Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
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Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
Promemoria primo messaggio :
Inizio io:
5^ Scienze Applicate, 30 alunni/e
16 Ingegneria
10 Mediche e paramediche
1 Storia
1 Economia
2 Mondo del Lavoro
Da voi com'è la situazione?
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Da voi com'è la situazione?
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
Ritorno al tema con una domanda brutale, che in realtà ha scatenato tutta la mia curiosità sul tema: ai miei tempi Ingegneria era la facoltà "difficile"... com'è possibile che ben 16 persone abbiano passato il test preliminare TOLC? Tra questi ci sono studenti e studentesse con un percorso nelle materie scientifiche disastroso, che ogni anno hanno raggiunto al massimo la soglia della sufficienza... è vero che hanno avuto la fortuna di avere un'insegnante estremamente selettiva, ma anche detto ciò mi sembrano numeri alti. Cosa ne pensate?
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="lucetta10"][quote="paniscus_2.1"]La maggior parte delle famiglie con il figlio interessato al liceo, sceglie il liceo più vicino a casa, strafregandosene del cosidetto "prestigio", o della tradizione storica della scuola... [/quote]
qui parliamo di licei storici di un certo prestigio, dove si formano i figli di... direi che se non se ne hanno sul territorio, non si possono fare raffronti. Al giornalista RAI piuttosto che all'intellettuale radical chic non interessa nulla che il figlio faccia calcetto[/quote]
Allora non stiamo affatto parlando del prestigio didattico della scuola, ma delle prospettive di arrampicata sociale che potrebbero aprirsi frequentando quell'ambiente, che è molto diverso.
La famiglia "normale" che spinge a tutti i costi perché il figlio frequenti il liceo chic di prestigio, non lo fa perché pensa davvero che quella scuola sia didatticamente migliore e che lo prepari meglio... ma lo fa perché spera che, in tal modo, faccia amicizia con i figli dell'intellettuale radical chic, del giornalista RAI, del politico o del barone universitario, e che si incunei in un ambiente sociale più elevato di quello in cui è nato.
Immagino che siano situazioni che si verificano solo nelle grandi metropoli, dove di scuole dello stesso indirizzo di studi ce ne sono talmente tante che una o due possono pure permettersi di assumere il ruolo di "scuole di elite". In una città più piccola, se di licei classici ce ne sono solo tre e di scientifici solo quattro, è inevitabile che finiscano per assestarsi tutti su livelli quasi uguali (e nelle cittadine di provincia non se ne parla nemmeno)...
qui parliamo di licei storici di un certo prestigio, dove si formano i figli di... direi che se non se ne hanno sul territorio, non si possono fare raffronti. Al giornalista RAI piuttosto che all'intellettuale radical chic non interessa nulla che il figlio faccia calcetto[/quote]
Allora non stiamo affatto parlando del prestigio didattico della scuola, ma delle prospettive di arrampicata sociale che potrebbero aprirsi frequentando quell'ambiente, che è molto diverso.
La famiglia "normale" che spinge a tutti i costi perché il figlio frequenti il liceo chic di prestigio, non lo fa perché pensa davvero che quella scuola sia didatticamente migliore e che lo prepari meglio... ma lo fa perché spera che, in tal modo, faccia amicizia con i figli dell'intellettuale radical chic, del giornalista RAI, del politico o del barone universitario, e che si incunei in un ambiente sociale più elevato di quello in cui è nato.
Immagino che siano situazioni che si verificano solo nelle grandi metropoli, dove di scuole dello stesso indirizzo di studi ce ne sono talmente tante che una o due possono pure permettersi di assumere il ruolo di "scuole di elite". In una città più piccola, se di licei classici ce ne sono solo tre e di scientifici solo quattro, è inevitabile che finiscano per assestarsi tutti su livelli quasi uguali (e nelle cittadine di provincia non se ne parla nemmeno)...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="@melia"]solo uno vuole continuare con lo sport e sta studiando, oltre che per il test universitario, anche per entrare nelle Fiamme gialle.
[/quote]
i concorsi per fiamme gialle (idem per gli altri gruppi sportivi militari) non sono per soli titoli?
[/quote]
i concorsi per fiamme gialle (idem per gli altri gruppi sportivi militari) non sono per soli titoli?
