Obbligo didattica a distanza

Promemoria primo messaggio :

Secondo questa modalità di didattica a distanza sarà obbligatoria? Si deve prima riunire il collegio docenti? Per la connessione come si farà? Inoltre  molto difficile interrogare e fare verifiche.

Sono tornato ora dalla pediatra: la pediatra, non Mentana. Mi ha detto che verosimilmente i casi di corona sono molti di più di quelli accertati, semplicemente non vengono diagnosticati in quanto confusi con banali influenze che si risolvono da sole dopo un po di tosse e di febbre. Ha ribadito che sono consigliate le stesse misure igieniche che ogni anno vengono esposte, come evitare i luoghi superaffollati, lavarsi le mani,non starnutire in faccia alla gente ecc. I bambini al momento reagiscono molto bene al virus, e probabilmente, ribadisce, sono moltissimi i bambini infetti, solo che lei non fa di sicuro il tampone a tutti quelli che visita e il decorso della malattia è benigno tanto da non richiedere l ospedalizzazione.
Questo è quanto le autorità sanitarie dicono.
Ora, capisco che in questo periodo i giornalisti sono più euforici dei bambini quando aprono i regali di natale e si stanno lanciando in allarmismi allucinanti, scene da "The day after", ma invito per l ennesima volta i colleghi al buon senso..fosse per me chi scrive certi articoli andrebbe cacciato dall Ordine a calci in culo, ma per lo meno non diamo loro soddisfazione.

La didattica a distanza è una cosa seria dal punto di vista logistico, come dimostrano le università telematiche, seria anche dal punto di vista dei costi (dell'utente in particolare). Su altri aspetti si può discutere. Pensare di punto in bianco di adottarla in questo frangente è molto risibile. Anche il suo uso come strumento prevalente di didattica, per l'utenza delle scuole secondarie, secondo me è utopico. Tuttavia le scuole, possono fare molto per un suo uso complementare/integrativo all'attuale didattica. Penso alle università che si sono dotate di piattaforme e-learning, dove le potenzialità mi pare si limitino alla condivisione di materiale didattico su un canale ufficiale. Mi è capitato un istituto dove avevano messo su qualcosa del genere in occasione degli esami di recupero: gli studenti si iscrivevano e potevano "dialogare" con i docenti, tramite compiti da svolgere etc.. Ecco in quei casi, dove non c'è per ovvi motivi il contatto fisico, può essere utile.

Chapeau alla tua pediatra. Ma le sue tranquillizzanti spiegazioni non rendono conto delle misure di sicurezza prese non solo nel bel paese, ma anche all'estero. Come la mettiamo?

[quote="bread&butter"]Sono punti che già conosciamo. ...[/quote]
Scusa se è poco. Sono acquisizioni di queste ultime settimane/mesi e sono tra le scoperte che servono per combattere il virus nel medio-lungo periodo. Conoscere l'animale da cui si è avuto il salto di specie o le diversità di diffusione di contagio rispetto ai precedenti corona virus avrà la sua importanza negli aspetti eziologici della malattia e per future misure di prevenzione, penso soprattutto a quelle alimentari nei famosi mercati asiatici.

[quote="Dolciniano"]Sono tornato ora dalla pediatra: la pediatra,  non Mentana. Mi ha detto che verosimilmente i  casi di corona sono molti di più di quelli accertati, semplicemente non vengono diagnosticati in quanto confusi con banali influenze che si risolvono da sole dopo un po di tosse e di febbre. Ha ribadito che sono consigliate le stesse misure igieniche che ogni anno vengono esposte, come evitare i luoghi superaffollati,  lavarsi le mani,non starnutire in faccia alla gente ecc. I bambini al momento reagiscono molto bene al virus,  e probabilmente, ribadisce, sono moltissimi i bambini infetti, solo che lei non fa di sicuro il tampone a tutti quelli che visita e il decorso della malattia è benigno tanto da non richiedere l ospedalizzazione.
Questo è quanto le autorità sanitarie dicono.
Ora, capisco che in questo periodo i giornalisti sono più euforici dei bambini quando aprono i regali di natale e si stanno lanciando in allarmismi allucinanti, scene da "The day after", ma invito per l ennesima volta i colleghi al buon senso..fosse per me chi scrive certi articoli andrebbe cacciato dall Ordine a calci in culo,  ma per lo meno non diamo loro soddisfazione.[/quote]

Quoto tutto quanto.

