Regionalizzazione della scuola.

Promemoria primo messaggio :

Da OS: "Bussetti assicura che la regionalizzazione della scuola si farà e riuscirà a convincere i sindacati “la scuola regionale si farà”. Lo dice al Corriere del veneto in un articolo di oggi.
Il Ministro nega che ci sia stata una bocciatura su tutta la linea da parte del Movimento 5 Stelle e che il modello al quale guarda è quello del Trentino e della Valle d’Aosta.”
Un altro ministro che ama e capisce il mondo della scuola...Questi ministri i governi li vanno cercando con il lanternino.

lucetta10 ha scritto:il futuro deve essere fatto di soli concorsi

sicuramente
pero' giustamente la legge non specifica se per titoli ed esami o soltanto per titoli

per me ai concorsi per titoli ed esami all'esame conto troppo la fortuna

senza contare che non esiste prova di concorso
che riesca a simulare veramente la gestione di una classe difficile

tenuto conto della realta'
per me la soluzione migliore e' e sara' sempre

TFA con selezione all'ingresso collegata ai posti realmente disponibili e selezione da esami + PAS con selezione da esami + concorso per titoli (con minimo l'abilitazione presa TFA/PAS)

la selezione all'ingresso NON SERVE per l'illusione di garantire la bravura in classe serve per non creare illusi se i posti sono pochi

io ho esperienze molto variabili

con certe classi mi sono trovato molto bene con altre e' stato un disastro

sono un bravo docente o no?

nota personale

ho anche vinto un concorso pero' ho rinunciato al ruolo
perche' mi manca poco alla pensione e spero di farcela con le GI
dove ho molta piu' possibilita' di scegliere l'istituto piuttosto che da ruolo

In teoria sarebbe l'anno di prova a dover valutare il rapporto con la classe. Purtroppo, almeno da quanto ho visto, l'anno di prova è un proforma sprecato.
Seas...ma andare in pensione da precario non va ad abbassare la cifra della pensione calcolata sugli stipendi precari e quindi senza scatti?

Mi sa di si

Ovviamente. Meno contributi versati, meno pensione.

Anche se...anche li...il ricorsificio

Per avere gli scatti di anzianità da precario?

Perché sia conteggiato anche il servizio pre ruolo

Ai fini di cosa?
La pensione si basa sui contributi versati, che siano ruolo o pre ruolo. Il problema è che lavorando da precario si prende sempre lo stipendio base e quindi si versano meno contributi. Poi magari la scuola non è l'unica fonte di reddito quindi il problema può essere diverso.

Per gli scatti

Senza ricostruzione di carriera non ci sono scatti, è quanto dicevo prima. Sicuramente qualche sindacato organizza ricorsi per avere gli scatti senza entrare in ruolo.

Infatti io non ho mai chiesto nulla, benché precario decennale

Dec ha scritto:Comunque, quando Sfp rimarrà l'unico canale di formazione per i docenti di scuola primaria e dell'infanzia, i numeri dovranno essere aumentati per forza, anche a costo di cambiare la struttura dei corsi di laurea.
Non so quanti siano i laureati in Veneto che poi si iscrivono nelle graduatorie altrove, ma basandomi sulla mia esperienza alla secondaria ho visto più il fenomeno opposto: laureati o abilitati in altre regioni che si iscrivevano nelle nostre graduatorie (salvo poi tornare a casa, almeno in alcuni casi, dopo il ruolo).

Già da ora i numeri dovrebbero essere aumentati. Ormai i diplomati magistrali ultimi abilitati per insegnare si sono diplomati quasi vent'anni fa e se al momento hanno tamponato i pochi posti di SFP (in alcune regioni) già non riescono più a tamponare e a volte per trovare un supplente si impiega anche più di una o due settimane. Considerato che SFP dura 5 anni e che non tutti si laureano, la situazione diverrà tragica (già adesso alcuni fanno supplenze al 4 o 5 anno di SFP). In più siamo al picco dei pensionamenti nei prossimi 2-5 anni.
Ma come vedi anche quest'anno in Veneto sono 300 http://www.ammissione.it/wp-content/uploads/2019/05/integrazione-posti-scienze-della-formazione-2019.pdf e quindi largamente insufficienti. In Emilia Romagna, regione equiparabile, sono 440.

