PETIZIONE E RICORSI CONTRO BLOCCO TRIENNALE DELLA MOBILITA'

Promemoria primo messaggio :

PETIZIONE CONTRO IL BLOCCO TRIENNALE DELLA MOBILITA'

FIRMATE E FATE FIRMARE CONTRO QUESTA ENNESIMA LIMITAZIONE VESSATORIA CHE IL NUOVO GOVERNO SI STA APPRESTANDO AD APPROVARE NEI CONFRONTI DI TUTTI I DOCENTI DI RUOLO CHE CHIEDENDO LA MOBILITA' SI VEDRANNO POI BLOCCATI PER 3 ANNI

FIRMATE E FATE FIRMARE:

https://www.petizioni24.com/petizione_contro_blocco_triennale_della_mobilita_per_i_docenti









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Vorrei fare un passo indietro, per capire meglio la questione, anche perchè richiamarsi alla carta dei diritti universali rischia di farci volare troppo alto.
Si parla qui del diritto a partecipare alla mobilità, da parte dei docenti di ruolo, secondo le vecchie regole, cioè annualmente senza blocchi di alcuna natura. O no? Nell'ipotesi della nuova mobilità si introduce il blocco triennale per chi ha già soddisfatto una delle preferenze scelte. Prima non era così.
Domande:
1) qual è l'obiettivo politico di questa novità? La famosa continuità didattica? La si migliora con questa mossa? E' un obiettivo trasversale, dal punto di vista politico, del precedente governo e del nuovo?
2) per quale motivo i sindacati dovrebbero retrocedere e cioè accettare questa modifica, che priva di una scelta, precedentemente avuta, i docenti. Così come si è criticato il passaggio da scuola ad ambito, perchè gli stessi sindacati dovrebbero accettare questa involuzione nelle scelte del docente?
Quindi io porrei la discussione semplicemente su ciò che prima era consentito e legittimo dal punto di vista dei diritti ed ora non più.

si la questione è quella  che tu menzioni cioè l' introduzione ex novo di un blocco triennale alla mobilità per i docenti di ruolo.

il fine dovrebbe essere quello di migliorare la qualità della scuola ma purtroppo non farebbe che peggiorarla perchè peggiorare le condizioni di lavoro dei docenti causa un peggioramento della qualità dell' insegnamento. Costringere docenti a rimanere in una sede di lavoro lontano dai loro affetti familiari o di restare  in una scuola dove si sono create situazioni di incompatibilità ambientale produrrebbe un disagio talmente forte da inficiare la qualità del lavoro ai danni degli alunni.

la continuità didattica va ricercata non generando sofferenza nel lavoratore  ma favorendo al contrario le sue legittime aspirazioni cioè quelle di vivere vicino alla propria famiglia , ai proprio figli , ai propri coniugi e quelle di poter svolgere serenamente il proprio lavoro sottraendolo  a eventuali situazioni conflittuali  ambientali.

tre anni di blocco della mobilità possono diventare un inferno per chi è lontano dai propri figli o per chi si trova in grave conflitto ad esempio col preside della propria scuola.... e tutto ciò non porta di sicuro ad un miglioramento qualitativo dell' insegnamento e della scuola.

la mobilità è un diritto acquisito che va favorito e non limitato nell'interesse di tutti.

la continuità didattica va ricercata non generando malessere e  togliendo diritti acquisiti che hanno una loro profonda motivazione ma creando più posti di lavoro, eliminando al contempo le classi pollaio, favorendo le assunzioni a tempo indeterminato

il miglioramento della scuola italiana si ottiene tramite un investimento reale in essa e non tramite l'impoverimento dei diritti contrattuali del lavoratore.

la logica che le "mancanze" dello stato debbano sempre essere fatte scontare ai lavoratori ha fatto il suo tempo, per questo motivo si sta creando una società malata alle radici e per questo motivo sono caduti governi come quello di Renzi....

è tempo di pensare ad una società virtuosa che non mortfica i propri cittadini ma li aiuta a realizzare il proprio benessere economico e psicologico. E' questo quello che tutti vogliamo e che dobbiamo pretendere.

omissis

Io ribadisco (e leggendo le domande di franco, con la risposta di causaeffetto, ancor di più) che la motivazione per una mobilità libera da vincoli che trova la sua ragion di esistere nel lasciar libero il docente di ricongiungersi alla propria famiglia senza alcun vincolo, perché così, migliorando la felicità personale del docente, migliorerebbe in automatico quella degli alunni e della scuola intera, mi pare piuttosto limitata.

Lasciamo pure che i docenti, che prima si spostano per trovare il lavoro in una scuola X, si ricongiungano dunque ai propri familiari nella scuola Y e regione Y, e poi la scuola X che si arrangi, troverà di certo supplenti capaci.  Gli alunni che miglioreranno saranno quelli di tutti e due le scuole o soltanto in una?

Analogamente, dire che ci deve spostare ogniqualvolta si incontrino difficoltà in una scuola X, per problemi con il ds, sdoganerebbe a tutta una serie di migrazioni in entrata e in uscita neanche fosse al colosseo, alla prima controversia insignificante e magari risolvibile in altro modo.

Ora, io di mobilità ne so pochino. Sto leggendo questo thread per farmi una idea più completa, ma le risposte di causaeffetto sono sempre le stesse e a me non convincono completamente.

Sono limitata io nella comprensione oppure sono limitatamente esposte le argomentazioni sul tema?