[quote="bread&butter"]In che senso?[/quote]

Mi riferivo alla tua risposta sulla meningite

[quote="bread&butter"]C'è il vaccino per tutti i nove ceppi della meningite. Il problema si può circoscrivere rapidamente.
Sulla pericolosità, beh questo virus non si conosce ancora bene (a meno di atti di fede nei piani alti)[/quote]

E comunque mi risulta che la potenzialità e la rapidità di contagio della meningite siano minime rispetto ai virus di tipo influenzale. Altrimenti farebbe decine di migliaia di morti all'anno, non qualche centinaio come adesso, e molti di più ne avrebbe fatti quando non c'erano ancora le vaccinazioni diffuse.

Ieri, mi pare, ho posto il dubbio che nella follia collettiva si attribuissero al corona decessi che nulla c entrano con il morbo. Ovviamente sono stato subito attaccato e additato come "gomblottista " poi o meno direttamente.
E invece poi...
"Ore 13:23 - L'italiana morta in Austria negativa al coronavirus
La 38enne del Friuli Venezia Giulia morta la notte scorsa a Bad Kleinkirchheim, in Austria, non sarebbe risultata positiva al coronavirus secondo i media locali. Stamattina il residence dove alloggiava era stato chiuso e gli ospiti sottoposti a controlli preventivi."
Grande Capo Dolciniano parla sempre con lingua dritta.AUGH!

@BalanzoneXXI
Mi pare che a Bergamo siano stati tempestivi nel trattare problema. Di solito non si vaccina il paziente per tutti i ceppi (tanto ne ignora anche l'esistenza), ma per quelli più pericolosi sì (non sono del settore, però dovrebbero essere il tipo C, meningococco, e il tipo B)

@paniscus_2.1
La rapidità del contagio dipende dal vettore (può bastare uno starnuto come per l'influenza?), dalla sua virulenza (aggressività del virus, fulminante o meno) e dalla disponibilità immediata di un vaccino. Il vaccino per la meningite è disponibile per tutti e nove i ceppi conosciuti, ne dubito che potrebbe fare migliaia di morti all'anno, almeno nei paesi industrializzati. Penso che verrebbe effettuata una vaccinazione di massa, almeno nell'intorno del focolaio.
Non sono un medico, semplicemente mi informo per quel che può tornarmi utile.

@Dolciniano
Perché drastiche misure di sicurezza se la guarigione è spontanea? Te lo ha detto il/la pediatra?

Ho parlato di NORMALI MISURE DI SICUREZZA e igiene..non drastiche

Infatti sono io che me lo chiedo. Come mai hanno isolato paesi interi, non solo in Italy, e perché adesso per entrare in certi paesi, per noi, ci vuole anche il certificato medico, oltre al passaporto.
Tu le definisci normali, io le chiamo drastiche. Punti di vista.

Il mio DS ha mandato una circolare con scritto che i docenti che volessero o che ne fossero in grado potrebbero arrivare modalità di lezione a distanza e, nel caso prendessero simili iniziative, accettano gli studenti per mail, whatsapp e altri canali. Si commenta da sola.

[quote="bread&butter"]
@paniscus_2.1
Il vaccino per la meningite è disponibile per tutti e nove i ceppi conosciuti, ne dubito che potrebbe fare migliaia di morti all'anno, almeno nei paesi industrializzati. [/quote]

Ma questo avviene perché la maggior parte della popolazione è già vaccinata e quindi eviterebbe il contagio comunque, non perché appena si viene a sapere di un caso di meningite nei paraggi tutti corrono a fare il vaccino per non essere contagiati a seguito di quello.

