Disciplina in classe. Dite la vostra.
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Disciplina in classe. Dite la vostra.
https://www.orizzontescuola.it/disciplina-in-classe-una-schematica-strategia-dazione-consigli-utili/
Approfitto di questo link per introdurre l'argomento, che a mio avviso è uno dei più importanti temi legati alla nostra professione; insegno da 11 anni e ho sempre visto che, al di là del liceo o del professionale, sottovalutare l'aspetto disciplinare porta inevitabilmente a un apprendimento peggiore da parte di tutta la classe, stante che non si apprende quando c'è disordine, nemmeno se si falsifica la realtà dicendo che una classe rumorosa è intellettualmente vivace. Commento quindi alcune delle riflessioni presenti nell'articolo:
1.Mettere in atto comportamenti calmi e, allo stesso tempo, decisi.
Posso anche concordare, ma calato nel contesto; un comportamento calmo e pacato in una classe che ha già superato il livello dell'accettabilità diventa molto più difficile e questo consiglio diventa più un ideale regolativo che altro.
2.Mettere in atto sempre azioni disciplinari correttive e non solo repressive.
Concordo sul fatto che non occorra sminuire mai la persona, nemmeno per infelice battuta, ma sempre e solo il comportamento. Dissento sul fatto che l'Insegnante debba mostrare il proprio dispiacere perchè è in contraddizione con il punto 1, semmai occorre sottolineare che la sanzione irrorata non deriva dallo stato d'animo del docente ma dalle regole della scuola e verrà irrorata in tutte le occasioni in cui il comportamento si ripete.
3.Evitare la collera.
Concordo, ma anche questo è un'ideale regolativo, nessuno va in collera con gli studenti convinto che la collera sia educativa, va evitata ma sta appunto in questo l'aspetto complesso della nostra professione.
4. Sostenere l’allievo ad apprendere dai suoi errori.
Dipende dall'età: uno studente di 18 anni non può essere ancora sostenuto per fargli capire che non deve disturbare la lezione, c'è un tempo per tutto, in quel caso c'è a mio avviso solo la sanzione.
5.Evitare di umiliare l’alunno.
Concordo, l'umiliazione è sempre pericolosa per chi la subisce e per chi la mette in atto.
Aggiungo però alcuni tasselli che a mio avviso sono fondamentali: un docente, per quanto deciso, calmo ed interessato alla crescita degli studenti, non può fare nulla se non è sostenuto da un consiglio di classe che tenga in considerazione le sue note disciplinari agendo poi in modo concreto, con sospensioni e colloqui netti con la famiglia.
Approfitto di questo link per introdurre l'argomento, che a mio avviso è uno dei più importanti temi legati alla nostra professione; insegno da 11 anni e ho sempre visto che, al di là del liceo o del professionale, sottovalutare l'aspetto disciplinare porta inevitabilmente a un apprendimento peggiore da parte di tutta la classe, stante che non si apprende quando c'è disordine, nemmeno se si falsifica la realtà dicendo che una classe rumorosa è intellettualmente vivace. Commento quindi alcune delle riflessioni presenti nell'articolo:
1.Mettere in atto comportamenti calmi e, allo stesso tempo, decisi.
Posso anche concordare, ma calato nel contesto; un comportamento calmo e pacato in una classe che ha già superato il livello dell'accettabilità diventa molto più difficile e questo consiglio diventa più un ideale regolativo che altro.
2.Mettere in atto sempre azioni disciplinari correttive e non solo repressive.
Concordo sul fatto che non occorra sminuire mai la persona, nemmeno per infelice battuta, ma sempre e solo il comportamento. Dissento sul fatto che l'Insegnante debba mostrare il proprio dispiacere perchè è in contraddizione con il punto 1, semmai occorre sottolineare che la sanzione irrorata non deriva dallo stato d'animo del docente ma dalle regole della scuola e verrà irrorata in tutte le occasioni in cui il comportamento si ripete.
3.Evitare la collera.
Concordo, ma anche questo è un'ideale regolativo, nessuno va in collera con gli studenti convinto che la collera sia educativa, va evitata ma sta appunto in questo l'aspetto complesso della nostra professione.
4. Sostenere l’allievo ad apprendere dai suoi errori.
Dipende dall'età: uno studente di 18 anni non può essere ancora sostenuto per fargli capire che non deve disturbare la lezione, c'è un tempo per tutto, in quel caso c'è a mio avviso solo la sanzione.
