Perplessità per procedura sanzione disciplinare (alunno)

Ho qualche perplessità riguardo alla procedura richiesta dal mio DS (e di fatto adottata nel mio Istituto) per le sospensioni degli alunni. Bisogna sospendere un alunno che ha violato il regolamento perché ha insultato due insegnanti. Il DS dice che bisogna, qualche giorno prima del CDC, convocare i genitori dell'alunno sanzionato, spiegare loro perché lo si sanziona, e poi comunicare loro il risultato delle decisioni del consiglio, in cui ci saranno i genitori rappresentanti in coda, ma NON i genitori del ragazzo. Il contraddittorio avverrebbe quindi in separata sede, non durante il consiglio. Io ho chiesto al DS perché la procedura non era quella standard, le parole testuali sono state queste: "Non è un processo, si può fare anche così……". Ma io sono perplesso, la procedura mi sembra erronea, perché prevede il contraddittorio durante il consiglio, devo attenermi al DS (con cui sono anche in buoni rapporti…..) oppure oppormi in una qualche maniera?

Opporti? A che serve? A che serve sospendere a tre settimane dalla fine della scuola? Le sospensioni funzionano ad inizio anno per mettere subito le cose in chiaro e dei paletti comportamentali..se si lascia correre non servono più. Il nostro ragazzetto si farà un weekend lungo al mare con i genitori,andate in pace

Disturbare i genitori facendoli venire a scuola per discutere con loro del figlio e magari farli poi tornare per il verdetto è già una buona punizione. Sospenderlo con obbligo di frequenza poi sarà il verdetto così che non debba poter perdere le lezioni seppur risulti nei verbali la sospensione e soprattutto nelle note della pagella.

Perché si pensa che non sia una procedura standard?
Io ho sempre visto fare più o meno così.
Non mi risulta che il contraddittorio debba avvenire durante il consiglio.

Tutte le volte che ho avuto a che fare con una sospensione, lo studente è stato ascoltato in anticipo (eventualmente anche con i genitori), per chiarire se avesse qualche argomentazione per discolparsi e difendersi, ma non necessariamente "qualche giorno prima", anche nello stesso giorno ma mezz'ora prima.

Però non è mai stato previsto che alla seduta del consiglio partecipassero i genitori dello studente, ma solo i genitori rappresentanti (e anche questi, solo per essere informati sull'esito DOPO la decisione sulla sanzione, ma non partecipano alla discussione su quale sanzione dare).

Non è previsto da nessuna parte che la seduta del consiglio debba diventare direttamente una sede di contraddittorio in sé. Ha ragione il tuo DS, non è un processo.

E' vero che ho avuto a che fare solo con casi abbastanza facili da discutere, in cui l'infrazione era chiarissima, e magari anche esplicitamente prevista sul regolamento interno della scuola, per cui la sanzione era quasi automatica, e non c'era niente da discutere.

Che cosa potrebbe succedere se (ipoteticamente) lo studente negasse ostinatamente l'evidenza e accusasse il docente di essersi inventato l'episodio di sana pianta, questo francamente non lo so.

Ma se durante il colloquio preliminare l'alunno (pur cercando attenuanti), si limita ad ammettere che la contestazione è corretta, cioè di aver davvero insultato l'insegnante, o di aver davvero consultato il cellulare per cercare materiale da copiare durante la verifica, non vedo a cosa serva il contraddittorio in sede di consiglio.

MaLaCa ha scritto:Disturbare i genitori facendoli venire a scuola per discutere con loro del figlio e magari farli poi tornare per il verdetto è già una buona punizione. Sospenderlo con obbligo di frequenza poi sarà il verdetto così che non debba poter perdere le lezioni seppur risulti nei verbali la sospensione e soprattutto nelle note della pagella.

La cosiddetta "sospensione con obbligo di frequenza" non esiste. Esiste la COMMUTAZIONE della sospensione in un'attività socialmente utile per la scuola, ma questa può essere stabilita solo a posteriori, se lo studente o la famiglia la richiedono. Non può essere direttamente il consiglio di classe a imporla.

Ragazzi, sarò paranoico, ma io dentro di me penso che il DS (molto preparato e pignolo sulle leggi….) voglia che io non segua la procedura per poi cazziarmi, non so, non mi fido senza sapervi spiegare il perché. E poi diamine, la famiglia di questo ragazzo non è MAI venuta, la chiami a telefono e non risponde, mandi le convocazioni con il protocollo e niente, così tutto l'anno.

Scuola70 ha scritto:Ragazzi, sarò paranoico, ma io dentro di me penso che il DS (molto preparato e pignolo sulle leggi….) voglia che io non segua la procedura per poi cazziarmi, non so, non mi fido senza sapervi spiegare il perché.

E' più probabile un'altra ipotesi: il DS vuole rendere le procedure per la sospensione più macchinose, complicate e farraginose possibile, e disseminare asia e insicurezza, in maniera da scoraggiare i consigli di classe dal dare sospensioni, in generale...

Brava, è così! Più che richiamare me, il DS vuole fare in modo che ci sia insicurezza, ansia, procedure complesse, così è più conveniente non sospendere…….

Scuola70 ha scritto:Ho qualche perplessità riguardo alla procedura richiesta dal mio DS (e di fatto adottata nel mio Istituto) per le sospensioni degli alunni. Bisogna sospendere un alunno che ha violato il regolamento perché ha insultato due insegnanti. Il DS dice che bisogna, qualche giorno prima del CDC, convocare i genitori dell'alunno sanzionato, spiegare loro perché lo si sanziona, e poi comunicare loro il risultato delle decisioni del consiglio, in cui ci saranno i genitori rappresentanti in coda, ma NON i genitori del ragazzo. Il contraddittorio avverrebbe quindi in separata sede, non durante il consiglio. Io ho chiesto al DS perché la procedura non era quella standard, le parole testuali sono state queste: "Non è un processo, si può fare anche così……". Ma io sono perplesso, la procedura mi sembra erronea, perché prevede il contraddittorio durante il consiglio, devo attenermi al DS (con cui sono anche in buoni rapporti…..) oppure oppormi in una qualche maniera?

A me sembra la procedura corretta. Ovviamente va redatto verbale del contraddittorio a difesa che verrà letto in sede di consiglio di classe