Dad e primaria: gatto e cane

Promemoria primo messaggio :

https://www.valsusaoggi.it/lettera-fine-scuola-in-valsusa-i-danni-della-didattica-a-distanza/
A poca di distanza da casa mia, vedo che la situazione scandalosa nella conduzione della dad alla primaria è parecchio diffusa.
Maestre non pervenute per oltre un mese dalla chiusura delle scuole, un' ora di videolezione a settimana a fronte di quante previste nel loro contratto? Sostanziale scaricabarile delle loro funzioni sui genitori , limitandosi ad assegnare pagine da studiare a casa manco fossimo all'università ..
In pratica una vera VERGOGNA.
Forse che la richiesta delle famiglie di ritornare a scuola a settembre non nasce solo dalla "richiesta di un posteggio per i figli" ma anche e soprattutto dal fatto che CI SIAMO STUFATI DI FARE LE MAESTRE AL POSTO DELLE MAESTRE?
Guadagnatevi lo stipendio, grazie!!

paniscus_2.1 : >

risposta

> su questo proprio non ti seguo

neanche io

> per me e' stato esattamente il contrario

anche per me
(informatica poi via dad e' un delirio, e' una materia da laboratorio)

> ho dovuto preparare i materiali come li preparavo prima

esatto

> ma in parallelo ho anche dovuto inventarmi giorno per giorno
delle modalita' diverse dal solito per presentarli, visto che quelle
di normale interazione in classe non risultavano accessibili

esatto

> per quanto riguarda il tempo di correzione,
per me si e' dilatato in proporzioni notevoli, e soprattutto
e' diventato molto piu' stancante di prima,
perche' prima correggevo solo verifiche cartacee ufficiali fatte in classe
(e potevo tranquillamente correggerle seduta a un tavolino,
o anche distesa sul letto con il gatto a fianco)

esatto a parte che il gatto potrebbe stare anche vicino al pc

> ma di sicuro non ero tenuta tutti i giorni
a fare la correzione dettagliata dei compiti per casa:
l'esercizio che non era riuscito si discuteva direttamente in classe, e via

io ho pubblicato le soluzioni dei compiti
lasciando allo studente il confronto tra il suo e il giusto
per capire il voto

> in questa situazione, invece, ho dovuto correggere
una per una esercitazioni di tutti i tipi, che mi arrivavano
in formati digitali disordinatissimi e assemblati a caso

esatto la cosa piu' allucinante le foto piccole girate
andavano ingrandite e girate dritte una a una, se ricapita la dad
semplicemente le vietero' si diventa quasi pazzi

(445)

Infatti avevo aperto un 3d sulla valutazione di elaborati in formati digitali non richiesti .
A quanto pare vedo che tutto è stato tollerato però.
Alla fine ho imposto il reinvio solo per formati da cui non si evinceva se il lavoro fisse stato effettivamente fatto

[quote="Clavicembalo"]Nessuno ha chiesto alla maestra di fare le baby sitter.
Non stiamo parlando di settembre ma di cosa (non) si è fatto quest anno
Le maestre sono pagate per insegnare. Non per delegare i genitori a farlo al posto loro.
Scrivere " studiate le divisioni da pag a pag" non è insegnare perché a quel punto siano licenziate e si precisi che i genitori devono farsi carico dell istruzione dopo aver comprato i libri. Mi sta bene.
Nella mia scuola abbiamo iniziato a mettere online materiale didattico dopo le (prolungate) vacanze di carnevale. Dopo oltre un mese di "siesta" è arrivato il primo segno di vita fa parte delle maestre di mio figlio.
[/quote]

Probabilmente sei capitato con maestre poco organizzate o magari a livello dirigenziale hanno avuto indicazioni in ritardo.