5.Evitare di umiliare l’alunno.
Concordo, l'umiliazione è sempre pericolosa per chi la subisce e per chi la mette in atto.
Aggiungo però alcuni tasselli che a mio avviso sono fondamentali: un docente, per quanto deciso, calmo ed interessato alla crescita degli studenti, non può fare nulla se non è sostenuto da un consiglio di classe che tenga in considerazione le sue note disciplinari agendo poi in modo concreto, con sospensioni e colloqui netti con la famiglia.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
Il problema è che agli studenti ad esempio di un professionale (poniamo di un IPSIA) non importa assolutamente nulla (per la grandissima parte almeno) di alcune materie come storia e letteratura, loro vogliono laboratori che li mettano in contatto con il mestiere che andranno a fare, essi pensano: "Che cosa mi importa di conoscere Dante o Petrarca se poi andrò a fare il meccanico o l'idraulico?".
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
Elirpe: se non ricordo male, insegni mica Filosofia e Storia (ovvero le mie materie?) In caso affermativo (insegnando solo nei licei) hai anche di questi problemi? Pur concordando che, ormai, anche nei Licei non sempre ci sono degli ambienti positivi, ma se poni la questione mi viene da riflettere...
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
C'è anche da dire che ormai i genitori coprono ...
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
Anch'io insegno al liceo sportivo e linguistico (Matematica e Fisica), in una prima del linguistico abbiamo avuto grossi problemi di disciplina. Per fortuna abbiamo una coordinatrice ferrea e, questa volta contrariamente al solito, il preside dalla nostra parte.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
...ma il coordinatore non mi risulta sia super partes. Sono coordinatore ma, a parte tenere i contatti con i genitori ed interessarmi di alcune dinamiche di classe, (oltre all'ordinario...consigli, scrutini ..) non faccio cose troppo diverse rispetto ad altri colleghi del Consiglio
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
I DS non si preoccupano molto di per sé di quello che succede in classe, per la gran parte di loro l'importante è pararsi il lato B in caso di lamentele di genitori, si preoccupano per la gran parte solo per loro stessi, di conservare la loro posizione, a loro non interessa niente né dei ragazzi né degli insegnanti, una classe può anche essere indisciplinata ma se i genitori non si lamentano non gliene importa granché insomma, viceversa se ci sono dichiarazioni di genitori allora anche un episodio non grave diventa un polverone. Almeno questa è la mia impressione, molti DS perdono il contatto con la realtà vera dei ragazzi e si trasformano in grigi burocrati il cui unico obiettivo è conservare il proprio potere da eventuali minacce esterne. Molti colleghi, quando riferiscono al dirigente che la classe è indisciplinata, si sentono rispondere: "Eh, ma è lei che non li sa tenere…..", evidenziando scarsa collaborazione nel risolvere i problemi disciplinari.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
[quote="L'ALTRO POLO"]Elirpe: se non ricordo male, insegni mica Filosofia e Storia (ovvero le mie materie?) In caso affermativo (insegnando solo nei licei) hai anche di questi problemi? Pur concordando che, ormai, anche nei Licei non sempre ci sono degli ambienti positivi, ma se poni la questione mi viene da riflettere...[/quote]
Per me la questione è centrale, anche perchè ho svolto metà della mia carriera ai professionali e, per quanto nei licei le cose differiscano in modo importante, la disciplina va sempre curata, tenendo molto alte le pretese per quanto concerne il comportamento della classe sotto tutti gli aspetti: non basta che gli studenti non gridino e non si facciano reciproco bullismo, occorre a mio avviso che abbiano un atteggiamento esemplare in classe.
Per me la questione è centrale, anche perchè ho svolto metà della mia carriera ai professionali e, per quanto nei licei le cose differiscano in modo importante, la disciplina va sempre curata, tenendo molto alte le pretese per quanto concerne il comportamento della classe sotto tutti gli aspetti: non basta che gli studenti non gridino e non si facciano reciproco bullismo, occorre a mio avviso che abbiano un atteggiamento esemplare in classe.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
[quote="Mariagraziana"][quote="Scuola70"] Molti colleghi, quando riferiscono al dirigente che la classe è indisciplinata, si sentono rispondere: "Eh, ma è lei che non li sa tenere…..", evidenziando scarsa collaborazione nel risolvere i problemi disciplinari.[/quote]
Specialmente se quei colleghi hanno nei loro consigli di classe altrettanti colleghi pronti a giurare che con loro non ci sono problemi. I DS possono sempre contare sui ruffiani presenti in ogni consiglio di classe.
