pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
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carla75
Ire
feles
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pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
ringraziando in anticipo, chiedo a chi possa rispondermi un parere: sono referente DSA in un Liceo. Abbiamo elaborato da alcuni anni un modello di pdp sulla falsariga di quello ministeriale, il consiglio di classe lo prepara, il coordinatore lo assembla e poi sottopone una copia alla famiglia per concordare gli strumenti e le strategie. Finora non ci sono stati particolari problemi con le famiglie, il pdp nasce da una reciproca collaborazione, ma purtroppo c'è una famiglia che insiste perché il figlio possa avere determinati strumenti compensativi che i docenti di alcune discipline ritengono non sia corretto proporre. Dalla legge 170 (e successiva circolare applicativa) mi sembra di evincere che la famiglia debba stabilire, ovviamente, rapporti di collaborazione coi docenti ma che la proposta degli strumenti compensativi e dispensativi sia solo compito del docente, anche perché è lui il responsabile ultimo della didattica. Qualcuno saprebbe darmi un eventuale riferimento normativo oltre a quello citato? o sono io che sbaglio ad interpretare le norme? Il discorso si lega, ovviamente, al fatto che il ragazzo in questione, malgrado gli strumenti, ha dei risultati non brillanti ... a me risulta, però, che, dati gli strumenti e considerati tutti gli aspetti della valutazione, non debba esserci per forza un risultato sufficiente, mi spiego, gli strumenti non sono una bacchetta magica ma servono per cercare di colmare il gap che divide il ragazzo dai compagni e metterlo in condizione di effettuare un percorso come gli altri, il quale non esclude cadute e miglioramenti... che ne pensate?
feles- Messaggi : 173
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Non c'è riferimento normativo diverso da quello citato da te.
C'è il buon senso di non arrivare muro contro muro con una famiglia per questioni di questo tipo.
E' sicuramente vero che chi ha la maggior capacità di individuare gli strumenti adatti ad un particolare alunno sono i suoi docenti ma è altresì vero che la famiglia conosce il figlio nelle sue modalità di studio e nelle sue preoccupazioni riguardo all'apprendimento e potrebbe suggerire strumenti che il docente non ritiene necessari ma che lo potrebbero essere, servendo, se non altro, a tranquillizzare il ragazzo.
Mi piacerebbe sapere di che materie e quali siano gli strumenti in discussione.
Prendila così: se gli strumenti richiesti servissero davvero a favorire l'apprendimento sarebbe un bene concederli, se non servissero perchè comunque il problema è diverso, sarebbe un bene comunque concederli per dimostrare di aver fatto tutto e anche di più per evitare l'insuccesso.
Restando a questo punto solo la possibilità di un po' di tempo in più per approfondire la materia (sospensione di giudizio ed esame a settembre) o la bocciatura.
Senza timore di ricorsi e obbligo (in sostanza) di promozione da parte del Tar.
C'è il buon senso di non arrivare muro contro muro con una famiglia per questioni di questo tipo.
E' sicuramente vero che chi ha la maggior capacità di individuare gli strumenti adatti ad un particolare alunno sono i suoi docenti ma è altresì vero che la famiglia conosce il figlio nelle sue modalità di studio e nelle sue preoccupazioni riguardo all'apprendimento e potrebbe suggerire strumenti che il docente non ritiene necessari ma che lo potrebbero essere, servendo, se non altro, a tranquillizzare il ragazzo.
Mi piacerebbe sapere di che materie e quali siano gli strumenti in discussione.
Prendila così: se gli strumenti richiesti servissero davvero a favorire l'apprendimento sarebbe un bene concederli, se non servissero perchè comunque il problema è diverso, sarebbe un bene comunque concederli per dimostrare di aver fatto tutto e anche di più per evitare l'insuccesso.
Restando a questo punto solo la possibilità di un po' di tempo in più per approfondire la materia (sospensione di giudizio ed esame a settembre) o la bocciatura.
Senza timore di ricorsi e obbligo (in sostanza) di promozione da parte del Tar.
