Part-time e partecipazione attività collegiali

Promemoria primo messaggio :

https://www.orizzontescuola.it/docenti-part-time-devono-partecipare-a-tutte-le-riunioni-anche-se-in-giorni-diversi-da-quelli-di-insegnamento-sentenza-cassazione/

La sentenza avrà quindi ripercussioni anche per i docenti TD, ai quali era ufficiosamente estesa la possibilità di ridurre le ore di partecipazione alle OO.CC in proporzione delle ore di lezione?

Non ho capito, dall'articolo, il seguente:
"Naturalmente, per le 40 ore relative ai consigli di classe, la partecipazione rimane limitata, come sempre, a quelli in cui si è presente come docente."
Cioè? Ci sono ore in cui si è presenti non come docente? Forse vale per i vicari o altre figure etc..?

Sì, per i consigli di classe conferma la riduzione proporzionale dell'impegno

Non mi torna per quanto riguarda la mancata riduzione oraria alla partecipazione a collegi, dipartimenti, incontri scuola-famiglia.

In rete ho trovato quest'articolo:
http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=55060

"Quindi, se per il docente a tempo pieno gli obblighi di lavoro contrattuali relativi
alle attività collegiali sono “fino a 40 ore annue”, per il docente a part time sono
automaticamente “riproporzionati” nella retribuzione. Lo dice il D.Lgs 25 febbraio 2000,
n. 61. Lo dice il Contratto"

"La Nota riconosce il principio di proporzionalità con riferimento all’articolo 29,
comma 3, lettere a) e b) del CCNL vigente, ovvero alle attività sia del Collegio sia
dei Consigli di classe."

In cui all'ordinanza del 1997 si affiancano successivi riferimenti normativi a sostegno della tesi della proporzionalità da applicare all 40 ore (collegi, dipartimenti ...)

https://www.orizzontescuola.it/docenti-par-time-cassazione-devono-partecipare-a-tutte-le-riunioni/
Nell'articolo si fa un excursus puntuale della sentenza e che tuttavia non riesco a razionalizzare.
Si dice:
"Il part time deve realizzare il giusto contemperamento tra esigenze datoriali e dei lavoratori"
e
"la pretesa della ricorrente di svolgere le attività collegiali nei soli giorni indicati nel contratto per l’attività di insegnamento non ha, quindi, giuridico fondamento ... sia perchè l’esegesi dell’art. 42 sulla quale la stessa riposa porterebbe alla paralisi degli organi collegiali in caso di contestuale presenza nell’istituto di più docenti a tempo parziale, che abbiano optato per il part time verticale"
Ora, trovo giusto che il docente in part-time sia obbligato a partecipare alle attività collegiali anche se cadono in gg. non previsti nel suo contratto d'insegnamento però che questo avvenga in maniera proporzionata al suo orario. Questa sì mi pare sia il giusto contemperamento tra esigenze datoriali e dei lavoratori.

E poi, mi sembra esagerata la parte sottolineata. Se le domande di part time sono concesse secondo un aliquota fissa (mi pare il 25%) pensare che in una scuola siano concentrati tanti docenti part-time da portare alla paralisi degli organi collegiali in caso di contestuale presenza nell’istituto di più docenti a tempo parziale è perlomeno irrealistica.

Per parafrasare la sentenza, si poteva raggiungere un più " giusto contemperamento tra esigenze datoriali e dei lavoratori"

Il 25% si riferisce a ogni classe di concorso nella provincia. Paradossalmente tutti gli insegnanti in part time di tutte le materie potrebbero essere nella stessa scuola

Paradossalmente.

Per riassumere, è quindi legittimo chiedere l'esonero dalle attività collegiali (dipartimenti, collegi docenti), per i part-time e i titolari di spezzoni, una volta raggiunto il monte ore calcolato sulla base delle ore di lezione?

Gianfranco ha scritto:

franco71 ha scritto:

Gianfranco ha scritto:Mi sembra la scoperta dell'acqua calda. Chi ricorreva pretendeva di svolgere le attività funzionali solo nei giorni in cui faceva lezione. Ci sono sempre avvocati disposti ad intraprendere cause perse in partenza.

Però la sentenza stabilisce che le 40 ore vanno svolte anche se cadono per intero in giorni di insegnamento. Mentre adesso c'è una rimodulazione oraria in base al part time.
Se il ricorrente pretendeva un ulteriore sconto per i giorni di non insegnamento sarebbe stato meglio non presentare ricorso. Sarebbe rimasto tutto com'era (almeno a giurisprudenza).
Se e quando ci saranno conseguenze concrete a farne le spese saranno anche i docenti part time che comunque partecipano ligi alle attività nei giorni di non insegnamento.

Le conseguenze della sentenza sono solo per il ricorrente, non hanno valore erga omnes. Per le 40 ore intere si richiama un'ordinanza del 1997 che già definiva l'intero monte ore di 40 limitatamente ai collegi, programmazioni inizio e fine anno, informazioni alle famiglie. Per le altre attività collegiali vale il principio di riduzione proporzionale. La Cassazione si è limitata a richiamare l'ordinanza a supporto dell'infondatezza della richiesta del ricorrente.

Perdonami l'intromissione, ma vorrei un chiarimento, se possibile. Sono docente di ruolo con part-time di 9h, inserita nella commissione formazioni classi prime (Medie). E' stato prodotto un planning delle attività di giugno, nel quale la commissione si deve riunire per 15 ore settimanali. E' giusto che io faccia presente, con comunicazione scritta e protocollata, che la mia partecipazione a tali riunioni sia proporzionata al mio orario di 9h settimanali? Grazie in anticipo.