Circo

circo ha scritto:

Dec ha scritto:Comunque, quando Sfp rimarrà l'unico canale di formazione per i docenti di scuola primaria e dell'infanzia, i numeri dovranno essere aumentati per forza, anche a costo di cambiare la struttura dei corsi di laurea.
Non so quanti siano i laureati in Veneto che poi si iscrivono nelle graduatorie altrove, ma basandomi sulla mia esperienza alla secondaria ho visto più il fenomeno opposto: laureati o abilitati in altre regioni che si iscrivevano nelle nostre graduatorie (salvo poi tornare a casa, almeno in alcuni casi, dopo il ruolo).

Già da ora i numeri dovrebbero essere aumentati. Ormai i diplomati magistrali ultimi abilitati per insegnare si sono diplomati quasi vent'anni fa e se al momento hanno tamponato i pochi posti di SFP (in alcune regioni) già non riescono più a tamponare e a volte per trovare un supplente si impiega anche più di una o due settimane. Considerato che SFP dura 5 anni e che non tutti si laureano, la situazione diverrà tragica (già adesso alcuni fanno supplenze al 4 o 5 anno di SFP). In più siamo al picco dei pensionamenti nei prossimi 2-5 anni.
Ma come vedi anche quest'anno in Veneto sono 300 http://www.ammissione.it/wp-content/uploads/2019/05/integrazione-posti-scienze-della-formazione-2019.pdf e quindi largamente insufficienti. In Emilia Romagna, regione equiparabile, sono 440.

Circo

La situazione è simile a quella che si è creata con la facoltà di medicina: accessi troppo limitati e ora numero insufficiente di medici. La soluzione sarà quindi verosimilmente la stessa, un aumento del numero degli accessi a SFP.
La speranza è che non si abbassi il livello della preparazione e non si ricorra alle università telematiche, quando si allargano le maglie, le università arrotano i dentoni famelici.
Consideriamo poi anche il calo demografico, da qualche anno c'è una significativa riduzione del numero di iscrizioni alla primaria

seasparrow ha scritto:

lucetta10 ha scritto:il futuro deve essere fatto di soli concorsi

sicuramente
pero' giustamente la legge non specifica se per titoli ed esami o soltanto per titoli

per me ai concorsi per titoli ed esami all'esame conto troppo la fortuna

senza contare che non esiste prova di concorso
che riesca a simulare veramente la gestione di una classe difficile

tenuto conto della realta'
per me la soluzione migliore e' e sara' sempre

TFA con selezione all'ingresso collegata ai posti realmente disponibili e selezione da esami + PAS con selezione da esami + concorso per titoli (con minimo l'abilitazione presa TFA/PAS)

la selezione all'ingresso NON SERVE per l'illusione di garantire la bravura in classe serve per non creare illusi se i posti sono pochi

io ho esperienze molto variabili

con certe classi mi sono trovato molto bene con altre e' stato un disastro

sono un bravo docente o no?

nota personale

ho anche vinto un concorso pero' ho rinunciato al ruolo
perche' mi manca poco alla pensione e spero di farcela con le GI
dove ho molta piu' possibilita' di scegliere l'istituto piuttosto che da ruolo

I posti ormai ci sono e anzi, c'è bisogno di insegnanti, e lo dimostra proprio il tuo caso.
Riguardo alla selezione, il concorso non può prescindere dalle prove, per dimostrare la capacità di gestire la classe c'è l'anno di prova

L'anno di prova, così com'é non dimostra.propio niente.

