Scadenza green durante le ore di lezione

Promemoria primo messaggio :

Cosa succede se il green scade durante le ore di lezione, cioè dopo aver preso servizio?

Al ristorante il cameriere controlla il pass a ogni portata: il dessert? Oh, mi spiace, ha il pass scaduto, niente dessert.
Sa che c'è? Devo uscire di corsa, non posso pagare il conto!

Secondo me il caso in cui ti scade il gp mentre sei a scuola e il dipendente non fa nulla per segnalarlo è uno di quelli che dovrebbe portare alla sanzione amministrativa

franco71 ha scritto: La presunta certezza di non esserne colpito deriva da questo così come quello di non vivere nel terrore della morte. Per il resto condivido il tuo post.

Ma io non ho mai detto di sentirmi "CERTA" di non essere colpita.
Ho solo detto che non ho vissuto avendo costantemente in testa la paura di morirci, che è diverso.

E tengo bene a specificare che non sono mai stata tra quelli che negavano o che minimizzavano la serietà dell'epidemia, nemmeno all'inizio, quando c'era ancora la maggioranza della gente che diceva "ma che esagerazione, è solo un'influenza come tutte le altre", e che appena ne ho avuto la possibilità mi sono vaccinata...

Gouomi ha scritto:Al ristorante il cameriere controlla il pass a ogni portata: il dessert? Oh, mi spiace, ha il pass scaduto, niente dessert.
Sa che c'è?  Devo uscire di corsa, non posso pagare il conto!

No, infatti.
Non ci sarà controllo ulteriore dopo quello all', ingresso. Il che non significa che siano validi i vagheggiamenti di chiunque sventoli una laurea o consigli di chiamare la forza pubblica su basi inconsistenti.
Ma se rassicuri gli sprovveduti sull'inevitabilita' del buonsenso come fa l'avvocato a farsi pagare la consulenza? Dovremo pur mangiare tutti, no?

stringiamciacoorte ha scritto:

dubitoergosum ha scritto:Io mi sono vaccinata e anche mio figlio 15enne ha già la seconda dose (io lavoro in sanità, non ci avrei nemmeno pensato a non vaccinarmi).
Ho fatto il tampone perché lo possiamo fare ogni 10 gg, e viaggiando con vari mezzi pubblici (treno, tram, bus) preferisco tenermi sotto controllo. Inoltre sono nell'area tecnica, a distanza dai reparti, ma per ovvi motivi c'è un po' di promiscuità, non foss'altro a mensa.
Siccome ogni volta mi arriva il GP, in auromatico su IO, volevo solo chiarire la differenza tra GP da vaccino e GP da tampone.

OK, pensavo che avessi fatto il tampone perchè ancora nella finestra temporale tra vaccino appena fatto e GP non ancora attivo.

Certo che è curioso come alcuni senza vaccino non vogliano fare i tamponi sebbene quasi obbligati ed altri col vaccino li facciano spontaneamente.

No, a questo livello non ci sono arrivato, anzi, da quando sono bivaccinato indosso la chirurgica invece dell'FFP2.

L'ottimismo è il profumo della vita.

Siccome io non sono un ottimista e non confido nel valore salvifico di nessun   vaccino , farmaco,  dispositivo di protezione,  adotto la strategia della cipolla , cercando di proteggermi a strati .Quindi, vaccino il più presto possibile; mascherina ffp2 sia nei luoghi chiusi che in quelli aperti ma affollati( ancora più  pericolosi di quelli chiusi ma spaziosi come gli iper);distanziamento e igienizzazione.

Purtroppo  non sono  giovanissimo e tra zii e genitori ho stretti contatti con persone tutte vaccinate ,  ma anche di molto attempate. Fa d'' uopo che prenda tutte le precauzioni possibili .