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
grazie per la risposta, sono d'accordo con te su tutto, il fatto è che questi genitori hanno praticamente ricorretto la proposta di ogni docente, spostando l'accento più sugli strumenti dispensativi che su quelli compensativi e hanno richiesto facilitazioni francamente esagerate nella valutazione (tipo la valutazione di una prova al 50% e simili), il che ha maldisposto parecchi colleghi che ora non sono più molto disponibili ad accettare le richieste della famiglia... staremo a vedere, io credo che da parte della scuola ci sia stata tutta la volontà di venire loro incontro ma ci debba essere anche il dovere di porre dei limiti alle ingerenze.
feles- Messaggi : 173
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
premettiamo che un ragazzo dsa non puo' essere dispensato dallo studio, dalle verifiche e dalle valutazione. su Google troverai decine di scuole che indicano tutti gli strumento dispensativi e compensativi che possono essere adottati per i ragazzi con DSA che non comprendono le richieste, o meglio le pretese di queste famiglie.
una volta concessi questi strumenti la valutazione e le verifiche, opportunamente modulate alle esigenze del caso sono decise dal docente.
ridurre del 50% la valutazione significa fare, di fatto, una programmazione differenziata. il problema e' che la legge 170 non lo consente non richiamando l'O.M.90/01. quindi , se questi ragazzi vogliono conseguire il diploma devono dimostrare di avere sufficienti conoscenze in tutte le discipline. tale soglia e' stabilita dai singoli docenti e non certo dalle famiglie. se fosse il contrario la scuola come istituzione non avrebbe nemmeno piu' ragione di esistere.
una volta concessi questi strumenti la valutazione e le verifiche, opportunamente modulate alle esigenze del caso sono decise dal docente.
ridurre del 50% la valutazione significa fare, di fatto, una programmazione differenziata. il problema e' che la legge 170 non lo consente non richiamando l'O.M.90/01. quindi , se questi ragazzi vogliono conseguire il diploma devono dimostrare di avere sufficienti conoscenze in tutte le discipline. tale soglia e' stabilita dai singoli docenti e non certo dalle famiglie. se fosse il contrario la scuola come istituzione non avrebbe nemmeno piu' ragione di esistere.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
feles ha scritto:grazie per la risposta, sono d'accordo con te su tutto, il fatto è che questi genitori hanno praticamente ricorretto la proposta di ogni docente, spostando l'accento più sugli strumenti dispensativi che su quelli compensativi e hanno richiesto facilitazioni francamente esagerate nella valutazione (tipo la valutazione di una prova al 50% e simili), il che ha maldisposto parecchi colleghi che ora non sono più molto disponibili ad accettare le richieste della famiglia... staremo a vedere, io credo che da parte della scuola ci sia stata tutta la volontà di venire loro incontro ma ci debba essere anche il dovere di porre dei limiti alle ingerenze.
Efettivamente mi sembra esagerato.
Non so se sono d'accordo che il vostro dovere sia quello di porre dei limiti alle ingerenze, perchè alle volte gli interventi delle famiglie, soprattutto quando ci sono in ballo personalizzazioni, sono visti come ingerenze mentre sono espressioni di necessità non considerate da parte della scuola.
(ti spiego cosa intendo: ci sono docenti che decidono che per loro non esiste questo problema e che costretti dalla legge predispongono un pdp striminzito mettendo la spunta su un paio di strumenti - esenzione da lettura ad alta voce e tempi più lunghi, ad esempio e finita lì - La famiglia chiede altro e loro parlano di ingerenze - questo non mi va bene)
Sono però convinta che la scuola debba predisporre un piano pensato, debba proporre misure, e debba saper spiegare, nel caso, il perchè non ritenga utile per l'alunno, l'adozione di altre. E ritengo che se, una volta ascoltate le obiezioni della famiglia a questo diniego, ritenga ancora, con onestà e non con puntiglio, che le misure non siano utili, o non possano essere anche lontanamente utili, debba mantenere la sua posizione.
Un consiglio operativo: se ti trovi a non riuscire a sbloccare la situazione, ma sono certa che una buona mediazione riuscirà allo scopo, potresti suggerire loro di chiedere un parere all'aid di zona.
