Dad e primaria: gatto e cane
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paniscus_2.1
herman il lattoniere
seasparrow3
Gianfranco
Davide
Telecaster
lucetta10
Clavicembalo
12 partecipanti
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Re: Dad e primaria: gatto e cane
Clavicembalo sei scandalosamente scordato.
Comprati un pianoforte gran coda che è meglio.
Non insegno alle elementari ma ti faccio presente che le maestre non sono baby sitter.
La Covid non l'ha voluta nessuno ed esistono oltre alle maestre, dirigenti che devono dirigere ( nel rispetto della libertà di insegnamento) e un Ministro che deve organizzare. Siamo a metà Giugno e dunque lascia divertire 'sti ragazzini in estate. La scuola riprende a settembre, informati.
Comprati un pianoforte gran coda che è meglio.
Non insegno alle elementari ma ti faccio presente che le maestre non sono baby sitter.
La Covid non l'ha voluta nessuno ed esistono oltre alle maestre, dirigenti che devono dirigere ( nel rispetto della libertà di insegnamento) e un Ministro che deve organizzare. Siamo a metà Giugno e dunque lascia divertire 'sti ragazzini in estate. La scuola riprende a settembre, informati.
Telecaster- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 06.07.11
Re: Dad e primaria: gatto e cane
Le maestre aspettano le indicazioni del dirigente. Prenditela col dirigente. Il dirigente a sua volta ha atteso le indicazioni ministeriali che se non erro sono arrivate dopo un mesetto. E comunque nulla di particolarmente concreto. Infine non generalizzare perché ci sono state realtà di eccellenza che hanno fatto i fuochi artificiali con la DAD.
Dopo carnevale.. tutto regolare come tempi. Prima mancavano indicazioni.
Dopo carnevale.. tutto regolare come tempi. Prima mancavano indicazioni.
Telecaster- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 06.07.11
Re: Dad e primaria: gatto e cane
Da docente della secondaria confermo, per conoscenza di colleghe di primaria, che alcune hanno svolto pochissime ore di DAD, ma tutto ciò è dipeso dal DS che non ha fornito un ordine di lavoro da seguire. Sulle 24 ore effettive si finiva per farne 3 in diretta live. Tuttavia ci sono anche casi diversi...
In un'altra scuola, sempre per conoscenza di colleghe, il DS ha imposto le videolezione, anche ai colleghi di religione, dividendo le classi in 2 gruppi per meglio seguire gli alunni. Tutto dipende sempre dal DS....
In un'altra scuola, sempre per conoscenza di colleghe, il DS ha imposto le videolezione, anche ai colleghi di religione, dividendo le classi in 2 gruppi per meglio seguire gli alunni. Tutto dipende sempre dal DS....
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Dad e primaria: gatto e cane
[quote="lucetta10"]Ma di che stiamo parlando? Della Dad sub specie clavicembalo?
Il suo bambino è senza dad=primaria senza dad. Lui ha fatto la dad=superiori tutta dad...
Ma non ce l'ha tuo figlio la chat di classe? [/quote]
È un classico esempio di euristica della disponibilità.
Il suo bambino è senza dad=primaria senza dad. Lui ha fatto la dad=superiori tutta dad...
Ma non ce l'ha tuo figlio la chat di classe? [/quote]
È un classico esempio di euristica della disponibilità.
Gianfranco- Messaggi : 8520
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Dad e primaria: gatto e cane
Il Ministro e il Santo Padre si sono complimentati ed hanno ringraziato il corpo docente tutto per l'ottimo lavoro fatto in DAD.
Non fa testo l'opinione isolata di qualche rancoroso.
Non fa testo l'opinione isolata di qualche rancoroso.
Telecaster- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 06.07.11
Re: Dad e primaria: gatto e cane
Pero' se lo dice Pira di pinetarosso allora ci crediamo tutti. Già la frase " la didattica a distanza non è didattica" indica che è un'analfabeta in materia.
