possibile provvedimenti disciplinari per condotte tenute fuori scuola ?

si tratta di un mio studente che quando mi vede,dentro e fuori scuola, si rivolge con un nome proprio di sua invenzione,di qualche suo conoscente forse,suscitando ilarita' dei compagni.
Anche se la cosa non mi sembra particolarmente offensiva denota cattiva educazione e volonta di sopraffazione persino nei confronti di un adulto.
Che ne pensate ?
Che io ne sappia riguarda comunque la vita della scolastica e si puo' provvedere.
E se non fosse un mio alunno?
Grazie

o ex alunno?

speriamodinonmorireprima ha scritto:(...) e si puo' provvedere...grazie

cosa pensi di fare?
dargli un gorno di sospensione?
lo faresti felice, per questa spazzatura studentesca/umana e' come una medaglia

te la devi mettere via, cerca di evitarlo il piu' possibile

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conoscendo le mie ideologie politiche, l' anno scorso mi chiamavano hitler, mussolini e salvini (che poi non sono nazista, non amo semplicemente questa migrazione assurda...) .fingevo di non sentire, così non provavano nessuna gioia nell' offendermi, e la piantavano lì....

Dipende dall’appellativo. Se è un tuo alunno o altro alunno che frequenta la scuola fallo presente al DS, prima verbalmente, e se occorre per iscritto.
Se frequenta la scuola non puoi evitarlo e comunque perché dovresti farlo? Siamo all’assurdo.

quota 100 ha scritto:conoscendo le mie ideologie politiche, l' anno scorso mi chiamavano hitler, mussolini  e salvini (che poi non sono nazista,  non amo semplicemente questa migrazione assurda...) .fingevo di non sentire, così non provavano nessuna gioia nell' offendermi, e la piantavano lì....

Ma tu non eri migrata consapevolmente dalla Calabria al Veneto?

Ma di che età parliamo? Se ha 8 anni è un conto, se ne ha 18 un altro.
Non vedo in ogni caso cosa c’entri il DS, non capisco che valore abbia un cartiglio su cui si scrive “Pierino mi ha dato del puzzone alla fermata dell’autobus”. Rivolgersi a lui sarebbe come quando le famiglie vengono a scuola pretendendo sanzioni per la lite alla festa o per il diverbio serale su wa. In quei casi invitiamo a dirimere la controversia tra diretti interessati, in questo caso mi pare la stessa cosa. Salvo che non si parli di un maggiorenne e/o di atteggiamento persecutorio, mi rivolgerei alla famiglia a brutto muso (e di questo si, magari, darei poi comunicazione e solo comunicazione al DS)

Concordo sostanzialmente con Lucetta, tuttavia io seguirei un iter documentato e cioè:
1.Convocazione della famiglia, tramite canali ufficiali (e in questo il ruolo del DS avrebbe la sua motivazione).
2. Muso duro con la famiglia.
3. Per conoscenza informare il consiglio di classe alla prima riunione.
In ogni caso non lasciar correre, visto che, anche giustamente, ai pubblici ufficiali viene chiesto la probità morale, e quindi deve parimenti essere tutelata la loro dignità.

La norma per l’oltraggio a pubblico ufficiale dice “Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni...” quindi mi pare che non possa valere in questo caso. Rimane certo l’ingiuria, fatta in pubblico e inequivocabilmente legata all’esercizio delle proprie funzioni.
Concordo con elirpe sulla necessità di salvaguardare la dignità personale dell’insegnante (e della scuola stessa in questo caso) e forse in questa chiave è giusto coinvolgere la scuola. Farlo per una convocazione a cui sia presente anche il DS mi pare una buona soluzione da concordare. Per il provvedimento disciplinare ormai se manca il codicillo sul regolamento di istituto ci si mette, ahi noi in un cul de sac

lucetta10 ha scritto:Ma di che età parliamo? Se ha 8 anni è un conto, se ne ha 18 un altro.

