Insufficienze con PEI differenziato?
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Insufficienze con PEI differenziato?
Salve atutti,
come da titolo, a qualcuno di voi è mai capitato di seguire un ragazzo con PEI differenziato deliberato dal CdC ad ottobre, firmato dalla famiglia a dicembre con alcune insufficienze tipo 5 al primo scrutinio?
Io ho ribadito che con la programmazione differenziata bisogna calibrare e allineare gli obiettivi sulle potenzialità del ragazzo, puntando su ciò che sa fare in modo da evitare situazioni di non gratificazione.
come da titolo, a qualcuno di voi è mai capitato di seguire un ragazzo con PEI differenziato deliberato dal CdC ad ottobre, firmato dalla famiglia a dicembre con alcune insufficienze tipo 5 al primo scrutinio?
Io ho ribadito che con la programmazione differenziata bisogna calibrare e allineare gli obiettivi sulle potenzialità del ragazzo, puntando su ciò che sa fare in modo da evitare situazioni di non gratificazione.
dolcetto- Messaggi : 1758
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Confermo. Pienamente d'accordo. Altrimenti che PEI differenziato è.
Io lavoro con due alunni con PEI a obiettivi minimi e calibro sempre le verifiche su ciò che sanno fare, su ciò che abbiamo fatto in classe e che ho visto sanno fare per arrivare alla sufficienza piena. Poi alzo un po' il tiro nell'ultimo esercizio che puntualmente non sanno eseguire. In pratica difficilmente (ma chissà... la Provvidenza) arrivano a 9 o 10 in una verifica, egualmente spesso arrivano a 7 o 8 se riescono particolamente bene. L'insufficienza da 5 non c'è poichè come detto nella prima parte della verifica lavoro sulle competenze acquisite.
Si evita la frustrazione, l'insuccesso; si lavora sulle potenzialità. In particolare un alunno deve evitare, da DIAGNOSI FUNZIONALE, i momenti di frustrazione dati dall'insuccesso, per lui molto pesanti da sopportare (ricordiamo che si parla di persone l.104/94 art.3 comma3), tutto ciò ribadito nell'incontro con il neuropsichiatra a noi docenti.
Io lavoro con due alunni con PEI a obiettivi minimi e calibro sempre le verifiche su ciò che sanno fare, su ciò che abbiamo fatto in classe e che ho visto sanno fare per arrivare alla sufficienza piena. Poi alzo un po' il tiro nell'ultimo esercizio che puntualmente non sanno eseguire. In pratica difficilmente (ma chissà... la Provvidenza) arrivano a 9 o 10 in una verifica, egualmente spesso arrivano a 7 o 8 se riescono particolamente bene. L'insufficienza da 5 non c'è poichè come detto nella prima parte della verifica lavoro sulle competenze acquisite.
Si evita la frustrazione, l'insuccesso; si lavora sulle potenzialità. In particolare un alunno deve evitare, da DIAGNOSI FUNZIONALE, i momenti di frustrazione dati dall'insuccesso, per lui molto pesanti da sopportare (ricordiamo che si parla di persone l.104/94 art.3 comma3), tutto ciò ribadito nell'incontro con il neuropsichiatra a noi docenti.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Davide ha scritto:Confermo. Pienamente d'accordo. Altrimenti che PEI differenziato è.
Io lavoro con due alunni con PEI a obiettivi minimi e calibro sempre le verifiche su ciò che sanno fare, su ciò che abbiamo fatto in classe e che ho visto sanno fare per arrivare alla sufficienza piena. Poi alzo un po' il tiro nell'ultimo esercizio che puntualmente non sanno eseguire. In pratica difficilmente (ma chissà... la Provvidenza) arrivano a 9 o 10 in una verifica, egualmente spesso arrivano a 7 o 8 se riescono particolamente bene. L'insufficienza da 5 non c'è poichè come detto nella prima parte della verifica lavoro sulle competenze acquisite.
