A cosa serve il " tempo pieno"?

Quest anno, alla primaria qua in paese, il tempo pieno è passato da 8.30-16 a 8.30-1630
Cioe 8 ore.
I bambini escono dopo 8 ore di scuola, e in inverno è già praticamente buio. Rimane giusto il tempo per un po di attività sportiva e poi cena.
Ora, il punto è questo: tutti i giorni i bambini hanno compiti. Di 2-3 materie. Confrontando i compiti assegnati tra questa quinta e la quinta che fa il tempo normale ( penso vadano a casa alle 12-13, non so) , si scopre che praticamente il carico di attività assegnate è lo stesso.
Quindi la domanda è: ma allora queste 3-4 ore dopo la mensa che passano a scuola a cosa serve? È un tempo scuola o una specie di babysitteraggio/sorveglianza ? È un " doposcuola a scuola"?
Mi ricordo che negli anni 80 mia sorella faceva il tempo pieno e io quello normale. Lei che usciva da scuola nel pomeriggio aveva i compiti solo nel weekend, perché in settimana i compiti e le esercitazioni le facevano nel pomeriggio.
Io invece li facevo nel pomeriggio perché ero già a casa.
È cambiato qualcosa, o è uno dei cento problemi che come gruppo genitori abbiamo riscontrato in questa benedetta scuola?
La domanda centrale è: come mai i bambini dicono che dopo la mensa fanno un intervallo " lunghissimo ", tanto da annoiarsi, per poi trovarsi alle 17 a casa a dover fare 30-40 minuti di compiti tutti i giorni mentre potrebbero dedicarsi ale attivita sportive?

Lo dovresti chiedere alle maestre di tuo figlio, o alla dirigenza.

Le scuole possono decidere in autonomia come gestire il tempo pieno? Cosa fare, o non fare?

Ti lamentavi delle maestre che scioperano non sapendo dove parcheggiare i bambini adesso ti lamenti delle maestre stakanoviste?
Potresti chiedere di spostare tuo figlio nell'altra quinta.
(ps piovono lucchetti dal cielo)

franco71 ha scritto:Ti lamentavi delle maestre che scioperano non sapendo dove parcheggiare i bambini adesso ti lamenti delle maestre stakanoviste?
Potresti chiedere di spostare tuo figlio nell'altra quinta.
(ps piovono lucchetti dal cielo)

In che senso stakanoviste? Ilnpassaggio da 16 a 1630 e' stato imposto dalla preside .
Evidentemente però non è chiaro se si faccia didattica o mera sorveglianz

l'ho sempre inteso come parcheggio per i figli di chi, lavorando, non può però permettersi di lasciarli a casa con la tata e non ha una nonna a disposizione. Ultimamente però mi sa che sta cambiando proprio l'approccio. Nel tempo pieno vengono proposti corsi vari, musica, lingue, laboratori che vanno realmente ad ampliare l'offerta formativa... e quindi diventa un tempo scuola interessante per tutti quelli che....comunque a casa soli non possono stare e che, porelli, non hanno abbasntaza soldi per fare corsi privati (sportivi ma non solo). Da piccola ricordo di essermi messa in ginocchio davanti a mia madre supplicandola di non mandarmi al doposcuola (si chiamava così all'epoca e sì, si facevano i compiti e forse non era nemmeno un'idea tanto assurda....ma io odiavo la scuola).

Cozza ha scritto:l'ho sempre inteso come parcheggio per i figli di chi, lavorando, non può però permettersi di lasciarli a casa con la tata e non ha una nonna a disposizione. Ultimamente però mi sa che sta cambiando proprio l'approccio. Nel tempo pieno vengono proposti corsi vari, musica, lingue, laboratori che vanno realmente ad ampliare l'offerta formativa... e quindi diventa un tempo scuola interessante per tutti quelli che....comunque a casa soli non possono stare e che, porelli, non hanno abbasntaza soldi per fare corsi privati (sportivi ma non solo). Da piccola ricordo di essermi messa in ginocchio davanti a mia madre supplicandola di non mandarmi al doposcuola (si chiamava così all'epoca e sì, si facevano i compiti e forse non era nemmeno un'idea tanto assurda....ma io odiavo la scuola).