Precisazione superflua tanto è ovvia.

lucetta10 ha scritto:Non vedo in ogni caso cosa c’entri il DS, non capisco che valore abbia un cartiglio su cui si scrive “Pierino mi ha dato del puzzone alla fermata dell’autobus”. Rivolgersi a lui sarebbe come quando le famiglie vengono a scuola pretendendo sanzioni per la lite alla festa o per il diverbio serale su wa. In quei casi invitiamo a dirimere la controversia tra diretti interessati, in questo caso mi pare la stessa cosa.

L'esempio di un alunno che offende reiteratamente un docente della scuola che frequenta non può essere minimamente assimilato alla lite tra Pierino e Cacchino. Mettere le due cose sullo stesso piano è di quanto più deleterio che si possa fare.
E' appena il caso di ricordarti insultare un docente da parte di un alunno è perseguibile legalmente.
Tra i criteri per cui un alunno o un genitore può essere perseguibile dalla Legge ci sono i seguenti:
- l’oltraggio deve avvenire in luogo pubblico o aperto al pubblico;
- le parole devono essere un oltraggio all’onore e al rispetto dell’ufficiale.
Ora non so se in questo periodo di faciloni e sapientoni c'è ancora qualcuno che ritenga che quando una cosa investe alunni e docenti, seppure fuori della scuola, la scuola ne deve essere messa a conoscenza. Mi pare che si tratta di comunità educativa, che non si riduce esclusivamente nelle quattro mura. So, per diretta conoscenza, che in casi analoghi la scuola se n'é fatto carico. Certo non tutti i docenti sono uguali, non tutti la pensano allo stesso modo, ci sono anche scuole dove i primi sbagliare sono proprio gli insegnanti, in questo caso a pagarne le conseguenze è tutta la scuola.

lucetta10 ha scritto:
Salvo che non si parli di un maggiorenne e/o di atteggiamento persecutorio, mi rivolgerei alla famiglia a brutto muso (e di questo si, magari, darei poi comunicazione e solo comunicazione al DS)

Se il fatto riguardasse un alunno maggiorenne lo comunicheresti al DS, se fosse un alunno di 16 anni alla famiglia. A aprte il fatto che non capisco questo tipo di discriminante. La comunicazione al DS a cosa servirebbe se già l'hai ridicolizzata nel tu intervento?

lucetta10 ha scritto:
Concordo con elirpe sulla necessità di salvaguardare la dignità personale dell’insegnante (e della scuola stessa in questo caso) e forse in questa chiave è giusto coinvolgere la scuola. Farlo per una convocazione a cui sia presente anche il DS mi pare una buona soluzione da concordare. Per il provvedimento disciplinare ormai se manca il codicillo sul regolamento di istituto ci si mette, ahi noi in un cul de sac

Ma sei di una contraddizione allucinante!!!

Gia' avevo provveduto a mettere un rapporto e ad avvisare i colleghi di classe.
Si tratta comunque di un 15 enne .
Staremo a vedere.
Grazie a tutti

paniscus_2.1 ha scritto:

quota 100 ha scritto:conoscendo le mie ideologie politiche, l' anno scorso mi chiamavano hitler, mussolini  e salvini (che poi non sono nazista,  non amo semplicemente questa migrazione assurda...) .fingevo di non sentire, così non provavano nessuna gioia nell' offendermi, e la piantavano lì....

Ma tu non eri migrata consapevolmente dalla Calabria al Veneto?

Già. Non ha voluto aspettare che la aiutassero a casa sua.

speriamodinonmorireprima ha scritto:Gia' avevo provveduto a mettere  un rapporto e ad avvisare i colleghi di classe.
Si tratta comunque di un 15 enne .
Staremo a vedere.
Grazie a tutti

Hai fatto la cosa giusta.
Diffida dei colleghi faciloni, fanno male a te e alla scuola.

quota 100 ha scritto:conoscendo le mie ideologie politiche, l' anno scorso mi chiamavano hitler, mussolini  e salvini (che poi non sono nazista,  non amo semplicemente questa migrazione assurda...) .fingevo di non sentire, così non provavano nessuna gioia nell' offendermi, e la piantavano lì....

