I ragazzi con sindrome di down possono avere un pei per obiettivi minimi.

Buongiorno. Per chi insegna a scuola un ragazzo delle superiori con sindrome di down può avere un PEI per obiettivi minimi o in genere è sempre differenziato? Mentre per un ragazzo con un ritardo mentale lieve il pei è sempre solo differenziato? Grazie a chi può rispondermi...

Nessuno insegna sostegno in questo gruppo che mi può aiutare in questo mio dubbio?

Nella vostra scuola ci sono pei per obiettivi minimi con ragazzi con sindrome di down?

Io in questo momento non ne ho nella mia scuola, ma in passato mi è capitato. Un caso di down che aveva il pei semplificato ma non differenziato, e che ha preso un diploma valido, in un istituto tecnico (che era anche parecchio impegnativo, e con pochissima inclinazione alle smancerie pietose o allo stenditappetini davanti alle famiglie). Certo, è stato un percorso tosto, tostissimo, ma ce l'ha fatta. I down non sono tutti uguali, e questo oggettivamente non era un caso tanto grave da un punto di vista intellettivo (e poi ci teneva moltissimo, e studiava davvero...)

Sposto nella sezione Sostegno che mi sembra più adatta.

Ogni persona è diversa, a parità di diagnosi. Il Cdc deve studiare l'alunno, metterlo alla prova e poi decidere. Senza stereotipi e pregiudizi.

Un ragazzo con ritardo mentale lieve alle scuole secondarie superiori può avere un pei per obiettivi minimi?

La discriminante è quello che riesce a fare non quello che è o ha

Buongiorno. Quello che vorrei sapere è se possono esserci ragazzi con ritardo mentale lieve che riescono a conseguire il diploma con pei per obiettivi minimi... Nella vostra esperienza scolastica avete avuto studenti con ritardo mentale lieve che sono riusciti a prendere il diploma o generalmente questi ragazzi hanno un pei differenziato. Grazie per le risposte.

Perdonami Gabriella ma alla tua domanda. La prima, che si porta dietro la seconda, non può essere risposto che come ti si è risposto. Non esiste un ragazzo uguale ad un altro. Ognuno fa la propria gara sperando che chi ha l'onere di attestare il raggiungimento degli obbiettivi abbia voglia di impegnarsi

Secondo me gli obiettivi per un ragazzo down alle superiori devono essere generalmente differenziati, poiché il livello di studi delle superiori (anche alle professionali) è decisamente più alto rispetto alle potenzialità cognitive di un down medio. La sindrome di down dà un quoziente intellettivo che varia da un minimo di 30 (nei casi più gravi) ad un massimo di 50/55 al massimo, quindi il quoziente medio è 40 circa. Troppo poco per parlare di una programmazione solo ad obiettivi minimi, molti ambiti vanno quindi differenziati. Il ritardo mentale nella maggior parte dei down non è lieve, ma moderato e a volte grave, esclusi però i casi a mosaico, quelli cioè in cui l'anomalia genetica non è diffusa a tutte le cellule, allora la situazione può essere diversa, ma sono casi rari.

In molte diagnosi, si fa riferimento al "ritardo lieve" ovvero a tutto e a niente. Qual è il quoziente intellettivo? La diagnosi è recente? Perchè la situazione può cambiare (generalmente in peggio) da un anno all'altro. I profili cognitivi dei ragazzi con RM sono spesso molto disarmonici: il quoziente intellettivo medio può anche essere alto, ma alcune abilità possono non essere state affatto conseguite. L'unica cosa possibile è studiare con attenzione l'alunno, metterlo alla prova con gli obiettivi minimi, essere obiettivi nel giudizio scolastico e decidere a ragion veduta. Non esistono soluzioni preconfezionate. L'alunno non è la patologia, cioè .... ogni persona è diversa.
Nella tua domanda, mi sembra di intuire che i genitori stanno facendo pressioni. Ebbene se non firmano il PEI differenziato non c'è modo per obbligarli! Di fronte agli insuccessi e alla sofferenza del figlio potrebbero cambiare idea all'ultimo secondo prima della bocciatura ovvero poco prima degli scrutini di giugno! Terribile.

Potrebbe essere anche un genitore

Potrebbe. In tal caso, suggerisco di avere fiducia nel team di insegnanti. E di prepararsi ad una molto probabile programmazione differenziata che valorizzerà le reali capacità del figlio, facendoli vivere un'adolescenza serena ed appagante. Sappiamo bene che purtroppo il diploma serve a poco per i normotipi. E sempre più spesso anche la laurea serve a poco. Quello che conta sono le concrete abilità da spendere nel mercato del lavoro. In bocca al lupo per il nuovo percorso scolastico del ragazzo. Percorso che sarà molto diverso da quello fatto alle medie .... forse migliore!

Non sono un genitore... Vorrei solo sapere dato che vorrei fare l'insegnante che tipo di pei solitamente hanno i ragazzi alle superiori con ritardo mentale lieve. E se potevate raccontarmi le Vostre esperienze con i ragazzi sia positive che negative... Grazie.

I ragazzi con ritardo mentale lieve in classe oltre al docente di sostegno hanno anche l'educatore?

gabriella268 ha scritto:I ragazzi con ritardo mentale lieve in classe oltre al docente di sostegno hanno anche l'educatore?