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Personalizzare significa proporre in maniera diversa le stesse cose che si propongono agli altri e pretendere le stesse cose che si pretendono dagli altri. Poiché si è detto che i dsa non necessitano di sostegno in quanto non disabili non vedo per quale motivo debbano avere dispense che nemmeno ai miei alunni concedo (sono una docente di sostegno). Suglie soglie minime di conoscenza i genitori non possono assolutamente intervenire. Il cdc è sovrano.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
anch'io concordo con quanto dite, comunque le ingerenze di cui parlavo sono proprio questi eccessi, poi Ire hai ragione sul fatto che certi colleghi non vogliono vedere il problema ma non è questo il caso, almeno per la maggior parte dei docenti di questo cdc. su quelli "renitenti" è già stata fatta opera di convincimento a dare al ragazzo ciò a cui ha diritto ma qui davvero si va molto oltre da parte dei genitori.
grazie a tutti voi che avete risposto!
grazie a tutti voi che avete risposto!
feles- Messaggi : 173
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
sì, avevo capito che non era questo il caso.
Buon lavoro :-)
Buon lavoro :-)
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
E nel caso di una scuola che propone il pdp da firmare senza voler parlarne prima con l'alunno ( da poco maggiorenne) nè con la famiglia, sulla base della certificazione cartacea e basta, dicendo che sono "perfettamente in grado di interpretarla"? A volte a "fare muro" sono i docenti.
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Il PDP deve essere condiviso con la famiglia che dovrà firmarlo. Il Cdc non può predisporlo con stesura definitiva senza consultare i genitori dell'alunno con DSA, anzi i genitori devono poter partecipare alla riunione accanto agli specialisti di NI che hanno fatto la certificazione
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
docente63 ha scritto:E nel caso di una scuola che propone il pdp da firmare senza voler parlarne prima con l'alunno ( da poco maggiorenne) nè con la famiglia, sulla base della certificazione cartacea e basta, dicendo che sono "perfettamente in grado di interpretarla"? A volte a "fare muro" sono i docenti
Se si tratta di un ragazzo che il cdc conosce già può essere anche accettabile, naturalmente si proporrà alla famiglia una bozza ancora non firmata sulla quale sia possibile lavorare insieme perfezionando il tutto.
Dal tono del tuo intervento, però mi sembra di capire che non sia questo il caso. Perciò il referente dsa, il coordinatore o il ds prenderanno la 170 e le linee guida di luglio 2011 e ne daranno lettura in sede di cdc. Poi diranno che la scuola si attiene alla legge e che la famiglia va sentita prima della redazione de piano perchè una certificazione non è sufficiente a capire le misure necessarie che vanno tarate sui bisogni e sulle attitudini del ragazzo vivo non cartaceo.
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Ire ha scritto:docente63 ha scritto:E nel caso di una scuola che propone il pdp da firmare senza voler parlarne prima con l'alunno ( da poco maggiorenne) nè con la famiglia, sulla base della certificazione cartacea e basta, dicendo che sono "perfettamente in grado di interpretarla"? A volte a "fare muro" sono i docenti
Se si tratta di un ragazzo che il cdc conosce già può essere anche accettabile, naturalmente si proporrà alla famiglia una bozza ancora non firmata sulla quale sia possibile lavorare insieme perfezionando il tutto.
Dal tono del tuo intervento, però mi sembra di capire che non sia questo il caso. Perciò il referente dsa, il coordinatore o il ds prenderanno la 170 e le linee guida di luglio 2011 e ne daranno lettura in sede di cdc. Poi diranno che la scuola si attiene alla legge e che la famiglia va sentita prima della redazione de piano perchè una certificazione non è sufficiente a capire le misure necessarie che vanno tarate sui bisogni e sulle attitudini del ragazzo vivo non cartaceo.
