Cosa fare, accettare o no?

Promemoria primo messaggio :

Sto impazzendo perché devo prendere domani questa importante decisione.
Io sono precaria nelle scuole statali oramai da più di 10 anni, inserita in posizione 266 nella gae per l'infanzia.
Ogni anno facevo la vita della precaria senza "fissa dimora" con la speranza prima o dopo di entrare di ruolo.
Ed ecco arrivare il tanto agognato telegramma con la chiamata dalla gm, ma insieme la consapevolezza che l'unica provincia che posso scegliere dista da casa mia minimo un'ottantina di chilometri, perché si sono esauriti tutti i posti per me più comodi.
Non mi posso trasferire, perché ho famiglia con bimbi piccoli; devo rimanere in quella provincia per 5 anni facendo avanti e indietro con treno o autostrada; ho la certezza della sede dell'anno di prova perché la scelgo, ma non so dove andrò a finire l'anno dopo; se accetto vengo eliminata dalla gae che mi ha permesso di lavorare in questi 10 anni; se rifiuto la nomina, potrebbe ripresentarsi un'occasione simile tra un'altra decina d'anni, sempre che non cambino le cose nel frattempo.
Cosa faccio??? Datemi dei consigli.... Sono fortemente propensa a rifiutare, ma ciò fa malissimo...

Albith ha scritto:Beh, tutti i pro e i contro sono stati sviscerati. Fai un bel respiro, prendi qualcosa di forte ma non troppo, tipo un buon bicchiere di vino, e pensaci bene su. L'importante è che alla fine tu sia convinta della tua scelta.

In bocca al lupo per tutto!

Diciamo che ora mi prendo una camomilla, altrimenti passo la notte in bianco a rimuginare.

Non scarto ancora niente, ma tengo presente l'eventualità di un part-time.

Grazie comunque a tutti per le vostre opinioni! :-)

lala1978 ha scritto:

Laura70 ha scritto:che situazione difficile! non posso che essere solidale con te perchè neppure io saprei come fare.
Non riuscirei a fare 80 km in autostrada tutti i giorni e per di più al mattino presto... forse alcuni qui non capiscono i tuoi dubbi.

Mi fa piacere di sentire che c'è qualcun altro che avrebbe forti difficoltà ad accettare.
Io capisco che sto perdendo una grande occasione, ma ciò che mi fa stare male è pensare che poi i cinque anni che ho perduto dei miei bimbi, non li potrò mai più recuperare. Soffro nel pensare che i miei piccoli siano cresciuti da una baby sitter invece che dalla loro mamma.
Senza considerare che l'autostrada per me è davvero fonte di grande stress e arriverei a casa completamente esausta.

Figurati, ti capisco bene, specie per l'autostrada (ho preso sì la patente, ma guido in modo indegno, anzi guidavo: sono 8 anni che non mi metto al volante).

Se non c'è modo di conciliare lavoro e famiglia, solo tu sai come disporre le cose sul piatto della bilancia, e nessuno potrà mai accusarti di nulla. I nostri sono consigli, dettati soprattutto dal fatto che, purtroppo, qui perso un tram non sai se poi ne passa un altro. Ma sta del resto a te scegliere su quale tram salire ;-)

lala1978 ha scritto:Io sono un'insegnante della scuola dell'infanzia e quindi per assegnarlo a me devono trovare un'altra insegnante disposta a coprire la metà del mio orario nella sezione.

Il residuo di un part time è uno spezzone che segue le regole di tutti gli spezzoni (ore eccedenti per tutto l'anno / completamento di altro spezzone / incarico al 30 giugno per disoccupato in graduatoria)

Se non accetti tu il ruolo lo accetto io al tuo posto! E' un treno che passa poche volte nella vita, certo, ti costerà sacrifici, ma sembra che tu debba partire per la guerra. Per qualche anno farai la pendolare, come centinaia di migliaia di italiani. Non lavorerai 8 ore in fabbrica su turni, ma a scuola di mattina, a tempo indeterminato nello stato. C'è gente che farebbe carte false e pagherebbe oro pur di avere l'opportunità che hai tu ora.

lala1978 ha scritto:

Laura70 ha scritto:che situazione difficile! non posso che essere solidale con te perchè neppure io saprei come fare.
Non riuscirei a fare 80 km in autostrada tutti i giorni e per di più al mattino presto... forse alcuni qui non capiscono i tuoi dubbi.