Da genitore sono soddisfatta della didattica delle nostre maestre e dei professori. Limitandomi ad osservare la primaria posso solo che parlarne bene: 1 o 2 videolezioni al giorno MA materiale da ricopiare sul quaderno come fossero in classe, flipped con video esplicativi (utilissimi per matematica), poi a lezione correzione o interrogazione. Il problema maggiore è stata la concentrazione da trovare a casa, da soli. Se i genitori lavorano, anche se in smartworking, non è la stessa cosa che stare in classe con la maestra vicino. Inoltre hanno sempre (tranne una) dato feedback dettagliati sul registro elettronico.

Le situazioni non sono omogenee. Magari il prossimo anno cambierà maestre, confida in questo.

Invece sarei curiosa di sapere come hanno lavorato le maestre dell'infanzia (storie, lavoretti...?). Quelle di mia conoscenza hanno lavorato così, ma in pratica per l'infanzia è stata una non-scuola. Sono troppo piccoli per interagire a distanza.

Purtroppo lo scorso è fortunatamente andata via la maestra di italiano, giovane e preparatissima sulla pedagogia con particolare riferimento agli scioperi su cui era assolutamente una luminare.
Quest anno è arrivata questa altrettanto formidabile nell arte dello sciopero. E purtroppo mi pare di ruolo. Con matematica e italiano " non è di mia competenza la dad" e " venerdì i bambini usciranno alle 12 per sciopero dei portuali del bangladesh " il disastro è assicurato

ma che due scatole con questo tormentone degli scioperi, che con la dad non c'entrano niente...

Probabilmente invece c entrano
Chi partecipa con entusiasmo agli scioperi probabilmente è lo stesso che di fronte alla dad si è dato per disperso giustificandosi con oscuri e ambigui cavilli del contratto di lavoro.

[quote="Clavicembalo"]Probabilmente invece c entrano
Chi partecipa con entusiasmo agli scioperi probabilmente è lo stesso che di fronte alla dad si è dato per disperso giustificandosi con oscuri e ambigui cavilli del contratto di lavoro.[/quote]

Hai ragione,  che ambientaccio!Perché  non te ne torni a vendere modellini di aerei teteschi e della RSI, una mai abbastanza rimpianta repubblica dove le maestre non potevano scioperare?

Mi viene il dubbio che il nostro, non avendo mai fatto uno sciopero in vita sua, non sappia proprio che cosa sia uno sciopero, e in particolare non sappia nemmeno che chi sciopera PERDE la giornata di stipendio. Altrimenti non si capirebbe perché mai si ostini a metterlo sullo stesso identico piano del lavativo che fa il meno possibile "perché tanto è pagato lo stesso".

Io di scioperi ne ho fatti parecchi in passato, e ammetto che negli ultimi anni ne ho fatti molto di meno, ma non certo per missione sacrale di devozione al lavoro, né per avidità venale, ma semplicemente perché ho smesso di fare quelli che secondo me non servono a niente. Però mi sembra normale che si decida volta per volta quale sciopero si condivide e si ritiene utile, e quale no.

E non vedo cosa c'entri con l'assenteismo da furbetti, visto che appunto il giorno di sciopero non viene pagato, e lo sanno TUTTI.

Possibile che tutte queste fantomatiche maestre abbiano tanti di quei soldi da buttare via, da potersi permettere di fare uno sciopero alla settimana anche se non ci credono, ma solo per avere una giornata di vacanza?

[quote="seasparrow3"]

> per quanto riguarda il tempo di correzione,
per me si e' dilatato in proporzioni notevoli, e soprattutto
e' diventato molto piu' stancante di prima,
perche' prima correggevo solo verifiche cartacee ufficiali fatte in classe
(e potevo tranquillamente correggerle seduta a un tavolino,
o anche distesa sul letto con il gatto a fianco)

esatto a parte che il gatto potrebbe stare anche vicino al pc[/quote]