Non e' che ti facevano un complimento , per caso?Temo che tra i virgulti codesti figuri siano piuttosto popolari.
Migrazione assurda e pericolosa eziandio: uno di questi giorni un rider potebbe metterti accidentalmente di sotto mentre sta consegnando il sushi .E poi ci rubano le donne!

L'oltraggio non si può prefigurare, la legge è chiara e inequivocabile e andrebbe citata correttamente nella parte pertinente alla discussione: non si configura oltraggio solo in luogo pubblico e in presenza di più persone e se si lede la dignità dell'ufficiale, ma anche "mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni" (341 c.p.).

Va bene avvisare i colleghi di classe, ma la famiglia de simpatico ragazzo è stata "avvisata" energicamente? Il ragazzo è stato affrontato direttamente sulla questione? Che succede quando è in classe?

Riporto un intervento di un genitore ricavato da:
http://www.corriereuniv.it/cms/2014/04/la-sentenza-insultare-gli-insegnanti-e-oltraggio-a-pubblico-ufficiale/

"Tutti si lamentono- sia chi ha ragione di lamentarsi che quelli che non avrebbero diritto. Ragazzi che si sentono protetti da genitori e da queste Leggi troppo democratiche, facendo casino nei luoghi dove si dovrebbe solo apprendere, comportandosi da Bulli e da maleducati, si intende non tutti. Gli Insegnanti che non hanno nessun potere per correggere comportamenti maleducati e violenti dei ragazzi,disinamorati del loro lavoro, preferiscono scaldare la poltrona, pensando ” chi se ne frega ” ignoranti sono e ignoranti rimarranno. I Direttori o Presidi, che per non aver grattacapi con i genitori o con la Stampa, non agiscono o operano nel modo dovuto per fronteggiare questo andazzo e questa situazione dilagante. Ragazzi che non meritano la promozione, sono promossi, passando di anno in anno ai superiori che alla fine trovano sempre maggior difficoltà nel capire le materie da studiare in quanto non avendoci messo l’impegno dovuto, ci troviamo Somari che vanno alle Università e se sono figli di papà diventeranno Parlamentari, medici, ingegneri, ragionieri ecc. immaginate il futuro della popolazione italiana in che mani si dovrà affidare– La Scuola deve diventare un luogo di rispetto, sia per gli Insegnanti che per gli Studenti, chi non rispetta le regole dettate, deve essere espulso dopo il 3 richiamo- Forse in questo modo le cose miglioreranno- La troppa democrazia spesso rovina l’ambiente….".

@speriamodinonmorireprima dice: "si tratta di un mio studente che quando mi vede,dentro e fuori scuola, si rivolge con un nome proprio di sua invenzione,di qualche suo conoscente forse,suscitando ilarita' dei compagni." Poi aggiunge: "e se non fosse un mio alunno? O un ex alunno?"
La prima cosa che mi chiedo, visto anche l'esiguità dei suoi messaggi  in 4 anni, cos'è un esamino mirato tanto per far discutere il forum? Anche perchè ne noto parecchi, iscritti a OS da tempo, con pochissimi messaggi, che propongono un quesito e spariscono.

Comunque, dandolo per buono, a speriamodinonmorireprima (ma ci siamo molto vicini) riporto una risposta, qui data, che vale sia per lui che per il genitore che ha scritto quell'intervento nell'altro forum":
@lucetta10: "Non vedo in ogni caso cosa c’entri il DS, non capisco che valore abbia un cartiglio su cui si scrive “Pierino mi ha dato del puzzone alla fermata dell’autobus”. Rivolgersi a lui sarebbe come quando le famiglie vengono a scuola pretendendo sanzioni per la lite alla festa o per il diverbio serale su wa. In quei casi invitiamo a dirimere la controversia tra diretti interessati, in questo caso mi pare la stessa cosa. "
A parte i paragoni deprimenti che è solita fare, dice una cosa molto precisa: la scuola non c'entra nulla ed il tutto va risolto tra il docente e l'alunno fuori dai crismi dell'istituzione scolastica (salvo poi a rimangiarsi il tutto...).