E comunque la causa della meningite non è un virus (o meglio, esiste anche quella virale, ma per quella il vaccino non c'è).

[quote="arcipippo"]Per me, che insegno strumento musicale alle medie, sarebbe impossibile fare lezione a distanza senza l'allievo presente. E poi, come la mettiamo con le lezioni di orchestra e musica di insieme? [/quote]

Ognuno a casa sua, con uno schermo sul quale appare il direttore d'orchestra....ahahahah

[quote="avvocatodeldiavolo"][quote="arcipippo"]Per me, che insegno strumento musicale alle medie, sarebbe impossibile fare lezione a distanza senza l'allievo presente. E poi, come la mettiamo con le lezioni di orchestra e musica di insieme? [/quote]

Ognuno a casa sua, con uno schermo sul quale appare il direttore d'orchestra....ahahahah[/quote]


Ha ha ha….e il direttore d'orchestra come fa ad ascoltare tutti? E ogni ragazzo come ascolta gli altri? Non basta la vista, ma è necessario soprattutto l'ascolto per fare musica di insieme…..

[quote="L'altro polo"]Bah! Rientra nelle normali misure di sicurezza e igiene.

È poco più di un'influenza ^_^[/quote]




[quote="paniscus_2.1"]Ma questo avviene perché la maggior parte della popolazione è già vaccinata e quindi eviterebbe il contagio comunque, non perché appena si viene a sapere di un caso di meningite nei paraggi tutti corrono a fare il vaccino per non essere contagiati a seguito di quello.

E comunque la causa della meningite non è un virus (o meglio, esiste anche quella virale, ma per quella il vaccino non c'è).[/quote]

La maggior parte della popolazione è vaccinata? Uhm! Quella a rischio di contrarre la meningite sì. Cioè quella che viaggia in zone particolari o se ne fa esplicitamente richiesta. Ma la maggioranza italiana non è vaccinata contro la meningite.

Guarda che il vaccino si fa principalmente per i virus, i quali, essendo più piccoli dei batteri, e per giunta né vivi né morti, ma solo con le potenzialità di potersi replicare (non è un caso che in informatica alcuni programmi che non hanno vita propria si chiamino virus), non possono essere distrutti da un antibiotico. Contro i virus si possono solo attivare le difese immunitarie nel corpo umano. La febbre, che con abuso di linguaggio si usa come sinonimo di influenza, si lascia passare. I palliativi come il paracetamolo e simili servono solo per star su.
Che poi la meningite abbia storie diverse è un'altra cosa. Ma la sua definizione resta quella di infiammazione delle meningi

http://www.simit.org/IT/formazione/focus-on/focolai-epidemici-di-meningite-in-italia/definizione-ed-agenti-eziologici.xhtml

[quote="L'ALTRO POLO"]Il mio DS ha mandato una circolare con scritto che i docenti che volessero o che ne fossero in grado potrebbero arrivare modalità di lezione a distanza e, nel caso prendessero simili iniziative, accettano gli studenti per mail, whatsapp e altri canali. Si commenta da sola.[/quote]

Ma fino a pochissimi anni fa non giravano circolari minacciose che vietavano categoricamente i contatti privati sui social tra studenti e insegnanti, addirittura con minaccia di licenziamento? Adesso si incoraggiano gli insegnanti a scambiarsi allegramente numeri di telefono privati con gli alunni e a impazzare insieme a loro su gruppi whatsapp e profili facebook aperti a titolo personale, e che già usano per la vita privata?

Se la scuola offre a TUTTI (studenti e insegnanti) una casella email o uno spazio digitale sul registro elettronico, che serve apposta per le comunicazioni di natura didattica, benissimo, si può utilizzare quello. Ma per comunicare su whatsapp, a quanto mi risulta, occorre scambiarsi i numeri di telefono. E' così normale che gli insegnanti distribuiscano a destra e a manca i propri numeri di telefono privati a tutti gli alunni? E soprattutto, è accettabile che ci siano pressioni esplicite per farlo fare anche a chi non vorrebbe?

