Corsi di Qualifica Professionale solo al sud

Volendo aumentare il mio punteggio in graduatoria (considerando che ogni volta c'è chi, tra attestati vari e servizi in scuole paritarie ed enti pubblici, ti scavalca) ho cercato in rete un corso di Qualifica Professionale ma, nella ricca zona della Lombardia, ho trovato qualche corso destinato ai disoccupati o a pagamento che non dà diritto ad alcuna qualifica.
Al contrario, ho trovato in rete diversi corsi erogati da Enti al sud, i quali specificano proprio che "ci saranno molti posti ATA e che quei corsi daranno diritto al punteggio nelle graduatorie ATA".

La mia collega mi racconta che lei, tanti anni fa, venne a lavorare al nord per mezzo di un'agenzia che informava e aiutava le persone a fare le domande per lavorare nelle scuole.
Io qui, non ho mai visto un'organizzazione del genere! Forse sarà perché al nord c'è il lavoro? (Una volta forse!) Ma anche se così fosse, chi sta al nord ha tutto il diritto di avere le stesse opportunità.
Sto sostituendo persone che hanno preso servizio per tutto l'anno scolastico e se ne sono tornate al loro paese e un collega che, con poche ore di part time, ha preso servizio e non "sale" mai (il punteggio gli viene conteggiato per intero e per tutto l'anno scolastico). Non è colpa sua né di chi sta al nord o al sud ma delle regole, a mio giudizio, ingiuste.

Chi prende la nomina e poi si assenta tutto l'anno c'è e ci sarà sempre nel settore statale perchè le tutele per il lavoratore sono pressochè totali e l'amministrazione non ha di fatto margini di discrezionalità in merito all'assunzione del personale. Non essendoci discrezionalità "razionalmente" ed "economicamente" CONVIENE assentarsi il più possibile (e infatti c'è chi lo fa senza alcun problema). Lo stipendio e il punteggio arrivano SENZA spese (affitto, viaggio in treno etc) e con delle riduzioni stipendiali che cmq sono meno penalizzanti delle spese da affrontare.

Le graduatorie funzionano in base al punteggio (titoli e servizi) , quindi tu quale soluzione adotteresti tenendo le graduatorie?
Non c'è nessuna soluzione concreta, di fatto. Le graduatorie funzionano così con i loro pregi e i loro difetti.


Tornando alla questione delle certificazioni:

OSA/OSS dovrebbe esserci perchè serve nel settore sanitario, idem ECDL che è un attestato generico (meglio EIPASS che dà  max punti)


Dici bene "organizzazione". ci sono  territori in cui vari enti sfornano pezzi di carta praticamente solo con la finalità di aumentare il punteggio in gi (detto papale papale).


Le opportunità le hanno quelli col punteggio elevato che solitamente NON sono del nord (per svariate ragioni che è lungo spiegare).


In Lombardia non c'è il "mercato" dei punti per le graduatorie ATA perchè  quasi tutti coloro che sono interessati a lavorare nelle GI sono del sud. Al massimo trovi enti che rilasciano  il classico ecdl che nella sua inutilità fa sempre brodo ed è facile da ottenere anche per chi non è interessato alle graduatorie ata.

"Normale" quindi.


Quest'anno ad esempio abbiamo moltissimi candidati con qualifica triennale 100 su 100 (10 punti) , ECDL, OSA (1 punto) + servizio paritario (punteggio dimezzato), che è lo standard minimo per chi inizia a lavorare nelle scuole statali e vuole avere supplenze appetibili.

Chi esce con un diploma con 80-90 senza servizio paritario  di fatto è tagliato fuori dalle supplenze appetibili.

Hai dimenticato di aggiungere servizio paritario il più delle volte FINTO....infatti molti Cs stanno andando a casa avendo imbrogliato sul punteggio con attestati farlocchi rilasciati da enti non autorizzati, guarda caso della Campania...

mordekayn ha scritto:Chi prende la nomina e poi si assenta tutto l'anno  c'è e ci sarà sempre nel settore statale perchè le tutele per il lavoratore sono pressochè totali...

Le graduatorie funzionano in base al punteggio (titoli e servizi) , quindi tu quale soluzione adotteresti tenendo le graduatorie?
Non c'è nessuna soluzione concreta, di fatto...

Io ridurrei il punteggio in proporzione delle ore di supplenza prestate. Con 6 ore di supplenza alla settimana non puoi avere un punteggio pari a chi ne lavora 36/37!

In secondo luogo, darei la precedenza alle supplenze a chi risiede nel medesimo territorio in cui è ubicato l'Istituto Scolastico al fine di beneficiare di una sua regolare presenza. Certo, gli assenteisti cronici ci sono anche qui e non è difficile individuarli  per  poi prendere provvedimenti (escludendo ovviamente chi ha seri problemi di salute o ha bambini molto piccoli da accudire, per i familiari invece c'è la L.104).

Ma sono sicura che i sindacati del sud questa preferenza a chi vive al nord non la permetterebbero mai...