Il mondo perciò è bello perché è vario, la scuola fa parte di questo mondo: ci sono docenti che non vedono, non sanno vedere, non vogliono vedere. La scuola, che non si dà regole certe e condivise, è una scuola fallimentare in partenza.

Grazie del regesto, della riflessione sui massimi sistemi e dell'autorevole testimonianza della mamma del Corriere che addirittura suggerisce il numero dei richiami.

Tornando però a bomba, visto che il collega faceva una richiesta molto circostanziata, il punto rimane che non esiste oltraggio in questo caso specifico e la norma lo dice chiaramente perché non è l'aria fresca o la presenza del pubblico a essere determinante, ma l'esercizio delle proprie funzioni. Non credo che qualcuno di noi pensi di essere investito di un carisma che lo faccia permanere nel ruolo di ufficiale anche in fila alla posta o dal medico.

Si chiede cosa succederebbe se non fosse un ex alunno o un alunno.
Si tratterebbe di ingiuria, reato ormai depenalizzato che quindi non esiste più.

Ma si tratta di un alunno ed è indiscutibile, come dice giustamente elirpe, che l'atto sia lesivo della dignità dell'insegnante.
Il piano non è dunque penale ma va affrontato e di certo non eluso, l'elusione da parte dell'insegnante e della cosiddetta "comunità educante", di cui fa parte la scuola e la famiglia sarebbe, sì, lesivo della dignità dell'insegnante.
Mi domando quindi come sia la convivenza in classe con uno studente che appena fuori dalle mura della scuola si abbandona a commenti, diciamo, inadeguati (si parla di lievità della derisione) e soprattutto se si sia fatta l'unica cosa che rimane a mio parere ovvia o almeno preliminare da fare, ovvero avvisare i genitori del comportamento del figlio.
Mi parrebbe surreale che di fronte a questi fatti si racconti ai colleghi, si prospettino cartigli procedure e denunce per reati inappropriati o sanzioni disciplinari facilmente impugnabili (ahinoi!), e non si pensi invece di convocare questi genitori (a scuola, perché no?) e fargli un bel predicozzo.

A margine un'ultima osservazione.
Dire che il problema della scuola sia di non essersi data abbastanza regole è veramente surreale, considerata la situazione in cui ciascuno di noi si trova a operare da almeno 10 anni a questa parte.
La scuola è ormai iperburocratizzata, le norme/regole/regolamenti/supercazzole investono ogni aspetto e occorrono protocolli, regolamenti e patti condivisi per poter procedere anche a una semplice nota sul registro.
Non è l'assenza di regole e condivisione che ci ha condotto a questo punto, ma l'eccesso di regole ipocritamente condivise fatte passare per garanzie, la follia per cui una bocciatura diventa impugnabile in un tribunale se non si sono fissate nel dettaglio le "regole" per la non ammissione, le "regole" per la valutazione, le "regole" per la comunicazione con la famiglia, per cui si devono revocare sospensioni perché manca il busillis stabilità dalla "regola" e dal codicillo

Se è oltraggio o meno e se è di naturale penale o meno non mi interessa, perché per me non è questo il punto.
Quello che mi interessa è come si deve comportare la scuola di fronte ad un problema del genere.
Su questo sei stata molto deludente. Ricordati che hai detto che era un fatto privato del docente. Trovo che sia un'affermazione molto grave che mina la scuola alle sue fondamenta.
Le regole servono proprio per non vivere nell'arbitrio più assoluto. Per esempio: senza regole un consiglio di classe tra me e te sarebbe impossibile poiché abbiamo idee diametralmente opposte.

lucetta10 ha scritto:
Si chiede cosa succederebbe se non fosse un ex alunno o un alunno.
Si tratterebbe di ingiuria, reato ormai depenalizzato che quindi non esiste più.