Si evita la frustrazione, l'insuccesso; si lavora sulle potenzialità. In particolare un alunno deve evitare, da DIAGNOSI FUNZIONALE, i momenti di frustrazione dati dall'insuccesso, per lui molto pesanti da sopportare (ricordiamo che si parla di persone l.104/94 art.3 comma3), tutto ciò ribadito nell'incontro con il neuropsichiatra a noi docenti.
Grazie per la tua attenzione Davide.
Il problema è che alcuni docenti non sanno neppure cosa voglia dire una programmazione tarata sulle capacità del ragazzo, altri non leggono neppure il PEI. Comunque lo studente non può arrivare a giugno con delle insufficienze proprio in quanto obiettivi differenziati e perchè si parla di ammissione alla classe successiva, non promozione. Spero che in questo secondo quadrimestre sia tutto più chiaro ad alcuni colleghi su come agire e soprattutto su quanto sia importante e necessario collaborare con i docenti di sostegno.
dolcetto- Messaggi : 1758
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Evitare situazioni di non gratificazione? Quindi illudiamo l'alunno che sa fare qualcosa mentre invece nella realtà le sue competenze rasentano lo zero? I progressi con determinati alunni sono semplicemente illusori, perché l'amara verità è che nulla potrà mai colmare il gap che essi hanno rispetto a chi è dotato di capacità cognitive o anche relazionali normali. Questo lavorare sulle competenze acquisite è illusione anche per i disabili meno gravi, perché si dà l'idea al ragazzo che sia progredito mentre invece è statico, non stimola a migliorare perché tanto comunque egli avrà sei, magari è l'insegnante di sostegno che gli suggerisce tutto nella verifica (oh sì, ne vedo e ne ho visti tanti così…), vi dico che spesso i docenti di sostegno finiscono per "sostenere" troppo ed atrofizzare quelle già scarse competenze cognitive che i DVA hanno. La vita non è come la scuola, in cui tutto è facile, la vita sarà spietata con tutti, normodotati o PDA che siano.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
L'alunno con PEI ad obiettivi minimi può essere bocciato! Altro che divieto di insufficienze nel primo quadrimestre! Non prendiamoci in giro. Non sviliamo la scuola regalando diplomi!
La domanda di Dolcetto era però diversa. Il PEI differenziato è un'altra storia. In tanti anni di lavoro, solo un mio alunno con PEI differenziato ebbe un 5 con recupero in itinere, perché non si impegnava minimamente in un'attività laboratoriale, quindi, prettamente pratica. Il Cdc volle dare un segnale che l'alunno riuscì a comprendere, tanto che a giugno la situazione era molto cambiata.
La domanda di Dolcetto era però diversa. Il PEI differenziato è un'altra storia. In tanti anni di lavoro, solo un mio alunno con PEI differenziato ebbe un 5 con recupero in itinere, perché non si impegnava minimamente in un'attività laboratoriale, quindi, prettamente pratica. Il Cdc volle dare un segnale che l'alunno riuscì a comprendere, tanto che a giugno la situazione era molto cambiata.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Caro Davide, insegni alle medie? Spesso fate dei casini mostruosi, perché tanto la licenza media è uguale per tutti. Alle superiori, non tutti i DVA prendono il diploma. Abbiate rispetto per gli alunni, i genitori e i prof. delle superiori. Le disillusioni sono dolorosissime.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Ultima modifica di ReadWrite il Sab Feb 09, 2019 12:46 am - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Davide ha scritto:Confermo. Pienamente d'accordo. Altrimenti che PEI differenziato è.
Io lavoro con due alunni con PEI a obiettivi minimi e calibro sempre le verifiche su ciò che sanno fare, su ciò che abbiamo fatto in classe e che ho visto sanno fare per arrivare alla sufficienza piena.