Mi fa piacere di sentire che c'è qualcun altro che avrebbe forti difficoltà ad accettare.
Io capisco che sto perdendo una grande occasione, ma ciò che mi fa stare male è pensare che poi i cinque anni che ho perduto dei miei bimbi, non li potrò mai più recuperare. Soffro nel pensare che i miei piccoli siano cresciuti da una baby sitter invece che dalla loro mamma.
Senza considerare che l'autostrada per me è davvero fonte di grande stress e arriverei a casa completamente esausta.

capisco la guida (che nemmeno a me entusiasma), ma i figli di danno il punteggio poi per l'anno prossimo avvicinarti, quindi non 5 anni, ma questo almeno. poi una brava baby sitter rispetta quello in cui credi e spesso aggiunge piacevoli novità...

Io invece capisco benissimo, non si tratta solo di sistemare i figli in qualche modo, ma di vivere con loro un tempo che non tornerà. Non ho capito però se la scuola in cui andresti lavora solo la mattina o no. Nel caso torneresti comunque a casa ad un orario decente nonostante il viaggio. Se invece devi essere lì fino alle cinque ovvio che la situazione cambia.

Da quello che scrivi sembra tu abbia già deciso: d'altra parte il posto in GE non te lo toglie nessuno e prima o poi sarai comunque di ruolo, lavorando nel frattempo vicino casa con maggiore serenità.
E poi anche accettando oggi, chi ti garantisce che tra 5 anni avrai il trasferimento? Potrebbero volercene di più.

Insomma, io non ne farei un dramma se dovessi non accettare, si capisce che la situazione ti stresserebbe troppo e ne risentirebbe anche il tempo passato con la famiglia.

lishenko ha scritto: ma i figli di danno il punteggio poi per l'anno prossimo avvicinarti, quindi non 5 anni, ma questo almeno. ...

e questa dove l'hai letta?

I figli fanno punteggio nelle graduatorie dei docenti di ruolo in mobilità, ma il blocco dei 5 anni non si aggira, tranne forse, e il MIUR deve chiarirlo, nel caso dei DOP, che per loro natura possono, e anzi devono, essere ricollocati anche fuori provincia qualora nella loro provincia non si trovi un posto dove inserirli.

Però per una docente dell'infanzia diventare DOP non è così facile, anche se di questi tempi non impossibile.

Certo, la collega non può organizzare la sua vita su un "potrebbe essere che".

lala1978 ha scritto:Il problema è che se io fossi realmente disoccupata, senza speranza di lavorare non ci penserei due volte ad accettare per il bene della famiglia, ma per fortuna ho varie possibilità: posso lavorare nelle scuole comunali della mia provincia con incarichi annuali anche continuativi nelle stessa scuola dato che sono tra le prime nella graduatoria oppure supplenze annuali nelle scuola statali.

Mio marito mi aiuta tantissimo in casa, ma è un libero professionista e quindi ha delle scadenze da rispettare e spesso termina il lavoro la sera tardi.
Trumma: 200 km ogni giorno in macchina, in autostrada?

lala onestamente io se avessi queste altre possibilità di lavorare vicino casa non accetterei, anche perchè la strada per Ve è zeppa di nebbia in inverno...quindi dovresti partire prestissimo il mattino e poi sei in GAE e il ruolo lo prenderai più avanti da quelle graduatorie. Diverso per me che sono solo in GM...comunque è una decisione difficile, solo tu sai se saresti in grado di far fronte ad un simile impegno. Ricorda, poi, che Venezia ha una VASTISSIMA provincia, possono essere 80 km ma anche di più...o di meno...In bocca al lupo