Ah, 'mbe', ma vuoi ammettere che il letto è più morbido?    ^_^

Io penso che paniscus, nave scuola nel mondo dell insegnamento, sappia che molte maestre, ma anche professoresse, sono " di buona famiglia", vale a dire coniugate con imprenditori o professionisti, inserite nell insegnamento senza mirabolanti motivazioni se non un blando arrotondamento, e pertanto si possono fare un baffo di perdere il venerdì di stipendio ( un " o piccolo" in famiglia) se questo vuol dire fare il weekend sulla neve o al mare in villetta.
Con questo non dico che sia la norma per tutti, però posso dire che fa parte della mentalità italiana di chi lavora nelle megaaziende o nello statale limitarsi rigidamente " a fare il suo" , tutto il resto " non è di mia competenza"
Ricordo di aver avuto a che fare con persone così anche quando nel 2006 ero esterno in una famosa (ex) torinese fabbrica di automobili..
Io avvito con la brugola, la torx non è di mia competenza si rivolga a caio

Invece sarei curiosa di sapere come hanno lavorato le maestre dell'infanzia (storie, lavoretti...?). Quelle di mia conoscenza hanno lavorato così, ma in pratica per l'infanzia è stata una non-scuola. Sono troppo piccoli per interagire a distanza. [/quote]

Per me è stato un lavoraccio: le maestre caricavano materiali una il lunedi una il giovedi, i materiali, 2-3 video da 10 minuti ben montati, di solito partivano da una storia raccontata con diverse modalità, con un cartone con audio delle maestre, con il teatrino delle ombre, leggendo un libro... poi da quella storia partivano le attività da fare, tante, per accrescere le diverse competenze: disegni con diverse tecniche, matching con diverse tecniche, lavoretti vari, balli. il tutto fotografato o ripreso e rimandato alle maestre. Sono indietro con l'ultima consegna.

Clavicembalo : >

risposta; mia aggiunta tra le ()

> molte maestre,
ma anche professoresse, sono < di buona famiglia >
vale a dire sposate con (ricchi) imprenditori o professionisti

e questo e' vero
io ho avuto un caso limite di una
che arrivava a scuola con varie migliaia di euro addosso
(scarpe comprese)

o anche ereditiere

sono tra le principali cause della rovina della scuola

> inserite nell'insegnamento
senza mirabolanti motivazioni se non un blando arrotondamento

aggiungo avere una ragione
per uscire di casa oltre allo shopping
< vado a scuola dai miei bambini > (da 14 in su figuratevi)

> e pertanto si possono fare un  baffo
di perdere il venerdi' (un giorno) di stipendio

si molti scioperi sono al venerdi' per la gioia di chi ha il sabato libero

poi ci sono quelle che non scioperano
perche' < i bambini > perderebbero ore
(ho sentito con le mie orecchie)

> un < o piccolo > in famiglia

e qua si sente lo studio dell'analisi

[quote="Clavicembalo"]Io penso che paniscus,  nave scuola nel mondo dell insegnamento, sappia che molte maestre, ma anche professoresse, sono " di buona famiglia", vale a dire coniugate con imprenditori o professionisti, inserite nell insegnamento senza mirabolanti motivazioni se non un blando arrotondamento, e pertanto si possono fare un baffo di perdere il venerdì di stipendio ( un " o piccolo" in famiglia) se questo vuol dire fare il weekend sulla neve o al mare in villetta.[/quote]

Spero che questa esternazione sia riconosciuta come vomitevole da qualsiasi persona civile e razionale che partecipi al forum.

