Disabilità alternanti, un anno sì e un anno no
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paolopaolo
sweetbaby863
sperso
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Disabilità alternanti, un anno sì e un anno no
Promemoria primo messaggio :
Salve a tutti.
Mi sono state assegnate due quinte superiori quest'anno, ognuna ha un alunno con problemi di apprendimento; cioè, presumo che li abbiano perché entrambi i ragazzi hanno l'insegnante di sostegno (se sia coì oppure no, non voletemene perché sono qui a chiedere ... non me ne sono mai capitati prima).
In pratica, se siano pressioni oppure no, si chiede di far valere il programma curriculare anziché quello differenziato, già quest'anno che c'è l'esame di stato....già, non c'è il diploma ma l'attestato.
Ma a questi studenti sono stati assegnati insegnanti di sostegno: posso sbagliare, ma me lo chiedo: nel programma curriculare quale bisogno c'è del sostegno?
A questi due studenti all'esame di stato non potrà esserci il loro insegnante di sostegno, se vanno con curriculare ... però è contemplata una prova equipollente. Per chi è certificato, cioè avrà l'attestato, non per chi riceverà il diploma...
Poi, è venuto fuori che dovrei fare una programmazione ad hoc per questi due studenti, per requisiti minimi (sono già essenziali e minimi quelli dei ragazzi a scuola oggi,n.d.r.) e modo di valutare differente,per la sufficienza... che ne penserebbero gli altri? Che discriminazione applicheremmo! A quanto sto osservando ora, i due ragazzi non ce la fanno a essere autonomi e a collegare gli argomenti.
Lo so che dovrei chiedere la cartella al DS, ma questo non mi aiuterebbe. Da quanto ho letto sembra che vi debba essere una certificazione con 4 visite per avere un insegnante di sostegno, sbaglio? Quindi, se gli è stato assegnato dall'USP...
Però mi hanno detto che la famiglia potrebbe non firmare la differenziata (secondo me l'unica possibile), quando chiamata alla convocazioendel CdC. Ho letto il DPR 23 febbraio 2006, n. 185 ma dove vado a constatare che il ragazzo è dichiarato con handicap?
Insomma, anche le leggi in proposito non fanno molta chiarezza; quindi rivolgo a voi le mie perplessità per meglio muovermi in questa intricata situazione.
Mi aiutate a venirne fuori?
Salve a tutti.
Mi sono state assegnate due quinte superiori quest'anno, ognuna ha un alunno con problemi di apprendimento; cioè, presumo che li abbiano perché entrambi i ragazzi hanno l'insegnante di sostegno (se sia coì oppure no, non voletemene perché sono qui a chiedere ... non me ne sono mai capitati prima).
In pratica, se siano pressioni oppure no, si chiede di far valere il programma curriculare anziché quello differenziato, già quest'anno che c'è l'esame di stato....già, non c'è il diploma ma l'attestato.
Ma a questi studenti sono stati assegnati insegnanti di sostegno: posso sbagliare, ma me lo chiedo: nel programma curriculare quale bisogno c'è del sostegno?
A questi due studenti all'esame di stato non potrà esserci il loro insegnante di sostegno, se vanno con curriculare ... però è contemplata una prova equipollente. Per chi è certificato, cioè avrà l'attestato, non per chi riceverà il diploma...
Poi, è venuto fuori che dovrei fare una programmazione ad hoc per questi due studenti, per requisiti minimi (sono già essenziali e minimi quelli dei ragazzi a scuola oggi,n.d.r.) e modo di valutare differente,per la sufficienza... che ne penserebbero gli altri? Che discriminazione applicheremmo! A quanto sto osservando ora, i due ragazzi non ce la fanno a essere autonomi e a collegare gli argomenti.
Lo so che dovrei chiedere la cartella al DS, ma questo non mi aiuterebbe. Da quanto ho letto sembra che vi debba essere una certificazione con 4 visite per avere un insegnante di sostegno, sbaglio? Quindi, se gli è stato assegnato dall'USP...
Però mi hanno detto che la famiglia potrebbe non firmare la differenziata (secondo me l'unica possibile), quando chiamata alla convocazioendel CdC. Ho letto il DPR 23 febbraio 2006, n. 185 ma dove vado a constatare che il ragazzo è dichiarato con handicap?
Insomma, anche le leggi in proposito non fanno molta chiarezza; quindi rivolgo a voi le mie perplessità per meglio muovermi in questa intricata situazione.
