Le scuole aperte d'estate non piacciono a docenti, alunni e genitori

Promemoria primo messaggio :

Scuola d’Estate 2021: l’80% dei docenti, studenti e genitori non parteciperà

https://www.tecnicadellascuola.it/scuola-destate-2021-l80-dei-docenti-studenti-e-genitori-non-partecipera-sondaggio

Quasi il 90% dei docenti, oltre l’80% degli alunni e tre genitori su quattro, si sono dichiarati disinteressati alle attività della Scuola d’Estate.


Forse sarebbe stato meglio destinare i soldi all'eliminazione delle classi pollaio, il vero grande problema della scuola italiana.

franco71 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:https://www.orizzontescuola.it/diretta-recovery-plan-unoccasione-per-la-scuola-intervista-con-valentina-aprea-forza-italia/

In pochi giorni siamo passati dalla Aprea che stava per coprirci d'oro a Bianchi che prevede "riconoscimenti".

https://www.orizzontescuola.it/bianchi-il-piano-estate-e-ponte-verso-anno-scolastico-nuovo-e-verso-nuova-scuola/

Chi accetterà l'incarico si meriterà niente più di quello che gli daranno.

Non so se l'articolo sia stato modificato rispetto a ieri, si parla di riconoscimenti economici, almeno nel titolo.

se i riconoscimenti economici sono quelli che ho letto ieri, relativi ai PON, sono ipertassati e al netto pochi soldi, un motivo ulteriore per desistere, sinceramente per rinunciare a riposo dovrei essere quantomeno allettata da cifre consistenti, se si tratta di guadagnare quattro spiccioli, il gioco non vale la candela!

Non so Rick...

Non vedo la grande rivoluzione delle scuole aperte d'Estate (parlo delle superiori); i corsi di recupero sono sempre esistiti, bastava aumentare i fondi per essi in modo da renderli più ampi e strutturati... ben venga se questa iniziativa si traduce in ciò, ma non mi sembra una svolta epocale...

Non serve a nulla questo provvedimento: non consente il recupero delle carenze dovute alla pandemia, non riduce nessuna criticità organizzativa lasciando dotazioni organiche docenti insufficenti e classi troppo affollate, non risponde al bisogno educativo di socialità dei ragazzi, che risulta già soddisfatto naturalmente durante le vacanze estive.

La smettano di prendere in giro docenti e studenti.

Se vogliono il tempo pieno, ovvero l'ampliamento dell'orario di lavoro dei docenti con il conseguente aumento dell'offerta didattico formativa come avviene ad esempio nel modello tedesco, facciano una riforma seria che introduca indirizzi scolastici nuovi e la valorizzazione di quelli esistenti che "funzionano" pagando i docenti nella media europea (da 500 a 800 euro in più al mese).

Questo invece è un provvedimento spot chiaramente cosmetico da rivendere in campagna elettorale (abbiamo pensato alla scuola) al quale nessuno darà credito, a parte i soliti media mainstream.

PON - quindi altri adempimenti burocratici che le scuole dovranno eseguire...

Aristideprof ha scritto:Forse sarebbe stato meglio destinare i soldi all'eliminazione delle classi pollaio, il vero grande problema della scuola italiana.

Questo non vogliono assolutamente farlo. Significherebbe aumento della spesa pubblica corrente, quindi peccato mortale nella loro religione.

elirpe ha scritto:Non so Rick...

Non vedo la grande rivoluzione delle scuole aperte d'Estate (parlo delle superiori); i corsi di recupero sono sempre esistiti, bastava aumentare i fondi per essi in modo da renderli più ampi e strutturati... ben venga se questa iniziativa si traduce in ciò, ma non mi sembra una svolta epocale...

Questa iniziativa rientra nell'ennesimo modello di scuola progettificio PON.