Sì Ire... hai colto la situazione perfettamente! Quindi mi confermi quello che ritenevo giusto. E' chiaro che per loro è un impiccio, che vogliono togliersi il prima possibile. Ma una cosa elaborata "a senso unico" è inammissibile... Tanto più che la certificazione cartacea non è per niente facile da interpretare. Nel caso specifico, si tratta di dignosi di discalculia, ma risulta anche alquanto compromessa la memoria in generale, perchè questi disturbi non seguono una regola inflessibile. E invece lo scorso anno questo aspetto è stato poco considerato dai docenti. Per questo volevamo essere partecipi alla stesura.
docente63- Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 11.06.13
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Per questo volevamo essere partecipi alla stesura.
Partecipi materialmente alla stesura diventa difficile, perchè in pratica non esiste UN momento di stesura ma tanti momenti quanti sono i docenti visto che ognuno di loro è chiamato a compilare la parte relativa alla materia che insegna. Il coordinatore poi collaziona il tutto e redige il pdp nelle parti generali.
La famiglia dovrebbe partecipare ad un cdc preventivo alla compilazione durante il quale dovrebbe avere la possibilità di parlare del ragazzo presentando l'aspetto casalingo dell'apprendimento, la modalità di studio, la fatica o la predilezione per una modalità piuttosto che per un'altra e così via.
Successivamente, dicevamo, l'elaborazione del pdp e la presentazione alla famiglia che ha diritto di esprimere il proprio parere eventualmente chiedendo modifiche a quanto predisposto. Se ne discute, insomma, al fine di preparare qualcosa di valido per l'alunno
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Buonasera a tutti, mi inserisco in questa discussione per chiedere una delucidazione: posso rilasciare copia del PDP alla famiglia dopo la firma o devono fare domanda ufficiale in segreteria?loro mi hanno detto che la coordinatrice dell'anno scorso aveva fatto una fotocopia e via, senza chiedere alcuna autorizzazione ... a me par strano...nessun problema se si puo'fare ovviamente ma voglio essere sicura!grazie mille
avanna- Messaggi : 153
Data d'iscrizione : 17.02.11
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Non puoi: DEVI
La famiglia firma un documento nel quale insieme alla scuola concorda misure diverse rispetto a quelle utilizzate per tutti.
E' indispensabile che chi firma qualcosa abbia documentazione di quanto ha firmato.
La famiglia firma un documento nel quale insieme alla scuola concorda misure diverse rispetto a quelle utilizzate per tutti.
E' indispensabile che chi firma qualcosa abbia documentazione di quanto ha firmato.
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Posso permettermi di sfruttarti un po' avanna, per cercare di capire questa situazione?
Mi capita spessissimo di imbattermi in problemi di questo tipo, sai, con famiglie che dicono che la scuola non rilascia copia del pdp. E' una cosa per me tanto strana perchè il pdp è in sostanza un accordo tra le parti, non un atto unilaterale della PA, e le parti coinvolte in un accordo devono avere la documentazione di quanto hanno pattuito. Non riesco a capire, e lo chiedo a te, se vorrai rispondermi, per quale motivo ritieni che la famiglia non debba averne copia?
Mi capita spessissimo di imbattermi in problemi di questo tipo, sai, con famiglie che dicono che la scuola non rilascia copia del pdp. E' una cosa per me tanto strana perchè il pdp è in sostanza un accordo tra le parti, non un atto unilaterale della PA, e le parti coinvolte in un accordo devono avere la documentazione di quanto hanno pattuito. Non riesco a capire, e lo chiedo a te, se vorrai rispondermi, per quale motivo ritieni che la famiglia non debba averne copia?
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Non ho mai detto che non ritengo che la famiglia debba averne una copia, sto chiedendo una cosa diversa e cioe' se per avere la copia si debba fare domanda in segreteria come per tutti i documenti redatti all'interno della scuola (ed e' quello che io penso) o se invece sia possibile fare una fotocopia praticamente di propria iniziativa senza l'autorizzazione del d.s (non passare dal protocollo significa questo). Non ho mai pensato di negare copia del PDP ma siccome in tutti questi anni di insegnamento nessuna famiglia me lo ha mai chiesto volevo essere sicura di muovermi nel modo giusto. Quindi non ho idea del perche' ad alcune famiglie venga rifiutato!non e' il mio caso.
avanna- Messaggi : 153
Data d'iscrizione : 17.02.11
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Non era un attacco da parte mia.