Dipende, ci sono anche ragazzi senza alcun ritardo mentale che hanno sia l'insegnante di sostegno che l'educatore. Se un ragazzo ha problemi fisici notevoli, ma nessun ritardo mentale, di solito ha un pei perché non è in grado di compiere molte delle azioni richieste a scuola, ha un docente di sostegno che lo aiuta a prendere appunti, a tirare fuori i libri, a rimettere tutto in cartella...
Spesso ha bisogno anche di un educatore per le normali attività.

Io capisco che tu ti stia concentrando sugli alunni con pei, che sono poi quelli più difficili da gestire, perché alla fine devono raggiungere il diploma. La maggioranza degli alunni con pei non ha ritardo mentale, ma gravi problemi fisici. Paraplegici e tetraplegici, sordi e sordastri, ciechi e ipovedenti, malattie delle ossa fragili o fragilissime,...

Solitamente, per la mia esperienza i ragazzi con ritardo lieve hanno una programmazione per obiettivi minimi.
Se questi obiettivi non vengono raggiunti e lo studente è in evidente difficoltà per il loro conseguimento, si può passare, con il consenso della famiglia, ad una programmazione differenziata

Se tutti i ragazzi con ritardo lieve avessero una differenziata, le programmazioni con obiettivi minimi sarebbero pochissime

Non è possibile fare "di tutta l'erba un fascio", ogni ragazzo è un caso singolo che necessità di attenzione e programmazione specifica e adeguata alle sue potenzialità

Anche per l'educatore in classe dipende dal ragazzo e dalle sue necessità

Non può esistere, quindi, un'unica risposta alla tua domanda, valida per tutti gli studenti con ritardo lieve

Il deficit cognitivo viene diagnosticato a seguito di test che riguardano sfere cognitive diverse. Un ragazzo potrebbe avere performance quasi adeguate nell'area linguistica, mentre gravi compromissioni nell'aria logica. Oppure potrebbe avere prestazioni omogenee in tutte le aree ma con un deficit cognitivo diagnosticato lieve ma quasi tendente al medio, oppure tendente al livello borderline. Come vedi tutto ciò non è da sottovalutare e molto dipende anche dal tipo di scuola che il ragazzo frequenta. Capirai benissimo che c'è una profonda differenza anche in termini di obiettivi personalizzati tra un istituto professionale ed un liceo. Conta tantissimo Inoltre anche il percorso extrascolastico e il supporto familiare. Ci sono famiglie consapevoli della loro corresponsabilità con la scuola, e che quindi seguono i figli in percorsi di recupero e terapeutici. Ci sono invece famiglie che pensano che la scuola possa risolvere tutto e quindi lasciano i ragazzi abbandonati a loro stessi. Per la mia esperienza e ti parlo di insegnante che lavora in un professionale i ragazzi con ritardo mentale lieve solitamente riescono a conseguire la qualifica professionale, Non tutti il diploma per le specifiche dette sopra.

una cosa non mi è molto chiara... se un ragazzo di scuola secondaria superiore non ha ritardo mentale ma una disabilità fisica grave ha l'insegnante di sostegno o solo l'educatore? I ragazzi con sindrome di down in genere hanno un PEI differenziato? Grazie a tutti per le risposte mi state aiutando molto a comprendere la realtà scolastica...

I ragazzi con sindrome di down hanno 18 ore per il sostegno?

" I ragazzi con sindrome di down in genere hanno un PEI differenziato?"

Ma ti rendi conto di quante volte hai richiesto la stessa cosa,
nonostante le tante risposte che sono già arrivate?

vorrei maggiori risposte per chiarire i miei dubbi... Nessuno è obbligato a leggere o a rispondere se non vuole...

Però è seccante rispondere e accorgersi che hai letto una parola su tre della risposta.

La risposta non è univoca ma ti posso dire come funziona in quasi tutte le ASL dello Stato italiano. Non dipende dal tipo di handicap Ma dalla gravità. Coloro che hanno il comma 3 ossia la gravità hanno 18 ore di sostegno alle superiori più l'assistente educativo. Coloro che hanno il comma 1 in genere hanno 9 ore alle superiori Ma so di alcune realtà in cui vengono date 6 ore. Quindi se un ragazzo ha la sindrome di Down ma in una forma lievissima, ad esempio nel caso di sindrome di Down a mosaico, potrebbe avere solo il comma 1 e quindi solo 9 ore di sostegno. sono forme rarissime che in genere implicano forme lievi di deficit cognitivo. In genere almeno per la mia esperienza i ragazzi con la sindrome di Down hanno forme di ritardo cognitivo Severo o medio, il che al massimo vuol dire l'età di un bambino di 7-8 anni. Un ragazzo con una disabilità fisica con gravità ha diritto a 18 ore più educatore. parliamo di ragazzi che hanno difficoltà a prendere appunti, a fare minimi movimenti, nella lettura. Necessitano quindi di un supporto personale e didattico poiché hanno modalità diverse di apprendimento, per esempio uditive più che visive. Questo è quanto succede Fino ad oggi. Il decreto interministeriale 182 bocciato dal Tar prevedeva ben altro Ma attualmente non è applicabile e quindi il Ministero deve rivedere tutta l'impalcatura della concessione delle ore