Alunno che mena

Promemoria primo messaggio :

Brevemente: la piccola demonia di 8 anni ha il classico mix di iperattività e aggressività. A livello cognitivo è abbastanza intelligente. Mena. Compagni e pure me che sono la sua insegnante di sostegno. L'empatia, la comprensione, l'accoglienza... tutto bellissimo (sarcasmo). Scrivo questo mentre ho dolore agli stinchi per i calci che mi sono presa anche oggi. Ho avuto un altro bambino con problematiche simili e mai si è permesso di tirarmi calci, con l'unico motivo che vuole essere lasciata in pace (mentre fa ciò che non dovrebbe, ovvio). La voglia di mettermi in malattia è tanta.

Adesso, ho capito! Pensavo che il PEI di quest'anno, ti fosse stato imposto dall'alto, cioè dalle colleghe più vecchie! La situazione è davvero difficile. Penso che dovresti cercare la collaborazione con la famiglia e non stancarti di insistere per averla. Spesso il problema è, infatti, proprio in casa. La famiglia è seguita dai servizi sociali? La bimba ha un educatore domiciliare? Provate a creare una rete accogliente, capace di sostenere la bimba a tutto tondo. Con una linea educativa ferma e coerente. Non è affatto facile. Tante persone insieme possono essere utili o dannosissime. Inoltre, documenta tutto ciò che accade. Fai resoconti periodici al coordinatore del sostegno, al consiglio di classe, al dirigente, al neuropsichiatra. Data la gravità della situazione, spero sia seguita da un neuropsichiatra e non dal solo psicologo. Insisti sulla presa in carico da parte di un neuropsichiatra. Alcune volte, servono esami clinici e anche, magari per brevi periodi, serve il ricorso agli psicofarmaci. Non demonizziamoli, sono farmaci delicati, ma pur sempre farmaci. A volte, indispensabili. Cerca la complicità dei colleghi. La bimba non è solo alunna tua: è di tutto il consiglio. Tutti devono assumersi una quota di responsabilità. Inoltre, devi avere la possibilità di consigliarti e sfogarti (almeno un po') con persone fidate e coinvolte dal problema. Hai tutta la mia solidarietà.

arrivata studentessa di 14 anni con diagnosi di autismo ancora non del tutto completa:

mena anche lei, molto interessata ai maschi belli della classe (questo argomento lo capisce bene) e cerca anche di metterci le mani addosso (in senso affettivo/sessuale), cerca di rubare le merende degli altri, se respinta sputa...non sara' facile gestirla anche se tutte le ore che ha a scuola (orario ridotto) ha sempre vicino un/una docente di sostegno che cerchera' di insegnare non certo una materia (impossibile) quanto piuttosto una socializzazione

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ovviamente la classe e' abbastanza sconvolta

E' già positivo che la studentessa appena arrivata abbia già il sostegno attribuito. Che velocità. Ottimo.

Quali sarebbero le conseguenze adeguate per un alunno che alza le mani sugli insegnanti?

Davide: >

> e' gia' positivo che la studentessa appena arrivata abbia gia' il sostegno attribuito...che velocita'...ottimo...

no vale il viceversa

prima e' stata trovata la docente del sos che la segue
(specificandole in anticipo la difficolta' del caso) e poi la si e' introdotta
in classe facendola arrivare dalla comunita' a scuola soltanto le ore
che ha il sos (e' sostanzialmente ingestibile da sola)

(i genitori hanno rinunciato a tenersela a casa)

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[quote="Ellie*"]Quali sarebbero le conseguenze adeguate per un alunno che alza le mani sugli insegnanti? [/quote]
che denuncio i genitori in tutti i modi possibile, pubblico ufficiale bla bla bla e che mi rifiuto di entrare in classe se non c'è il prof di sostegno o l' ose, e voglio vedere se ho studiato anni per farmi menare da una alunna...

Obbiettivamente pure l'insegnante di sostegno ha studiato anni (e se è specializzato probabilmente anche più anni di te) e allora può prendere le botte?
Io chiedevo più che altro consigli educativi per contenere il problema a tutti i livelli, visto che la camicia di forza non si può.

non ho detto che i colleghi di sostegno devono prendere botte (potevi evitare la frase che hai studiato più di me, per favore, che non fai una bella figura perchè non sai nulla di me, grazie), ho solo detto che, qualora dovessi essere sola con l' alunna senza docente di sostegno o ose, non ho nessuna intenzione di prenderle, consiglio educativo? riduzione d' orario, ad esempio, tre ore al giorno sono più che sufficienti, e che siano sempre coperte, e per sempre intendo sempre, tenerla fuori dall' aula sicchè i compagni non la agitino, farle fare sempre cose diverse per non annoiarla, video, cartoni, disegnare, ascoltare musica classica che rilassa molto...