Mi sembra di non essere riuscita a far passare il messaggio e questo mi dispiace.
Ai sensi della legge 241/90 e successivi la famiglia fa richiesta di atti prodotti dalla PA, quando l'atto è un atto della pubblica amministrazione.
Un pdp non è un atto della pubblica amministrazione, è un "patto tra le parti" e immediatamente le parti ne devono avere copia.
Tu firmeresti un contratto senza portarti subito a casa quello che hai firmato?
Mi sembra di non essere riuscita a far passare il messaggio e questo mi dispiace.
Ai sensi della legge 241/90 e successivi la famiglia fa richiesta di atti prodotti dalla PA, quando l'atto è un atto della pubblica amministrazione.
Un pdp non è un atto della pubblica amministrazione, è un "patto tra le parti" e immediatamente le parti ne devono avere copia.
Tu firmeresti un contratto senza portarti subito a casa quello che hai firmato?
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Ma guarda non l'ho preso come un'attacco. Ti seguo e condivido molte delle cose che dici solo che ogni tanto ti percepisco prevenuta anche dove non serve. Ho bisogno di capire per non agire d'impulso magari fotocopiando un documento per poi scoprire che non potevo e la mia DS sa essere antipatica in questi casi ... ma se mi dici cosi' visto che della tematica sei esperta mi fido e lo fotocopiero' subito cosi' martedi' risolvo la cosa senza lungaggini. Piuttosto ti chiedo una cosa visto che il patto e' tra le parti perche' noi docenti dobbiamo avere l'autorizzazione della famiglia per colloquiare con gli psicologi che redaggono le diagnosi? Nessun intento polemico eh, solo per capire!grazie mille
avanna- Messaggi : 153
Data d'iscrizione : 17.02.11
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
Le parti sono la famiglia e la scuola.
Gli psicologi sono tenuti al segreto professionale. Così come voi scuola siete tenuti al segreto professionale.
Il fulcro è l'alunno, e la famiglia per lui e solo il fulcro può autorizzare la divulgazione di notizie riservate che lo riguardano.
Questa è la risposta ufficiale che dovrebbe servire a rispondere alla tua domanda.
La tua domanda però nasconde un bisogno diverso, che posso capire.
Ci sono casi in cui le situazioni non sono chiare e tu, come professionista chiamata a cercare di risolverne almeno un aspetto, avresti bisogno di avere tutti gli elementi per capire e agire nel migliore dei modi. Sarebbe giusto che la famiglia capisse questo e che autorizzasse il confronto.
A parte i problemi logistici e organizzativi di questo tipo di colloqui, alle volte emergono aspetti difficili da digerire da parte delle famiglie stesse, aspetti che spaventano e chi si ha voglia di nascondere. Se si pensasse che solo affrontandoli si potrebbe dare il meglio, se si riuscisse a tenere in mente l'obbiettivo primario di tutto l'ambaradan, obbiettivo che è il successo formativo e il benessere del ragazzo, forse si riuscirebbe a superare la paura e la vergogna e si metterebbe tutto sul piatto. Non è semplice e credo che anche tu te ne renda conto.
Ormai ho imparato a dire che quando le cose non possono essere perfette perchè in gioco ci sono mille aspetti, spesso discordanti, mille forze, spesso contrastanti, mille emotività, mille di mille di ogni cosa, non si può fare più di tanto e bisogna cominciare a lavorare con quello che si ha.
Ho imparato a dire "accontentiamoci"
Naturalmente mi accontento io ma pretendo dagli altri che facciano lo stesso-
Nel senso: se la famiglia non riesce per qualche motivo a fornire piena collaborazione, se il professionista che ha valutato il ragazzo non può intervenire /perchè la famiglia non lo permette o semplicemente perchè l'intervento non è previsto dal suo contratto di lavoro / se insomma non ci sono tutti gli elementi per valutare per questioni estranee alla volontà della scuola, beh, non si può poi pretendere che il lavoro della scuola sia perfetto.