Se lavori con alunni a obiettivi minimi vuol dire che NON SI TRATTA di PEI differenziati, e quindi non vedo perché confondere le acque... solo per affermare la tua ben nota fissazione ideologica secondo cui dare un'insufficienza a un ragazzo con dei problemi sarebbe sempre inaccettabile, o addirittura scandaloso.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Se si arriva all'insufficienza vuol dire che il PEI non è stato fatto bene (o che non è stato rispettato).
tengere- Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 08.11.15
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
paniscus_2.1 ha scritto:... solo per affermare la tua ben nota fissazione ideologica secondo cui dare un'insufficienza a un ragazzo con dei problemi sarebbe sempre inaccettabile, o addirittura scandaloso.
fissazione ideologica?!
Ma è un principio fondamentale della pedagogia speciale che bisogna insegnare cosi che l'alunno non possa sbagliare nelle sue risposte. Sono questi i metodi che li propone anche l'indire (e non solo), perché queste funzionano. http://forum.indire.it/repository_cms/working/export/4937/06_1_3.htm
a parte che anche gli alunni normodotati possono diventare migliori se vengono incoraggiati, gratificati anche quando non sono all'altezza, non bisogna illudere nessuno, bisogna fargli fare ciò che sa fare. Io ho visto crescita a questi alunni con disabilità cognitiva grave, l'obiettivo non è di colmare il gap cognitivo tra lui e altri alunni, ma di potenziare le SUE capacità residui.Scuola70 ha scritto:Evitare situazioni di non gratificazione? Quindi illudiamo l'alunno che sa fare qualcosa .
tengere- Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 08.11.15
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Ultima modifica di ReadWrite il Sab Feb 09, 2019 12:51 am - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
@Tengere: Da quel che vedo sei per la scuola fatta solo di confetti e caramelle, io invece sono all'opposto in generale, credo che bisogna semmai evidenziare le criticità, le cose che non vanno nell'alunno affinché possa migliorare. Lodando sempre per ogni minima cosa si creano solo generazioni di presuntuosi, con l'autostima a mille e in un'ultima analisi anche di falliti e di depressi, perché poi la vita li disillude amaramente. Se l'alunno inizia a non impegnarsi in attività puramente laboratoriali che l'insegnante conosce essere adatte al suo livello perché in passato le ha condotte a termine con successo, allora l'insufficienza è giusta perché è la misura del suo non impegno e può essere uno stimolo per migliorare. Insomma, il docente di sostegno sa o dovrebbe sapere, in base alla conoscenza dell'alunno, se quel compito è adeguato alle sue capacità e se nota mancanza di impegno non si può regalare un sei abbassando gli obiettivi in relazione alla pigrizia e alla poco volontà dell'alunno. La pedagogia speciale poi è un insieme di principi astratti (come anche altra pedagogia) che ha il grave difetto di non tener conto della variabilità individuale, un determinato approccio può essere adatto ad un determinato tipo di persona con un certo carattere e un determinato handicap, per un'altra persona con una storia diversa potrebbe anche essere utile un approccio diverso, la pedagogia speciale non è il Vangelo.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
paniscus_2.1 ha scritto:Davide ha scritto:Confermo. Pienamente d'accordo. Altrimenti che PEI differenziato è.
Io lavoro con due alunni con PEI a obiettivi minimi e calibro sempre le verifiche su ciò che sanno fare, su ciò che abbiamo fatto in classe e che ho visto sanno fare per arrivare alla sufficienza piena.
Se lavori con alunni a obiettivi minimi vuol dire che NON SI TRATTA di PEI differenziati, e quindi non vedo perché confondere le acque... solo per affermare la tua ben nota fissazione ideologica secondo cui dare un'insufficienza a un ragazzo con dei problemi sarebbe sempre inaccettabile, o addirittura scandaloso.
La collega parla di pei differenziato. Io ho citato il mio caso con obiettivi minimi.