Laura70 ha scritto:

lishenko ha scritto: ma i figli di danno il punteggio poi per l'anno prossimo avvicinarti, quindi non 5 anni, ma questo almeno. ...

e questa dove l'hai letta?

quando sei di ruolo e chiedi assegnazione provvisoria tra i punti che formano la graduatoria x assegnazione ci sono figli in rapporto all'età...scorri i vari documenti degli uffici scolastici e vedi le ultime assegnazioni in tabella: la voce c'è ed è chiara

lishenko ha scritto:

Laura70 ha scritto:

lishenko ha scritto: ma i figli di danno il punteggio poi per l'anno prossimo avvicinarti, quindi non 5 anni, ma questo almeno. ...

e questa dove l'hai letta?

quando sei di ruolo e chiedi assegnazione provvisoria tra i punti che formano la graduatoria x assegnazione ci sono figli in rapporto all'età...scorri i vari documenti degli uffici scolastici e vedi le ultime assegnazioni in tabella: la voce c'è ed è chiara

Lei sta dicendo che dovrebbe accettare il ruolo in provincia diversa dalla sua. Con la nuova normativa bisogna rimanere nella provincia in cui si accetta il ruolo per 5 anni.

Laura70 ha scritto:

lishenko ha scritto:

Laura70 ha scritto:

lishenko ha scritto: ma i figli di danno il punteggio poi per l'anno prossimo avvicinarti, quindi non 5 anni, ma questo almeno. ...

e questa dove l'hai letta?

quando sei di ruolo e chiedi assegnazione provvisoria tra i punti che formano la graduatoria x assegnazione ci sono figli in rapporto all'età...scorri i vari documenti degli uffici scolastici e vedi le ultime assegnazioni in tabella: la voce c'è ed è chiara

Lei sta dicendo che dovrebbe accettare il ruolo in provincia diversa dalla sua. Con la nuova normativa bisogna rimanere nella provincia in cui si accetta il ruolo per 5 anni.

esitono le domande di assegnazione provvisoria interprovinciale che SOLO il docente in ruolo può fare dopo il primo anno....ma insomma stiamo parlando di aria fritta, se non vuole accettare avrà i suoi motivi, che sono STRETTAMENTE personali, non discutiamo di altro

mi sembra che anche le assegnazioni risentano del blocco dei 5 anni

pagnottella ha scritto:mi sembra che anche le assegnazioni risentano del blocco dei 5 anni

Sì, tutto bloccato per 5 anni di EFFETTIVO servizio: utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e trasferimenti fuori della provincia di ruolo. Probabilmente solo ai DOP sarà concessa deroga (ma lì è per ovvi motivi).

Albith ha scritto:

pagnottella ha scritto:mi sembra che anche le assegnazioni risentano del blocco dei 5 anni

Sì, tutto bloccato per 5 anni di EFFETTIVO servizio: utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e trasferimenti fuori della provincia di ruolo. Probabilmente solo ai DOP sarà concessa deroga (ma lì è per ovvi motivi).

per ovvi motivi?

cosa sono i DOP?

Lala mi aggiorni quando sai qualcosa?txs

Ieri mi sono ritrovata a prendere una decisione simile a quella che dovrai prendere tu: mi hanno offerto il ruolo, a 80 km da casa, ed ho una bimba di 8 anni, un'altra in arrivo tra 2 mesi e un marito che lavora all'estero. L'alternativa è un contratto a tempo determinato con l'università. Io... ho rinunciato al ruolo, ho deciso che fosse meglio rinunciare alla certezza del posto fisso che accettare la certezza del distacco dalle mie figlie. Ti auguro di prendere la scelta giusta... per te e la tua famiglia.

magari puoi accettare e poi tra congedi per i bimbi ,aspettativa e poi le cose possono cambiare......

fedros ha scritto:magari puoi accettare e poi tra congedi per i bimbi ,aspettativa e poi le cose possono cambiare......

le donne tendono a sacrificarsi per i figli, bisogna pensare se è giusto o cosa è giusto, ma i parametri sono di ognuno...
io me ne andrei all'estero col coniuge!!!