Scuola d’estate, un dirigente: manderò indietro i soldi

https://www.tecnicadellascuola.it/scuola-destate-un-dirigente-mandero-indietro-i-soldi

"Caro Ministro, pensi piuttosto a spendere i soldi per far partire in sicurezza a settembre le scuole, dotandole di ventilatori d’aria in ogni aula, aumentando l’organico dell’autonomia che si basa ancora sui vecchi parametri di tagli, riducendo il numero di alunni per classe, dando i soldi per la piccola manutenzione direttamente alle scuole e non ai comuni o alle ex province che non ce la fanno a inseguire le emergenze"

Infatti dietro i roboanti proclami ministeriali poi quasi 1/5 dei fondi pon viene poi restituito all'autorità di gestione.

Qui siamo alle solite, caricano di burocrazia cervellotica le scuole che non hanno tempo per occuparsi di ulteriori adempimenti burocratici (da svolgere teoricamente fuori dal normale orario di lavoro), quindi è progetto da respingere in toto.

Sperando di non avere DS avventurieri (magari freschi di nomina) che aderiscono non sapendo la mole di adempimenti (in parte per la cervellotica burocrazia europea, in parte per altrettanto cervellotica burocrazia italiana) richiesti per avere i fondi.

https://www.ilsole24ore.com/art/tra-scuole-e-fondi-ue-rapporti-difficili-molte-rinunciano-ACz8HBP


Anquap, il sindacato dei direttori dei servizi generali e amministrativi(Dsga) parlò di «perdurante angheria burocratica». L’associazione dei presidi (Anp) denunciò la «vera e propria vessazione» in atto: nel mirino la burocrazia del Pon che «scoraggia l’adesione» e «rende impossibile l’utilizzo dei fondi».

"dando i soldi per la piccola manutenzione direttamente alle scuole e non ai comuni o alle ex province che non ce la fanno a inseguire le emergenze"
Purtroppo, ohibò, quando i soldi transitano in province e comune tendono ad essere assorbiti in misteriosi buchi neri e spariscono...
Da anni attendiamo che qualche magistrato- astrofisico cerchi di capire queste sparizioni misteriose...

Aristideprof ha scritto:Scuola d’estate, un dirigente: manderò indietro i soldi

https://www.tecnicadellascuola.it/scuola-destate-un-dirigente-mandero-indietro-i-soldi

"Caro Ministro, pensi piuttosto a spendere i soldi per far partire in sicurezza a settembre le scuole, dotandole di ventilatori d’aria in ogni aula, aumentando l’organico dell’autonomia che si basa ancora sui vecchi parametri di tagli, riducendo il numero di alunni per classe, dando i soldi per la piccola manutenzione direttamente alle scuole e non ai comuni o alle ex province che non ce la fanno a inseguire le emergenze"

Evidentemente quei fondi non possono essere destinati per fare quelle cose. Che quest'ultime siano più o parimenti necessarie sono d'accordo.

Enoc ha scritto: facciano una riforma seria che introduca indirizzi scolastici nuovi e la valorizzazione di quelli esistenti che "funzionano" pagando i docenti nella media europea (da 500 a 800 euro in più al mese).

da 500 a 800 euro in più?



Osce ha pubblicato un rapporto comparativo tra le retribuzioni degli insegnanti. E secondo lo studio gli insegnanti italiani sono quelli pagati meno a tutti i livelli

https://www.agi.it/economia/stipendi_insegnanti_professori_europa-4959928/news/2019-02-08/

"il divario aumenta a confronto con i tedeschi che a fine mese portano a casa mediamente il doppio. "

"Un insegnante di scuola primaria in Germania guadagna mediamente 49.185 euro a inizio carriera e 65.500 alla fine. Per i professori di primo grado (medie) lo stipendio è 55.292 all’inizio e 72.600 prima di andare in pensione. Mentre negli istituti superiori i docenti guadagnano 55.563 freschi di laurea e 80.375 a fine carriera. In altre parole, nell’infanzia c’è una differenza con l’Italia di 24.378 euro, nella primaria di 26.547, nelle medie inferiori di 28.550, nelle superiori di 28.820 euro."