Non mi pare difficile da capire. Comprensione del testo, prima di rispondere, cosa già sottolineata relativamente ai tuoi continui e prolissi interventi, seppur leciti.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Scuola70 ha scritto:@Tengere: Da quel che vedo sei per la scuola fatta solo di confetti e caramelle, io invece sono all'opposto in generale, credo che bisogna semmai evidenziare le criticità, le cose che non vanno nell'alunno affinché possa migliorare. Lodando sempre per ogni minima cosa si creano solo generazioni di presuntuosi, con l'autostima a mille e in un'ultima analisi anche di falliti e di depressi, perché poi la vita li disillude amaramente. Se l'alunno inizia a non impegnarsi in attività puramente laboratoriali che l'insegnante conosce essere adatte al suo livello perché in passato le ha condotte a termine con successo, allora l'insufficienza è giusta perché è la misura del suo non impegno e può essere uno stimolo per migliorare. Insomma, il docente di sostegno sa o dovrebbe sapere, in base alla conoscenza dell'alunno, se quel compito è adeguato alle sue capacità e se nota mancanza di impegno non si può regalare un sei abbassando gli obiettivi in relazione alla pigrizia e alla poco volontà dell'alunno. La pedagogia speciale poi è un insieme di principi astratti (come anche altra pedagogia) che ha il grave difetto di non tener conto della variabilità individuale, un determinato approccio può essere adatto ad un determinato tipo di persona con un certo carattere e un determinato handicap, per un'altra persona con una storia diversa potrebbe anche essere utile un approccio diverso, la pedagogia speciale non è il Vangelo.
E' la tua opinione. Nei corsi di specializzazione di sostegno i docenti universitari parlano di valorizzare le potenzialità. Quindi vedi come ognuno la pensa come preferisce, ovviamente il peso di un docente di UNI è diverso da quello del singolo docente di scuola. Ricordo pesantemente (poichè ce lo ricordava ogni volta cercando di non farci compiere questo errore) ciò che diceva la prof di didattica speciale: " DIRE A UN DVA CHE NON SA FARE UNA COSA NON SERVE A NIENTE. LUI LO SA BENISSIMO DI NON SAPER FARE LE COSE COME GLI ALTRI, LO SA LA FAMIGLIA, E ENTRAMBI SONO STANCHI DI SENTIRSELO DIRE PER L'ENNESIMA VOLTA. BISOGNA LAVORARE SULLE POTENZIALITà, SU CIO' CHE SANNO FARE, NON SU CIO' CHE NON SANNO FARE". Parole sante, chissà quanti insegnanti già dalle elementari dicono ai DVA ciò che non sanno fare. Io vedo questa cosa deleteria, vedi come abbiamo punti di vista opposti. Permetti dunque che ognuno scelga o segua la pedagogia speciale, se così crede.
Ultima modifica di Davide il Mar Gen 29, 2019 1:17 pm - modificato 2 volte.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
tengere ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:... solo per affermare la tua ben nota fissazione ideologica secondo cui dare un'insufficienza a un ragazzo con dei problemi sarebbe sempre inaccettabile, o addirittura scandaloso.
fissazione ideologica?!
Ma è un principio fondamentale della pedagogia speciale che bisogna insegnare cosi che l'alunno non possa sbagliare nelle sue risposte. Sono questi i metodi che li propone anche l'indire (e non solo), perché queste funzionano. http://forum.indire.it/repository_cms/working/export/4937/06_1_3.htm
A parte il fatto che per me, l'argomentazione che "lo dica anche l'indire", non ha il valore che puoi immaginare tu, perché non ho mai avuto una grande stima dell'impostazione e dei metodi di tale istituzione... ma questa è un'opinione mia a parte, che in questo thread è fuori tema.