Di fronte ad un grave problema sanitario  il comune cittadino dovrebbe prendere in considerazione tutte le armi che la Medicina moderna ( si' , proprio quella di " Big Pharna" ,  odiatissima da omeopati e hameriani) gli mette a disposizione.

Io , per esempio, mi sono vaccinato contro la meningite e la polmonite batteriche, essendo consapevole che i pur benedetti antibiotici non sempre funzionano e che questi vaccini non proteggono dalle infezioni virali.

[quote="franco71"]Con il vaccino ora non c'è bisogno nemmeno della chirurgica. Lo dice il ministro.[/quote

Ah beh, se lo dice lui.

caesar753 ha scritto:Secondo me il caso in cui ti scade il gp mentre sei a scuola e il dipendente non fa nulla per segnalarlo è uno di quelli che dovrebbe portare alla sanzione amministrativa

Capisco, potrebbe succedere che il dipendente prenda il covid a scuola proprio durante l'ora in cui è scoperto dal green...

Gouomi ha scritto:Al ristorante il cameriere controlla il pass a ogni portata: il dessert? Oh, mi spiace, ha il pass scaduto, niente dessert.
Sa che c'è?  Devo uscire di corsa, non posso pagare il conto!

Tattica interessante!

Uff , tutte ste palle, tutta sta ricerca di escamotage legali, tutta codesta esegesi sulla norma del green pass, quando bastava  vaccinarsi per tempo , tra l' altro con un vaccino più  efficace  dell' Astrazeneca.

Speriamo che  estendano il green pass ad altre categorie di lavoratori, provvedimento che a mio avviso non dovrebbe essere sostituito bensi' inglobato da un eventuale obbligo  vaccinale .

Non condivido la stizzita e forse un po' baronale presa di posizione di un gruppo di docenti universitari sul green pass. Non c' e' nessuna discriminazione. Non e' che uno non possa entrare in un cinema perché  ha i capelli rossi o le orecchie a sventola: non entra perché  rifiuta senza motivazioni plausibili  una misura di profilassi messa a disposizione dalle autorità durante una pandemia di gravità  epocale.

lucetta10 ha scritto:

Gouomi ha scritto:Al ristorante il cameriere controlla il pass a ogni portata: il dessert? Oh, mi spiace, ha il pass scaduto, niente dessert.
Sa che c'è?  Devo uscire di corsa, non posso pagare il conto!

No, infatti.
Non ci sarà controllo ulteriore dopo quello all', ingresso. Il che non significa che siano validi i vagheggiamenti di chiunque sventoli una laurea o consigli di chiamare la forza pubblica su basi inconsistenti.
Ma se rassicuri gli sprovveduti sull'inevitabilita' del buonsenso come fa l'avvocato a farsi pagare la consulenza? Dovremo pur mangiare tutti, no?

Persino gli avvocati sono creature di Dio ... di Anubi però !

paniscus_2.1 ha scritto:

....

Quindi chiederei, con sincera curiosità e senza nessuna provocazione: come mai qualcun altro, in situazione quasi uguale alla mia, ha passato un anno e mezzo nella sincera paura di morire di covid da un giorno all'altro?

Se posso inserirmi, per quanto mi riguarda non è strettamente paura della morte.

Ho usato tutte le precauzioni, ho usato le ffp2 anzichè le chirurgiche e sono stata attenta alla disinfezione ambientale. In particolare quando non era chiaro la permanenza all'aria del virus.
Quest'ultima misura l'ho diminuita quando è stato chiarito meglio il meccanismo di trasmissione da superfici.

La paura ha riguardato, e riguarda, la non conoscenza e il muoversi fondamentalmente nello sconosciuto. E ritengo che così sarà ancora per qualche anno.
Una delle cose che mi aveva allarmata molto non era la polmonite, ma era invece la perdita di gusto e olfatto.
Mi aveva colpita moltissimo l'azione neurologica, ed è ancora questa che più della morte mi inquieta.