Telecaster- Messaggi : 315
Data d'iscrizione : 06.07.11
Re: Dad e primaria: gatto e cane
Premetto che la didattica a distanza non piace a me come non piace a nessuno, se non come ripiego di emergenza. Che il contratto non preveda la DAD è chiaro e noto a chiunque. Non è altrettanto pacifica l'idea, che condivido, che la DAD andasse fatta comunque, per vari motivi pratici ed etici. Primo noi siamo pagati per insegnare, cioè per fare un lavoro, per fornire un servizio, e continuare ad essere pagato per non fare nulla non è nelle mie corde. Inoltre di fronte a un rifiuto di massa del lavoro da casa da parte degli insegnanti chiunque avrebbe potuto, a buona ragione, proporre di dimezzarci gli stipendi o di recuperare il tempo perso nella stagione estiva, come se fossimo degli impiegati del catasto o dei metalmeccanici che lavorino a cottimo e che devono comunque mandare avanti la produzione. Un conto è la calamità naturale che colpisce la singola scuola del tale paese, un altro è che tutte le scuole d'Italia vengono chiuse contemporaneamente per tre mesi: appellarsi al fatto che in circostanze normali le cause di forza maggiore non debbano comportare recuperi da parte degli insegnanti per quanto mi riguarda ha poco senso.
Chi ha fatto DAD, cioè la maggior parte degli insegnanti, ha fornito in questi tre mesi un contributo importante ad alunni e famiglie e quindi all'interesse nazionale: che ci piaccia o no siamo inseriti in una comunità statuale. Qualche collega sostiene di aver lavorato più di prima: secondo me sono per lo più quelli che "prima" non preparavano un tubo e si presentavano in classe all'impronta, a dare qualche esercizio preso dal libro. Io personalmente ho lavorato meno, perché minore era il tempo di lezione, per ovvi motivi, e quindi minore anche quello di correzione, mentre le lezioni ho continuato a prepararle esattamente come prima.
Se non ci fosse stata la DAD l'anno prossimo avremmo dovuto lavorare il doppio per recuperare il tempo perduto e ci saremmo dovuti impelagare in faticosi programmi di recupero, altro che PIA e PAI.
Chi si è opposto alla DAD sono stati gli insegnanti più parrucconi, abituati alla semplice gestione della classe, quelli che temevano di dover svelare chissà quale altarino didattico o domestico, quelli sindacalizzati per i motivi che ho descritto sopra, quelli che pensano che la tecnologia sia un sortilegio o che coincida con il proprio smartphone, quelli che "e che io devo sprecare la mia connessione per lavorare???". Ci sono stati abusi sia da parte dei presidi che hanno imposto firme, quantità di ore impossibili, tipi di didattiche; ma anche da parte di docenti che si sono letteralmente volatilizzati "tanto nel contratto non c'è scritto e nessuno mi può dire niente".
Per concludere sulla DAD a mio modo di vedere è emersa la spaccatura tra due modi opposti di intendere l'insegnamento: da una parte quelli che lo considerano una sinecura e un diritto, che pensano alle sanatorie per l'assunzione, che interpretano il lavoro dell'insegnante come un qualunque impiego statale, che aspettano le direttive dall'alto e che sono terrorizzati dal prendere qualsiasi iniziativa autonoma, che fanno le 18 ore e stop, che si lamentano di mille cavilli burocratici anche se in quei cavilli ci sguazzano. Dall'altra quelli che considerano l'insegnamento come una professione, nella quale è necessario arrivare a dei risultati concreti, nella libertà di scegliere i mezzi e i modi più opportuni.
Chi ha fatto DAD, cioè la maggior parte degli insegnanti, ha fornito in questi tre mesi un contributo importante ad alunni e famiglie e quindi all'interesse nazionale: che ci piaccia o no siamo inseriti in una comunità statuale. Qualche collega sostiene di aver lavorato più di prima: secondo me sono per lo più quelli che "prima" non preparavano un tubo e si presentavano in classe all'impronta, a dare qualche esercizio preso dal libro. Io personalmente ho lavorato meno, perché minore era il tempo di lezione, per ovvi motivi, e quindi minore anche quello di correzione, mentre le lezioni ho continuato a prepararle esattamente come prima.
Se non ci fosse stata la DAD l'anno prossimo avremmo dovuto lavorare il doppio per recuperare il tempo perduto e ci saremmo dovuti impelagare in faticosi programmi di recupero, altro che PIA e PAI.