,,,si facevano i compiti,appunto.
Allora, i " progetti" sportivi ed edificanti lasciateli ai genitori nel tempo FUORI scuola, a scuola fategli fare i compiti magari

il tempo pieno non è uno sfizio per genitori lavativi né un'inutile crudeltà per i bambini, è una necessità, sicuramente nelle grandi città, ma credo ovunque. E in molti casi funziona, in molti no, come funziona o non funziona in generale la scuola primaria (che come sappiamo ha enormi problemi negli ultimi anni).
Fare questi post generici e banalizzanti non ha alcun senso. Invece di scrivere le solite scemenze su questo forum il buon gattopardo chieda spiegazioni a chi di dovere, se ha qualche problema.

herman il lattoniere ha scritto:il tempo pieno non è uno sfizio per genitori lavativi né un'inutile crudeltà per i bambini, è una necessità, sicuramente nelle grandi città, ma credo ovunque. E in molti casi funziona, in molti no, come funziona o non funziona in generale la scuola primaria (che come sappiamo ha enormi problemi negli ultimi anni).
Fare questi post generici e banalizzanti non ha alcun senso. Invece di scrivere le solite scemenze su questo forum il buon gattopardo chieda spiegazioni a chi di dovere, se ha qualche problema.

Scemenze capita di scriverne, ma il lattoniere che ignora il concetto di responsabilità personale che si da per acquisito alla scuola media vince tutto.
Dicevamo che non è un servizio di sorveglianza, ma alle scuole è concessa facoltà di fare didattica o non farla di pomeriggio,?

Insegno in una scuola a tempo pieno e NON assegno compiti durante la settimana, ma solo per il fine settimana. Posso dare un lavoro da svolgere per mercoledì, ad esempio, ma lo do diversi giorni prima, compreso weekend. Il pomeriggio si fa lezione come la mattina.

Alessandar ha scritto:Insegno in una scuola a tempo pieno e NON assegno compiti durante la settimana, ma solo per il fine settimana. Posso dare un lavoro da svolgere per mercoledì, ad esempio, ma lo do diversi giorni prima, compreso weekend. Il pomeriggio si fa lezione come la mattina.

Ecco, confermi i miei dubbi sul fatto che OGGETTIVAMENTE qualcosa non funziona in quella scuola

perché "è Draghi che ce lo chiede"

https://www.orizzontescuola.it/draghi-piu-sport-e-tempo-pieno-lobiettivo-e-che-i-ragazzi-tornino-a-scuola-nel-pomeriggio/

che diamine c'entra?

herman il lattoniere ha scritto:il tempo pieno non è uno sfizio per genitori lavativi né un'inutile crudeltà per i bambini, è una necessità, sicuramente nelle grandi città, ma credo ovunque. E in molti casi funziona, in molti no, come funziona o non funziona in generale la scuola primaria (che come sappiamo ha enormi problemi negli ultimi anni).
Fare questi post generici e banalizzanti non ha alcun senso. Invece di scrivere le solite scemenze su questo forum il buon gattopardo chieda spiegazioni a chi di dovere, se ha qualche problema.

E comunque anche nelle ore di pomeriggio si fa didattica ordinaria (magari bilanciando in maniera diversificata le attività più faticose da quelle più leggere, ma comunque si fa didattica). L'idea che, al tempo pieno, di mattina si faccia lezione "normale" e si assegnino i compiti per il giorno dopo, e che poi di pomeriggio, "si facciano i compiti assegnati la mattina" è del tutto falsa.

E viene proprio dal fatto che qualcuno insiste ancora a confonderlo con il doposcuola di 40 anni fa, che invece era qualcosa di completamente diverso (e che, forse, in alcune situazioni particolari, esiste ancora, ma che appunto NON E' tempo pieno, è doposcuola, con operatori completamente diversi dagli insegnanti di classe).

