DAD per studente negativo in quarantena

Buonasera, io sono coordinatore di una classe alle superiori e mi cominciano già ad arrivare i casini.

Per ora ho uno studente positivo per il quale attiveremo la DAD.

Poi ho uno studente con tampone negativo ma in quarantena in quanto contatto stretto di un positivo. In questo caso deve essere attivata la DAD?

Io penso che non ne abbia il diritto, ma gliela potremmo concedere, in quanto comunque dobbiamo accendere le telecamere per l’altro studente

Ma comunque dovrei sapere con sicurezza se ne ha ufficialmente il diritto, in quanto se ne ha il diritto possiamo considerargli la presenza, altrimenti dovremmo considerarlo assente e farlo seguire come “uditore”.

Ma se è alle superiori potrebbe essere già vaccinato e a quel punto può venire a scuola bello sereno e magari fare il piccolo Untore...

Grazie Ciope1981, mi aveva tratto in inganno la frase:

“Come evitare il paradosso che in una stessa classe allo studente positivo è consentito accedere alla Dad mentre un altro studente che resta a casa perché ha avuto un contatto con un positivo non può accedervi?”

presente al link
https://mobile.ilcaffe.tv/articolo/81288/i-presidi-chiedono-spiegazioni-su-come-comportarsi?a=3

Cozza ha scritto:Ma se è alle superiori potrebbe essere già vaccinato e a quel punto può venire a scuola bello sereno e magari fare il piccolo Untore...

Non so se è vaccinato ma mi hanno inviato una comunicazione di inizio quarantena timbrata e firmata

Hanno diritto alla dad anche gli alunni in quarantena per contatto familiare, che io sappia. A maggior ragione se nella stessa classe la dad va comunque attivata per un compagno positivo. Personalmente ritengo che opporsi non abbia alcun senso e serva solo ad alimentare luoghi comuni sugli insegnanti occhiuti e lavativi.

questo ragazzo ha ASSOLUTAMENTE diritto alla DaD, ci mancherebbe, mail letto che la dad si attiva solo per quarantena "nostra", le norme e le linee guida non fanno alcuna distinzione sulla fonte del contagio, cosa tra l'altro insondabile.
Anche se lo fosse preso nei peggiori bar di Caracas dovrebbe avere la dad

Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

lucetta10 ha scritto:

Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

E allora su questo punto a volte abbiamo sbagliato.

A volte  ci è stato richiesto di seguire le lezioni da casa anche per motivi diversi dal covid. In questo caso abbiamo concesso agli studenti di seguire le lezioni da casa, ma risultando comunque ufficialmente assenti, quindi niente verifiche, interventi ecc., quindi come "uditori"

Avevamo deciso di concedere di seguire da casa per non sembrare fannulloni, ma allo stesso tempo  di considerare comunque le assenze per evitare il ricorso arbitrario alla DAD anche da parte di studenti che non ne hanno il reale bisogno

lucetta10 ha scritto:questo ragazzo ha ASSOLUTAMENTE diritto alla DaD, ci mancherebbe, mail letto che la dad si attiva solo per quarantena "nostra", le norme e le linee guida non fanno alcuna distinzione sulla fonte del contagio, cosa tra l'altro insondabile.
Anche se lo fosse preso nei peggiori bar di Caracas dovrebbe avere la dad

C’è stata un po' di confusione
Nell’articolo che avevo linkato non si parlava di quarantena dei docenti, si faceva solo la distinzione tra studenti POSITIVI, e studenti assenti IN QUARANTENA

lucetta10 ha scritto:
Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Sei certa che non ci sia stato un periodo in cui gli uditori erano ammessi? Ricordo che nell'anno scolastico 1985-86 ho avuto un uditore in classe, tra l'altro molto più intelligente e diligente della media dei suoi compagni. A giugno poi ha fatto l'esame di ammissione alla classe successiva, con ottimo successo.

@melia ha scritto:

lucetta10 ha scritto:
Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Sei certa che non ci sia stato un periodo in cui gli uditori erano ammessi? Ricordo che nell'anno scolastico 1985-86 ho avuto un uditore in classe, tra l'altro molto più intelligente e diligente della media dei suoi compagni. A giugno poi ha fatto l'esame di ammissione alla classe successiva, con ottimo successo.

Per curiosità: e allora perché non si era iscritto?

lucetta10 ha scritto:

Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Negli ultimi 97 anni la scuola è leggermente cambiata. Se ci limitiamo a considerare solo l'autonomia scolastica degli ultimi 20 anni (DPR 275/1999), non c'è nulla che possa impedire la scuola ad organizzarsi come crede sotto il profilo organizzativo e didattico, accettando anche uditori

@melia ha scritto:

lucetta10 ha scritto:
Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Sei certa che non ci sia stato un periodo in cui gli uditori erano ammessi? Ricordo che nell'anno scolastico 1985-86 ho avuto un uditore in classe, tra l'altro molto più intelligente e diligente della media dei suoi compagni. A giugno poi ha fatto l'esame di ammissione alla classe successiva, con ottimo successo.