[quote="pasqui74"]Invece sarei curiosa di sapere come hanno lavorato le maestre dell'infanzia (storie, lavoretti...?). Quelle di mia conoscenza hanno lavorato così, ma in pratica per l'infanzia è stata una non-scuola. Sono troppo piccoli per interagire a distanza. [/quote]

Per me è stato un lavoraccio: le maestre caricavano materiali una il lunedi una il giovedi, i materiali, 2-3 video da 10 minuti ben montati, di solito partivano da una storia raccontata con diverse modalità, con un cartone con audio delle maestre, con il teatrino delle ombre, leggendo un libro... poi da quella storia partivano le attività da fare, tante, per accrescere le diverse competenze: disegni con diverse tecniche, matching con diverse tecniche, lavoretti vari, balli. il tutto fotografato o ripreso e rimandato alle maestre. Sono indietro con l'ultima consegna.[/quote]

Perché, si sarebbe considerato auspicabile l'insegnamento in sincrono a distanza a orario pieno anche alla scuola dell'infanzia, anche quella a tempo pieno?

Cioè, che bambini di tre o quattro anni fossero esposti al videoterminale otto ore al giorno?

Il punto non era quante ore fare di sincrono, ma essere chiari sul fatto che le SPIEGAZIONI DOVESSERO ESSERE FATTE IN SINCRONO DALLE MAESTRE. È vergognoso delegare ai genitori l insegnamento delle divisioni in colonna, o delle regole grammaticali. Perche a quel punto con i libri a casa la figura della maestra diventa superflua, tanto basta seguire il libro , spiegare e fare gli esercizi. Poi oltre al danno la beffa, con le mail del maestre del tipo " ci mancate tanto bimbi"

Qui si stava parlando di scuola dell'infanzia, quella che qualche anno fa si chiamava "materna" e prima ancora "asilo". Alla materna si insegnano le divisioni in colonna?

Sono tornato in tema sulla primaria, allacciandomi al discorso sulle sincrone. Poi ognuno è libero di divagare sull infanzia

E anche parlando di scuola primaria (quella che una volta si chiamava "elementare"), potresti per favore illustrare in maniera plausibile COME avrebbero dovuto fare le maestre a spiegare le divisioni in colonna, ANCHE facendo lezioni in sincrono?

Facendosi riprendere con la videocamera e chiacchierando a voce di come si fanno le divisioni in colonna, senza nessun appiglio scritto? Oppure avrebbero dovuto comprarsi di tasca propria una lavagna che ingombra mezza parete di una stanza di casa propria e far riprendere in video quella?

Facci capire, per favore.

Chi aveva ipoteticamente due figli, uno in seconda e uno in quinta elementare, cosa avrebbe dovuto fare? Limitarsi a comprare di tasca propria due computer portatili individuali o due tablet per ognuno dei due figli (ovviamente con accesso illimitato alla connessione wireless da casa, senza alcun controllo da parte dei genitori di che cosa ci fanno) perché "erano necessari per la scuola", e mollarglieli in mano senza nessun limite, perché tanto dovevano pensarci le maestre?

Facci capire (2) per favore.

[quote="seasparrow3"]Clavicembalo : >

risposta; mia aggiunta tra le ()

> molte maestre,
ma anche professoresse, sono < di buona famiglia >
vale a dire sposate con (ricchi) imprenditori o professionisti


o anche ereditiere

sono tra le principali cause della rovina della scuola

[/quote]

Adesso vado a protestare dal mio... magari sono ereditiera e non lo sapevo! ^_^
Battute a parte, sarà stato così FORSE fino agli anni 80-90.

Adesso non mi sembra proprio di avere colleghe che insegnano solo "per uscire di casa". Ma probabilmente sarà una realtà provinciale la mia.
Secondo me, chi se lo può permettere sta a casa e di divertimenti ne trova quanti ne vuole.
Trovo umiliante comunque il quadretto femminile che avete costruito entrambi. "Non se po sentì!"

Lezioni sincrone ne abbiamo fatte alcune con piccolissimi gruppi. Carine ma faticose anche quelle, i materiali necessari e l'affiancamento sempre noi genitori abbiamo dovuto farlo. Ci hanno fatto lavorare tanto ma i nostri bimbi ne hanno giovato. Non mi posso lamentare neanche delle maestre del più grande, anche se hanno riproposto in DAD la classica lezione frontale.