E comunque continuo a non capire perché si insista ancora con questo tono commiseratorio sul fatto che il tempo pieno sia una sorta di male necessario "solo perché i genitori lavorano". Ma non è assolutamente NORMALE che i genitori lavorino? Sembra che sia descritto come una disgrazia, o comunque come un'eccezione strampalata! Io me lo aspetto come una cosa ovvia, che una persona adulta (sia maschio che femmina, sia con figli che senza figli) lavori, c'è qualcuno che lo trova così strano? Se poi il lavoro ce l'aveva ma l'ha perso (e fa fatica a ritrovarne un altro proprio perché nessuno vuole assumere gente con figli piccoli), allora il discorso cambia, ma di qui a dire che il lavoro è un'anomalia, ce ne passa...

quest'anno molti genitori non hanno piu' smart working, quindi per loro il tempo pieno piu' dura (classico 8,30-16,30) , meglio è.

paniscus_2.1 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:il tempo pieno non è uno sfizio per genitori lavativi né un'inutile crudeltà per i bambini, è una necessità, sicuramente nelle grandi città, ma credo ovunque. E in molti casi funziona, in molti no, come funziona o non funziona in generale la scuola primaria (che come sappiamo ha enormi problemi negli ultimi anni).
Fare questi post generici e banalizzanti non ha alcun senso. Invece di scrivere le solite scemenze su questo forum il buon gattopardo chieda spiegazioni a chi di dovere, se ha qualche problema.

E comunque anche nelle ore di pomeriggio si fa didattica ordinaria (magari bilanciando in maniera diversificata le attività più faticose da quelle più leggere, ma comunque si fa didattica). L'idea che, al tempo pieno, di mattina si faccia lezione "normale" e si assegnino i compiti per il giorno dopo, e che poi di pomeriggio, "si facciano i compiti assegnati la mattina" è del tutto falsa.

E viene proprio dal fatto che qualcuno insiste ancora a confonderlo con il doposcuola di 40 anni fa, che invece era qualcosa di completamente diverso (e che, forse, in alcune situazioni particolari, esiste ancora, ma che appunto NON E' tempo pieno, è doposcuola, con operatori completamente diversi dagli insegnanti di classe).

Comprendo che al pomeriggio non facciano i compiti, ma facciano esercitazioni, letture....ripeto la domanda: è normale che chi esce alle 12.30 abbia lo stesso carico didattico assegnato a casa di chi esce alle 16.30? E sai benissimo cosa me penso dei compiti a casa. Ma gradirei che il tempo fosse dedicato a fare scuola, nelle forme più opportune, per dare poi ai bambini nelle 2 ore circa che rimangono prima di cena di dedicarsi all attivita sportiva , al relax, a dare una mano in casa ecc
Mi stanno bene i compiti nel weekend, ma non TUTTI I POMERIGGI della settimana quando poi i compagni portano a scuola le carte o Dama per passare i lunghissimi " intervalli " post mensa

Non è che hanno allungato l'intervallo perché in mensa non ci stanno tutti e devono fare due turni? Chiedi che in questo lungo intervallo sia permesso ai bambini di svolgere i compiti per casa, magari in un'aula attrezzata allo scopo.

Ma guarda che su questo sono perfettamente d'accordo, i miei figli hanno fatto tutte le elementari a tempo pieno senza avere quasi mai compiti per casa nei giorni feriali, ma solo nel fine settimana (e quelle poche volte che avevano compiti per giorni feriali, erano assegnati una settimana prima, NON da oggi a domani), nella maggior parte delle giornate ordinarie non portavano nemmeno lo zaino a casa, rimaneva a scuola e basta.

Però, come è già stato detto da qualcun altro, l'unica cosa che puoi fare è chiedere chiarimenti ai diretti responsabili, cioè ai docenti e al DS, non a noi!

Se poi appartieni anche tu alla categoria di quelli convinti che il tempo pieno sia un danno di per sé, e sia solo un parcheggio per genitori che non hanno voglia di seguire i figli, beh, trasferiscilo in una classe a tempo breve.

comunque diciamo la verità: i genitori vedono i compiti come la peste perché sono abituati a farli loro al posto dei figli.
Mia figlia, 8 ore e un alto carico di compiti quotidiani, se li fa da sola, a casa. Come facevamo ai tempi nostri, lungo o breve che fosse il nostro orario.

