Borsa di studio dottorato e stipendio docente di ruolo

Salve, vorrei partecipare a un concorso per dottorato ma ho visto che prendendo il congedo si perdono i punti di continuità nella graduatoria interna quindi pensavo di prendere alcuni mesi di aspettativa per seguire i corsi. Mi chiedevo se si può prendere la borsa di studio e tenere anche lo stipendio visto che prendendo l'aspettativa solo per alcuni mesi, in quelli in cui sarei in servizio avrei lo stipendio e anche la borsa di studio.
Grazie.

Ciao, sono di ruolo ed ho fatto un dottorato. Provo a rispondere alle tue domande:
1) in caso di ammissione ad un corso di dottorato, la legge prevede la possibilità di chiedere il congedo straordinario per dottorato (diverso dall'aspettativa, come forse sai già). Tale congedo, diversamente dall'aspettativa, viene equiparato a tutti gli effetti al servizio, quindi tu maturi i punti in graduatoria interna proprio come insegnassi per quegli anni, e gli anni del congedo servono per la progessione di carriera e gli scatti;
2) il congedo viene normalmente richiesto ed attribuito per la durata legale del corso (3 anni), cio non toglie che tu possa chiederlo anche per un periodo limitato (Ad es. solo per il primo anno, e poi torni ad insegnare….per motivi tuoi, anche se parecchio scomodo, poi tieni presente che le attività didattiche del dottorato si svolgono anche negli anni successivi, e che comunque dovrai prevedere assenze dal lavoro per partecipare ad eventuali convegni anche lontano dall tua uni). Tieni presente che il congedo è assegnato UNA TANTUM...cio significa che se tu lo chiedi solo per un anno (ad es. per il primo anno) poi riprendi servizio non puoi più chiederlo anche se sei nella durata legale del corso;
- la fruizione della borsa di dottorato non è compatibile con contratti a tempo INdeterminato, per cui ti converrà lasciare la borsa e chiedere il congedo retribuito (che è un tuo diritto).

Riguardo al punto 1, io ho fatto il dottorato quando ero di ruolo, e gli anni in cui sono stato in congedo aggiornavo regolarmente la mia posizione in graduatoria interna con gli anni di congedo=servizio.

Grazie molte giorgio_d, qui

https://www.orizzontescuolaforum.net/t161812-punteggio-di-continuita-e-dottorato

leggo che si perdono i punti di continuità e quei punti sarebbero per me preziosi visto che non ho una buona posizione in graduatoria interna. Se prendo il congedo mi troverei con meno punti se non l'avessi preso.
Correggimi se tu sai diversamente riguardo al punteggio di continuità.

E' possibile prendere la borsa di studio quando si è in aspettativa e lo stipendio quando si è in servizio non prendendo quindi tutti e due contemporaneamente?

[b]E' possibile prendere la borsa di studio quando si è in aspettativa e lo stipendio quando si è in servizio non prendendo quindi tutti e due contemporaneamente?[/quo

Credo di non comprendere bene questo tuo dubbio:
1) come già detto, nessuno chiede ASPETTATIVA per il dottorato (a meno che non si tratti di un secondo dottorato, o di proseguimento del dottorato oltre la durata legale), perché la legge prevede un istituto specifico: il CONGEDO (che puo' essere retribuito o meno, per tutta la durata del corso o solo per parte). Come ti dicevo la differenza tra i due è sostanziale: l'aspettativa si configura come una vera e propria interruzione di servizio, il congedo no (gli anni di congedo si configurano come servizio prestato a tutti gli effetti).
2) del punteggio di continuità, per vari motivi non mi sono mai preoccupato nel mio caso specifico...e forse non mi preoccuperei neanche nel tuo visto che, in fondo, i punti di continuità che perderesti con il congedo li guadagni dichiarando poi i 12 punti del dottorato.
3) In nessun caso puoi percepire borsa di studio e stipendio di ruolo insieme, ciò è espressamente vietato dalla legge.
4) nulla vieta che tu possa continuare a lavorare durante il dottorato (anche se credo nessuno riesca a vederne la logica, per quanto ti ho gia detto): tieni conto che l'attività lavorativa deve essere comunque autorizzata dal collegio docenti (che in genere la negano) e per esperienza posso assicurarti che nella pratica non è una strada da percorrere perché il dottorato richiede comunque un notevole impegno non solo di studio ma anche in termini di tempo, con dei ritmi che spesso sono difficilmente conciliabili (ad es. presenza all'uni e contemporaneamente scrutini, soggiorno obbligatorio all'esterno previsto in quasi tutti i corsi di PhD, partecipazione a convegni lontano dalla sede universitaria, seminari al mattino in uni). In ultimo, tieni presente che la proroga al corso non è più legalmente prevista, cio' significa che in tre anni devi concludere il corso di studio (molte università hanno aggirato questo vincolo in vari modi, ma questa è un'altra storia).

