calcolatrice grafica

Promemoria primo messaggio :

Vorrei fare un sondaggio su quanto viene usata la calcolatrice grafica negli scientifici e opzione scienze applicate..
La fate comprare a tappeto a tutta la classe?
Quando? In terza, in quarta o in quinta?
La fate usare durante le verifiche scritte durante l'anno?
Grazie

[quote="paniscus_2.1"]...
Oltretutto io non ci credo nemmeno, che la calcolatrice sia ancora considerata "un genere di lusso" in realtà economiche più arretrate. I dispositivi elettronici ormai costano così poco che sono alla portata di chiunque, magari anche di più di altre merci di importanza molto più marcata. E' più facile che nei paesi del terzo mondo tutti abbiano lo smartphone, ma non abbiano accesso a cibi di qualità adeguara, piuttosto che il contrario. E comunque, da quello che il ragazzo mi diceva, ho capito che non si trattava di una questione economica, ma proprio di abitudine culturale: semplicemente, a scuola la calcolatrice non veniva fatta usare, non perché non potessero permettersela, ma proprio perché non c'era l'abitudine di farla usare. [/quote]
Si può considerare un oggetto "genere di lusso" pur avendo le possibilità di comprarlo. Evidentemente nei sistemi usciti dal comunismo o altri tipi di paesi extracomunitari c'è ancora l'onda lunga di un'austerità che condiziona di più i comportamenti nei contesti pubblici come la scuola mentre nella sfera privata ci sono minori freni inibitori. Certe piccole mode prima o poi sfonderanno anche in quei contesti.

[quote="Dolciniano"]Perplessità n1: il moto parabolico va ricavato come somma vettoriale di un moto rettilineo uniforme ed uno rettilinei uniformemente accelerato. Il caso più generale prevede un angolo di lancio diverso da 0 e 90, per cui urge la trigonometria.[/quote]

Io di solito comincio a trattare le leggi dei moti a inizio seconda, occasionalmente con qualche anticipazione a fine della prima se la classe è di buon livello. Il moto accelerato si fa comunque in seconda, ma spesso capita nella prima parte dell'anno, in cui le equazioni di secondo grado non le sanno ancora fare, per quello mi pongo il problema.

Per quanto riguarda i moti parabolici, li ho sempre fatti in seconda, non vedo il problema: non serve la trigonometria avanzata, e nemmeno formule goniometriche di alcun tipo, serve solo la definizione di seno e di coseno, che già conoscono dalla prima perché ne hanno bisogno per la scomposizione dei vettori. Di fatto, si tratta solo di scomporre la velocità iniziale obliqua in due componenti, lungo la x e lungo la y, poi i calcoli sono solo algebrici e non richiedono nessuna conoscenza di trigonometria in più.

Mal che vada ,la rappresentazione grafica del moto parabolico, entro i limiti delle dissipazione d attrito quindi su brevi distanze, è quanto di più frequente si osserva in natura: i maschietti la conoscono da quando imparano a fare la pipi in piedi, e poi fontanelle pubbliche, piccole cascatelle, fuochi d artificio , il salto di un delfino fuori dall acqua, i lapilli di magma sparati da un vulcano in eruzione .....

[quote="Titti76"][quote="mac67"]

La calcolatrice grafica è permessa, non obbligatoria. Vuoi comprarla? Fai pure. Vuoi insegnarne l'uso ai tuoi studenti? Nulla da obiettare. Ma sono libero di fare diversamente, professionalmente parlando.[/quote]

Puoi scegliere di non insegnarne l'uso ai tuoi studenti, puoi scegliere di vietarne l'uso durante i compiti in classe, tutte cose che capirei perché si basano su una scelta didattica.
Ma non credo che sia professionale che tu non conosca lo strumento, visto che è parte della normativa d'esame.
Distinguerei la libertà di insegnamento dall'obbligo di essere aggiornati.[/quote]

Alt: la calcolatrice grafica non è obbligatoria, e quindi non sono tenuto né a conoscerla, nè a insegnarne l'uso. Quindi (ribadisco) sono [b]assolutamente professionale[/b] quando della calcolatrice grafica che costa 100+ euro non me ne importa nulla.