GG82- Messaggi : 1335
Data d'iscrizione : 08.08.13
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="lucetta10"]No, parliamo anche di merito didattico, di licei realmente selettivi con una offerta di qualità, favorita certo da una utenza selezionata, ma pur sempre di reale prestigio e realmente formativi, in cima a ogni rilevamento, che piacciono tanto alla Fondazione Agnelli.
Esistono famiglie che instradano i figli, non necessariamente dotati, verso percorsi difficili (che capita non riescano a completare, o che completino con lacrime e sangue) stabilmente frequentati da tutta la genìa, in licei storici dove l'elenco di docenti e studenti comprende studiosi e intellettuali.
La classe dirigente del paese e la buona borghesia intellettuale non manda certo i figli nel liceo di campagna perché abbia più tempo per raccogliere margherite e giocare a bocce, non solo a Roma!
Quello lo fa semmai qualche volgarotto imprenditore del nord-est[/quote]
Penso che la situazione romana sia del tutto particolare, ben diversa, ad esempio, da quella milanese.
Da noi i licei, ma anche i tecnici, sono praticamente tutti di buon livello, anche secondo Gavosto, che coi suoi parametri un po’ astrusi relega in fondo alle classifiche quasi solo alcuni istituti privati che effettivamente valgono poco o niente.
E poi non abbiamo scuole di campagna, la provincia è un unico fittissimo agglomerato urbano con poche aree agricole o boschive.
Comunque i licei storici sonno effettivamente scelti spesso per tradizione familiare, anche perché in centro abitano proprio quelle famiglie, ricche e borghesi, che hanno sempre studiato in quegli istituti, o da chi è davvero bravo.
Esistono famiglie che instradano i figli, non necessariamente dotati, verso percorsi difficili (che capita non riescano a completare, o che completino con lacrime e sangue) stabilmente frequentati da tutta la genìa, in licei storici dove l'elenco di docenti e studenti comprende studiosi e intellettuali.
La classe dirigente del paese e la buona borghesia intellettuale non manda certo i figli nel liceo di campagna perché abbia più tempo per raccogliere margherite e giocare a bocce, non solo a Roma!
Quello lo fa semmai qualche volgarotto imprenditore del nord-est[/quote]
Penso che la situazione romana sia del tutto particolare, ben diversa, ad esempio, da quella milanese.
Da noi i licei, ma anche i tecnici, sono praticamente tutti di buon livello, anche secondo Gavosto, che coi suoi parametri un po’ astrusi relega in fondo alle classifiche quasi solo alcuni istituti privati che effettivamente valgono poco o niente.
E poi non abbiamo scuole di campagna, la provincia è un unico fittissimo agglomerato urbano con poche aree agricole o boschive.
Comunque i licei storici sonno effettivamente scelti spesso per tradizione familiare, anche perché in centro abitano proprio quelle famiglie, ricche e borghesi, che hanno sempre studiato in quegli istituti, o da chi è davvero bravo.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="pino mugo"]L universita per moltissimi giovani è un posteggio. Un club per spassarsela e fare aperitivi, non lavorare fino a 35+ . Anni fa risultavano esenti talune facoltà, come ingegneria, dove solitamente chi si scriveva era consapevole di cosa andava incontro..
Oggi probabilmente si sono sdoganate tutte. L asticella si sarà abbassata anche li..
Io ho fatto il test di ingegneria nel 1997, vecchio ordinamento quinquennale .Con me due miei compagni di scuola con voti più bassi. Il test non era vincolante ma sconsigliavano l iscrizione a chi non avesse totalizzato tot punti. I miei ex compagni di superiori in effetti lo fecero maluccio e sparirono in pochi mesi.
A distanza di 23 anni due ipotesi: si iscrivono cani e porci ma poi al primo anno c è una scrematura pazzesca, come ai miei tempi.
Oppure il buonismo e l inclusiine hanno infettato anche ingegneria e si tende a ridurreil numero dei respinti, la voce circola ed ecco che anche ingegneria si riempie di vagabondi nullafacenti da aperitivo [/quote]
Ma perché parli sempre per stereotipi?
L’età media dei laureati si è abbassata moltissimo ed è di 25,8 anni totale tra I e II livello nel 2019
Al nord ci si laurea più in fretta che al centro e al sud, nelle libere università (non telemetiche) prima che nelle statali e le donne prima degli uomini.