L'ALTRO POLO ha scritto:L'anno di prova, così com'é non dimostra.propio niente.

ci sarebbe da dire anche su alcuni titoli valutabili se è per questo... non si parlava della prassi, che si può cambiare, ma delle finalità: per comprovare la capacità di gestire la classe, il docente viene assunto in prova per un anno (mica poco!), non è prerogativa del concorso farlo.
Spesso chi solleva la questione della presunta incapacità del concorso a valutare la capacità professionale (di quale professionalità non è chiaro, visto che parliamo di neoassunti...) lo fa strumentalmente per squalificare le procedure selettive a favore di altre

circo ha scritto:

Dec ha scritto:Comunque, quando Sfp rimarrà l'unico canale di formazione per i docenti di scuola primaria e dell'infanzia, i numeri dovranno essere aumentati per forza, anche a costo di cambiare la struttura dei corsi di laurea.
Non so quanti siano i laureati in Veneto che poi si iscrivono nelle graduatorie altrove, ma basandomi sulla mia esperienza alla secondaria ho visto più il fenomeno opposto: laureati o abilitati in altre regioni che si iscrivevano nelle nostre graduatorie (salvo poi tornare a casa, almeno in alcuni casi, dopo il ruolo).

Già da ora i numeri dovrebbero essere aumentati. Ormai i diplomati magistrali ultimi abilitati per insegnare si sono diplomati quasi vent'anni fa e se al momento hanno tamponato i pochi posti di SFP (in alcune regioni) già non riescono più a tamponare e a volte per trovare un supplente si impiega anche più di una o due settimane. Considerato che SFP dura 5 anni e che non tutti si laureano, la situazione diverrà tragica (già adesso alcuni fanno supplenze al 4 o 5 anno di SFP). In più siamo al picco dei pensionamenti nei prossimi 2-5 anni.
Ma come vedi anche quest'anno in Veneto sono 300 http://www.ammissione.it/wp-content/uploads/2019/05/integrazione-posti-scienze-della-formazione-2019.pdf e quindi largamente insufficienti. In Emilia Romagna, regione equiparabile, sono 440.

Sono d'accordo con te, ma non credo che l'eventuale regionalizzazione cambierà le cose.

Telecaster ha scritto:solo una mente malata poteva inventare PAS che regalano l'abilitazione

solo una mente malata come la tua puo' dire questo

ai PAS gli esami in corso e la relazione finale
sono stati selettivi conosco gente che non e' passata
forse no in tutte le uni forse ci sono state quelle dove regalavano
soltanto con la presenza, forse c'erano anche le firme false di presenza

alla statale di milano esami seletivi e controllo su ogni singola firma!!!

Dec ha scritto:

circo ha scritto:

Dec ha scritto:Comunque, quando Sfp rimarrà l'unico canale di formazione per i docenti di scuola primaria e dell'infanzia, i numeri dovranno essere aumentati per forza, anche a costo di cambiare la struttura dei corsi di laurea.
Non so quanti siano i laureati in Veneto che poi si iscrivono nelle graduatorie altrove, ma basandomi sulla mia esperienza alla secondaria ho visto più il fenomeno opposto: laureati o abilitati in altre regioni che si iscrivevano nelle nostre graduatorie (salvo poi tornare a casa, almeno in alcuni casi, dopo il ruolo).

Già da ora i numeri dovrebbero essere aumentati. Ormai i diplomati magistrali ultimi abilitati per insegnare si sono diplomati quasi vent'anni fa e se al momento hanno tamponato i pochi posti di SFP (in alcune regioni) già non riescono più a tamponare e a volte per trovare un supplente si impiega anche più di una o due settimane. Considerato che SFP dura 5 anni e che non tutti si laureano, la situazione diverrà tragica (già adesso alcuni fanno supplenze al 4 o 5 anno di SFP). In più siamo al picco dei pensionamenti nei prossimi 2-5 anni.
Ma come vedi anche quest'anno in Veneto sono 300 http://www.ammissione.it/wp-content/uploads/2019/05/integrazione-posti-scienze-della-formazione-2019.pdf e quindi largamente insufficienti. In Emilia Romagna, regione equiparabile, sono 440.

Sono d'accordo con te, ma non credo che l'eventuale regionalizzazione cambierà le cose.