Vuol dire che se un pincopallo qualsiasi, che non è un alunno, aggredisce verbalmente un altro pallopinco qualsiasi che non è il suo insegnante, apostrofandolo in pubblico con termini offensivi o diffamatori, e causandogli un danno personale e sociale, non lo si può denunciare, e se lo si denuncia non rischia niente?

una pincapalla qualsiasi, un' oca trentenne tutta palestra e social, che conosco indirettamente, nuora di un mio ex, non amava questa relazione e incontrandomi per strada mi ha aggredito verbalmente in un modo che nemmeno nelle peggiori e malfamate periferie di qualsiasi metropoli, senza tener conto che fossi con mia madre novantenne..ovviamente sono andata subito a denunciare il tutto ai carabinieri...risposta del maresciallo...signora, il reato è depenalizzato, se ha voglia di spendere soldi per una povera demente liberissima, ma le consiglio di lasciar perdere....morale della favola, evito di passare davanti al negozio dove fa la commessa per non dover subire nuovamente oltraggi simili...ps...il personaggio è sorellastra di un mio ex alunno, quindi poteva evitare di fare certe scenate, solo per il fatto che l' ho "sopportato" per tre anni...

quota 100 ha scritto:una pincapalla qualsiasi,  un' oca trentenne tutta palestra e social, che conosco indirettamente, nuora di un mio ex, non amava questa relazione e incontrandomi per strada mi ha aggredito verbalmente in un modo che nemmeno nelle peggiori e malfamate periferie di qualsiasi metropoli, senza tener conto  che fossi con mia madre  novantenne..ovviamente sono andata subito a denunciare il tutto ai carabinieri...risposta del maresciallo...signora, il reato è depenalizzato, se ha voglia di spendere soldi per una povera demente liberissima, ma le consiglio di lasciar perdere....morale della favola, evito di passare davanti al negozio dove fa la commessa per non dover subire nuovamente oltraggi simili...ps...il personaggio è sorellastra   di un mio ex alunno,  quindi poteva evitare di fare certe scenate, solo per il fatto che l' ho "sopportato" per tre anni...

Dai Rita, basta con queste fantasie.

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:
Si chiede cosa succederebbe se non fosse un ex alunno o un alunno.
Si tratterebbe di ingiuria, reato ormai depenalizzato che quindi non esiste più.

Vuol dire che se un pincopallo qualsiasi, che non è un alunno, aggredisce verbalmente un altro pallopinco qualsiasi che non è il suo insegnante, apostrofandolo in pubblico con termini offensivi o diffamatori, e causandogli un danno personale e sociale, non lo si può denunciare, e se lo si denuncia non rischia niente?

significa che non lo si può denunciare in sede penale per ingiuria perché il reato è stato abrogato, mi pare nel 2014, c'è stato anche ricorso alla corte costituzionale che ha confermato l'abrogazione. Rimane però la possibilità di ricorrere in sede civile per il risarcimento del danno.
Per la diffamazione invece, dove si lede alla reputazione delle persone, il reato rimane.

chicca70 ha scritto:

quota 100 ha scritto:una pincapalla qualsiasi,  un' oca trentenne tutta palestra e social, che conosco indirettamente, nuora di un mio ex, non amava questa relazione e incontrandomi per strada mi ha aggredito verbalmente in un modo che nemmeno nelle peggiori e malfamate periferie di qualsiasi metropoli, senza tener conto  che fossi con mia madre  novantenne..ovviamente sono andata subito a denunciare il tutto ai carabinieri...risposta del maresciallo...signora, il reato è depenalizzato, se ha voglia di spendere soldi per una povera demente liberissima, ma le consiglio di lasciar perdere....morale della favola, evito di passare davanti al negozio dove fa la commessa per non dover subire nuovamente oltraggi simili...ps...il personaggio è sorellastra   di un mio ex alunno,  quindi poteva evitare di fare certe scenate, solo per il fatto che l' ho "sopportato" per tre anni...

Dai Rita, basta con queste fantasie.

OT: Questa storia "della nuora di un mio ex" me la ricordo pari pari già in altro topic.

magari fossero fantasie,  purtroppo è una storia vera, ho voluto raccontarla solo per dire che oramai ti possono ingiuriare anche in pubblico che a certi personaggi non succede nulla, non mi chiamo rita...  e la chiudo qua...