Sono certa...e so anche che ci sono scuole che insiste a usarlo.
Sarebbe interessante capire la modalità di registrazione dell'alunno alle lezioni e se si sia acquisito un qualche parere

Gianfranco ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Negli ultimi 97 anni la scuola è leggermente cambiata. Se ci limitiamo a considerare solo l'autonomia scolastica degli ultimi 20 anni (DPR 275/1999), non c'è nulla che possa impedire la scuola ad organizzarsi come crede sotto il profilo organizzativo e didattico, accettando anche uditori

Certo. Mi sai citare una norma che abbia ammesso uditori nella scuola pubblica o indicare modalità di inserimento, protocolli, registrazione delle presenze, obblighi didattici di un uditore? Sul registro elettronico per esempio? Sui verbali degli scrutini? Nel pagamento della retta per la mensa? Possono aver accesso al bonus libri?
Da qualche parte dovranno pure comparire se sono ammessi! Nelle scuole si fa l'inventario anche della carta igienica!

https://www.orizzontescuola.it/la-frequenza-degli-studenti-uditori-in-allegato-modello-di-regolamento/

lucetta10 ha scritto:

Gianfranco ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Negli ultimi 97 anni la scuola è leggermente cambiata. Se ci limitiamo a considerare solo l'autonomia scolastica degli ultimi 20 anni (DPR 275/1999), non c'è nulla che possa impedire la scuola ad organizzarsi come crede sotto il profilo organizzativo e didattico, accettando anche uditori

Certo. Mi sai citare una norma che abbia ammesso uditori nella scuola pubblica o indicare modalità di inserimento, protocolli, registrazione delle presenze, obblighi didattici di un uditore? Sul registro elettronico per esempio? Sui verbali degli scrutini? Nel pagamento della retta per la mensa? Possono aver accesso al bonus libri?

Lo avevo già citato nel precedente messaggio

Gianfranco ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

Gianfranco ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Negli ultimi 97 anni la scuola è leggermente cambiata. Se ci limitiamo a considerare solo l'autonomia scolastica degli ultimi 20 anni (DPR 275/1999), non c'è nulla che possa impedire la scuola ad organizzarsi come crede sotto il profilo organizzativo e didattico, accettando anche uditori

Certo. Mi sai citare una norma che abbia ammesso uditori nella scuola pubblica o indicare modalità di inserimento, protocolli, registrazione delle presenze, obblighi didattici di un uditore? Sul registro elettronico per esempio? Sui verbali degli scrutini? Nel pagamento della retta per la mensa? Possono aver accesso al bonus libri?

Lo avevo già citato nel precedente messaggio

dove però non si parla esplicitamente di uditori, che continuano a rimanere una categoria insolitamente non dettagliata in nessun protocollo, gli unici, ammesso che siano concessi, per i quali non si chiarisce a chi si faccia riferimento, chi sia nelle condizioni di attingere alla fattispecie, neanche cosa debba fare e non fare e come debba essere registrata la sua presenza.

Amelia parla di 86/87, tra l'altro

Uno stralcio di un regolamento d'istituto:
UDITORI:
La presenza di alunni nella scuola pubblica in qualità di “uditori” non è prevista dal nostro ordinamento.
Già l'art. 1 del R.D. 4 maggio 1925, n. 653, tuttora in vigore, prescriveva: “Non si può ottenere la iscrizione se non in base al titolo di studio rispettivamente prescritto, né sono ammessi uditori”.
Questo divieto è stato confermato nell'art. 192/1 del D. L g s. 297/94. Tuttavia, il Dirigente, sentito il M° della specifica classe di Strumento musicale, acquisita la disponibilità dello stesso, può disporre, su formale istanza della famiglia, l’ammissione o la non ammissione dello studente uditore. Ogni abuso dello status sarà sanzionato.

franco71 ha scritto:Uno stralcio di un regolamento d'istituto:
UDITORI:
La presenza di alunni nella scuola pubblica in qualità di “uditori” non è prevista dal nostro ordinamento.
Già l'art. 1 del R.D. 4 maggio 1925, n. 653, tuttora in vigore, prescriveva: “Non si può ottenere la iscrizione se non in base al titolo di studio rispettivamente prescritto, né sono ammessi uditori”.
Questo divieto è stato confermato nell'art. 192/1 del D. L g s. 297/94. Tuttavia, il Dirigente, sentito il M° della specifica classe di Strumento musicale, acquisita la disponibilità dello stesso, può disporre, su formale istanza della famiglia, l’ammissione o la non ammissione dello studente uditore. Ogni abuso dello status sarà sanzionato.

quindi lo status di "uditore" non esiste nella scuola pubblica, se esistesse si direbbe da qualche parte almeno cos'è e in cosa concretamente consista la sua presenza alle lezioni (e a quali).
L'autonomia amministrativa non include la possibilità di creare fattispecie di alunni non inquadrabili giuridicamente, non è una banale questione organizzativa co e può essere una riduzione di orario, ma qualcosa che modifica, laddove ci fosse, lo status di un particolare profilo di alunno.