Si fa quello che si può con quello che si ha, avanna.
Gli psicologi sono tenuti al segreto professionale. Così come voi scuola siete tenuti al segreto professionale.
Il fulcro è l'alunno, e la famiglia per lui e solo il fulcro può autorizzare la divulgazione di notizie riservate che lo riguardano.
Questa è la risposta ufficiale che dovrebbe servire a rispondere alla tua domanda.
La tua domanda però nasconde un bisogno diverso, che posso capire.
Ci sono casi in cui le situazioni non sono chiare e tu, come professionista chiamata a cercare di risolverne almeno un aspetto, avresti bisogno di avere tutti gli elementi per capire e agire nel migliore dei modi. Sarebbe giusto che la famiglia capisse questo e che autorizzasse il confronto.
A parte i problemi logistici e organizzativi di questo tipo di colloqui, alle volte emergono aspetti difficili da digerire da parte delle famiglie stesse, aspetti che spaventano e chi si ha voglia di nascondere. Se si pensasse che solo affrontandoli si potrebbe dare il meglio, se si riuscisse a tenere in mente l'obbiettivo primario di tutto l'ambaradan, obbiettivo che è il successo formativo e il benessere del ragazzo, forse si riuscirebbe a superare la paura e la vergogna e si metterebbe tutto sul piatto. Non è semplice e credo che anche tu te ne renda conto.
Ormai ho imparato a dire che quando le cose non possono essere perfette perchè in gioco ci sono mille aspetti, spesso discordanti, mille forze, spesso contrastanti, mille emotività, mille di mille di ogni cosa, non si può fare più di tanto e bisogna cominciare a lavorare con quello che si ha.
Ho imparato a dire "accontentiamoci"
Naturalmente mi accontento io ma pretendo dagli altri che facciano lo stesso-
Nel senso: se la famiglia non riesce per qualche motivo a fornire piena collaborazione, se il professionista che ha valutato il ragazzo non può intervenire /perchè la famiglia non lo permette o semplicemente perchè l'intervento non è previsto dal suo contratto di lavoro / se insomma non ci sono tutti gli elementi per valutare per questioni estranee alla volontà della scuola, beh, non si può poi pretendere che il lavoro della scuola sia perfetto.
Si fa quello che si può con quello che si ha, avanna.
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
chiedi cosa fare al tuo dirigente che è responsabile in primis dei documenti prodotti in seno all'istituzione.avanna ha scritto:Non ho mai detto che non ritengo che la famiglia debba averne una copia, sto chiedendo una cosa diversa e cioe' se per avere la copia si debba fare domanda in segreteria come per tutti i documenti redatti all'interno della scuola (ed e' quello che io penso) o se invece sia possibile fare una fotocopia praticamente di propria iniziativa senza l'autorizzazione del d.s (non passare dal protocollo significa questo). Non ho mai pensato di negare copia del PDP ma siccome in tutti questi anni di insegnamento nessuna famiglia me lo ha mai chiesto volevo essere sicura di muovermi nel modo giusto. Quindi non ho idea del perche' ad alcune famiglie venga rifiutato!non e' il mio caso.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: pdp alunno DSA quale ruolo dei genitori?
chiedere al dirigente è sempre cosa buona (a meno che non si rompa le scatole quando gli si chiedano cose ovvie).
@avanna, forse lo conoscerai ma per tua sicurezza ti metto il link alla guida aid sulla stesura del pdp.
Ciò che ti interessa per questo tuo dubbio è a pagina 13 http://www.aiditalia.org/upload/guida_pdp_gennaio_2010_comitato_scuola_aid.pdf
@avanna, forse lo conoscerai ma per tua sicurezza ti metto il link alla guida aid sulla stesura del pdp.
Ciò che ti interessa per questo tuo dubbio è a pagina 13 http://www.aiditalia.org/upload/guida_pdp_gennaio_2010_comitato_scuola_aid.pdf
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