Specialmente se quei colleghi hanno nei loro consigli di classe altrettanti colleghi pronti a giurare che con loro non ci sono problemi. I DS possono sempre contare sui ruffiani presenti in ogni consiglio di classe.
Ospite- Ospite
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
vabbé, e perché dolciniano dopo mariagraziana, a me non fa mica pensare a un altro regalo della solita serie...? questa volta però in veste natalizia.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
I cinque punti possono essere validi, ma ho visto classi gestite bene soltanto da colleghi che mettevano frequentemente in atto i comportamenti indicati come da evitare del punto 2 e 5. Le variabili in gioco sono numerosissime.
Nel caso di classi molto difficili negli istituti professionali, la disciplina era mantenuta soltanto da docenti che incutevano timore, cioè il docente vicario del DS o persone imprevedibili e anche aggressive (direi simili agli studenti).
Al liceo forse non si verificano i grossi problemi disciplinari dei professionali e anche dei tecnici (comportamenti al limite della delinquenza), ma mi sono capitate comunque classi maleducate, bugiarde e distratte, che rendevano vane alcune delle azioni indicate nei 5 punti.
Nel caso di classi molto difficili negli istituti professionali, la disciplina era mantenuta soltanto da docenti che incutevano timore, cioè il docente vicario del DS o persone imprevedibili e anche aggressive (direi simili agli studenti).
Al liceo forse non si verificano i grossi problemi disciplinari dei professionali e anche dei tecnici (comportamenti al limite della delinquenza), ma mi sono capitate comunque classi maleducate, bugiarde e distratte, che rendevano vane alcune delle azioni indicate nei 5 punti.
JaneEyre- Messaggi : 1988
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
[quote="JaneEyre"]I cinque punti possono essere validi, ma ho visto classi gestite bene soltanto da colleghi che mettevano frequentemente in atto i comportamenti indicati come da evitare del punto 2 e 5. Le variabili in gioco sono numerosissime.
Nel caso di classi molto difficili negli istituti professionali, la disciplina era mantenuta soltanto da docenti che incutevano timore, cioè il docente vicario del DS o persone imprevedibili e anche aggressive (direi simili agli studenti).
Al liceo forse non si verificano i grossi problemi disciplinari dei professionali e anche dei tecnici (comportamenti al limite della delinquenza), [b]ma mi sono capitate comunque classi maleducate, bugiarde e distratte,[/b] che rendevano vane alcune delle azioni indicate nei 5 punti.
[/quote]
Infatti la questione è qui; in un liceo difficilmente capiteranno eventi estremi come in alcuni professionali, ma ugualmente possono esserci comportamenti che impediscono o rallentano l'attività didattica, per questo ribadiscob che la disciplina resta sempre una questione nodale.
Nel caso di classi molto difficili negli istituti professionali, la disciplina era mantenuta soltanto da docenti che incutevano timore, cioè il docente vicario del DS o persone imprevedibili e anche aggressive (direi simili agli studenti).
Al liceo forse non si verificano i grossi problemi disciplinari dei professionali e anche dei tecnici (comportamenti al limite della delinquenza), [b]ma mi sono capitate comunque classi maleducate, bugiarde e distratte,[/b] che rendevano vane alcune delle azioni indicate nei 5 punti.
[/quote]
Infatti la questione è qui; in un liceo difficilmente capiteranno eventi estremi come in alcuni professionali, ma ugualmente possono esserci comportamenti che impediscono o rallentano l'attività didattica, per questo ribadiscob che la disciplina resta sempre una questione nodale.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Disciplina in classe. Dite la vostra.
[elirpe]Per me la questione è centrale, anche perchè ho svolto metà della mia carriera ai professionali e, per quanto nei licei le cose differiscano in modo importante, la disciplina va sempre curata, tenendo molto alte le pretese per quanto concerne il comportamento della classe sotto tutti gli aspetti: non basta che gli studenti non gridino e non si facciano reciproco bullismo, occorre a mio avviso che abbiano un atteggiamento esemplare in classe...
