dal possesso di un titolo di studio specifico ma che sarebbero applicati con appositi misuratori. E questo apre tutte le strade possibili e immaginabili. Un esempio? la selezione potrebbe essere affidata ad un organismo, ad esempio una commissione di valutazione, chiamata a valutare il possesso dei requisiti di idoneità arbitrariamente o secondo certi standard di riferimento.
Lo scenario ipotizzabile potrebbe dipendere dall'idiozia di chi andrebbe a definire la norma. Facciamo un esempio estremo: l'esercizio della professione medica, oggi, non può prescindere dal possesso di una laurea in Medicina e Chirurgia o equipollente. E qui sta il valore legale della laurea in Medicina e Chirurgia, a garanzia che un paziente possa essere curato solo da una persona che ha competenza in materia. Ma l'assenza di un valore legale della laurea in Medicina e Chirurgia non escluderebbe la possibilità che un'apposita commissione possa ammettere all'esercizio della professione un infermiere che ha maturato esperienza sul campo vedendo come si fa in ospedale.
È evidente che difficilmente si arriverà a simili estremi, ma questo presuppone che si potrebbe applicare una forma di conservazione di valore legale del titolo di studio in certi ambiti e scapito di altri. Difficilmente si arriverebbe ad affidare la vita e la salute delle persone a cani & porci, ma questa prudenza potrebbe essere ritenuta non necessaria ad esempio nell'istruzione, per cui potrebbe in teoria accedere all'insegnamento della storia un ingegnere appassionato di storia. Oppure nel settore delle costruzioni dove un qualsiasi geometra che ha un minimo di esperienza è in grado di fare il calcolo del ferro per il calcestruzzo senza dover ricorrere ad un ingegnere.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: docenti regionali? abolizione valore legale titolo di studio?
Il reclutamento del personale scolastico è fallimentare oltre ogni ragionevole dubbio visto che quando vanno bene le cose ci vuole più di un mese dopo l'attività didattica (se le cose vanno per il verso giusto, cioè non becchi docenti e ata che il giorno dopo presentano il certificatino medico e il permessino) per avere una pianta organica con docenti e ata al completo che ogni anno va rifatta (più e più volte a causa dei cambiamenti delle graduatorie di istituto) da capo, in barba ad ogni criterio minimo di continuità didattica e di erogazione efficiente del servizio.
Peggio di così credo sia impossibile fare, tanto vale regionalizzare il personale scolastico, limitare i diritti sulla mobilità del personale (trasferimento, assegnazione provvisoria, utilizzo) e vedere come va (in alcune regioni a mio avviso le cose andrebbero meglio).
L'opposizione del personale scolastico sarebbe ferocissima ma probabilmente ne gioverebbe il servizio (se ad es. c'è un fabbisogno di 10000 docenti di sostegno in Lombardia non è possibile che dopo l'assunzione in servizio in un modo o in un altro queste persone dopo poco tempo te le ritrovi tra AP e quant'altro in altre regioni).
Peggio di così credo sia impossibile fare, tanto vale regionalizzare il personale scolastico, limitare i diritti sulla mobilità del personale (trasferimento, assegnazione provvisoria, utilizzo) e vedere come va (in alcune regioni a mio avviso le cose andrebbero meglio).
L'opposizione del personale scolastico sarebbe ferocissima ma probabilmente ne gioverebbe il servizio (se ad es. c'è un fabbisogno di 10000 docenti di sostegno in Lombardia non è possibile che dopo l'assunzione in servizio in un modo o in un altro queste persone dopo poco tempo te le ritrovi tra AP e quant'altro in altre regioni).
mordekayn- Messaggi : 6796
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