Frequenza scolastica e deroghe [sec. I grado]

Ciao a tutti,
in Collegio docenti si è stabilito che le deroghe per il superamento dell'anno scolatico (assenze per malattia, ecc.) sono applicabili soltanto se le ore di assenza dell'alunno non superano le 100 ore oltre 1/4 del monte orario.
Se il monte orario è 990, 1/4 di 990 è 247,5 e quindi un alunno può 'usufruire' delle deroghe soltanto se non ha superato le 247,5+100=347,5 ore di assenza.
Il problema sta nel fatto che un alunno ha superato tale limite per motivi di salute, ma il consiglio di classe è comunque in possesso di adeguate valutazioni degli apprendimenti.

La mia domanda è: il Collegio docenti può porre un limite di ore oltre le quali le deroghe per motivi di salute non sono più applicabili nonostante il consiglio di classe abbia valutato l'alunno stesso?

Vi ringrazio in anticipo!

Le deroghe vengono decise dal collegio. Il collegio ha deciso ulteriori deroghe per motivi di salute? Il limite di ore è imposto dalla legge, il collegio può ampliare il limite come ha fatto, non ha posto limiti nuovi

Ciao Gianfranco,
innanzitutto grazie per la risposta!
Io qui
https://www.miur.gov.it/frequenza-scolastica-e-limite-assenze
leggo che le droghe al monte ore sono applicabili "a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa."
Quindi il mio dubbio riguarda proprio il fatto che come consiglio di classe non abbiamo problemi ad ammettere l'alunno, nonostante il numero di assenze.

Si tratta di una condizione necessaria alla deroga ma non sufficiente da sola, deve verificarsi insieme alla frequenza. Cioè non è sufficiente che le assenze rientrino tra quelle decise dal collegio, ma è necessario che, nonostante le assenze superiori al 25% ed entro il limite deciso dal collegio, il consiglio di classe abbia elementi di valutazione. Prima di procedere alla valutazione si verifica la validità dell'anno scolastico. Se l'anno è considerato valido coerentemente con le deroghe decise dal collegio, allora si procede alla valutazione. In caso contrario cesserebbe di aver valore la norma che prevede la frequenza minima, seppur derogata (che nel caso particolare è l'art. 5 del D.Lgs. 62/2017).

Sei stato chiarissimo, grazie ancora!