Il 55,6% dei laureati 2019 si è laureato in corso e un altro 20% e più ha concluso entro un anno fuori corso.
Anche gli abbandoni sono diminuiti molto e sono al di sotto del 20%, anche perché si è capito che non pochi erano cambi di corso, soprattutto da parte di chi, non entrato in corsi a numero chiuso, cambia l’anno successivo se ammesso al corso di interesse. (Dati Almalaurea e anagrafe nazionale studenti)
A suo tempo io ho monitorato i corsi di laurea delle mie figlie, a ingegneria dei materiali al Poli su un’ottantina di iscritti al I anno 70 hanno terminato la triennale e quasi tutti anche la magistrale, a biotecnologie mediche alla statale su 90 ammessi al I anno più di 2/3 hanno concluso la triennale, mentre alla magistrale dei 50 ammessi due si sono ritirati subito, tutti gli altri hanno concluso gli studi piuttosto in fretta, e più di metà si sono presi pure il dottorato, in Italia o all’estero, prima dei trent’anni.
Tutti lavorano e si godono l’aperitivo dopo essersi guadagnati la michetta.
Il tolc è simile al tol del politecnico, privilegia le domande di logica ed è a crocette, quindi non è impossibile anche per chi non è brillantissimo, magari per poca voglia di stare sui libri, ma sa usare la testa, inoltre lo si può ripetere una volta al mese fino a quando lo si supera, ecco allora che tra gennaio e luglio in tanti lo passano.
Sul fatto poi Che il livello medio degli studenti sia calato molto dai tuoi tempi ad oggi comunque hai pienamente ragione.
In tanti anni di Poli ho visto cose che voi umani ...
Oggi probabilmente si sono sdoganate tutte. L asticella si sarà abbassata anche li..
Io ho fatto il test di ingegneria nel 1997, vecchio ordinamento quinquennale .Con me due miei compagni di scuola con voti più bassi. Il test non era vincolante ma sconsigliavano l iscrizione a chi non avesse totalizzato tot punti. I miei ex compagni di superiori in effetti lo fecero maluccio e sparirono in pochi mesi.
A distanza di 23 anni due ipotesi: si iscrivono cani e porci ma poi al primo anno c è una scrematura pazzesca, come ai miei tempi.
Oppure il buonismo e l inclusiine hanno infettato anche ingegneria e si tende a ridurreil numero dei respinti, la voce circola ed ecco che anche ingegneria si riempie di vagabondi nullafacenti da aperitivo [/quote]
Ma perché parli sempre per stereotipi?
L’età media dei laureati si è abbassata moltissimo ed è di 25,8 anni totale tra I e II livello nel 2019
Al nord ci si laurea più in fretta che al centro e al sud, nelle libere università (non telemetiche) prima che nelle statali e le donne prima degli uomini.
Il 55,6% dei laureati 2019 si è laureato in corso e un altro 20% e più ha concluso entro un anno fuori corso.
Anche gli abbandoni sono diminuiti molto e sono al di sotto del 20%, anche perché si è capito che non pochi erano cambi di corso, soprattutto da parte di chi, non entrato in corsi a numero chiuso, cambia l’anno successivo se ammesso al corso di interesse. (Dati Almalaurea e anagrafe nazionale studenti)
A suo tempo io ho monitorato i corsi di laurea delle mie figlie, a ingegneria dei materiali al Poli su un’ottantina di iscritti al I anno 70 hanno terminato la triennale e quasi tutti anche la magistrale, a biotecnologie mediche alla statale su 90 ammessi al I anno più di 2/3 hanno concluso la triennale, mentre alla magistrale dei 50 ammessi due si sono ritirati subito, tutti gli altri hanno concluso gli studi piuttosto in fretta, e più di metà si sono presi pure il dottorato, in Italia o all’estero, prima dei trent’anni.
Tutti lavorano e si godono l’aperitivo dopo essersi guadagnati la michetta.
Il tolc è simile al tol del politecnico, privilegia le domande di logica ed è a crocette, quindi non è impossibile anche per chi non è brillantissimo, magari per poca voglia di stare sui libri, ma sa usare la testa, inoltre lo si può ripetere una volta al mese fino a quando lo si supera, ecco allora che tra gennaio e luglio in tanti lo passano.
Sul fatto poi Che il livello medio degli studenti sia calato molto dai tuoi tempi ad oggi comunque hai pienamente ragione.