Che il congedo per dottorato presenti tanti vantaggi, credo tu possa capirlo anche dalla "epidemia" di docenti aspiranti dottorandi che pur di ottenerlo si iscrivono a corsi di dottorato fasulli.

L'unico modo per non perdere il punteggio della continuità è restare in servizio

Grazie giorgio_d il punteggio del dottorato non è 5?

si, dottorato vale 5 punti nelle grad interne e nelle domande di mobilità mentre vale 12 punti nelle graduatorie di 2 e 3 fascia (se eventualmente sei ancora anche in quelle).
Tornando al dottorato, la cosa migliore da fare, una volta vinto, è non chiedere subito il congedo: il ciclo di dottorato inizia ufficialmente il 1 ottobre, ma in genere le attività didattiche non prima di gennaio. Cosi puoi capire come è organizzato il corso nella tua università: alcune hanno corsi molto strutturati (corsi avanzati da seguire con esami veri e propri da sostenere, altre hanno un'attività didattica seminariale basata perlopiù sulla sola presenza, etc...)

Sono un docente di ruolo quindi per me 5 punti ma ne perdo 6 si di continuità. Grazie nuovamente per le informazioni e i consigli.

@giorgio_d
Hai detto che "la fruizione della borsa di dottorato non è compatibile con contratti a tempo INdeterminato", hai un riferimento normativo?

Si, i riferimenti normativi sono molteplici, quello più importante :
è contenuto nei regolamenti di ateneo in materia di dottorato, dove è esplicitamente precisato che la borsa non puo' essere fruita né da chi ha un contratto a tempo indeterminato né da chi pur avendo un contratto a tempo determinato superi un certo reddito annuale (quando ho fatto io il dottorato era 15.000 euro l'anno, in alcune uni ho visto che sono ammessi tetti annui anche di 20.000 euro, in ogni caso con il tuo contratto superi abbondantemente);

tale incompatibilità non è posta autonomamente dalle uni, ma è in applicazione di direttive INPS e MIUR. Inoltre ricorda che la borsa è soggetta a dichiarazione dei redditi, quindi anche se si potesse tenere entrambi (borsa e stipendio) pagheresti comunque più tasse. Credo tu potresti mantenere la borsa solo se decidessi di passare al part-time (anche se devi valutare bene, perderesti contributi pensionistici che la borsa non ti da').

un'ultima riflessione che vorrei fare (ma forse l'hai gia fatta da solo), a valle di questa discussione se continuare a lavorare o no, perdere o maturare punteggio continuità, tenere borsa o stipendio, etc... é:
i docenti di ruolo che sempre più negli ultimi anni decidono di fare un dottorato, lo fanno essenzialmente per due ragioni:
- la prima puo' essere una ragione "poco seria": il dottorato è un modo per starmene lontano da scuola tre anni, continuando a percepire il mio stipendio come se stessi lavorando, mi interessa poco del titolo in sé. E' una motivazione che spinge un numero di insegnanti crescente, a giudicare dal pullulare di fantomatiche università online, straniere, private, e agenzie di intermediazione che aiutano docenti italiani ad iscrivrsi a dottorati all'estero in paesi di cui non conoscono la lingua nonché dalla rispettive misure che il MIUR ha intrapreso (adesso infatti si chiede di produrre una certificazione dalla quale si evinca che l'universita sia legalmente riconosciuta e il titolo abbia effettivo valore; si vedano poi le recentissime sentenze che non permettono più ai precari iscritti al dottorato di ottenere il congedo retribuito);
- la seconda è una ragione "seria": faccio il dottorato perché potra (virtualmente o realmente) aprire o migliorare le mie opportunità di carriera. In questo secondo caso il dottorato ha un valore in sé , non tanto legato ai 5 punti in graduatoria (Che puoi comunque recuperare con altri titoli).

@giorigio_d
Il motivo per cui voglio fare il dottorato è perchè vorrei staccare dalla scuola ma comunque il dottorato in sè mi ha sempre affascinato e lo farei con interesse e con serietà sperando chissà magari di aprirmi altre strade ma voglio rimanere con i piedi per terra tenendo la scuola.