La verità dei lattonieri e', appunto ,la loro verità.
Al di la delle solite provocazioni campate per aria, è chiaro come la giornata di un  bambino debba anche prevedere, per quanto possibile, dei momenti di rilassamento , che non vuol dire noia, fatti di sport e lo stare all aria aperta, anche in inverno.puo capitare la settimana con più compiti, ma l assegnare regolarmente i compiti di 2-3 materie durante la settimana quando i bambini escono alle 1630 e arrivano a casa alle 17 e' un campanello d allarme sulla qualità e l organizzazione della scuola

chi li fa i compiti, gattopardo, tu o i tuoi figli?

Questa me la ricordo come un vero classico da quando frequentavo ancora i forum di mamme (assicuro che poi ho smesso).

In tutte le grandi sfuriate di battaglia ideologica contro i compiti a casa, e in particolare contro i compiti delle vacanze, il problema non era che i compiti non vanno bene perché il pargolo si stanca troppo, ma che non vanno bene perché, se il pargolo non ha voglia di farli tocca al genitore rompersi le scatole per farglieli fare.

Quando io obiettavo più o meno con le stesse cose che dice herman (cioè, che il bambino dovrebbe essere lasciato lavorare in autonomia, e magari chiedere un chiarimento occasionalmente, solo se serve davvero) le tipologie di risposte erano tre:

a) (sognante):  "beata te, quanto sei fortunata ad avere figli così bravi che fanno i compiti da soli! io devo per forza aiutarli passo per passo, altrimenti non fanno niente!"

b) (acida): " e ti pareva che non dovesse arrivare questa, a vantarsi di quanto sono eccezionali i suoi figli, mentre quelli normali di noi comuni mortali non ci arrivano..."

c) (spocchiosa): "ma se a te non importa niente che le maestre dei tuoi figli pensino che tu li lasci allo sbando, sono affari tuoi... io invece ci tengo moltissimo a far vedere che i miei figli sono SEGUITI!"

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paniscus_2.1 ha scritto:Questa me la ricordo come un vero classico da quando frequentavo ancora i forum di mamme (assicuro che poi ho smesso).

In tutte le grandi sfuriate di battaglia ideologica contro i compiti a casa, e in particolare contro i compiti delle vacanze, il problema non era che i compiti non vanno bene perché il pargolo si stanca troppo, ma che non vanno bene perché, se il pargolo non ha voglia di farli tocca al genitore rompersi le scatole per farglieli fare.

Quando io obiettavo più o meno con le stesse cose che dice herman (cioè, che il bambino dovrebbe essere lasciato lavorare in autonomia, e magari chiedere un chiarimento occasionalmente, solo se serve davvero) le tipologie di risposte erano tre:

a) (sognante):  "beata te, quanto sei fortunata ad avere figli così bravi che fanno i compiti da soli! io devo per forza aiutarli passo per passo, altrimenti non fanno niente!"

b) (acida): " e ti pareva che non dovesse arrivare questa, a vantarsi di quanto sono eccezionali i suoi figli, mentre quelli normali di noi comuni mortali non ci arrivano..."

c) (spocchiosa): "ma se a te non importa niente che le maestre dei tuoi figli pensino che tu li lasci allo sbando, sono affari tuoi... io invece ci tengo moltissimo a far vedere che i miei figli sono SEGUITI!"

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Io me me frego altamente..se li fa da solo bene, se non li fa andrà in castigo.
Solo in talune cose mi chiede. In tecnologia hanno fatto le telecomunicazioni.. e la definizione di onde elettromagnetiche è talmente semplificata da assomigliare più ad un concetto metafisico

Gattopardo1945 ha scritto:la definizione di onde elettromagnetiche è talmente semplificata da assomigliare più ad un concetto metafisico

E l'altra metà ?