Chi si è opposto alla DAD sono stati gli insegnanti più parrucconi, abituati alla semplice gestione della classe, quelli che temevano di dover svelare chissà quale altarino didattico o domestico, quelli sindacalizzati per i motivi che ho descritto sopra, quelli che pensano che la tecnologia sia un sortilegio o che coincida con il proprio smartphone, quelli che "e che io devo sprecare la mia connessione per lavorare???". Ci sono stati abusi sia da parte dei presidi che hanno imposto firme, quantità di ore impossibili, tipi di didattiche; ma anche da parte di docenti che si sono letteralmente volatilizzati "tanto nel contratto non c'è scritto e nessuno mi può dire niente".
Per concludere sulla DAD a mio modo di vedere è emersa la spaccatura tra due modi opposti di intendere l'insegnamento: da una parte quelli che lo considerano una sinecura e un diritto, che pensano alle sanatorie per l'assunzione, che interpretano il lavoro dell'insegnante come un qualunque impiego statale, che aspettano le direttive dall'alto e che sono terrorizzati dal prendere qualsiasi iniziativa autonoma, che fanno le 18 ore e stop, che si lamentano di mille cavilli burocratici anche se in quei cavilli ci sguazzano. Dall'altra quelli che considerano l'insegnamento come una professione, nella quale è necessario arrivare a dei risultati concreti, nella libertà di scegliere i mezzi e i modi più opportuni.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Dad e primaria: gatto e cane
[quote="herman il lattoniere"] Qualche collega sostiene di aver lavorato più di prima: secondo me sono per lo più quelli che "prima" non preparavano un tubo e si presentavano in classe all'impronta, a dare qualche esercizio preso dal libro. [/quote]
Su questo proprio non ti seguo.
Per me è stato esattamente il contrario. Perché non solo ho dovuto preparare i materiali come li preparavo prima, ma in parallelo ho anche dovuto inventarmi giorno per giorno delle modalità diverse dal solito per presentarli, visto che quelle di normale interazione in classe non erano accessibili.
Per quanto riguarda il "tempo di correzione", per me si è dilatato in proporzioni notevoli, e soprattutto è diventato molto più stancante di prima, perché prima correggevo solo verifiche cartacee ufficiali fatte in classe (e potevo tranquillamente correggerle seduta a un tavolino, o anche distesa sul letto con il gatto a fianco), ma di sicuro non ero tenuta tutti i giorni a fare la correzione dettagliata dei compiti per casa: l'esercizio che non era riuscito si discuteva direttamente in classe, e via.
In questa situazione, invece, ho dovuto correggere una per una esercitazioni di tutti i tipi, che mi arrivavano in formati digitali disordinatissimi e assemblati a caso, che ci voleva quasi più tempo a scaricare e a archiviare che a correggere davvero, e con le quali (per ovvi motivi) dovevo necessariamente stare fissa al computer, il che andava a sommarsi alle ulteriori ore passate davanti allo schermo per lezioni, comunicazioni e riunioni collegiali. Non riesco a capire come sia possibile che i tempi di correzione si riducano, in questo contesto.
Su questo proprio non ti seguo.
Per me è stato esattamente il contrario. Perché non solo ho dovuto preparare i materiali come li preparavo prima, ma in parallelo ho anche dovuto inventarmi giorno per giorno delle modalità diverse dal solito per presentarli, visto che quelle di normale interazione in classe non erano accessibili.
Per quanto riguarda il "tempo di correzione", per me si è dilatato in proporzioni notevoli, e soprattutto è diventato molto più stancante di prima, perché prima correggevo solo verifiche cartacee ufficiali fatte in classe (e potevo tranquillamente correggerle seduta a un tavolino, o anche distesa sul letto con il gatto a fianco), ma di sicuro non ero tenuta tutti i giorni a fare la correzione dettagliata dei compiti per casa: l'esercizio che non era riuscito si discuteva direttamente in classe, e via.
In questa situazione, invece, ho dovuto correggere una per una esercitazioni di tutti i tipi, che mi arrivavano in formati digitali disordinatissimi e assemblati a caso, che ci voleva quasi più tempo a scaricare e a archiviare che a correggere davvero, e con le quali (per ovvi motivi) dovevo necessariamente stare fissa al computer, il che andava a sommarsi alle ulteriori ore passate davanti allo schermo per lezioni, comunicazioni e riunioni collegiali. Non riesco a capire come sia possibile che i tempi di correzione si riducano, in questo contesto.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
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