fedros ha scritto:magari puoi accettare e poi tra congedi per i bimbi ,aspettativa e poi le cose possono cambiare......

dice che ha già rinunciato purtroppo.
Una docente che ho conosciuto andando a vedere le nomine in ruolo ha accettato con la prospettiva di chiedere l'aspettativa per coniuge lavoratore all'estero (anche lei è all'estero con i figli)

Si può chiedere l'aspettativa per coniuge residente all'estero, ma non si può avere contemporaneamente un contratto di tipo continuativo (anche se a tempo determinato) con un altro ente. Quindi per chiedere l'aspettativa avrei dovuto prima dimettermi ...

premetto che non ho letto tutte le numerose risposte...ma al posto tuo accetterei, magari chiedendo il part time. leggi bene la circolare a riguardo: MI SEMBRA che se si hanno i figli minori di tre anni si ha una via preferenziale per ottenerlo. e poi, non mi voglio impicciare, ma anche con 18 ore ti resterebbe suppongo comunque mezza giornata da trascorrere in famiglia...ma ti capisco perché ho vissuto (per incarichi annuali) la stessa situazione.

Lala...ti capisco perfettamente. Anch'io ho tre figli piccoli e il pensiero di lasciarli crescere con la baby sitter non mi alletta. Pure la strada sarebbe uno stress incredibile e non so se vale la pena mettere a repentaglio la salute quando in alternativa puoi continuare a lavorare tranquillamente aspettando il ruolo ancora un po'. Certo si tratta di una decisione davvero difficile...
é anche vero che con un part time verticale saresti via da casa solo tre giorni la settimana (se possibile viaggiando in treno, cosa che ti permetterebbe di "rilassarti "e sfruttare il tragitto per le correzioni) e gli altri quattro potresti dedicarti totalmente, o quasi, ai tuoi bambini. In questo modo ti sentiresti meno in colpa...
Comunque resta il fatto che la cosa più importante è la salute... non rischiare di ammalarti, altrimenti perderai il tempo a scuola e con i tuoi piccoli. Fai la scelta che ti rende più serena...hai tutta la mia solidarietà!

Ieri alla fine ho preso la mia decisione ed è stata piuttosto dura rinunciare, ma per quanto mi riguarda non avevo alternative.
Mi è stato proposto un posto raggiungibile solo con il treno e quindi avrei dovuto percorrere 2 h di viaggio in treno sperando nelle coincidenze e più mezz'ora di macchina.
Premetto che sono insegnante di scuola dell'infanzia e quindi i miei orari sono: 8 - 13 oppure 11 - 16. Ciò significa recarmi in macchina se sono nel primo turno perché ahimè il treno non arriva in tempo, mentre se sono nel turno del pomeriggio rientrare a casa per le 18.30 esausta!
Senza poi considerare tutte le riunioni, collegi docenti, consigli di intersezione che finiscono mediamente alle 19 di sera e in quel caso dovrei tornare a casa in macchina causa assenza treni. Inoltre io credo nel mio lavoro e voglio esercitarlo al meglio delle mie possibilità; non ho idea di quale energia e pazienza potrei avere nei confronti di una classe di 28 bambini con varie tipologie caratteriali dopo 2,5 ore di viaggio, magari con l'ansia di non arrivare in tempo per ritardi dei treni. No, grazie! Sono un'insegnante per scelta e perché ci credo.
Tutto ciò per evitare di lavorare con supplenze annuali a pochi chilometri da casa mia, certo nell'incertezza del futuro, ma nella speranza che essendo in gae in posizione alta, prima o poi venga chiamata nuovamente. Come mi ha fatto notare la responsabile dell'usp di Venezia, magari vivo una vita non vita per 5 anni e dopo scopro che aspettando solo 6 - 7 anni avrei accettato un ruolo vicino a casa mia.
Questa è stata la mia scelta.
Non voglio vivere di rimpianti; un lavoro grazie al cielo ce l'ho, ma i cinque anni preziosi di vita dei miei bimbi nessuno me li avrebbe potuto ridare indietro.