Avendo anche visto direttamente le guarigioni, e il long covid in real life.
Quindi persone della mia età, sotto i 50, che guarite hanno continuato e continuano ad avere una sintomatologia particolare. Nebbia, confusione, fatica alla concentrazione, disorientamento spaziale e temporale, affaticamento.

Questo francamente mi spaventa molto. Ancora adesso. E se devo esser proprio franca, più adesso di prima.
Più della morte che se arriva, arriva e tira una linea su tutto il resto.

L'idea di perdere "risorse" che mi permettono di essere appagata e dover rincorrere una "presenza piena" alla mia vita.

Prima di entrare nella scuola ho lavorato per anni con l'hiv, quindi ho visto dalla fine degli anni '90 tutta l'evoluzione degli studi e del trattamento del virus.
Ricordo le persone con diagnosi di sieropositività che all'inizio era morte certa e poi, mano a mano che la ricerca avanzava, i farmaci sempre più efficaci.
ricordo molto bene le "botte" di chi li assumeva. Come ricordo molto bene gli effetti dell'interferone, per dire. Che non era esattamente una passeggiata.
Altro che un lieve indolenzimento al braccio o un po' di febbre per un giorno.

Soprattutto ricordo la confusione. I messaggi confusi rispetto alle modalità di contagio, ricordo che era balenata pure l'ipotesi che la puntura delle zanzare potesse esser infettiva, piuttosto che la saliva.

Quindi rispetto a questo virus non mi ha stupito l'andare ondivago delle indicazioni, mentre mi ha inquietata parecchio tutta la propaganda sulla sicurezza che è stata invece fatta.
Che mi è sembrata fin dall'inizio parecchio scollegata dalla realtà di un virus sconosciuto che si affaccia.
E il silenzio sul depotenziamento storico dei territori.

Mi ha stupita invece la campagna di minimizzazione, gli spot di amadeus per informare (questo francamente mi ha inquietata parecchio...se si deve arrivare ad usare amadeus, quale è la considerazione della capacità di comprensione dei cittadini?) piuttosto che la campagna "tanto colpisce solo gli anziani".
Non mi ha stupita l'individuazione di un target, ai tempi dell'hiv erano gli omosessuali e i tossicodipendenti in seconda battuta. Ma veder ripetere la stessa dinamica a distanza di 30 anni non mi è piaciuto per niente e mi ha fatto parecchio riflettere sulla situazione culturale.

Tutto questo non mi ha fatta sentire per niente sicura delle comunicazioni che venivano date.
Qui, più che paura, si tratta di sfiducia per quanto mi riguarda.
E del carico del sentire di dover decidere a mio naso come muovermi, anche rispetto al vaccino.
Rilevando cosa questo comporta in termini di coesione sociale.

Personalmente avrei preferito di gran lunga una comunicazione più scarna, più concerta e pragmatica.
"non sappiamo niente. Queste sono ipotesi. State in guardia e mano a mano vi aggiorniamo basandoci sui dati che emergeranno strada facendo".
Raramente ho sentito rivolgersi in questo modo.

Mi inquieta la vendita dell'idea di scienza come fede, invece che come percorso in costante revisione.

Altra cosa che mi ha inquietata, e mi inquieta, è la reazione popolare.
Dall'andrà tutto bene (collocare nel futuro il benessere mi è sempre sembrato una cosa che riguarda la fede, non la concretezza) agli schieramenti anche isterici in alcuni casi, se vogliamo.