In tanti anni di Poli ho visto cose che voi umani ...
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="lucetta10"]
Si sceglie per livello, non per reddito (ma certo il livello risente molto del reddito, con buona pace di tutti).
Il ragazzino bravo non guarda a un professionale nemmeno a pagarlo e nemmeno se la famiglia ha il ristorante in riva al mare e la scelta potrebbe avere un senso; quello scarso potrebbe andare al liceo solo se fragile, alla ricerca di un ambiente più protetto.
In genere e molto a spanne, se il voto di uscita è 9 o 10 il liceo è assicurato, le altre scelte partono dal 7, l'8 se la gioca al massimo con un tecnico.
E' vera però una cosa. La famiglia upper class ancora indirizza il figlio, quali che siano i risultati le attitudini o altro, verso il liceo di prestigio fichetto, fosse anche a 20 chilometri di traffico da casa (parliamo di Roma città).
Paradossalmente c'è più mobilità tra ragazzi di famiglie umili che tra quelli di famiglie di buona borghesia [/quote]
Non sono d'accordo, la tua è una visione consolatoria e tipica da docente di italiano.
I figli di stranieri: pochi di loro scelgono l'istruzione liceale, quasi tutti si orientano sul tecnico. E non per i costi della scuola, ma per poter lavorare il prima possibile. Ho visto molti ragazzi e soprattutto ragazze con genitori dell'est "ripiegare" sul tecnico malgrado avessero teste per fare lo scientifico o il classico; e anche qui consigliati dalla docente di lettere che la pensa come te, cioè che "si sceglie per livello". Salvo poi mettere voti più bassi del dovuto ai figli di stranieri rispetto alle capre italiane, perché "Constantina non merita l'otto, ha anche un po' di accento rumeno" salvo poi proporlo per Giggetto che è un italianissimo e simpatico scansafatiche dall'accento romano.
Ripeto poi che sarei per abolire tutta la noiosissima trafila del consiglio orientativo, che non fa altro che confermare il pregiudizio infondato per il quale gli alunni vanno indirizzati nelle varie scuole "per livello" e non per predisposizione, per cui (con un voto di tolleranza) agli alunni con dieci viene generalmente consigliato il classico, a quelli con il nove lo scientifico, a quelli con l'otto il linguistico, a quelli con 7 il tecnico, a quelli con il 6, il 5 o il 4 il professionale.
Si sceglie per livello, non per reddito (ma certo il livello risente molto del reddito, con buona pace di tutti).
Il ragazzino bravo non guarda a un professionale nemmeno a pagarlo e nemmeno se la famiglia ha il ristorante in riva al mare e la scelta potrebbe avere un senso; quello scarso potrebbe andare al liceo solo se fragile, alla ricerca di un ambiente più protetto.
In genere e molto a spanne, se il voto di uscita è 9 o 10 il liceo è assicurato, le altre scelte partono dal 7, l'8 se la gioca al massimo con un tecnico.
E' vera però una cosa. La famiglia upper class ancora indirizza il figlio, quali che siano i risultati le attitudini o altro, verso il liceo di prestigio fichetto, fosse anche a 20 chilometri di traffico da casa (parliamo di Roma città).
Paradossalmente c'è più mobilità tra ragazzi di famiglie umili che tra quelli di famiglie di buona borghesia [/quote]
Non sono d'accordo, la tua è una visione consolatoria e tipica da docente di italiano.
I figli di stranieri: pochi di loro scelgono l'istruzione liceale, quasi tutti si orientano sul tecnico. E non per i costi della scuola, ma per poter lavorare il prima possibile. Ho visto molti ragazzi e soprattutto ragazze con genitori dell'est "ripiegare" sul tecnico malgrado avessero teste per fare lo scientifico o il classico; e anche qui consigliati dalla docente di lettere che la pensa come te, cioè che "si sceglie per livello". Salvo poi mettere voti più bassi del dovuto ai figli di stranieri rispetto alle capre italiane, perché "Constantina non merita l'otto, ha anche un po' di accento rumeno" salvo poi proporlo per Giggetto che è un italianissimo e simpatico scansafatiche dall'accento romano.
