alunno non certificato causa genitori

Salve colleghi,
anche se siamo a fine anno, vorrei sapere la vostra opinione su un caso paradossale; nella scuola in cui sto supplendo fino a fine anno, c'è un bambino (il cui padre è medico, quindi molto consapevole) che ha dei seri problemi comportamentali; infatti è aggressivo, violento e pericoloso per sé e per gli altri a tal punto che è arrivato a camminare sul cornicione della scuola ed entrare in un'altra aula dalla finestra o salire e sporgersi da un armadio poggiato sul parapetto delle scale rischiando quindi di farsi seriamente male!!il caso è stato esposto alla dirigente che dice che tanto il bambino non si butta( mahhh!!!) e al padre che dice che queste cose le faceva anche lui, atteggiamento che dichiara una determinazione a non voler vedere il problema!!io ho avuto delle ore di disponibilità dedicate in questa classe(ahh , il padre non vuole neanche la figura supporto alla classe) ma ho prontamente detto che se dovesse succedere qualcosa di imprevedibile io mi tutelerò legalmente e denuncerò il tutto alle autorità e ai servizi sociali. Di chi è la responsabilità, se dovesse ferirsi o ferire e l'insegnante è doverosamente in classe ma non ha potuto magari intervenire in tempo??

In casi di difficilissima gestione, come quello che racconti, il consiglio è quello di relazionare sempre per scritto alla Dirigente, chiedendole al contempo di contattare i genitori sulle difficoltà di gestione e di informare i Servizi Consultoriali per la presa in carico della situazione.
Non aver timore di reiterare tale atteggiamento, perché è l'unico modo per tutelare il proprio operato e dimostrare che non si è sottovalutato il problema.
D'altra parte anche la Dirigente, di fronte alle relazioni scritte dai docenti, non potrà rifugiarsi dietro un generico "tanto il bambino non si butta" (anche preveggente è!)
Nel contempo cercate di aprire uno spiraglio con la famiglia...
nel post parli del padre, ma penso esista anche una madre, o no?
Spesso tali atteggiamenti di negazione (anche in genitori acculturati) mascherano, come tu dici, il rifiuto di vedere i problemi del proprio figlio, come se, accettando tale situazione, ammettessero di essere "cattivi genitori" e che è per questo che il loro figlio è "diverso"....
il lavoro complesso è da fare con la famiglia e non è semplice...
non c'è qualcuno nei servizi consultoriali che potrebbe darvi qualche suggerimento in merito?

i servizi sociali seguono "tra le righe" il problema perchè è fortissima la negazione del padre..della madre, non ho scritto perchè non è molto presente e credo che l'ultima parola sia sempre del padre..la famiglia è ormai da 4 anni che rifiuta un punto di incontro ma ora che il bambino sta crescendo anche molto fisicamente, è veramente difficoltoso contenerlo anche perchè si butta spesso a terra e le insegnanti non ce la fanno a rialzarlo!!!credo che il prox anno sia veramente pesante..anche i compagni di classe sono sfiniti psicologicamente perchè devo sempre guardarsi le spalle da sputi, colpi ecc..io non so come la dirigente abbia potuto mettere la testa sotto la sabbia assecondando i genitori e mettendo a repentaglio docenti e alunni!!!

Questo è il classico caso in cui dovrebbero intervenire ANCHE i genitori degli altri alunni. Invece tutti fanno le scimmiette poi, se succede qualcosa, il più indifeso paga.
Trovo sensati i consigli di flo.

chiarite che il problema è grave e di difficile gestione e che il comportamento di tale persona mette in pericolo sè e gli altri.scrivete che è necessario porre la dovuta attenzione prima che la cosa possa avere conseguenze negative su tutti, docenti, collaboratori, alunni e sai tu cosa altro scrivere.scrivete chiaramente anche dei contatti che avete avuto con i genitori e le risposte ricevute senza commentare ma in maniera oggettiva.Il D.s. dovrà fare qualcosa, avere un colloquio e poi saprà il D.S. come regolarsi.
Ritengo che i genitori debbano essere spronati da una voce autorevole e che in casi così gravi non possano far finta di niente se vogliono essere genitori.hanno dei doveri a cui non possono rinunciare!(la butto là...serviranno dei servizi sociali?)

aggiungo che in casi estremi la Dirigente può interessare della questione la Procura dei Minori, che interviene situazioni di "incapacità genitoriale" che non riguarda solo episodi di maltrattamenti o disagio economico... (nella mia scuola è accaduto)