Emergenza scuola chiusa a Milano ma docenti presenti?!

Promemoria primo messaggio :

Il comunicato della mia scuola riporta questo:

In assenza di ulteriori notizie ed informazioni più dettagliate per la giornata di domani 24/02/2020, il personale ATA osserverà il proprio orario di servizio, mentre il personale docente svolgerà le ore previste nel proprio orario dalle 8.30 presso la propria sede. La programmazione degli insegnanti della scuola primaria è rinviata a data da destinarsi.


Scusate ma è legale e corretto?
Perché devo rischiare di beccare il virus o portarlo in giro... Per nulla?!

[quote="FrequenzeMedie"]Sarò impopolare: se si chiude un'altra settimana, i giorni persi andrebbero recuperati rinviando la fine delle lezioni, pena la perdita di quel che resta del valore dato all'apprendimento e alla funzione educativa della scuola tutta. [/quote]

Niente in contrario, ma hai pensato che bisognerebbe spostare anche le date degli esami di stato e magari non è così semplice? Già così alcuni presidenti e commissari fanno fatica a fruire delle ferie estive tra la fine degli esami e l'inizio delle prove di recupero per la sospensione del giudizio.

Sommessamente, credo pure io che sarebbe necessario recuperare qualche giorno a fine anno, specie se la chiusura dovesse prolungarsi fino a sabato prossimo. Da valutare nei modi e nei tempi (ad es. distinguere, che so, tra classi terminali con esami e non); ma dato che quest'anno in molte regioni la scuola finisce "presto" (in Veneto il 6 giugno), non credo sarebbe un delirio se si prolungasse fino al 13.
E' una situazione talmente eccezionale, rara ed unica che per una volta si potrebbe derogare all'ordinario anche in questi termini.

[quote="mattopris"]Sommessamente, credo pure io che sarebbe necessario recuperare qualche giorno a fine anno, specie se la chiusura dovesse prolungarsi fino a sabato prossimo. Da valutare nei modi e nei tempi (ad es. distinguere, che so, tra classi terminali con esami e non); ma dato che quest'anno in molte regioni la scuola finisce "presto" (in Veneto il 6 giugno), non credo sarebbe un delirio se si prolungasse fino al 13.
E' una situazione talmente eccezionale, rara ed unica che per una volta si potrebbe derogare all'ordinario anche in questi termini.[/quote]


Per le superiori non sarebbero problemi: si farebbero tutti gli scrutini dell'istituto nel pomeriggio, nella serata e nella nottata del 13 Giugno, così come per tutta domenica 14. Poi lunedì 15 alle 8 i commissari si presentano alla plenaria.

Io capisco la volontà di voler scrivere post eroici, ma almeno pensate all'organizzazione dell'istituzione in cui lavorate prima di scrivere certe cose?

Non è un "post eroico", è una mia idea per tamponare la situazione il più possibile. Io ho solo prime e seconde eppure mi trovo in difficoltà con questi 15 giorni di chiusura delle scuole; anche perché a tutto questo si aggiungono i soliti progetti, progettini, gite, incontri, INVALSI che già affollano i mesi restanti; più Pasqua e altre festività.

Credo che per una quinta sia pure peggio; ha dunque senso mandare all'esame ragazzi che, non per colpa loro, potranno fare meno del preventivato o che dovranno fare giocoforza una "tirata" per recuperare almeno in parte quanto perso in queste settimane? O non sarebbe meglio spostare TUTTO di, massimo, una settimana? Non di un mese, eh. Una settimana. Non è qualcosa che succede tutti gli anni, fortunatamente.

Suppongo che la proposta sia di rinviare di una settimana anche l'inizio degli esami di stato.

La soluzione potrebbe essere molto più semplice: annullamento di tutti i progetti e uscite (nessuno dice che saranno confermate quelle dopo il 15, anzi io dubito che il Ministero e gli stessi DS si fidino a mandare all'estero delle classi il 16 marzo con il rischio di blocchi di quarantena). Si riducono a due i giorni delle vacanze di Pasqua (sabato 11 e lunedì 13 aprile). E si è già recuperato ampiamente tutto il tempo perso.
L'INVALSI può essere svolte nelle ore pomeridiane.

Io approverei, specie per quello che riguarda i progetti. Ma non so se sia fattibile, specie se coinvolgono esterni alla scuola; e, soprattutto, non so se ce ne sia la reale volontà da parte di molti istituti.

[quote="mattopris"]Io approverei, specie per quello che riguarda i progetti. Ma non so se sia fattibile, specie se coinvolgono esterni alla scuola; e, soprattutto, non so se ce ne sia la reale volontà da parte di molti istituti.[/quote]


Quindi vuol dire che una settimana in più o in meno di lezione non servirebbe a nulla, tanto meno col caldo di giugno.
Mi pare si sia risolto il problema.

Oltre al messaggio che si lancia, condivido il disagio di @mattopris per il poco tempo per portare a termine gli obiettivi di apprendimento, che ci obbligherà a tour de force probabilmente vani. Se pensiamo inoltre ai disagi organizzativi - senza voler mettermi nei panni degli organizzatori -, constato che cambi di orario e di programmi in corsa per far posto a progetti, prove Invalsi, settimane dello sport, corsi vari e impegni collegiali sono e saranno all'ordine del giorno, perciò modulare diversamente gli scrutini e gli esami, a lezioni finite, chissà, forse pensandoci, è fattibile, almeno altrettanto che accorciare le vacanze di Pasqua e svolgere le prove Invalsi al pomeriggio, in contemporanea con gli altri impegni curriculari e delle lezioni al mattino (mi pare un'idea "eroica" anche questa...). In ogni caso anche quest'ultima opzione, se fosse migliore, mi troverebbe d'accordo. Ma riflettiamo sul fatto che la cultura e l'istruzione vengono chiuse per motivi di salute pubblica, mentre i nostri figli e alunni sono liberissimi di incontrarsi tutti assieme al centro commerciale....