Ripeto poi che sarei per abolire tutta la noiosissima trafila del consiglio orientativo, che non fa altro che confermare il pregiudizio infondato per il quale gli alunni vanno indirizzati nelle varie scuole "per livello" e non per predisposizione, per cui (con un voto di tolleranza) agli alunni con dieci viene generalmente consigliato il classico, a quelli con il nove lo scientifico, a quelli con l'otto il linguistico, a quelli con 7 il tecnico, a quelli con il 6, il 5 o il 4 il professionale.
Ultima modifica di herman il lattoniere il Mer Lug 01, 2020 6:11 am - modificato 2 volte.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="seasparrow3"]
tanto per essere chiari insieme alla Lombardia
producono il 30% del PIL che il resto di italia [u]si mangia[/u] [/quote]
e con questo l'indefesso numeratore di interventi finisce nella mia lista nera
tanto per essere chiari insieme alla Lombardia
producono il 30% del PIL che il resto di italia [u]si mangia[/u] [/quote]
e con questo l'indefesso numeratore di interventi finisce nella mia lista nera
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="herman il lattoniere"] Salvo poi mettere voti più bassi del dovuto ai figli di stranieri rispetto alle capre italiane, perché "Constantina non merita l'otto, ha anche un po' di accento rumeno" salvo poi proporlo per Giggetto che è un italianissimo e simpatico scansafatiche dall'accento romano. [/quote]
Premettendo che non lavoro alle medie, ma nella mia esperienza esiste anche l'effetto contrario: voti alti distribuiti con disinvoltura agli stranieri ancora più volentieri che agli italiani, perché si presume che debbano essere tutti svantaggiati per definizione, e che li si debba "risarcire" di questo svantaggio. Ho colleghi che sostengono che si dovrebbero automaticamente attivare i protocolli di BES per chiunque abbia origini straniere, anche se fosse di terza o quarta generazione... e che ogni volta che intercettano uno con un cognome non italiano, ci provano sempre a proporlo, fosse pure il figlio di una borghesissima e coltissima coppia mista, perfettamente bilingue o trilingue, cittadino italiano e con tutto il percorso scolastico fatto in Italia : (
Premettendo che non lavoro alle medie, ma nella mia esperienza esiste anche l'effetto contrario: voti alti distribuiti con disinvoltura agli stranieri ancora più volentieri che agli italiani, perché si presume che debbano essere tutti svantaggiati per definizione, e che li si debba "risarcire" di questo svantaggio. Ho colleghi che sostengono che si dovrebbero automaticamente attivare i protocolli di BES per chiunque abbia origini straniere, anche se fosse di terza o quarta generazione... e che ogni volta che intercettano uno con un cognome non italiano, ci provano sempre a proporlo, fosse pure il figlio di una borghesissima e coltissima coppia mista, perfettamente bilingue o trilingue, cittadino italiano e con tutto il percorso scolastico fatto in Italia : (
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="GG82"][quote="@melia"]solo uno vuole continuare con lo sport e sta studiando, oltre che per il test universitario, anche per entrare nelle Fiamme gialle.
[/quote]
i concorsi per fiamme gialle (idem per gli altri gruppi sportivi militari) non sono per soli titoli? [/quote]
Mi pareva di aver capito di no, ma magari mi sbaglio io.
Forse lui ha semplicemente detto che si sta preparando per il concorso per le fiamme gialle, io ho creduto che stesse studiando, mentre lui intendeva che si stava allenando duramente per vincere le prossime gare.
[/quote]
i concorsi per fiamme gialle (idem per gli altri gruppi sportivi militari) non sono per soli titoli? [/quote]
Mi pareva di aver capito di no, ma magari mi sbaglio io.
Forse lui ha semplicemente detto che si sta preparando per il concorso per le fiamme gialle, io ho creduto che stesse studiando, mentre lui intendeva che si stava allenando duramente per vincere le prossime gare.