Aggiungo, come moglie di un professionista, che mi sento offesa. Qualunquismo.

Direi che si spiegare le divisioni in colonna si sarebbe potuto spiegare allo stesso modo in cui io ho spiegato html e Javascript, tizio ha spiegato la fattura, Caio la fotosintesi clorofilliana, Mathieu il ciclo dell acqua e patrick la scomposizione con ruffini. C erano millemila modi, decine di applicazioni, dispositivi possibili, dai più raffazzonati a quelli più sofisticati. TUTTI però richiedevano una fonte di energia comune per funzionare, la buona volontà.
" studiate le regole sul libro" non deve e non può essere contemplato nelle funzioni di un insegnante,che sia della primaria o della Normale si Pisa

Prima di offendersi, leggete bene, altrimenti nel qualunquismo ci cadete voi.
Un'utente ha sollevato il problema che " se scioperi perdi un giorno di retribuzione ".
Io ho replicato che se tuo marito è un magistrato o un ingegnere che lavora con grandi commesse, probabilmente della mancata retribuzione di un giorno non te ne può fregare di meno. Questo è pacifico. Dopodiché ci sono docenti di buona famiglia motivati e non motivati. Io reputo che chi partecipa a scioperi INUTILI che mai hanno dato e mai daranno risultati, in maniera costante senza mai perdersene uno, NON È un insegnante motivato , e anche questo penso sia pacifico. E lo stesso dicasi di quegli insegnanti di vari gradi di scuole che dal 20 febbraio è stato necessario andare a cercarli a CHI L HA VISTO

[quote="Clavicembalo"]Io penso che paniscus,  nave scuola nel mondo dell insegnamento, sappia che molte maestre, ma anche professoresse, sono " di buona famiglia", vale a dire coniugate con imprenditori o professionisti,  inserite nell insegnamento senza mirabolanti motivazioni se non un blando arrotondamento,  e pertanto si possono fare un  baffo di perdere il venerdì di stipendio ( un " o piccolo" in famiglia) se questo vuol dire fare il weekend sulla neve o al mare in villetta.
Con questo non dico che sia la norma per tutti, però posso dire che fa parte della mentalità italiana di chi lavora nelle megaaziende o nello statale limitarsi rigidamente " a fare il suo" , tutto il resto " non è di mia competenza"
Ricordo di aver avuto a che fare con persone così anche quando nel 2006 ero esterno in una famosa (ex) torinese fabbrica di automobili..
Io avvito con la brugola, la torx non è di mia competenza si rivolga a caio
[/quote]

hai altri stereotipi p luoghi comuni da elargire o per oggi abbiamo raggiunto il tetto?
Hai notato che a Pasquetta piove sempre?

Io personalmente le colleghe "signore" mogli di imprenditori o di primari medici che venivano a scuola solo per passare il tempo, le ho viste per l'ultima volta più di 10 anni fa. Quelle poche che c'erano, sono già in pensione da un pezzo.

Nella mia esperienza attuale, la maggior parte delle donne insegnanti, o sono single e si mantengono per se stesse... oppure sono sposate o accompagnate con uomini che fanno lavori più o meno dello stesso livello loro, e che guadagnano quanto loro.

Le mogli viziate e spocchiose degli uomini veramente benestanti, NON fanno le insegnanti.

O stanno a casa e non fanno nulla (ovviamente, non fanno nemmeno le casalinghe, perché hanno qualcun altro che si occupa delle faccende di casa al posto loro),

oppure fanno lavori fasulli di cui non c'è bisogno, né nella loro famiglia, né nella società complessiva (tipo, fare le pubbliche relazioni per lo studio professionale del marito, o fare le prestanome per "progetti" sociali edificanti, o possedere la villetta di famiglia trasformata in un bed&breakfast, ma in pratica, gestita da altri).

Perché mai dovrebbero fare un lavoro che è considerato sfigato da quasi tutti?