Se c'è qualche utente esperto che vuole introdurre ulteriori spiegazioni magari, forse ci arrivo anch'io!

n.b. neanche quella che si è già sperimentato e che peggiorerebbe la problematica delle reggenze mi pare granché, visto che le reggenze dipendono dalla mancanza di ds preparati, per penuria di concorsi, e per gli accorpamenti di istituti, e dunque si dovrebbero eliminare operando su questi fronti, non in altro modo.

p.s. il vino non lo bevo.

omissis

causaeffetto ha scritto:si la questione è quella  che tu menzioni cioè l' introduzione ex novo di un blocco triennale alla mobilità per i docenti di ruolo.

...

Ma tu sei già "bloccato" o tutto parte dalla prossima mobilità?
Nella seconda ipotesi, semplifico, metti come preferenza solo la scuola "sotto casa" (le scuole che effettivamente ti interessano e migliorano la tua situazione), se non ti viene accordata, puoi partecipare alla prossima mobilità e così ad libitum.

omissis

esatto purtroppo la strada per tentare il riavvicinamento è lunga e tortuosa...  di solito si tenta il riavvicinamento graduale al proprio comune partecipando prima alla mobilità interprovinciale(per avere più possibilità) ma questa la si può ottenere in comuni distanti anche più di 100 km dal proprio comune  (ci sono province molto estese); con questo nuovo blocco si dovrebbe poi attendere 3 anni per ritentare il riavvicinamento al proprio comune e se non va bene gli anni diventano 6 e poi 9...procedendo con i multipli di 3  si possono impiegare decenni per ottenere il trasferimento nel proprio comune e chi ha 50 anni forse può sperare di arrivarci giusto un po' prima di andare in pensione se gli va bene...questa è una crudeltà!

si verrebbe ad avere un ulteriore grave rallentamento in un percorso già ora lungo, difficile e pieno di sofferenza per chi lo vive (si può decidere di essere sensibili o indifferenti a questo in base alla propria coscienza)

ma gli scompensi e i disagi che comporterebbe questo blocco riguardano altri innumerevoli casi...

ad esempio si ottiene trasferimento in una scuola e poi successivamente ci si trova nella necessità di doversi trasferire per seguire il coniuge, oppure, come già detto, si creano situazione conflittuali "gravi" nella scuola in cui ci si è trasferiti... anche in questo caso 3 anni possono diventare un inferno...

insomma i casi della vita sono molteplici e sempre, quando si è costretti a chiedere la mobilità, esistono esigenze molto serie, altrimenti farebbe ovviamente più comodo restarsene "buonini" nella proprie scuola....

ma ripeto se si chiede il trasferimento di sicuro c'è dietro un' esigenza molto grave.

Il blocco triennale su qualsiasi scelta non è previsto dal CCNL e sarebbe quindi facilmente ricorribile da chiunque presso il giudice dl lavoro, come giustamente hanno fatto notare dai sindacati al mistero. Quella del ministero mi sa tanto di sparata fatta in trattativa per ottenere altro (credo che la riduzione della mobilità da sostegno a materia solo sul 50% dei posti sia il vero obbiettivo del MUIR).
Il blocco triennale su scuola è espressamente indicata da docente nella mobilità è invece già previsto dal contratto, non credo neanche per un istante che il ministero ci voglia rinunciare. Del resto perché il ministero non ha mosso nessuna obiezione a permettere anche 15 preferenze su scuola?
D'altra parte chiedere la continuità didattica su una scuola che ti sei scelta volontariamente non è del tutto assurdo, soprattutto se permettessero invece la mobilità annuale se si è accontentati solo su scelta sintetica (provincia, comune o distretto).

causaeffetto ha scritto:

ma ripeto se si chiede il trasferimento di sicuro c'è dietro un' esigenza molto grave.

Questo non è sempre vero: posso decidere di spostarmi di 50 metri da una scuola meno blasonata a una più "chic". Giudichi questa un'esigenza molto grave? Io no. Al massimo, un capriccio.

omissis

Prosecco ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:p.s. il vino non lo bevo.

OT

embé?

omissis

Ah! sì?  lo so da me. anche cancellare le risposte delle conversazioni che fai con gli altri utenti è molto scorretto, penso lo saprai da te. se eviti di attaccarti magari. Grazieeeee!

omissis

rispondi pure! tanto poi cancelli tutto! che leonessa. conta conta. chiama chiama.

sempreconfusa1 ha scritto:rispondi pure! tanto poi cancelli tutto! che leonessa. conta conta. chiama chiama.

Ma hai capito che si tratta solo di un cambio di nick della stessa persona, vero?

gugu ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:rispondi pure! tanto poi cancelli tutto! che leonessa. conta conta. chiama chiama.

Ma hai capito che si tratta solo di un cambio di nick della stessa persona, vero?

sì, sì, gugu...lo so...
so anche che c'è un grande desiderio di farmi bannare da parte di questa persona.

omissis

omissis

per favore restiamo in tema...

Veronica.P ha scritto:Il blocco triennale su qualsiasi scelta non è previsto dal CCNL e sarebbe quindi facilmente ricorribile da chiunque presso il giudice dl lavoro, come giustamente hanno fatto notare dai sindacati al mistero. Quella del ministero mi sa tanto di sparata fatta in trattativa per ottenere altro (credo che la riduzione della mobilità da sostegno a materia solo sul 50% dei posti sia il vero obbiettivo del MUIR).

spero tanto che sia solo una sparata altrimenti vorrebbe dire che anche questo governo si stia apprestando a ripetere le "gesta" dei suoi predecessori...
ennesima delusione.

sempreconfusa1 ha scritto:

gugu ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:rispondi pure! tanto poi cancelli tutto! che leonessa. conta conta. chiama chiama.

Ma hai capito che si tratta solo di un cambio di nick della stessa persona, vero?

sì, sì, gugu...lo so...
so anche che c'è un grande desiderio di farmi bannare da parte di questa persona.

e allora, per evitare qualsiasi rischio, smetti di risponderle.

omissis