@melia- Messaggi : 4461
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Località : Padova
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="paniscus_2.1"]
Premettendo che non lavoro alle medie, ma nella mia esperienza esiste anche l'effetto contrario: voti alti distribuiti con disinvoltura agli stranieri ancora più volentieri che agli italiani, perché si presume che debbano essere tutti svantaggiati per definizione, e che li si debba "risarcire" di questo svantaggio. Ho colleghi che sostengono che si dovrebbero automaticamente attivare i protocolli di BES per chiunque abbia origini straniere, anche se fosse di terza o quarta generazione... e che ogni volta che intercettano uno con un cognome non italiano, ci provano sempre a proporlo, fosse pure il figlio di una borghesissima e coltissima coppia mista, perfettamente bilingue o trilingue, cittadino italiano e con tutto il percorso scolastico fatto in Italia : ( [/quote]
succede anche questo, ma è l'altra faccia della stessa medaglia, cioè il classismo
Premettendo che non lavoro alle medie, ma nella mia esperienza esiste anche l'effetto contrario: voti alti distribuiti con disinvoltura agli stranieri ancora più volentieri che agli italiani, perché si presume che debbano essere tutti svantaggiati per definizione, e che li si debba "risarcire" di questo svantaggio. Ho colleghi che sostengono che si dovrebbero automaticamente attivare i protocolli di BES per chiunque abbia origini straniere, anche se fosse di terza o quarta generazione... e che ogni volta che intercettano uno con un cognome non italiano, ci provano sempre a proporlo, fosse pure il figlio di una borghesissima e coltissima coppia mista, perfettamente bilingue o trilingue, cittadino italiano e con tutto il percorso scolastico fatto in Italia : ( [/quote]
succede anche questo, ma è l'altra faccia della stessa medaglia, cioè il classismo
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="Annaangelaelvira"][quote="pino mugo"]
A distanza di 23 anni due ipotesi: si iscrivono cani e porci ma poi al primo anno c è una scrematura pazzesca, come ai miei tempi.
Oppure il buonismo e l inclusiine hanno infettato anche ingegneria e si tende a ridurreil numero dei respinti, la voce circola ed ecco che anche ingegneria si riempie di vagabondi nullafacenti da aperitivo [/quote]
Ma perché parli sempre per stereotipi?
L’età media dei laureati si è abbassata moltissimo ed è di 25,8 anni totale tra I e II livello nel 2019
(...)
Il 55,6% dei laureati 2019 si è laureato in corso e un altro 20% e più ha concluso entro un anno fuori corso.
Anche gli abbandoni sono diminuiti molto e sono al di sotto del 20%, anche perché si è capito che non pochi erano cambi di corso, soprattutto da parte di chi, non entrato in corsi a numero chiuso, cambia l’anno successivo se ammesso al corso di interesse. (Dati Almalaurea e anagrafe nazionale studenti)[/quote]
Beh, se è vero che l'età di laurea si è abbassata moltissimo, che gli abbandoni sono diminuiti e che sono diminuiti anche i fuoricorso, vuol dire una cosa sola, che le richieste di studio sono diminuite, che gli esami sono diventati più facili e che il livello di preparazione conseguita è calato.
Non vedo perché definirlo "stereotipo", è una realtà.
A distanza di 23 anni due ipotesi: si iscrivono cani e porci ma poi al primo anno c è una scrematura pazzesca, come ai miei tempi.
Oppure il buonismo e l inclusiine hanno infettato anche ingegneria e si tende a ridurreil numero dei respinti, la voce circola ed ecco che anche ingegneria si riempie di vagabondi nullafacenti da aperitivo [/quote]
Ma perché parli sempre per stereotipi?
L’età media dei laureati si è abbassata moltissimo ed è di 25,8 anni totale tra I e II livello nel 2019
(...)
Il 55,6% dei laureati 2019 si è laureato in corso e un altro 20% e più ha concluso entro un anno fuori corso.
Anche gli abbandoni sono diminuiti molto e sono al di sotto del 20%, anche perché si è capito che non pochi erano cambi di corso, soprattutto da parte di chi, non entrato in corsi a numero chiuso, cambia l’anno successivo se ammesso al corso di interesse. (Dati Almalaurea e anagrafe nazionale studenti)[/quote]
Beh, se è vero che l'età di laurea si è abbassata moltissimo, che gli abbandoni sono diminuiti e che sono diminuiti anche i fuoricorso, vuol dire una cosa sola, che le richieste di studio sono diminuite, che gli esami sono diventati più facili e che il livello di preparazione conseguita è calato.
Non vedo perché definirlo "stereotipo", è una realtà.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Progetti di vita dei vostri studenti e studentesse.