Esiste per esempio la possibilità di far valere legalmente il titolo (?) di uditore di scuola pubblica? Qualche ente o altro lo riconosce valido un uditorato nella scuola pubblica, senza neanche sapere in cosa consista? e la scuola è in grado di attestarlo? Come?

lucetta10 ha scritto:...
Esiste per esempio la possibilità di far valere legalmente il titolo (?) di uditore di scuola pubblica? Qualche ente o altro lo riconosce valido un uditorato nella scuola pubblica, senza neanche sapere in cosa consista? e la scuola è in grado di attestarlo? Come?

Suppongo che sia scontato il fatto che non esista un titolo di uditore, è la singola scuola che crea questo percorso in funzione di un'eventuale iscrizione. Anche io so di scuole secondarie con casi di alunni-uditori, erano ragazzi extracomunitari e forse non potevano iscriversi per scadenza termini. Il link di Ciope da un esempio di regolamento che la scuola si può dare.

lucetta10 ha scritto:Esiste per esempio la possibilità di far valere legalmente il titolo (?) di uditore di scuola pubblica? Qualche ente o altro lo riconosce valido un uditorato nella scuola pubblica, senza neanche sapere in cosa consista? e la scuola è in grado di attestarlo? Come?

Veraente a me pare di aver capito che quello di "uditore" non sia mai stato considerato come un TITOLO, tanto meno per fartlo riconoscere valido da altri enti sucessivi: semmai, sarebbe solo un percorso provvisorio con la finalità di prepararsi al conseguimento del titolo, o al superamento di esami da privatista con cui poi iscriversi regolarmente alla stessa classe o ad altra classe equivalente. Ma anche in tali csai, il "titolo" sarebbe il risultato dell'esame finale, non il fatto di essere stato uditore.

aggiungo: se non si può ottenere l'iscrizione regolare a una certa classe "se non tramite il titolo di studio prescritto",

come mai è diventato normale inserire in qualsiasi classe (anche ad anno scolastico già inziato) ragazzi che la promozione a quella specifica classe non ce l'hanno, o ce l'hanno in un corso di studi completamente diverso, e senza esami integrativi?

paniscus_2.1 ha scritto:

@melia ha scritto:

lucetta10 ha scritto:
Aggiungo solo che non sono ammessi uditori nella scuola pubblica dal Regio Decreto 4 maggio 1925, n. 653, art. 1

Sei certa che non ci sia stato un periodo in cui gli uditori erano ammessi? Ricordo che nell'anno scolastico 1985-86 ho avuto un uditore in classe, tra l'altro molto più intelligente e diligente della media dei suoi compagni. A giugno poi ha fatto l'esame di ammissione alla classe successiva, con ottimo successo.

Per curiosità: e allora perché non si era iscritto?

Stava frequentando il Liceo Scientifico e a gennaio aveva chiesto di passare all'Artistico, dove c'erano già i suoi fratelli gemelli. All'epoca non c'erano le "passerelle" e sinceramente non so se i tempi fossero scaduti o se avrebbe potuto essere ammesso in prima, ma non in seconda. È stato accettato come uditore in seconda.
Non ricordo esattamente come ci si comportava con il registro. Mi sembra che avesse un registrino personale in cui firmava la presenza in aula, ma non ne sono sicura.

Da noi la dad è sempre stata data sia per il covid, sia per le quarantene, ma, dato che la dirigente vuole comunque valutare caso per caso, dalla mail di richiesta dell'alunno all'autorizzazione della dad passa sempre un tempo infinito (protocollo della richiesta, invio alla preside, risposta della preside, comunicazione ufficiale di inizio dad agli alunni e agli insegnanti). Il paradosso è che agli alunni talvolta viene comunicata l'autorizzazione alle 8, mentre agli insegnanti alle 10 della stessa giornata

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Esiste per esempio la possibilità di far valere legalmente il titolo (?) di uditore di scuola pubblica? Qualche ente o altro lo riconosce valido un uditorato nella scuola pubblica, senza neanche sapere in cosa consista? e la scuola è in grado di attestarlo? Come?

Veraente a me pare di aver capito che quello di "uditore" non sia mai stato considerato come un TITOLO, tanto meno per fartlo riconoscere valido da altri enti sucessivi: semmai, sarebbe solo un percorso provvisorio con la finalità di prepararsi al conseguimento del titolo, o al superamento di esami da privatista con cui poi iscriversi regolarmente alla stessa classe o ad altra classe equivalente. Ma anche in tali csai, il "titolo" sarebbe il risultato dell'esame finale, non il fatto di essere stato uditore.

E infatti mettevo il ? proprio per questo, cercando di capire cosa fosse...

Se è come presumi qualcosa potrebbe essere regolamentato parlando di privatisti, esami integrativi o simili? No, nulla... rimaniamo ancora a una situazione presunta legittima senza alcuna menzione in alcuno straccio di norma, situazione, procedura, verbale.

Se si potesse fare la ricerca complessiva su un regesto normativo assoluto, dubito che la ricerca per "uditore" darebbe alcun risultato... se veramente la possibilità esistesse sarebbe un unicum nella pubblica amministrazione: la posizione fantasma (e rimetto il ? perchè ancora non sappiamo definire nemmeno cosa sia/dovrebbe essere)