Quoto Ellie. E' probabile che l'insegnante di sostegno abbia studiato più di te. E non è un docente di serie B, deputato a prendere le botte. Attenta a quello che scrivi e, ancor più, a quello che pensi.

di solito i prof di sostegno sono prof che non hanno avuto la cattedra di materia e allora si buttano sul sostegno,  quindi hanno una laurea come me,  chiedo ai moderatori di riprendere primulavera perchè sta minacciando, grazie

uhhhh leggo solo ora..la voglia di mettermi in malattia è tanta
e non aggiungo altro..........e poi parlano degli statali "furbetti"....primula...mi sa che stai difendendo una collega indifendibile, la classica zappa sui piedi

Non sono sul sostegno ma ho avuto una classe con un alunno che, a momenti e senza nessun preavviso, tirava un pugno al primo che aveva di fronte. E' successo al collega di sostegno, ad alcuni altri colleghi, a qualche compagno di classe.
Era un ragazzo grande e anche se non lo faceva con l'intento esplicito di ferire aveva comunque la forza di un adolescente.

Consultata la famiglia e il medico si giunse alla fine ad una riduzione dell'orario scolastico per l'alunno e a una leggerissima sedazione (non si pensi al cloroformio, si trattava di qualcosa di più simile a una camomilla probabilmente, e tra l'altro mai soministrata a scuola ma solo dalla famiglia prima di venire a scuola). Le cose migliorarono.

Quota 100 non ho mai detto che ho studiato più di te, solo che l'insegnante di sostegno potrebbe avere studiato quanto e in alcuni casi pure più di te, quindi la tua soluzione mi pareva semplicemente uno scaricabarile nel contesto di questo topic. Poi nel post successivo dici che hai appena letto il primo post del thread e allora ho compreso che hai interpretato tutto in un'altra ottica (ok che di solito bisogna leggere il topic in cui si va a rispondere, ma non vorrei te la prendessi anche per questo).

Che tu mi dia delle furbetta sinceramente non mi interessa. Ero esasperata, però capisco che l'essere esasperati venga visto come intollerabile in taluni contesti.

Ellie*: >

> la voglia di mettermi in malattia e' tanta

sicuramente la frase e' poco felice...
a parte il fatto che si deve trovare il medico compiacente

https://www.lastampa.it/verbano-cusio-ossola/2014/10/28/news/professoressa-assenteista-e-medico-compiacente-denunciati-dalla-polizia-1.35606903

Nel caso di un esaurimento nervoso vorrei però ben vedere se si tratta di finta malattia.
La frase suona infelice, ma se la situazione è insostenibile è chiaro che si cerca un modo per non scoppiare.
Ringrazio chi mi ha dato consigli in merito.

Nel primo post di Ellie ho letto una richiesta di aiuto. Il forum mi è sempre sembrato utile per avere/dare consigli. Ellie non ha forse usato delle espressioni felici, ma è stanca e preoccupata. Siamo a metà novembre, le situazioni critiche si sono già palesate; affrontarle è dura. E' troppo presto per parlare di "esaurimento", ma lo stress si fa sentire come la paura di non farcela ad arrivare a giugno. Chi vuole scappare, dimettendosi o fornendo certificati falsi lo fa in silenzio. Chi è desideroso di fare il meglio, chiede aiuto con umiltà.
Ricordo che alcuni insegnanti di sostegno sono laureati, abilitati in almeno una disciplina, specializzati, con esperienza ultra decennale su sostegno e materia, di ruolo, fuori dal vincolo quinquennale, motivati e appassionati. Ho scritto appassionati e non disoccupati. Perché tanta acrimonia?

[quote="Ellie*"]Nel caso di un esaurimento nervoso vorrei però ben vedere se si tratta di finta malattia.
La frase suona infelice, ma se la situazione è insostenibile è chiaro che si cerca un modo per non scoppiare.
Ringrazio chi mi ha dato consigli in merito.[/quote]

Se si va privatamente da uno psichiatra, che può ben capire il livello di stress accumulato, poi il medico di base ti dà tutti i giorni che vuoi.