[quote="lucetta10"][quote="herman il lattoniere"][quote="paniscus_2.1"]
Premettendo che non lavoro alle medie, ma nella mia esperienza esiste anche l'effetto contrario: voti alti distribuiti con disinvoltura agli stranieri ancora più volentieri che agli italiani, perché si presume che debbano essere tutti svantaggiati per definizione, e che li si debba "risarcire" di questo svantaggio. Ho colleghi che sostengono che si dovrebbero automaticamente attivare i protocolli di BES per chiunque abbia origini straniere, anche se fosse di terza o quarta generazione... e che ogni volta che intercettano uno con un cognome non italiano, ci provano sempre a proporlo, fosse pure il figlio di una borghesissima e coltissima coppia mista, perfettamente bilingue o trilingue, cittadino italiano e con tutto il percorso scolastico fatto in Italia : ( [/quote]
succede anche questo, ma è l'altra faccia della stessa medaglia, cioè il classismo
[/quote]
e soprattutto una grande impreparazione riguardo all'insegnamento in contesti L2 della scuola, che tratta come svantaggio il bilinguismo! [/quote]
Invece è un gran vantaggio. Non è così per tutti gli stranieri (e c'entrano anche la nazionalità e la lingua madre, oltre che il livello socio-economico della famiglia), ma gran parte di loro, che magari sono bravi nelle altre materie perché la testa ce l'hanno e studiano, fanno errori di ortografia, lessico e morfosintassi in quantità industriali che neanche il più disastrato degli italiani fa. E se lo si fa notare si passa per razzista, classista o per quello che non capisce che il bilinguismo è un'opportunità e non uno svantaggio. E allora qual è l'alternativa a far finta di non vederli e ad alzare il voto anche in italiano? Ma poi per coerenza va a finire che lo devi alzare anche all'italiano disastrato per non fare discriminazioni. Ma ieri non eravate sempre voi che dicevate che la questione delle capacità espressive nello scritto era la questione fondamentale della scuola italiana e quelli di matematica dicevano che era colpa di quelli di italiano che alzavano i voti e quella di italiano che era colpa di quelli delle materie scientifiche che non tenevano conto della forma scritta (così molti stranieri avrebbero voti più bassi anche nelle materie scientifiche, al di là della retorica dei contesti L2 e delle opportunità del bilinguismo)? Decidetevi una buona volta.
Premettendo che non lavoro alle medie, ma nella mia esperienza esiste anche l'effetto contrario: voti alti distribuiti con disinvoltura agli stranieri ancora più volentieri che agli italiani, perché si presume che debbano essere tutti svantaggiati per definizione, e che li si debba "risarcire" di questo svantaggio. Ho colleghi che sostengono che si dovrebbero automaticamente attivare i protocolli di BES per chiunque abbia origini straniere, anche se fosse di terza o quarta generazione... e che ogni volta che intercettano uno con un cognome non italiano, ci provano sempre a proporlo, fosse pure il figlio di una borghesissima e coltissima coppia mista, perfettamente bilingue o trilingue, cittadino italiano e con tutto il percorso scolastico fatto in Italia : ( [/quote]
succede anche questo, ma è l'altra faccia della stessa medaglia, cioè il classismo
[/quote]
e soprattutto una grande impreparazione riguardo all'insegnamento in contesti L2 della scuola, che tratta come svantaggio il bilinguismo! [/quote]
Invece è un gran vantaggio. Non è così per tutti gli stranieri (e c'entrano anche la nazionalità e la lingua madre, oltre che il livello socio-economico della famiglia), ma gran parte di loro, che magari sono bravi nelle altre materie perché la testa ce l'hanno e studiano, fanno errori di ortografia, lessico e morfosintassi in quantità industriali che neanche il più disastrato degli italiani fa. E se lo si fa notare si passa per razzista, classista o per quello che non capisce che il bilinguismo è un'opportunità e non uno svantaggio. E allora qual è l'alternativa a far finta di non vederli e ad alzare il voto anche in italiano? Ma poi per coerenza va a finire che lo devi alzare anche all'italiano disastrato per non fare discriminazioni. Ma ieri non eravate sempre voi che dicevate che la questione delle capacità espressive nello scritto era la questione fondamentale della scuola italiana e quelli di matematica dicevano che era colpa di quelli di italiano che alzavano i voti e quella di italiano che era colpa di quelli delle materie scientifiche che non tenevano conto della forma scritta (così molti stranieri avrebbero voti più bassi anche nelle materie scientifiche, al di là della retorica dei contesti L2 e delle opportunità del bilinguismo)? Decidetevi una buona volta.
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