[quote="bread&butter"]Guarda che il vaccino si fa principalmente per i virus, i quali, essendo più piccoli dei batteri e per giunta né vivi né morti, ma solo con le potenzialità di potersi replicare (non è un caso che in informatica alcuni programmi che non hanno vita propria si chiamino virus), non possono essere distrutti da un antibiotico. [/quote]

Ma nel caso della meningite non è così, i vaccini disponibili sono solo per alcuni ceppi di meningite batterica (meningococco, pneumococco, haemophilus e qualcos'altro). Non mi risulta che esista il vaccino per la meningite virale, a meno che non ci sia stata una novità recentissima.

Lo so' che hanno anche origine batterica, infatti alcuni si curano con un potente antibiotico di cui non ricordo il nome, ricordo solo che vanno presi per un certo tempo, per dar modo al corpo di far arrivare il principio attivo fino alle estremità degli arti (dita).

Chiederò alla mia fonte medica ulteriori ragguagli in merito. Comunque nel frattempo mi faccio rifare quella del meningococco. Se non è tardi.

Mi chiedevo se quella virale avesse origine dal continuo contatto in aula con gli scansafatiche cronici. Lì un vaccino si può creare seduta stante, ma sarebbe difficile da somministrare. ^_^

Ma esistono infinite app per creare classi virtuali e qualcuno ancora parla di mail e WhatsApp.......

[quote="paniscus_2.1"][quote="L'ALTRO POLO"]Il mio DS ha mandato una circolare con scritto che i docenti che volessero o che ne fossero in grado potrebbero arrivare modalità di lezione a distanza e, nel caso prendessero simili iniziative, accettano gli studenti per mail, whatsapp e altri canali. Si commenta da sola.[/quote]

Ma fino a pochissimi anni fa non giravano circolari minacciose che vietavano categoricamente i contatti privati sui social tra studenti e insegnanti, addirittura con minaccia di licenziamento? Adesso si incoraggiano gli insegnanti a scambiarsi allegramente numeri di telefono privati con gli alunni e a impazzare insieme a loro su gruppi whatsapp e profili facebook aperti a titolo personale, e che già usano per la vita privata?

Se la scuola offre a TUTTI (studenti e insegnanti) una casella email o uno spazio digitale sul registro elettronico, che serve apposta per le comunicazioni di natura didattica, benissimo, si può utilizzare quello. Ma per comunicare su whatsapp, a quanto mi risulta, occorre scambiarsi i numeri di telefono. E' così normale che gli insegnanti distribuiscano a destra e a manca i propri numeri di telefono privati a tutti gli alunni? E soprattutto, è accettabile che ci siano pressioni esplicite per farlo fare anche a chi non vorrebbe? [/quote]

Ho pensato la stessa cosa. Ovviamente mi limiterò alla mail istituzionale da registro elettronico.

[quote="pasqui74"]Ma esistono infinite app per creare classi virtuali e qualcuno ancora parla di mail e WhatsApp.......[/quote]

Sí ma non si possono tirare fuori solo ora

E le verifiche si possono fare online?

Non solo non si possono tirare fuori ora ma il 95% degli insegnanti e degli studenti non è in grado di usarli. Ci ho sbattuto un bel po' a gennaio, ho cercato di realizzare UDA interdisciplinare usando una app per classe virtuale, i colleghi hanno fatto resistenza ma ci hanno provato, gli studenti, tranne alcune mosche bianche, hanno fatto resistenza in tutti i modi. Mai più.

[quote="L'ALTRO POLO"][quote="pasqui74"]Ma esistono infinite app per creare classi virtuali e qualcuno ancora parla di mail e WhatsApp.......[/quote]

Sí ma non si possono tirare fuori solo ora[/quote]

E sprattutto, non si può OBBLIGARE la gente a usarle.