Ho già detto di no, ma la difficoltà ne fare i conti fornisca scuse.

balanzoneXXI ha scritto:fino alla meta' degli anni 80 i concorsi a cattedra si svolgevano ogni tre anni e ho sentito dire che erano molto selettivi, soprattutto alle superiori. A questo punto, per utilizzare solo i vincitori di concorso, cioe' i docenti meritevoli, si potevano creare classi da 60 alunni, come avviene nel Terzo Mondo oppure si doveva ricorrere per forza ai docenti che non avevano superato il concorso e, una volta raschiato il barile, persino agli studenti universitari. A tutta questa gente che ha contribuito a mandare avanti la baracca gli dai un calcio nel sedere dopo 20 anni?

esatto ... io ho cominciato da laureando
e ho domandato un giorno di permesso per laurearmi ... che ricordi
alla bacheca del mio corsi di laurea si trovavano appese le lettere
delle segreterie che cercavano studenti purche'
avessere superato esami coerenti

ad esempio per fare il supplente di matematica
era sufficiente aver passato analisi 1 e 2 senza neanche guardare il voto

seasparrow ha scritto:

Telecaster ha scritto:solo una mente malata poteva inventare PAS che regalano l'abilitazione

solo una mente malata come la tua puo' dire questo

ai PAS gli esami in corso e la relazione finale
sono stati selettivi conosco gente che non e' passata
forse no in tutte le uni forse ci sono state quelle dove regalavano
soltanto con la presenza, forse c'erano anche le firme false di presenza

alla statale di milano esami seletivi e controllo su ogni singola firma!!!

Ormai considerare i PAS un regalo è esercizio comune

Kuru-nee ha scritto:dove entra il primo preso per strada, che non ha un minimo di basi culturali e di capacita' (...) presunzione perche' si critica questo sistema lo trovo semplicemente ridicolo

tu non sei presentuosa
sei completamente fuori di testa
stai offendendo gente che si e' laureata

ed e' un bene se si fatica a trovare insegnanti
perche' certe universita' e certi corsi di laurea sono molto selettivi
questa selettivita' garantisce la spendibilita' del titolo

Però, se kuru-nee si riferisse alle sole infanzia e primaria, non avrebbe torto.
Il discorso della secondaria è diverso.

lucetta10 ha scritto:i pas sono una cosa vergognosa come lo erano i corsi abilitanti per 365 gg di servizio, soprattutto perche' queste sanatorie

no vergognosa sei tu
e vale la risposta che ho dato in precedenza
sulla difficolta' dei PAS
(almeno alla statale di mi dove e' andata ed e' stata bocciata gente che conoscevo)

Paddington: >

>non si e' trattato della 500 piena di esplosivo che salta in aria

sei un esperto degli anni di piombo o sei anche te avanti con l'eta'?

>ne il semplice controllo di un auto dalla quale improvvisamente iniziano a sparare

un controllo non e' mai semplice
anche in quel caso a bologna vi era poco addestramento
altrimenti i fratelli sarebbe finiti con quella storia

>si tratta di un ragazzo con un coltello. Non uno di una gang messicana che maneggia il coltello da quando aveva 8 anni

qua ti do ragione

>Detto questo mi chiedo come sia possibile che un carabiniere, armato di pistola e manganello,  si faccia dare 7 coltellate senza reagire

il manganello non c'era probabilmente se erano in abiti civili

>Le ffoo sono pagate per difendere i cittadini,  oltre che se stessi ovviamente

forze plurale FF dell'ordine singolare O cioe' FFO

>pochi giorni fa un altro poliziotto si e' fatto prendere la pistola da uno sbandato dell'est che  poi si e' messo a sparare, per puro caso senza colpire nessuno?

si hai ragione

>Provate ad estrarre un coltello davanti alla polizia russa o americana

si e' vero

per l'addestramento concordo
il problema e' anche la mancanza di armi via di mezzo
tra le mani nude e la pistola di grosso calibro

https://www.midifendo.it/jpx-jet-protector

https://www.focus.it/scienza/scienze/taser-pistola-elettrica-come-funziona

https://www.arcoefrecce.it/armeria/articoli/30215-umarex-spray-al-peperoncino-autodifesa-antiagressione-pdp-walther-11ml-.aspx