Grazie salvaprecari!!!

Leggendo i topic di quest'ultimo periodo ho avuto l'impressione che la domanda più frequente sia "Posso rinunciare a...?" .
Mi sono venuti in mente i tempi in cui la parola "rinunciare" non faceva parte del vocabolario di noi insegnanti precari, in cui ogni chiamata era una manna dal cielo, in cui per raccimolare qualche punto in graduatoria andavamo ad insegnare in qualsiasi paesino sperduto e per poche ore, anche a costo di rimetterci economicamente.
Adesso è diverso, c'è il salvaprecari, basta avere i requisiti per inseririrsi e i 12 punti tanto sognati sono lì!
Dobbiamo solo pregare che poi ci chiamino le scuole giuste, ma nessun problema, se la retribuzione è minore della disoccupazione possiamo "rinunciare"..
Volevo ricordare a tutti che possiamo star tranquilli.. Possiamo "rinunciare ad un incarico al 30/06 fino a 17 ore", stiamo attenti solo alle cattedre.. quelle no, quelle dobbiamo prenderle per forza.. altrimenti niente...
GRAZIE SALVAPRECARI!!!!

se si rinuncia, anche a spezzoni, non si può far domanda per il salva-precari

a me invece sembrava di aver capito, dalla guida sul salvaprecari, che si possano rifiutare spezzoni in assenza di cattedre intere e che, viceversa, accettandoli in presenza di orario intero si venga esclusi. Ho capito male?

non so

Non capisco per quale ragione si debba fare amaro sarcasmo sulle scelte degli altri. Ognuno agisce come crede. Chi vuole prendere anche un'ora sulla luna, ben venga! senza badare a chi sulla luna non ci vuole andare...

paolopaolo ha scritto:non so

Confermo! Si può rientrare nel salvaprecari anche rinunciando uno spezzone in assenza di cattedre intere. L'ho fatto io l'anno scorso...

paolopaolo ha scritto:se si rinuncia, anche a spezzoni, non si può far domanda per il salva-precari

sì che si può fare domanda

Laura70 ha scritto:

paolopaolo ha scritto:se si rinuncia, anche a spezzoni, non si può far domanda per il salva-precari

sì che si può fare domanda

Certo che si può, in assenza di cattedra intera!

kypa57 ha scritto:a me invece sembrava di aver capito, dalla guida sul salvaprecari, che si possano rifiutare spezzoni in assenza di cattedre intere e che, viceversa, accettandoli in presenza di orario intero si venga esclusi. Ho capito male?

E' così.

Prima di affannarci su cosa prendere o lasciare...aspettiamo che esca il nuovo salva precari !!! Qui in Lombardia tutto tace.

Manca poco... In un altro topic, Paolo diceva che potrebbe uscire verso la fine della prossima settimana...

Si.veramente infinite grazie salvaprecari..sono 3 anni che tra tagli ed elenchi prioritari non lavoro...e pensare che 4 anni fa ho lavorato tutto l'anno con 18 punti..ora ne in 57 ma le scuole MI rispondono...signora,ci sono quelli del salvaprecari...non lavorerete neppure quest'anno...resteró chissà x quanti altri ancora una precaria non salvata..altro che rinunce..

simos ha scritto:Si.veramente infinite grazie salvaprecari..sono 3 anni che tra tagli ed elenchi prioritari non lavoro...e pensare che 4 anni fa ho lavorato tutto l'anno con 18 punti..ora ne in 57 ma le scuole MI rispondono...signora,ci sono quelli del salvaprecari...non lavorerete neppure quest'anno...resteró chissà x quanti altri ancora una precaria non salvata..altro che rinunce..

Hai tutta la mia comprensione...se può servire a qualcosa..:-)

greta2010 ha scritto:Leggendo i topic di quest'ultimo periodo ho avuto l'impressione che la domanda più frequente sia "Posso rinunciare a...?" .
Mi sono venuti in mente i tempi in cui la parola "rinunciare" non faceva parte del vocabolario di noi insegnanti precari, in cui ogni chiamata era una manna dal cielo, in cui per raccimolare qualche punto in graduatoria andavamo ad insegnare in qualsiasi paesino sperduto e per poche ore, anche a costo di rimetterci economicamente.
Adesso è diverso, c'è il salvaprecari, basta avere i requisiti per inseririrsi e i 12 punti tanto sognati sono lì!
Dobbiamo solo pregare che poi ci chiamino le scuole giuste, ma nessun problema, se la retribuzione è minore della disoccupazione possiamo "rinunciare"..
Volevo ricordare a tutti che possiamo star tranquilli.. Possiamo "rinunciare ad un incarico al 30/06 fino a 17 ore", stiamo attenti solo alle cattedre.. quelle no, quelle dobbiamo prenderle per forza.. altrimenti niente...
GRAZIE SALVAPRECARI!!!!

