assenze alunno

Ho un alunno in primaria che ha superato il numero di assenze consentite, le quali sono state sempre giustificate dai genitori. Abbiamo comunque molte verifiche. Vorrei sapere, proprio in virtù delle prove fatte, in base a quale normativa possiamo scrivere sul verbale dello scrutinio che lo promuoviamo. Grazie.

bucaneve ha scritto:Ho un alunno in primaria che ha superato il numero di assenze consentite, le quali sono state sempre giustificate dai genitori. Abbiamo comunque molte verifiche. Vorrei sapere, proprio in virtù delle prove fatte,  in base a quale normativa possiamo scrivere sul verbale dello scrutinio che lo promuoviamo. Grazie.

La normativa è contro di lui ma diverse sentenze del TAR sono con lui; trovatene una (magari del Consiglio di Stato) e citatela.

Art.3 D.Lgs. 62/2017. Va motivata la non ammissione all'unanimità, non l'ammissione.

Gianfranco ha scritto:Art.3 D.Lgs. 62/2017. Va motivata la non ammissione all'unanimità, non l'ammissione.

Sì ma questo riguarda il profitto; la sua domanda riguarda le assenze; io non so se la normativa istituita dalla Gelmini che impedisce di scrutinare chi ha il 25% di assenze si applichi o meno alle elementari, di solito i taglioni si trovano alle superiori, ma se si applica i docenti non possono dire che a tutte sufficienze se non gli avviano lo scrutinio.

Non di meno il TAR ha sempre sostenuto che le valutazioni superano le eccessive assenze.

La DS aveva detto che avendo superato le ore di assenza consentite bisognava motivare nel verbale il perché si ammetteva nonostante la problematica.  Io penso di risolvere scrivendo che nonostante le assenze abbiamo comunque alcune prove di livello sufficiente, per poter ammettere alla classe successiva. Penso che comunque qualcosa bisogna scriverlo.Per questo vorrei una norma a cui appigliarmi.

Di quale assenze consentite parla la DS? Non mi risulta che alla primaria sia richiesta una quantità minima di frequenza per la validità dell'anno scolastico.

Su 891 ore sono permesse 222 ore di assenza

bucaneve ha scritto:Su 891 ore sono permesse 222 ore di assenza

Qual è la fonte normativa?

ti ha lasciato appeso a un filo, come si suol dire...
tutti nominate la normativa ma Gianfranco sta chiedendo i riferimenti dall'inizio...ora sono curiosa anch'io!

anche qui non si conclude l'argomento, e anche qui si parla di assenze nella primaria...soltanto una coincidenza?

https://www.orizzontescuolaforum.net/t181252-bocciare-alla-primaria

Dice qualcosa il decreto 122 del 22 giugno 2009 art. 14 comma 7, ma non in maniera intelligibile.

Tra l'altro una nota del ministero di qualche giorno fa si "appella" a DAD e situazione pandemica per andare eventualmente in deroga al limite del 25% di assenze alla secondaria.

Nella mia scuola il preside ha fornito a TUTTI i docenti e alunni richiedenti, già da maggio 2020, tablet, dispositivi per la connessione internet, pc portatili in comodato d'uso gratuito con una spesa tra l'altro notevole.
Attenderò quindi al varco taluni colleghi che, invocando la famigerata nota ministeriale citata da arrubiu, derogheranno a percentuali di assenza impressionanti e vagonate di insufficienze con " poverino, a casa non aveva il computer e non poteva collegarsi!!, io voto per la promozione!!"..

bucaneve ha scritto:Dice qualcosa il decreto 122 del 22 giugno 2009 art. 14 comma 7, ma non in maniera intelligibile.

Ma non stiamo parlando di scuola primaria? L'art. 14 comma 7 del D.P.R. 122/2009 riguarda la scuola secondaria di secondo grado

Rientrando in argomewnto05, concordo con Gianfranco.

Sembrerebbe proprio che tutta la normativa che viene solitamenre citata in molte delle circolari che ho visto (di alcuni Istituti) , non si riferisca espressamente alla scuola primaria.
Le fonti normative indicate riguardano la secondaria di I e II grado, e il collegio decide dunque in autonomia, indicando il limite consentito sul monte ore della primaria, ma sulla base di queste.
Stando così le cose, se il Ministero non si esprime in tal senso, evidentemente non impone nulla, e in caso di contenzioso sarebbe difficile avvalersi di una normativa specifica assente.

Tra l'altro non capisco la necessità di dover motivare un'ammissione alla classe successiva. Anche se parlassimo di scuola secondaria, la percentuale di assenze può essere derogata, soprattutto quest'anno. Qui parliamo di scuola primaria dove non esiste un monte ore minimo da frequentare per la validità dell'anno scolastico e dove l'ammissione alla classe successiva è automatica. Chi dovrebbe impugnare l'ammissione?

Gianfranco ha scritto:

bucaneve ha scritto:Dice qualcosa il decreto 122 del 22 giugno 2009 art. 14 comma 7, ma non in maniera intelligibile.