Ma l'obiezione seria è un'altra: VERAMENTE tu sostieni che non si debba fare nessuna differenza tra chi segue un vero e proprio programma differenziato (e in casi estremi si parla anche di disabilità cognitive gravissime che rendono quasi impossibile al ragazzo influire volontariamente sui propri risultati scolastici)... e chi invece segue un programma per obiettivi minimi, che è semplificato ma è comunque un programma curricolare normale, che prevede il conseguimento di un titolo di studio uguale a quello degli altri?
Si pensa davvero che chi ha una disabilità lieve, e che (pur avendo delle difficoltà) è perfettamente cosciente di quale sia il senso dell'ambiente che lo circonda e di quale sia il significato dell'apprendimento scolastico, e che è in grado di decidere personalmente di impegnarsi di più o di meno... debba essere abituato a oltranza a non conoscere il concetto di "valutazione", che invece è previsto in tutte le norme? Perché, se la valutazione è sempre e comunque positiva per diritto automatico, vuol dire che è come se non ci fosse, questo non lo dico io, lo dice la logica elementare.
Pensare che un ragazzo disabile non possa MAI avere risultati insufficienti nemmeno rispetto al piano di studi individuale che è stato stilato apposta per lui (e pensare che se ha risultati insufficienti, l'unica possibilità è che sia sbagliato il PEI, non che possa esserci stato anche un riscontro negativo da parte dell'alunno stesso)... significa trattarlo da fantoccio totalmente inerte, incapace di qualsiasi scelta e pensiero autonomi. Significa pensare che da parte sua possa esserci solo passività assoluta, e che sia in grado di imparare solo quello che gli versiamo noi dentro la testa, senza nessun suo contributo personale al processo di apprendimento. Alla faccia della didattica "individualizzata".
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Io oggi ho assegnato 2, e entro giovedì ne avrà un altro per mancata consegna del compito assegnato, ad un alunno con PEI om. Ad un alunno che non fa assolutamente nulla chealtra valutazione si può dare.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Ma agli alunni con differenziata non ho mai dato un insufficienza. Concordo con il docente di sostegno la verifica a volte per i più gravi lascio tutto nelle mani del docente di sostegno.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Un altro problema ENORME che emerge da questa visione (stucchevolmente sentimentale, e non professionale) del ragazzo svantaggiato che deve essere sempre gratificato e premiato qualsiasi cosa faccia e non deve mai essere messo di fronte a una critica o a una prova non riuscita...
...è che attualmente esiste una tendenza dilagante a estendere il concetto di "pedagogia speciale" all'infinito, anche ai più disparati casi di difficoltà lievissime, o di difficoltà costruite artificialmente, o di difficoltà NON rilevanti.
Un principio che era stato concepito solo per i casi di disabilità grave con programmazione differenziata (e che io stessa ritengo che sia perfettamente condivisibile in quei casi, tanto per evitare equivoci),
prima viene esteso ai ragazzi con disabilità lievi che potrebbero tranquillamente fare le stesse cose degli altri, con richieste un po' più basse e con un po' di aiuto individuale (il sostegno serve apposta),
poi viene esteso anche ai casi di DSA,
poi viene esteso a quelli che non hanno nessuna diagnosi di DSA, ma c'è qualche insegnante che è profondamente convinto che abbiano davvero un DSA non riconosciuto, e che quindi decide autonomamente di trattarli esattamente come gli altri casi di DSA,
poi viene esteso anche a tutti i casi di BES assortiti, anche se non hanno nessuna diagnosi medica e nessuna condizione certificata di limitazioni oggettive,
poi viene esteso pure a quelli che non sono nemmeno stati riconosciuti come BES, ma c'è qualche insegnante (solitamente, gli stessi di prima) che è profondamente convinto che siano davvero in situazione di BES non riconosciuto, e che quindi decide autonomamente di trattarli come sopra.
Alla fine della fiera, non si può dare l'insufficienza a nessuno, perché quasi tutti rientrano nella cosiddetta "didattica speciale".