Non conosco le tue esperienze ma io, dp due anni di pendolarismo tra napoli e roma cn 3 ore ore di viaggio all'andata e 3 al ritorno, ora ke ho le spese di una casa e di una famiglia, preferisco volentieri restare nella mia città e lavorare col salvaprecari che riprendere a viaggiare per 6 ore al giorno con tutte le spese annesse, che, basta andare su trenitalia, ti assicuro nn sn poche. Senza parlare dello stress che una vita del genere comporta.

Io sono d'accordo con l'esistenza del salvaprecari, ma non per questo rinuncerei a una supplenza qualsiasi...nel mio vocabolario "rinuncia" non esiste. Il SP mi serve solo per assicurarmi i dodici punti nel caso io non venga mai chiamata. Ma se vengo chiamata non ci penso neppure a rinunciare.
L'anno scorso ero inserita nel SP e mi hanno chiamata su una maternità a 90 km da casa, raggiungibili solo in auto e in autostrada. Ci ho rimesso tantissimi soldi ma naturalmente ho accettato.
Il problema non è il SP, che è solo uno strumento.

precious77 ha scritto: L'anno scorso ero inserita nel SP e mi hanno chiamata su una maternità a 90 km da casa, raggiungibili solo in auto e in autostrada. Ci ho rimesso tantissimi soldi ma naturalmente ho accettato.
.

se eri inserita nel SP ed eri ancora inoccupata allora eri obbligata ad accettare. Ma avrebbe senso accettare se non è necessario (per es. per un completamento) una sede scomodissima in cui ci si rimettono tantissimi soldi?
Io ad es. nel SP inserisco i distretti più vicini

Ecco, vedi, la prov. di SP e Gi era diversa, e io non so se ero obbligata ad accettare, la chiamata era da GI prov. di Milano e non da SP prov. di Brescia. Ma non mi sono mai posta neppure il problema...Quando ho messo le GI a Milano sapevo che avrei dovuto fare i salti mortali, dunque perché lamentarsene? Appunto, se una persona non vuole/non può spostarsi (lo capisco) fa scelte che non lo obblighino a spostarsi (se è possibile). Naturalmente questo è il mio punto di vista: io lavoro per lavorare, oltre che per vivere...è chiaro che una sede vicina a casa mia mi farebbe comodo, ci mancherebbe. Ma pur di non stare a casa..

Io spero vivamente che si siano ravveduti e non facciamo più partire questo salvaprecari! dovremmo chiedere ben altro non questo contentino che accontenta pochi e danneggia tanti! che grande ingiustizia!!!

tenete presente che la disoccupazione non è per sempre! quindi...

sos ha scritto:Non capisco per quale ragione si debba fare amaro sarcasmo sulle scelte degli altri. Ognuno agisce come crede. Chi vuole prendere anche un'ora sulla luna, ben venga! senza badare a chi sulla luna non ci vuole andare...

io invece è da parecchio che concordo con greta...
ma molto probabilmente lei ed io arriviamo da un percorso diverso, da precarie storiche ricordiamo benissimo i tempi in cui tutto era diverso, probabilmnente peggiore, certo, ma realmente più lineare.
e sì anche a me agli inizi di "carriera" capitò di restar ferma un anno, niente supplenza, nessun punto e niente stipendio...
ma anche lì a parte un comprensibile stato di preoccupazione e depressione, non si invocava nessun salvagente e non si stava nemmeno ad elencare con astio i presunti anni precedenti impegnati nel mondo scuola.
poteva capitare, si sapeva e si metteva in conto...spesso per alcune classi di concorso era anche la prova concreta che non ci sarebbe stato un grande spazio di manovra futura in questo campo, cruda realtà immediatamente compresa...e si cercavano altri spazi magari altrove.
ora invece al grido di "ho diritto ecc perchè ho lavorato uno o due anni ecc" si pretende la sicurezza...una sicurezza che tra l'altro esiste solo nel pubblico, nel mondo del lavoro privato si vive e si lavora e si sopravvive in ben altri modi...e forse, chissà, si impara anche a crescere.