Hai detto che:

Credo tu potresti mantenere la borsa solo se decidessi di passare al part-time (anche se devi valutare bene, perderesti contributi pensionistici che la borsa non ti da').


se quello che dici è vero allora mi stai aprendo uno spiraglio perchè sono già a part-time però sono a tempo indeterminato. Per i contributi per ora non voglio pormi il problema. Fammi sapere se ho delle possibilità.
Il problema del punteggio è che con altri titoli si può arrivare solo a un massimo di 10 punti e io ne ho già 8. Il dottorato mi farebbe perdere dopo otto anni 11 punti per via della continuità se non erro (entro un quinquennio la continuità è 2 punti ogni anno, dopo il quinquennio è 3) e probabilmente mi ritroverei ultimo in graduatoria. Secondo me il legislatore doveva concedere il punteggio di continuità se si voleva che il congedo di fatto producesse gli stessi effetti del servizio.

Scusa @daniele_77, non stai anche valutando l'aspettativa per motivi di lavoro?

Hai detto che:

Credo tu potresti mantenere la borsa solo se decidessi di passare al part-time (anche se devi valutare bene, perderesti contributi pensionistici che la borsa non ti da').


se quello che dici è vero allora mi stai aprendo uno spiraglio perchè sono già a part-time però sono a tempo indeterminato. Per i contributi per ora non voglio pormi il problema. Fammi sapere se ho delle possibilità.
Il problema del punteggio è che con altri titoli si può arrivare solo a un massimo di 10 punti e io ne ho già 8. Il dottorato mi farebbe perdere dopo otto anni 11 punti per via della continuità se non erro (entro un quinquennio la continuità è 2 punti ogni anno, dopo il quinquennio è 3) e probabilmente mi ritroverei ultimo in graduatoria. Secondo me il legislatore doveva concedere il punteggio di continuità se si voleva che il congedo di fatto producesse gli stessi effetti del servizio.[/quote]

1) riguardo alla fruizione della borsa e al part-time t.i. la cosa più semplice da fare è prendere il regolamento di ateneo in materia di dottorato e andare a leggere gli articoli relativi, se non è specificato il tetto del reddito da non superare chiedere all'ufficio dottorati. AD OGNI MODO devi ricordare che lo svolgimento di qualsivoglia attività lavorativa deve essere preventivamente autorizzato dal collegio dei docenti: se non lo fai puoi incorrere in diverse sanzioni che vanno dalla sospensione della borsa all'immediata espulsione dal corso di dottorato. Il problema con il part-time per mia esperienza è comunque che le attività del dottorato hanno una cadenza irregolare (convegni, seminari, commissioni d'esame a cui partecipare, riunioni del gruppo di ricerca di cui fai parte) e che quindi pur lavorando "quantitativamente" meno il tempo che rimane è ingestibile (insomma, dovresti riuscire ad avere un part-time fatto cosi: venerdì e sabato, visto che in genere in questi giorni le uni sono deserte). Né e' praticabile la via del diritto allo studio: io all'epoca avevo fatto domanda e mi fu negato dicendomi che le attività didattiche del dottorato non sono assimilabili a quei dei normali corsi di studio (in genere non si sostengono esami) e che la legge prevedeva appunto specifici dispositivi (congedo, aspettativa).
2) un'altra cosa da valutare è che tipo di dottorando sarai: sei un candidato "interno" o un outsider? perché questo cambia molto, cosi come cambia molto in termini di impegni l'area del dottorato (scientifici passano molto tempo in uni a far ricerche di laboratorio).
3) il legislatore, con il congedo, ha gia dato quelli che sono i privilegi che contano (mantenimento stipendio, scatti anzianità, servizio effettivo), il problema continuità forse tu lo avverti perché devi essere in una condizione particolare e magari temi di lasciare quella data scuola. Io non insegno da molti anni ma ho visto nella mia scuola sia graduatorie di istituto con un solo titolare costretto ad andar via perché cattedra è stata soppressa, sia colleghe plurititolate che in GI sono regolarmente superate da persone con 104 ed esigenze di famiglia.

Ho visto il regolamento e si parla solo di aspettativa con borsa e congedo, eventualmente chiamerò l'ufficio dottorati. Grazie.

[quote="giorgio_d"]...pullulare di fantomatiche università online, straniere, private, e agenzie di intermediazione...