Se poi vogliamo discutere della sua valenza didattica, per me vale sempre il vecchio detto: impara l'arte e mettila da parte. Fare usare la calcolatrice grafica al liceo equivale a dire: non c'è bisogno di imparare l'arte, basta che sai usare una macchina e va tutto bene.

[quote="Dolciniano"]Mal che vada ,la rappresentazione grafica del moto parabolico,  entro i limiti delle dissipazione d attrito quindi su brevi distanze, è quanto di più frequente si osserva in natura: i maschietti la conoscono da quando imparano a fare la pipi in piedi, e poi fontanelle pubbliche, piccole cascatelle, fuochi d artificio , il salto di un delfino fuori dall acqua, i lapilli di magma sparati da un vulcano in eruzione .....[/quote]

E allora perché contestavi, dicendo che fosse una questione tanto complicata da richiedere conoscenze troppo avanzate per una seconda superiore?

Nell insegnamento tendo ad essere nero o bianco. Niente grigi. O si accenna rapidamente all'esistenza di un moto parabolico e se ne da una veloce rappresentazione grafica , oppure lo si affronta con completezza matematica SE i ragazzi ne possiedono gli strumenti matematici.
Discorso analogo al famoso piano inclinato, addirittura presente nei libri di fisica della prima..in prima l ho sempre saltato a pie pari, accennando al massimo al fatto che un oggetto appoggiato su un piano inclinato prima o poi inizierà a scivolare se si aumenta pian piano la pendenza del piano perche l attrito "non ce la fa piu" ( attrito molto più semplice da definire matematicamente ).stop.
Se invece siamo in una terza, una quarta con basi matematiche dignitose allora se ne fa una trattazione completa differenziando attrito statico e dinamico, la trattazione del moto di scivolamento e preferibilmente a seguire la rototraslazione di corpi circolari in rotazione giu da un piano inclinato. E giu di momento d inerzia e quel parallelismo affascinante tra rotazione e traslazione. Quando di trovano i parallelismi vanno sfruttati, si prendono due piccioni con una fava. Come caffè e ammazzacaffe, far vedere in lab che un anello e una sfera di pari massa e raggio raggiungono velocità diverse quando rotolano in discesa. Prima del conto, le ruote del carrello aeronautico quando toccano la pista...

E comunque, io sono critica sull'uso della calcolatrice grafica NON perché "rende la risoluzione della prova troppo facile", ma per l'esatto contrario, ossia che illude gli studenti di facilitare la prova, quando invece si rivela un espediente beatamente inutile o irrilevante. In particolare, io non credo affatto che l'uso della calcolatrice grafica rappresenti un notevole vantaggio nelle prove di esame rispetto a quelli che non ce l'hanno. A me sembra quasi completamente irrilevante.

L'unica utilità che ne riconosco è quella del suo uso come controprova, cioè per verificare se il risultato già ottenuto da soli è credibile o no, e quindi accorgersi di aver sbagliato, e rifare i conti da capo, invece di consegnare uno svolgimento con conclusioni sbagliate.

Ma non è vero che la calcolatrice grafica permetta allo studente di evitare lo svolgimento autonomo delle procedure richieste, perché le fa tutte da sola al posto suo. I passaggi logici non giustificati non verrebbero comunque valutati come positivi, anche se il risultato finale è corretto.

Che uno li abbia copiati dalla calcolatrice grafica, o che li abbia copiati dal vicino di banco, non cambia niente... se il risultato non viene motivato adeguatamente, non è valido lo stesso.

Anch'io, come paniscus, faccio usare GeoGebra come verifica del lavoro fatto.
Come anche mac67 sono assolutamente contraria a consigliarne l'uso. L'anno scorso ho seguito un brevissimo corso sull'uso della calcolatrice grafica ammessa all'esame: è uno strumento vecchio (ne avevo una quasi uguale 25 anni fa), con una grafica molto imprecisa e un'impostazione contorta, non vale i soldi che costa.
Se un mio studente volesse usarla, basta che me lo dica prima, gli permetterei di usarla anche durante i compiti in classe, conoscendo i punti deboli della macchina non è difficile inventare una prova in cui è quasi inutile.

È utile in quanto permette di controllare passo passo il lavoro, non solo alla fine. Ma avendo una grafica di bassa qualità non permette di evidenziare massimo e/o minimi poco marcati.