Quello che ho criticato come aspetto "ideologico" è esattamente questo: il ricorso enormemente disinvolto a concetti di "didattica speciale", anche in situazioni che non ne hanno bisogno... quando invece quei concetti sarebbero nati per un ben preciso obiettivo specifico, limitato a situazioni eccezionali.
In pratica, ogni volta che esiste qualche studente che "non sa fare" una certa cosa, l'unica soluzione considerata immaginabile è quella di smettere di chiedergliela, e di abbassare le richieste in modo che possa sempre e comunque prendere la sufficienza.
A questo punto, però mi chiedo a che serva la didattica e a che serva la scuola.
Se il principio è che a ogni alunno si può chiedere solo quello che sa fare già, e che avrebbe saputo fare anche senza il nostro minimo contributo, allora tanto vale chiudere bottega (non solo per i disabili, ma anche per gli altri).
...è che attualmente esiste una tendenza dilagante a estendere il concetto di "pedagogia speciale" all'infinito, anche ai più disparati casi di difficoltà lievissime, o di difficoltà costruite artificialmente, o di difficoltà NON rilevanti.
Un principio che era stato concepito solo per i casi di disabilità grave con programmazione differenziata (e che io stessa ritengo che sia perfettamente condivisibile in quei casi, tanto per evitare equivoci),
prima viene esteso ai ragazzi con disabilità lievi che potrebbero tranquillamente fare le stesse cose degli altri, con richieste un po' più basse e con un po' di aiuto individuale (il sostegno serve apposta),
poi viene esteso anche ai casi di DSA,
poi viene esteso a quelli che non hanno nessuna diagnosi di DSA, ma c'è qualche insegnante che è profondamente convinto che abbiano davvero un DSA non riconosciuto, e che quindi decide autonomamente di trattarli esattamente come gli altri casi di DSA,
poi viene esteso anche a tutti i casi di BES assortiti, anche se non hanno nessuna diagnosi medica e nessuna condizione certificata di limitazioni oggettive,
poi viene esteso pure a quelli che non sono nemmeno stati riconosciuti come BES, ma c'è qualche insegnante (solitamente, gli stessi di prima) che è profondamente convinto che siano davvero in situazione di BES non riconosciuto, e che quindi decide autonomamente di trattarli come sopra.
Alla fine della fiera, non si può dare l'insufficienza a nessuno, perché quasi tutti rientrano nella cosiddetta "didattica speciale".
Quello che ho criticato come aspetto "ideologico" è esattamente questo: il ricorso enormemente disinvolto a concetti di "didattica speciale", anche in situazioni che non ne hanno bisogno... quando invece quei concetti sarebbero nati per un ben preciso obiettivo specifico, limitato a situazioni eccezionali.
In pratica, ogni volta che esiste qualche studente che "non sa fare" una certa cosa, l'unica soluzione considerata immaginabile è quella di smettere di chiedergliela, e di abbassare le richieste in modo che possa sempre e comunque prendere la sufficienza.
A questo punto, però mi chiedo a che serva la didattica e a che serva la scuola.
Se il principio è che a ogni alunno si può chiedere solo quello che sa fare già, e che avrebbe saputo fare anche senza il nostro minimo contributo, allora tanto vale chiudere bottega (non solo per i disabili, ma anche per gli altri).
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Mar Gen 29, 2019 7:44 pm - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Scusate, ma non vi siete soffermati neppure a leggere il titolo del testo, figuriamoci il contenuto..io ho parlato di programmazione DIFFERENZIATA!
So bene che con un PEI per obiettivi minimi si può rimandare e bocciare un allievo certificato H, alcuni anni fa è stato bocciato uno studente che seguivo e che non aveva voglia di fare nulla, si beccò anche una sospensione...si trattava in quel caso di disabilità cognitiva lieve..
So bene che con un PEI per obiettivi minimi si può rimandare e bocciare un allievo certificato H, alcuni anni fa è stato bocciato uno studente che seguivo e che non aveva voglia di fare nulla, si beccò anche una sospensione...si trattava in quel caso di disabilità cognitiva lieve..