...misure che il MIUR ha intrapreso (adesso infatti si chiede di produrre una certificazione dalla quale si evinca che l'università sia legalmente riconosciuta e il titolo abbia effettivo valore...
[/quote]
Ciao, sperando che segui ancora la discussione: io sono docente di ruolo e sto cercando un corso di dottorato online poiché, per esigenze di famiglia, ho il rischio di trasferirmi, anche se non ne sono sicuro.
Ne conosci di serie che forniscono la certificazione richiesta dal MIUR e che rilascia titoli che hanno valore, come accennavi?
Grazie

Conferiscono dottorati riconosciuti tutte le università pubbliche statali, presso le quali si accede al dottorato mediante concorso pubblico di ammissione (quando l'ho fatto io c'erano 10 candidati per posto e per il concorso di ammissione studiai a tempo pieno 6 mesi, molto di più che per vincere il concorso di abilitazione nella scuola).

Non esistono i dottorati online. Esistono degli enti che prestano assistenza a distanza nel disbrigo di pratiche amministrative in fase di iscrizione all'università

[quote="Gianfranco"]Non esistono i dottorati online. Esistono degli enti che prestano assistenza a distanza nel disbrigo di pratiche amministrative in fase di iscrizione all'università[/quote]

Ho trovato:
- [url=https://www.unipegaso.it/website/ricerca-scientifica/dottorati-di-ricerca]Pegaso[/url]
- [url=https://www.uninettunouniversity.net/it/dottorato-di-ricerca-in-mente-e-tecnologie-nella-societa-digitale.aspx]UniNettuno[/url]
- [url=http://www.uniroma5.it/bandi-e-concorsi]SanRaffaele[/url]
- [url=https://www.unicusano.it/didattica/dottorato/corsi-di-dottorato]UniCusano[/url]

Dalla lettura mi sembrano onLine.

Dici che invece l'aspetto telematico riguarda solo l'area burocratica?

Il dottorato include un lavoro di ricerca. Nessuno può importi di decidere come organizzare la tua ricerca o come formarti per affrontarla. I regolamenti delle singole università potrebbero definire però un percorso di formazione necessario prima della difesa della tesi. I motori di ricerca bibliografici forniscono certamente un importante supporto alla revisione della letteratura scientifica. Bisogna però produrre risultati concreti e verificabili. Certo è che non ho mai sentito parlare di una discussione di tesi online. Bisogna comunque presentarsi ad una commissione per la discussione della tesi

Certo, va bene essere presente ad esami, tesi, etc etc.
Il problema è che, a causa di spostamenti della mia famiglia, non riesco, ora, ad assicurare la mia permanenza in un posto nei prossimi 3 anni.
Vorrei quindi cercare un'università dove non è richiesta la presenza in maniera continuativa (se ci devo andare anche ogni 15/30 giorni va bene...).

Quando parli di "difesa della tesi" cosa intendi? è un errore di battitura e intendevi "discussione della tesi"?
Grazie

[quote="daniele_77"]Salve, vorrei partecipare a un concorso per dottorato...[/quote]
Ciao, hai poi trovato un dottorato? Se si con quale università?

[quote="giorgio_d"]...la cosa migliore da fare, una volta vinto, è non chiedere subito il congedo: il ciclo di dottorato inizia ufficialmente il 1 ottobre, ma in genere le attività didattiche non prima di gennaio. Cosi puoi capire come è organizzato il corso nella tua università...[/quote]
Scusa ma non capisco: se la legge mi assicura il congedo straordinario per tutta la durata del dottorato (o no?) quale convenienza avrei, oltre che interrompere l'attività didattica avviata nelle classi?
Grazie

[quote="giorgio_d"]si, dottorato vale 5 punti nelle grad interne e nelle domande di mobilità mentre vale 12 punti nelle graduatorie di 2 e 3 fascia (se eventualmente sei ancora anche in quelle).
Tornando al dottorato, la cosa migliore da fare, una volta vinto, è non chiedere subito il congedo: il ciclo di dottorato inizia ufficialmente il 1 ottobre, ma in genere le attività didattiche non prima di gennaio. Cosi puoi capire come è organizzato il corso nella tua università: alcune hanno corsi molto strutturati (corsi avanzati da seguire con esami veri e propri da sostenere, altre hanno un'attività didattica seminariale basata perlopiù sulla sola presenza, etc...)[/quote]

una domanda per giorgio_d: sai se una scuola di specializzazione biennale può essere equiparata ad un dottorato? intendo, per quanto riguarda l'ottenimento del congedo... l'ho letto da qualche parte in un foglietto informativo di un sindacato ma cercando nello specifico non è mai citato il diploma di specializzazione biennale...

qualcuno sa qualcosa di più preciso?