Didattica per competenze, no ad un metodo assoluto: il docente è libero

Promemoria primo messaggio :

Riporto qui un brano tratto da un articolo letto su Internet: inutile dire che condivido in pieno l'asserto virgolettato.
Però con una sola nota di rammarico che sottopongo l'attenzione dei tutti: ma veramente il Collegio Docenti è sovrano (o esso stesso è manovrato dal DS che agisce "serrando e disserrando le chiavi")?
“Noi insegnanti abbiamo il diritto e il dovere di replicare ricordando e ricordandoci che il collegio dei docenti è sovrano. Non può esistere un metodo assoluto, bisogna lasciare al singolo insegnante la libertà di scegliere quello che la sua professionalità ritiene più adatto alle esigenze della classe”, prosegue Carosotti.
Ecco il link all'articolo:
https://www.tecnicadellascuola.it/didattica-per-competenze-il-docente-e-libero-no-ad-un-metodo-assoluto?fbclid=IwAR1KW15pvQtjm-qgqn_CX3YVDgMSWLeT3ZyaMhzBIdeuBa09jzdH3c7cBV8

paniscus_2.1 ha scritto:No, non parlo di demansionamento, parlo dell'infilarsi in qualche edificante progetto universitario o di qualche ente governativo, o meglio ancora europeo...

Ne parli in tono ironico. Ma per come è messa la scuola (la esse minuscola è d'obbligo), chi può fugge in ambienti più gratificanti.
È (forse) il caso degli autori di questi testi: Geometria senza limiti. Noi e la matematica, Matematica ed arte & more.
A me i suoi libri piacciono.

bread&butter ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:No, non parlo di demansionamento, parlo dell'infilarsi in qualche edificante progetto universitario o di qualche ente governativo, o meglio ancora europeo...

Ne parli in tono ironico. Ma per come è messa la scuola (la esse minuscola è d'obbligo), chi può fugge in ambienti più gratificanti.
È (forse) il caso degli autori di questi testi: Geometria senza limiti. Noi e la matematica, Matematica ed arte & more.
A me i suoi libri piacciono.

Ho visto qualcosa sugli autori. Ma almeno in un caso non mi sembra che siano persone fuggite letteralmente dalla scuola dal momento che se ne occupano dall'esterno, focalizzandosi sulla didattica dell'insegnamento.
Chi fugge da tutto ciò che riguarda la didattica (in classe e fuori) accetta appunto incarichi amministrativi, distacchi in altre amministrazioni etc.
Chi accetta incarichi universitari (dottorati, assegni) fa una fuga a metà nel senso che dovrà ritornare in classe e magari nel periodo di ricerca non è detto che non si occupi a sua volta di ricerca sulle metodologie didattiche.

Alcune persone con cui mi sono laureato mi dissero che volevano insegnare per non perdere tutto quello che avevano imparato all'università. Certo ricominciare da zero è dura. Ci vuole coraggio a rimboccarsi le maniche ed iniziare daccapo (e poi, dove?). Inoltre se uno ha superato la soglia dei trenta, o si trova a ridosso, sa benissimo che è praticamente fuori gioco.

Senza entrare nello specifico degli esempi su citati, che ne pensi della dissimulazione?

bread&butter ha scritto:Alcune persone con cui mi sono laureato mi dissero che volevano insegnare per non perdere tutto quello che avevano imparato all'università. Certo ricominciare da zero è dura. Ci vuole coraggio a rimboccarsi le maniche ed iniziare daccapo (e poi, dove?). Inoltre se uno ha superato la soglia dei trenta, o si trova a ridosso, sa benissimo che è praticamente fuori gioco.

Senza entrare nello specifico degli esempi su citati, che ne pensi della dissimulazione?

Fuori gioco da cosa? Dall'insegnamento?
Dissimulare un reale interesse verso la scuola?
Certo che il tuo intervento è criptato. Ti stai trattenendo, immagino.

franco71 ha scritto:Fuori gioco da cosa? Dall'insegnamento?

Di più. Dal mondo del lavoro.

franco71 ha scritto:Dissimulare un reale interesse verso la scuola?

Come docente, verso questa scuola. Sì.

franco71 ha scritto:Certo che il tuo intervento è criptato. Ti stai trattenendo, immagino.

Seconda stella a destra
questo è il tuo cammino
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all'isola
che non c'è.