Mi sembra prematuro parlarne. Quando l'emergenza sarà superata (o almeno sarà tale da consentire la riapertura delle scuole), si vedrà quanti giorni sono stati persi e si valuteranno eventuali interventi come quelli che state ipotizzando. L'importante è non riaprire per poi essere costretti a chiudere di nuovo perché si vede che la situazione è drasticamente peggiorata. Questo sì che sarebbe un disastro e non solo per la didattica.

[quote="FrequenzeMedie"]mentre i nostri figli e alunni sono liberissimi di incontrarsi tutti assieme al centro commerciale.... [/quote]


Peccato che andare a scuola è un obbligo, andare al centro commerciale una libera scelta. Altrimenti andrebbe reintrodotta la legge marziale.
Mi pare si stiano facendo paragoni imbarazzanti.

[quote="gugu"][quote="mattopris"]Io approverei, specie per quello che riguarda i progetti. Ma non so se sia fattibile, specie se coinvolgono esterni alla scuola; e, soprattutto, non so se ce ne sia la reale volontà da parte di molti istituti.[/quote]


Quindi vuol dire che una settimana in più o in meno di lezione non servirebbe a nulla, tanto meno col caldo di giugno.
Mi pare si sia risolto il problema.[/quote]

E' proprio questo il messaggio deleterio che rischia di passare se non si provvedesse al recupero dei giorni persi, in qualsiasi forma esso avvenga. Ed è una cosa molto pericolosa, in prospettiva.

Coronavirus, è ufficiale: scuole ancora chiuse in Lombardia ed Emilia per una settimana

Quale prospettiva?

Beh, se passa il messaggio che "due settimane in più o in meno di scuola non cambiano nulla", allora l'uomo della strada potrebbe chiedersi che senso abbia l'istituzione scolastica in quanto tale, così organizzata. Se tanto nulla cambia, allora perché dall'anno prossimo non si stabilisce un calendario scolastico di 6 mesi? Tanto, giorni più giorni meno...mica siamo medici che devono curare i malati, no? In letteratura tagliamo autori minori e trattiamo solo i grandi...tanto, a cosa serve fare Guittone d'Arezzo o Boiardo?...
Già la nostra "reputazione" è molto bassa nella società; se noi stessi, poi, diamo credito all'idea che due o tre settimane in meno del nostro lavoro non cambino nulla perché tutto sarebbe comunque come prima, auguri...!

In caso di emergenza sanitaria penso che ci voglia una certa flessibilità. Ciò non vuol dire che debba diventare la norma quando questa emergenza non ci sarà più.

Ma certo, questo sì! Dico solo che, se ci fosse un modo plausibile per recuperare comunque qualcosa (e secondo me si potrebbe fare), andrebbe seguita questa strada, proprio in virtù dell'eccezionalità della cosa.

Mattopris, si tratta di evento eccezionale, come il terremoto dell'Aquila che fece chiudere le scuole per più di 10 giorni. L'evento eccezionale può accadere, di rado si spera, poi il tutto riprende il suo corso, senza troppi PATEMI e ansie ingiustificate. Vedrai tra 1 mese, nessuno si porrà i mille pensieri e quesiti che qualcuno si pone ora per la didattica saltata per 8 giorni.
PS molti docenti stanno già dando in questi giorni lavori ai propri allievi via internet.

Noi da giovedì stiamo già dando compiti e materiali attraverso registro elettronico.

Do gli esercizi poi fornisco le risposte. Indico video da vedere, pagine da leggere sul libro di testo.
Di certo non è come avere 20 studenti davanti ma si cerca di fare qualcosa per non rompere completamente il percorso di apprendimento.

Scusate se sposto l'argomento su un altro piano. Noi insegnanti saremo pagati normalmente nonostante 2 settimane di assenza?
Sicuramente dobbiamo essere flessibili con il programma e ce la possiamo fare. Non potrei farcela vedendo uno stipendio ridotto...

Siamo pagati normalmente. E' stato detto e ripetuto più volte, in primis dalla ministra Azzolina.

[quote="biancamaria"]Scusate se sposto l'argomento su un altro piano. Noi insegnanti saremo pagati normalmente nonostante 2 settimane di assenza?
Sicuramente dobbiamo essere flessibili con il programma e ce la possiamo fare. Non potrei farcela vedendo uno stipendio ridotto...[/quote]


Non è prevista alcuna decurtazione: il personale non è né in malattia né assente volontariamente.
Tutti i giorni di sospensione, a livello giuridico ed economico, vengono trattati come giorni normalmente lavorati.

[quote="biancamaria"]Scusate se sposto l'argomento su un altro piano. Noi insegnanti saremo pagati normalmente nonostante 2 settimane di assenza?
Sicuramente dobbiamo essere flessibili con il programma e ce la possiamo fare. Non potrei farcela vedendo uno stipendio ridotto...[/quote]


Arridanghete

Scusate l'intromissione, avrei bisogno di un chiarimento. Sono docente di scuola primaria della provincia di Palermo. Sono stata in malattia fino al 21/02/20. vacanze di carnevale dal 22/02/20 al 25/02/20. Sospensione x coronavirus e disinfestazione dal 26/02/20 al 02/03/20. Molto probabilmente dovrò restare a casa x motivi di salute (malattia) dal 03/03/20 fino a data da stabilire.
Dovrò giustificare anche le vacanze e la sospensione?

Si, ma il tuo medico non può fare un certificato retrodatato, tanto più che avrebbe dovuto
inviarlo all'Inps