Mi sembra che questa discussione sia inficiata da una forma di idealismo, a partire dall'articolo citato che disegna la figura di un insegnante perfetto, dotato di lungimiranza e serenità olimpica, al quale basta applicare poche regolette per riportare l'ordine: praticamente un santo o, se preferiamo, la solita figura del "missionario". Pochi sono quelli che si vedono come lavoratori e hanno il coraggio di raccontare quelli che hanno dovuto subire personalmente nelle classi difficili, le umiliazioni, la perdita del sonno e della serenità, i sensi di colpa ecc. Le classi non sono perfette, quindi ben raramente mantengono quell'"atteggiamento esemplare" ritenuto necessario; gli stessi insegnanti non sono perfetti e spesso perdono la calma, oppure alle strategie oppositive della classe rispondono con contromisure altrettanto oppositive, o con un'introiezione del disagio che li porta a star male anche fisicamente. Le strategie individuali (perché ormai la scuola si è ridotta a un fatto individuale) per riportare la calma hanno un'utilità limitata, anche perché possono essere attuate con una relativa facilità dall'insegnante esperto e/o carismatico, ma sono faticosissime e addirittura controproducenti per l'insegnante che "non sa gestire la classe", come sussurrano genitori, alunni e colleghi.
Invece di dare la croce al solito insegnante, si dovrebbe ripartire dal contesto: il fattore più decisivo per il mantenimento di un comportamento corretto in classe è la motivazione degli alunni, che è direttamente proporzionale alla credibilità della scuola come istituzione. Non a caso, nelle scuole più prestigiose, alle quali alunni e famiglie attribuiscono un'importanza superiore, gli episodi di indisciplina sono sottotraccia e spesso si limitano a forme di bullismo/esclusione attuate fuori scuola o nelle chat, o altri fenomeni come la droga che avvengono sempre al di fuori dell'aula. Invece nelle scuole che l'autonomia scolastica ha reso di serie B, se non marginali, dalle scuole periferiche ai professionali che attirano l'utenza peggiore, gli episodi di indisciplina sono all'ordine del giorno e gli insegnanti che lavorano in esse devono dar fondo alle proprie riserve di eroismo.
Mi sembra che questa discussione sia inficiata da una forma di idealismo, a partire dall'articolo citato che disegna la figura di un insegnante perfetto, dotato di lungimiranza e serenità olimpica, al quale basta applicare poche regolette per riportare l'ordine: praticamente un santo o, se preferiamo, la solita figura del "missionario". Pochi sono quelli che si vedono come lavoratori e hanno il coraggio di raccontare quelli che hanno dovuto subire personalmente nelle classi difficili, le umiliazioni, la perdita del sonno e della serenità, i sensi di colpa ecc. Le classi non sono perfette, quindi ben raramente mantengono quell'"atteggiamento esemplare" ritenuto necessario; gli stessi insegnanti non sono perfetti e spesso perdono la calma, oppure alle strategie oppositive della classe rispondono con contromisure altrettanto oppositive, o con un'introiezione del disagio che li porta a star male anche fisicamente. Le strategie individuali (perché ormai la scuola si è ridotta a un fatto individuale) per riportare la calma hanno un'utilità limitata, anche perché possono essere attuate con una relativa facilità dall'insegnante esperto e/o carismatico, ma sono faticosissime e addirittura controproducenti per l'insegnante che "non sa gestire la classe", come sussurrano genitori, alunni e colleghi.
Invece di dare la croce al solito insegnante, si dovrebbe ripartire dal contesto: il fattore più decisivo per il mantenimento di un comportamento corretto in classe è la motivazione degli alunni, che è direttamente proporzionale alla credibilità della scuola come istituzione. Non a caso, nelle scuole più prestigiose, alle quali alunni e famiglie attribuiscono un'importanza superiore, gli episodi di indisciplina sono sottotraccia e spesso si limitano a forme di bullismo/esclusione attuate fuori scuola o nelle chat, o altri fenomeni come la droga che avvengono sempre al di fuori dell'aula. Invece nelle scuole che l'autonomia scolastica ha reso di serie B, se non marginali, dalle scuole periferiche ai professionali che attirano l'utenza peggiore, gli episodi di indisciplina sono all'ordine del giorno e gli insegnanti che lavorano in esse devono dar fondo alle proprie riserve di eroismo.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
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