ricordiamoci anche che c'e' stata tanta gente che e' stata a casa per due anni a fare punteggio con il sp, rifiutando le code e poi e' partito solo quest'anno per prendersi il ruolo.

tellina ha scritto:

sos ha scritto:Non capisco per quale ragione si debba fare amaro sarcasmo sulle scelte degli altri. Ognuno agisce come crede. Chi vuole prendere anche un'ora sulla luna, ben venga! senza badare a chi sulla luna non ci vuole andare...

io invece è da parecchio che concordo con greta...
ma molto probabilmente lei ed io arriviamo da un percorso diverso, da precarie storiche ricordiamo benissimo i tempi in cui tutto era diverso, probabilmnente peggiore, certo, ma realmente più lineare.
e sì anche a me agli inizi di "carriera" capitò di restar ferma un anno, niente supplenza, nessun punto e niente stipendio...
ma anche lì a parte un comprensibile stato di preoccupazione e depressione, non si invocava nessun salvagente e non si stava nemmeno ad elencare con astio i presunti anni precedenti impegnati nel mondo scuola.
poteva capitare, si sapeva e si metteva in conto...spesso per alcune classi di concorso era anche la prova concreta che non ci sarebbe stato un grande spazio di manovra futura in questo campo, cruda realtà immediatamente compresa...e si cercavano altri spazi magari altrove.
ora invece al grido di "ho diritto ecc perchè ho lavorato uno o due anni ecc" si pretende la sicurezza...una sicurezza che tra l'altro esiste solo nel pubblico, nel mondo del lavoro privato si vive e si lavora e si sopravvive in ben altri modi...e forse, chissà, si impara anche a crescere.

Dire che noi precari pretendiamo sicurezza, soprattutto ad oggi con i tagli che si sono letteralmente abbattuti su di noi, mi sembra veramente ecccessivo. Penso che, in modi diversi e cn ansie diverse, ognuno di noi speri - e non certo pretenda - di poter lavorare nella propria città, vicino alla famiglia e non credo sia sbagliato sperare una cosa del genere.

ben venga pretendere la sicurezza dopo un percorso del genere...

io credo che i patti vadano rispettati:
se creo un percorso per posti programmati (leggi ssis dove entrava il DIECI PER CENTO) - io - non - posso pensare - che - sarebbe - stato - meglio - non - entrare - ...

non è possibile non lavorare dopo 8 anni p.es. dato che la gente ha investito in quello e ha rinunciato ad investire ed a pensare ad altro.
E IL MIO DOLORE PIU' GRANDE E' PER CHI HA NELL'INSEGMAMENTO L'UNICO SBOCCO LAVORATIVO.

poi non è vero che non esistono meccanismi di fiducia e di rispetto anche nel privato, e persino nel lavoro nero:
da studenti lavoravamo il sabato sera nei ristoranti. sempre quelli. nessun contratto. Eppure potevano mandarci a calci quando volevano...

non puoi farmi abilitare, selezionandomi ed eliminare la mia classe di concorso.
Ma magari hai anche ragione, la mia materia non serve, ma trovami la soluzione, possiamo concordare una riconversione...

climi80 ha scritto:
Dire che noi precari pretendiamo sicurezza, soprattutto ad oggi con i tagli che si sono letteralmente abbattuti su di noi, mi sembra veramente ecccessivo. Penso che, in modi diversi e cn ansie diverse, ognuno di noi speri - e non certo pretenda - di poter lavorare nella propria città, vicino alla famiglia e non credo sia sbagliato sperare una cosa del genere.

Certo che non è sbagliato sperare una cosa del genere! Ci si deve, però, anche, saper accontentare! Come si suol dire, "Non è tutto oro, quel che luccica"... io, per esempio, per ben 2 anni, ho scelto di insegnare con un contratto CO.CO.CO., che ben sappiamo non dare alcuna garanzia nè tutela previdenziale, pur di poter lavorare nella mia città, vicina alla mia famiglia. So per certo che, se avessi lasciato la mia città, avrei insegnato con un "decente" contratto a tempo determinato, ma ho fatto una scelta e, di conseguenza, devo accettare i pro e i contro... ciònonostante, mi ritengo "fortunata" in quanto, sebbene con un contratto che "fa acqua da tutte le parti", ho avuto la possibilità di lavorare nella mia città, di maturare il punteggio dei due anni di prestato servizio e, nello stesso tempo, di insegnare nella scuola pubblica che, poi, è il lavoro che più mi piace e per il quale tanto ho studiato!