In tutto questo, avendo a che fare con anziani, mi sono trovata a doverli accompagnare in un mondo per cui non erano pronti.
Dall'usare le videochiamate wa, ai cambiamenti in accelerazione che si stanno verificando e che riguardano un linguaggio e dei mezzi per cui loro non solo non sono attrezzati, ma non hanno neppure gli strumenti per attrezzarsi.
Penso all'80enne che ho in casa che si ritrova anche soltanto a dover fare un bonifico online, o a vedersi scomparire lo sportello bancario su cui faceva affidamento per passare all'atm.
Giusto per rimanere in superficie.
E non sono i cambiamenti in sè, quanto il fatto che questo paese è in cronico ritardo se non disorganizzazione e adesso costringe alla rincorsa in una situazione di confusione sanitaria con una polarizzazione sociale che mi sembra una guerra fra poveri.
Mentre, di contro, non ho visto nessun potenziamento per esempio della medicina territoriale e dei servizi. Lasciando perdere gli ospedali.

La situazione della scuola è stata, ed è rappresentativa. Anche quest'anno.
In una situazione di paese in cui ben più della metà delle scuole è in deroga sull'agibilità, i discorsi sulle rime buccali mi ha fatta sentire parte di un paese che arranca e non ha strumenti e risorse per rispondere adeguatamente alla situazione. Quest'anno, tolte le rime buccali, non mi sembra sia cambiato molto. Anzi, mi pare pure peggio.
Che all'inadeguatezza di risorse, si aggiunge pure la questione green pass a creare "distrazione" da questioni ben più concrete.
A partire dal "distanziamento, se logisticamente possibile".

La sensazione di paura, per quanto mi riguarda è da collocare a questi livelli qui.

Caspita lili.th...raramente mi capita di ritrovarmi così tanto nel ragionamento di qualcuno, qui nel forum. Concordo con tutto quanto hai scritto.

Gouomi ha scritto:Caspita lili.th...raramente mi capita di ritrovarmi  così tanto nel ragionamento di qualcuno, qui nel forum.  Concordo con tutto quanto hai scritto.

Davvero? Eppure non mi sembra un post novax.

stringiamciacoorte ha scritto:

dubitoergosum ha scritto:è una situazione del tutto nuova per tutti, e anche le autorità spesso hanno toppato. Ricordo a marzo dello scorso anno quando 'OMS sconsigliava i tamponi agli asintomatici: per me era una totale, palese fesseria.

Non era un errore ma un consiglio reticente ed interessato.
A marzo 2020 non avevamo la possibilità di fare i tamponi a tutti quelli che era opportuno farlo dunque bisognava scegliere a chi sì ed a chi no secondo altri parametri (più stringenti).

Stesso discorso per l'uso delle mascherine di comunità, idem per il metro di distanza, idem per i 15 minuti, per non parlare di "le scuole sono sicure".

Posso concordare su quasi tutto visto che sono una persona pragmatica ma nel momento in cui le risorse necessarie diventano disponibili tutto deve cambiare, altrimenti diventi un assassino.

Altro che dittatura sanitaria, direi piuttosto pilatismo sanitario.

Il punto è questo: l'OMS sconsigliava la pratica diffusa dei tamponi, lo stesso Zaia che a Vo' l'ha praticata lo può testimoniare. Ma non importa questo, importa che ci hanno platealmente mentito. Il virus si combatte con il tracciamento, non con le balle perché per qualsiasi - più che legittima- ragione non sei in grado di effettuarlo (il tracciamento).
Un conto è non poter garantire una misura di sicurezza, per incontestabili e legittime ragioni. Altro è usare l'autorità che hai per mentire. Questa posizione non ha scusanti.

Gouomi ha scritto:Caspita lili.th...raramente mi capita di ritrovarmi  così tanto nel ragionamento di qualcuno, qui nel forum.  Concordo con tutto quanto hai scritto.