Ma non stiamo parlando di scuola primaria? L'art. 14 comma 7 del D.P.R. 122/2009 riguarda la scuola secondaria di secondo grado

Nello stesso comma:
"Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. "

Come se esistesse un'altra norma che dice le stesse cose per il primo ciclo.

Infatti esiste, ma per la scuola secondaria di primo grado

Prima di ricercare affannosamente leggi bisogna capire se nell'interesse dell'alunno c'è più una bocciatura, che gli consentirebbe di recuperare gli apprendimenti persi per via delle assenze, o una promozione, che invece lo manterrebbe nello stesso gruppo classe consentendogli di recuperare in itinere quanto perso nell'anno precedente. In ogni caso, poiché le assenze non hanno impedito di procedere con la valutazione e poiché si tratta di scuola primaria, dove le bocciature sono considerate un'eccezione, mi pare che non ci siano gli estremi per la ripetizione dell'anno. E' comunque consigliabile che il team docenti della classe ed eventualmente il collegio dei docenti si esprimano formalmente sulla decisione.

Invece a me quest'anno è capitato un alunno NAI totalmente digiuno di italiano, per il quale sono stati predisposti diversi corsi di italiano L2 e di recupero disciplinare. Malgrado questo, l'alunno non ha raggiunto un livello minimo di apprendimenti tale da permettergli di affrontare la classe successiva, né ha migliorato il proprio italiano a sufficienza per poter recuperare il prossimo anno; inoltre non è neanche riuscito a socializzare con il gruppo classe al punto da far ritenere preferibile comunque la promozione. In definitiva il consiglio di classe si è espresso all'unanimità per la ripetizione dell'anno. Spero che, normativa alla mano, la decisione si riveli corretta.

herman il lattoniere ha scritto:Invece a me quest'anno è capitato un alunno NAI totalmente digiuno di italiano, per il quale sono stati predisposti diversi corsi di italiano L2 e di recupero disciplinare. Malgrado questo, l'alunno non ha raggiunto un livello minimo di apprendimenti tale da permettergli di affrontare la classe successiva, né ha migliorato il proprio italiano a sufficienza per poter recuperare il prossimo anno; inoltre non è neanche riuscito a socializzare con il gruppo classe al punto da far ritenere preferibile comunque la promozione. In definitiva il consiglio di classe si è espresso all'unanimità per la ripetizione dell'anno. Spero che, normativa alla mano, la decisione si riveli corretta.

Normativa alla mano, nulla impedisce di bocciare un alunno NAI che non abbia raggiunto gli obiettivi e le valutazioni sono assolutamente corrette anche sul piano dell'apprendimento della lingua.

Se poi il ragazzo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi di socializzazione vengono meno anche le  possibili considerazioni riguardo all'ambiente di apprendimento. Nel vostro caso immagino vi sarete attenuti a quello che avete stabilito nel PDP del ragazzo, sono stati attivati percorsi idonei e corsi di L2, quindi non c'è spazio per eventuali contestazioni (che in genere poi per gli alunni stranieri non ci sono, spesso le famiglie caldeggiano anzi che i ragazzi siano trattenuti nei gradi inferiori) e in ogni caso vi muovete nell'interesse dell'alunno, non certo per punirlo.

Per il prossimo anno la questione sarà più complicata visto che le linee guida sull'inserimento degli alunni stranieri raccomandano di non prolungare troppo (e parlano di un anno) le misure per i NAI, ma sappiamo poi che ci sono ragazzi che in un anno non riescono nemmeno a arrivare a un livello di primo contatto.

Se posso permettermi suggerirei di predisporre un piano estivo di recupero, procurando magari al ragazzo un discreto manuale per la L2 (se avete un referente a scuola potreste chiedere suggerimenti), indicando una sitografia per esercitarsi, se fosse possibile indirizzandolo verso centri che si occupano di italiano per stranieri, altrimenti dopo tre mesi a casa (di solito parlando sempre la L1), sarà dura anche il prossimo anno

...se non fosse che spesso i nai in estate tornano al loro Paese, e spesso da Marocco, Perù ecc tornano poi solo a settembre inoltrato

La badessa ha scritto:...se non fosse che spesso i nai in estate tornano al loro Paese, e spesso da Marocco, Perù ecc tornano poi solo a settembre inoltrato

Come no... Soprattutto Perù... Col covid poi sono sempre in giro per tratte intercontinentali.

I nai in particolare sono dotati di grande mobilità estiva, ad agosto le città si svuotano di stranieri, soprattutto quelli neoarrivati

Altro caso: alunno che 1) ha già superato il tetto di assenze del 25% su base oraria annuale 2) ha un rendimento insufficiente o gravemente insufficiente in diverse materie. 3) non ha presentato alcuna certificazione medica a giustificazione delle assenze 4) la famiglia è stata ripetutamente avvisata della situazione e pregata di evitare ulteriori assenze, quando era ancora possibile il non sforamento del limite.
Il consiglio di classe (cui appartengo) pare orientato a chiedere comunque la deroga.

I nai che ho avuto io erano soprattutto figli di donne single dell’Est Europa e tutti durante l’estate tornavano a casa. Solo dopo aver raggiunto una certa stabilità restano in Italia anche d’estate. A quel punto non sono più nai e non hanno più problemi di lingua.