Al di la della legittimità o meno della calcolatrice, con il risolutore di excel (non ho però mai provato con la versione mobile per smartphone) si possono facilmente individuare con ottima approx massimi, minimi e zeri di funzioni dopo averle rappresentatesul foglio di calcolo per punti sufficientemente fitti. Un ottimo esercizio sarebbe quello di svolgere gli studi di funzione manualmente e poi in lab info verificare i risultati con excel risolutore o Derive

[quote="Dolciniano"].. Un ottimo esercizio sarebbe quello di svolgere gli studi di funzione manualmente e poi in lab info verificare i risultati con excel risolutore o Derive [/quote]
A questo punto, un "più" ottimo esercizio per ragazzi "scientifici", imho, sarebbe fornire elementi di un indefinito linguaggio di programmazione e costruirsi dei programmi generali con cui verificare i loro risultati.

[quote="Titti76"][quote="mac67"]

La calcolatrice grafica è permessa, non obbligatoria. Vuoi comprarla? Fai pure. Vuoi insegnarne l'uso ai tuoi studenti? Nulla da obiettare. Ma sono libero di fare diversamente, professionalmente parlando.[/quote]

Puoi scegliere di non insegnarne l'uso ai tuoi studenti, puoi scegliere di vietarne l'uso durante i compiti in classe, tutte cose che capirei perché si basano su una scelta didattica.
Ma non credo che sia professionale che tu non conosca lo strumento, visto che è parte della normativa d'esame.
Distinguerei la libertà di insegnamento dall'obbligo di essere aggiornati.[/quote]

Io non riesco a capacitarmi. Esci dal tuo ristretto habitat fatto di aula lavagna e argomenti di matematica da insegnare, rigidamente canonizzati! Nel mondo reale la calcolatrice grafica non serve a un cavolo! Non ho mai conosciuto nessuna persona che la usi, per lavoro o per passione!

Il fatto che la calcolatrice grafica sia (ancora, o per il momento) "parte della normativa d'esame" (LOL) è un mero incidente di percorso, uno "scherzo della natura" dovuto all'incapacità di gestire il velocissimo progresso degli strumenti tecnologici e al desiderio di compiacere (diciamo così, vah!) qualche azienda.

Il complesso di relazioni e affari sottostante alla calcolatrice grafica, così come alle "ripetizioni" (mai nome fu tanto squallido) costituisce un'economia sommersa, parallela al sistema scolastico, totalmente parassitaria e moralmente riprovevole: non svolge nessuna funzione sociale utile e vive solo delle debolezze e delle assurdità delle istituzioni scolastiche.

P.S.: la scorsa settimana ho aiutato il figlio di un collega a risolvere qualche dubbio in vista dell'esame di Analisi 1 al primo anno di ingegneria. Ebbene, mi ha detto che non è consentito l'uso della calcolatrice! Non dico quella grafica o quella scientifica, no, proprio nessuna calcolatrice! Almeno al politecnico sono un po' più seri!

[quote="@melia"]Anch'io, come paniscus, faccio usare GeoGebra come verifica del lavoro fatto.
Come anche mac67 sono assolutamente contraria a consigliarne l'uso. L'anno scorso ho seguito un brevissimo corso sull'uso della calcolatrice grafica ammessa all'esame: è uno strumento vecchio (ne avevo una quasi uguale 25 anni fa), con una grafica molto imprecisa e un'impostazione contorta, non vale i soldi che costa. [/quote]

E questa è esattamente la stessa esperienza mia: quasi 30 anni fa, dopo la maturità (perchè all'epoca al liceo non se ne parlava proprio) me ne comprai una all'inizio del primo anno di università, pensando che in una facoltà scientifica fosse utile. Non sarà stata identica a quelle di adesso, ma più o meno di questo tipo qui:

https://casio.ledudu.com/pockets.asp?type=96&lg=eng

La usai pochissimo, sì e no per qualche mese, poi mi resi conto che non serviva a niente e che faceva perdere più tempo di quanto fosse di aiuto, e tornai a usare quella scientifica ordinaria

In tema di amarcord, io uso ancora questa:
http://www.arithmomuseum.com/album.php?cat=c&id=250&lang=en