Spero solo che aumentare il tempo scuola voglia significare aumentare il numero dei docenti e non l' orario di lavoro dei docenti !

Già siamo la categoria con la maggiore incidenza di "Burn out" , aumentando l'orario di lavoro dei docenti, le scuole si trasformerebbero in ospedali psichiatrici ...

Intanto ci godiamo tutti i primati della nostra categoria:


-  I docenti tra i meno pagati a livello europeo.

- A livello italiano i meno pagati del pubblico impiego.

- I docenti che fanno più giorni di lezioni in Europa , cioè 200 contro la media europea di 180 giorni.

- A livello europeo i lavoratori che vanno più tardi in pensione (67 anni).

Forse dimentico qualche altro primato...

Quello dell'età media più alta? O dei criteri di assunzione che cambiano con più frequenza?

Aristideprof ha scritto:Spero solo che aumentare il tempo scuola voglia significare aumentare il numero dei docenti e non l' orario di lavoro dei docenti !

Già siamo la categoria con la maggiore incidenza di "Burn out" , aumentando l'orario di lavoro dei docenti, le scuole si trasformerebbero in ospedali psichiatrici ...

Intanto ci godiamo tutti i primati della nostra categoria:


-  I docenti tra i meno pagati a livello europeo.

- A livello italiano i meno pagati del pubblico impiego.

- I docenti che fanno più giorni di lezioni in Europa , cioè 200 contro la media europea di 180 giorni.

- A livello europeo i lavoratori che vanno più tardi in pensione (67 anni).

Forse dimentico qualche altro primato...

Si, siamo il Paese più vecchio d europa, e non possiamo certo permetterci di mandare in pensione la gente a 60 anni se l Eta media è 80-85 anni.
Abbiamo un esercito di pensionati di 85,90,95 anni che in passato sono andati in pensione a 55 anni e la percepiscono da 30 e più anni..
Non è difficile comprendere che se in una vasca entra un filo di acqua e ne esce un torrente, prima o poi la vasca si svuota

Ricordo un'amica di famiglia, mia prof di ginnastica alle medie. In pensione a 42 anni! Sono quarant'anni che le stiamo pagando la pensione...

Biancolatte ha scritto:Ricordo un'amica di famiglia, mia prof di ginnastica alle medie. In pensione a 42 anni! Sono quarant'anni che le stiamo pagando la pensione...

Una baby pensionata?

Siccome questa anomalia dei baby pensionati è stata già ampiamente eliminata da vari decenni, non mi pare il caso di utilizzarla come arma di ricatto per colpevolizzare chi va in pensione adesso a 65 anni e passa, e che non ha colpe di quello che succedeva 40 anni prima.

La badessa ha scritto:
Si, siamo il Paese più vecchio d europa, e non possiamo certo permetterci di mandare in pensione la gente a 60 anni

Basta che poi non ci rompano le scatole a dire che un insegnante di 65 anni è troppo arcaico e inadeguato per comunicare con degli adolescenti.

Si vuole che si lavori fino a X anni? E allora, che si abbia fiducia nelle capacità lavorative di un X-enne, e si RISPETTI il suo lavoro.

Biancolatte ha scritto:Ricordo un'amica di famiglia, mia prof di ginnastica alle medie. In pensione a 42 anni! Sono quarant'anni che le stiamo pagando la pensione...

Esattamente

paniscus_2.1 ha scritto:Siccome questa anomalia dei baby pensionati è stata già ampiamente eliminata da vari decenni, non mi pare il caso di utilizzarla come arma di ricatto per colpevolizzare chi va in pensione adesso a 65 anni e passa, e che non ha colpe di quello che succedeva 40 anni prima.