Penso che possiamo ritrovarci in tanti nelle osservazioni di lili.th. Anche perché mettono insieme vari dubbi e considerazioni in gran parte fatte in questi mesi sul forum, in modo sparso... e nel caos creato da qualcuno che ben sappiamo.
Infatti molti di noi è un bel pezzo che fanno lo sforzo di raccogliere le idee sulle "premesse" (leggasi anche paure, rispetto al virus o rispetto ai rimedi proposti), sui dati in nostro possesso, veri, confusi o falsati che siano... ma POI bisogna anche trarre le proprie conseguenze e decidere come agire. Su questo secondo aspetto c'è chi parte per la tangente.

balanzone21 ha scritto:

Gouomi ha scritto:Caspita lili.th...raramente mi capita di ritrovarmi  così tanto nel ragionamento di qualcuno, qui nel forum.  Concordo con tutto quanto hai scritto.

Davvero? Eppure non mi sembra un post novax.

Direi semmai un post di grande spessore, quando si dice che lo studio della storia dovrebbe aiutare a comprendere il presente e ad agire con maggior consapevolezza !

dubitoergosum ha scritto:Il virus si combatte con il tracciamento

Sante parole, ma noi garantiamo la privacy prima della vita.

Se Dio esiste il garante è fottuto.

nanetta ha scritto:Buongiorno io mi sono molto attivata per questa situazione sentendo un avvocato e un sindacato.
Entrambi mi hanno detto che in segreteria sono tenuti a controllare il green pass all entrata del docente. Se poi si mettono a controllare nei più svariati orari,ovvero,mentre scade e nel frattempo, il docente é in classe per la lezione,si mostra il cartaceo e si fa vedere l' orario valido in entrata. Se non accettano si chiamano le Forze dell'ordine.

Ammazza che preparazione meticolosa.

dubitoergosum ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Il green pass, che mi risulti, riporta una data, non l'ora.

Non lo so, ma forse il green pass ottenuto con il tampone, che dura 48 ore, il problema ce l'ha...

Infatti, il Gp che ho ottenuto con vaccinazione ha la durata a giorni (270 gg o  9 mesi), quello che ho ricevuto questa mattina per il tampone vale 48 ore dall'orario del prelievo.
Tra l'altro il tampone (molecolare) l'ho fatto ieri alle 8.00 e il Gp è stato inviato oggi alle 6.

Alla fine dell'anno avrai il naso delle dimensioni di ippopotamo.

Mah io farei meno battute. Qui si cercano consigli e confronti veramente! Trovatemi invece la normativa che dice di uscire dopo il controllo di pass verde fatto in entrata da un ds o suo delegato.
Grazie

nanetta ha scritto: Mah io farei meno battute. Qui si cercano consigli e confronti veramente!  Trovatemi invece la normativa che dice di uscire dopo il controllo di pass verde fatto in entrata da un ds o suo delegato.
Grazie

Scusa, ma se sei sicura del fatto tuo, fa come credi e, nel caso vada male, sii coerente con quel che vai ripetendo e chiama avvocati, carabinieri, polizia, etc. Dato che quello che si dice qua non vale come fonte giuridica, non vedo perché ti stia tanto a cuore il parere dei forumisti né quali aspettative tu riponga nella loro consulenza di ambito normativo.

Anche io resto in attesa di chiarimenti sull'oggetto del post. Anche se temo che la confusione sia tanta. Come gestire il controllo durante la mattinata e la cacciata di uno o più prof perché gli è scaduto il pass da 5 minuti? Mah.

Cara perplessa il forum è un mezzo per confrontarsi e chiedere consigli,molti tra voi sono ottimi consiglieri e sono anche aggiornati.
Tutto qui.

Nessuno su questo forum può saperne qualcosa. Al limite uscirà qualche chiarimento sulla pagina di OS.

Anche perché se vale solo il controllo all'ingresso, la cosa può fare una bella differenza. Ad esempio fare due tamponi a settimana anziché tre.
I cavillosi diranno che se il tampone ti scade alla fine della seconda ora e devi ancora fare la terza e poi uscire, il virus si incattivisce e alla terza ora contagia tutta la scuola.
Va bene che deve essere fissato un limite per normare questo green cavolo, ma essendo tutto quanto una grande farsa, un po' viene da ridere.