Ultima modifica di dolcetto il Mar Gen 29, 2019 2:56 pm - modificato 2 volte.
dolcetto- Messaggi : 1758
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Ad eccezione di PrimulaVera che ha letto il mio post
dolcetto- Messaggi : 1758
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Davide, PEI ad obiettivi minimi significa che il GLH, per l'alunno in questione, decide di adottare la programmazione ministeriale ad obiettivi minimi. Programmazione ministeriale. E non quello che decidi tu in base a ciò che l'alunno sa fare bene e che può gratificarlo. Il diploma di maturità ha valore legale. Diverso è il PEI a obiettivi differenziati. Dai tuoi interventi si capisce bene che sei giovane, appena laureato, non abilitato, non specializzato, senza esperienza, molto superficiale e superbo.
PrimulaVera- Messaggi : 724
Data d'iscrizione : 02.09.15
Località : Toscana
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
dolcetto ha scritto:Scusate, ma non vi siete soffermati neppure a leggere il titolo del testo, figuriamoci il contenuto..io ho parlato di programmazione DIFFERENZIATA!
Ad eccezione di PrimulaVera che ha letto il mio post
Veramente anch'io ho fatto TUTTO il mio discorso proprio su questo.
E stavo proprio contestando questo a Davide e ad altri, che sostengono che "tutti i criteri della pedagogia speciale" dicono che bisogna sempre calibrare le richieste in maniera che l'alunno possa SEMPRE prendere la sufficienza, altrimenti vuol dire che le richieste sono sbagliate!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Pedagogia speciale? Alle superiori c'è una legge specifica. L'obiettivo minimo è quello che garantisce l'accertamento delle competenze in uscita che il titolo acquisito certifica.
Cito il consiglio di Stato
PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO
348/1991
“Non si può configurare un supposto
diritto al conseguimento del titolo legale
di studio , che prescinda da un oggettivo
accertamento di competenze
effettivamente acquisito.
….Il titolo di studio non può essere
conseguito da chi rimane al di sotto di
quella soglia di competenze che è
necessaria per il conseguimento del
titolo”.
Al fine del rilascio del titolo di studio, sono
importanti le conoscenze, competenze e
le capacità conseguite e non il percorso fatto per conseguirle.
Cito il consiglio di Stato
PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO
348/1991
“Non si può configurare un supposto
diritto al conseguimento del titolo legale
di studio , che prescinda da un oggettivo
accertamento di competenze
effettivamente acquisito.
….Il titolo di studio non può essere
conseguito da chi rimane al di sotto di
quella soglia di competenze che è
necessaria per il conseguimento del
titolo”.
Al fine del rilascio del titolo di studio, sono
importanti le conoscenze, competenze e
le capacità conseguite e non il percorso fatto per conseguirle.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
Per quanto riguarda il differenziato, in linea di massima il PEI deve essere redatto tenuto conto delle effettive capacità del ragazzo. Difficilmente al ragazzo potrà essere attribuita un'insufficienza, A meno che non sia fatto per motivi strettamente educativi (es. Se l'insegnante vede che il ragazzino si rifiuta di fare per meri capricci, sempre che questo tipo di approccio si è efficace nei confronti dello stesso). In caso contrario insufficienza è sintomo di qualcosa che non va nella programmazione, che va riadattata quindi
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Insufficienze con PEI differenziato?
ma infatti (riferendomi anche all'intervento di carla, e correggetemi se sbaglio), fare una programmazione differenziata, alle superiori, significa non poter rilasciare alcun titolo in uscita, contrariamente a quanto succede alle medie. Ecco perché molte famiglie non accettano le programmazioni differenziate, o comunque costituiscono per loro un problema non da poco.
Ultima modifica di sempreconfusa1 il Mar Gen 29, 2019 7:30 pm - modificato 1 volta.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
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