Non ha colpe, certo,ma i 90 enni la pensione, dio voglia, la prendono ancora, per cui la causa del " male previdenziale" ancora esiste

paniscus_2.1 ha scritto:

La badessa ha scritto:
Si, siamo il Paese più vecchio d europa, e non possiamo certo permetterci di mandare in pensione la gente a 60 anni

Basta che poi non ci rompano le scatole a dire che un insegnante di 65 anni è troppo arcaico e inadeguato per comunicare con degli adolescenti.

Si vuole che si lavori fino a X anni? E allora, che si abbia fiducia nelle capacità lavorative di un X-enne, e si RISPETTI il suo lavoro.

Allora la domanda sorge spontanea: se non vanno in pensione, impediscono ai giovani di lavorare. Certo, ma questo è un altro enorme problema italiano . La denatalità. Se nascessero più bambini, ci sarebbero più classi e posti liberi nell insegnamento per i giovani
L accoppiata età media elevata - denatalità è assolutamente micidiale sotto il punto di vista occupazionale ed assistenziale

La badessa ha scritto:
L accoppiata età media elevata - denatalità è assolutamente micidiale sotto il punto di vista occupazionale ed assistenziale

Ma non ti viene in mente che il meccanismo sia da analizzare anche in verso opposto?

Tu pensi che ci siano troppi anziani e pochi giovani perché la gente non vuole più fare bambini.

Non ti viene in mente, invece, che nascano pochi bambini PROPRIO perché già i giovani adulti (cioè, quelli che potrebbero avere bambini) sono pochi, e quei pochi sono quasi tutti disoccupati o lavoratori precari?

Le donne nate negli anni novanta (cioè, quelle che sarebbero nella fase biologica migliore per riprodursi) sono molte di meno di quelle nate negli anni settanta (che si stanno avvicinando a concludere la propria vita fertile, e che quindi i figli o li hanno già avuti o non li avranno più).

Se anche fossero tutte bendisposte ad avere figli, sarebbero comunque poche rispetto alle generazioni precedenti, e quindi in totale, su tutta la popolazione "produrrebbero" meno nuovi nati rispetto al passato.

Calcoliamo anche il fatto che l'indipendenza economica arriva molto più tardi, e che quindi si comincia a cercare gravidanze in un'età in cui la fertilità è già diminuita, e il risultato è inevitabile...

Sono d accordo sul fatto che la denatalità non sia un fenomeno di oggi o di ieri ma si manifesta negli anni.
Sul resto ovviamente no. Le motivazioni del " no child" sono tutt altro che economiche..
Non fa ovviamente statistica, però da un po di giorni noto le auto degli amici / fidanzati vari che vengono a prendere gli amici/ fidanzate varie fuori da scuola.
È un turistico ed afm, non ci sono figli di avvocati, eppure noto auto non dico nuove ma di pochi anni, di valore economico sicuramente superiore a 7-8000 euro, guidati da 18-20 enni..
Se confronto il panorama automobilistico che ricordo io fuori da scuola negli anni 90, ( renault 5 a pezzi, motorini scassati, vecchie 127 o golf già vecchie 25 anni fa) mi verrebbe da pensare che il tenore di vita dei giovani sia sicuramente salito..

Quindi scusate due cose: ma questo Piano Estate 2021 è stato approvato ufficialmente dal governo e quindi è legge o è ancora un Disegno di legge o similare da dover ancora approvare?
Inoltre sarà esclusivamente su base volontaria per noi docenti giusto?

Da noi hanno inviato un questionario per tastare le possibili adesioni, tra alunni e docenti. Nelle classi dove vado io, gli alunni mi hanno detto di non aver nessuna intenzione di venire a scuola in estate. Per me morirà lì prima ancora di iniziare, al di fuori dei gradi di scuola dove c’è l’esigenza oggettiva di avere un posto dove lasciare i figli piccoli per andare al lavoro.