Mi aiutate a venirne fuori?
sperso- Messaggi : 145
Data d'iscrizione : 19.10.12
Re: Disabilità alternanti, un anno sì e un anno no
Scusa Carla non capisco come sia possibile legalmente , per la validità di un percorso di studi che ha come obiettivo il raggiungimento di un titolo "spendibile" nel mercato e quindi legalmente valido, che si possa verificare ciò che dici...mi sembra poco regolare. Parlo ovviamente da ignorante in materia perchè non sono insegnante di sostegno, ma se per 4 anni uno studente ha seguito una programmazione differenziata, è ovvio che non ha portato avanti gli stessi contenuti della classe e non ha raggiunto gli obiettivi anche se minimi in nessuno dei 4 anni...e poi, improvvisamente in 5° si stabilisce una programmazione curricolare per obiettivi minimi..non mi sembra fattibile, perche l'alunno non avrà sicuramente i pre-requisiti anche se minimi per frequentare con una curricolare la classe 5°, non avendo mai raggiunto negli anni precedenti gli obiettivi minimi. Mi sembra una sorta di "imbroglio"......percorso facilitato e DIFFERENZIATO prima per arrivare all'ultimo anno con un percorso diverso con l'obiettivo di raggiungere il titolo e non un semplice attestato......mi sembra irrazionale e non regolare. Puoi spiegarmi meglio le cose? Ti ringrazio
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Disabilità alternanti, un anno sì e un anno no
Concordo con te Paniscus e anche io ho sempre saputo ciò che sostienipaniscus ha scritto:Scustae, ma non è risaputo che di certificazioni per il sostegno ne esistono di due specie diverse?
Ossia, alcuni ragazzi disabili certificati (normalmente, i più gravi, ma non è sempre detto) seguono il programma differenziato, che può anche prevedere l'esclusione totale di alcune materie, la loro sostituzione con laboratori appositi, o eventualmente anche l'orario ridotto, e che implica la non-validità ordinaria del titolo di studio, che viene sostituito da un attestato personalizzato.
Invece altri seguono un programma curricolare semplificato (forse non si chiama tecnicamente così, ma è come viene conosciuto di fatto nel linguaggio della scuola), che prevede tutte le materie, con tutti gli argomenti al completo (ossia, non si può decidere di stralciare il programma e di eliminarne una parte), e titolo di studio finale perfettamente valido, ma con una programmazione personalizzata e modalità di verifica diverse.
Probabilmente alle elementari o alle medie non c'è una grande differenza pratica tra queste due cose, ma alle superiori (e specialmente in istituti tecnici e professionali molto specialistici) sono abissalmente diverse.
Il mio dubbio è sorto dopo l'intervento di Carla che sostiene la possibilità di passare dalla programmazione differenziata a quella curricolare (??????) che, come te, pensavo (...anzi ti dirò che lo penso ancora finchè Carla non risponde chiarendo meglio) non fosse possibile. Il passaggio, invece, dalla curricolare alla differenziata è più comprensibile e motivabilepaniscus ha scritto:
Sul dubbio espresso da giovanna: ho visto qualche caso di programmazione "curricolare semplificata" passata poi al differenziato in un secondo tempo (dopo aver constatato che le conseguenze dell'handicap erano più gravi del previsto e che il ragazzo non ce la faceva) ma non ho mai visto il contrario. Non sapevo nemmeno se fosse possibile...
Lisa
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Disabilità alternanti, un anno sì e un anno no
una programmazione e' di fatto differenziata quando l'allievo segue anche una sola disciplina differenziata. e' legalmente possibile poi, che il ragazzo faccia il differenziato in tutte le discipline e poi si passi all'obiettivo minimo all'ultimo anno. la norma non lo vieta. di fatto e' difficile che accada, ma potrebbe verificarsi.giovanna onnis ha scritto:Scusa Carla non capisco come sia possibile legalmente , per la validità di un percorso di studi che ha come obiettivo il raggiungimento di un titolo "spendibile" nel mercato e quindi legalmente valido, che si possa verificare ciò che dici...mi sembra poco regolare. Parlo ovviamente da ignorante in materia perchè non sono insegnante di sostegno, ma se per 4 anni uno studente ha seguito una programmazione differenziata, è ovvio che non ha portato avanti gli stessi contenuti della classe e non ha raggiunto gli obiettivi anche se minimi in nessuno dei 4 anni...e poi, improvvisamente in 5° si stabilisce una programmazione curricolare per obiettivi minimi..non mi sembra fattibile, perche l'alunno non avrà sicuramente i pre-requisiti anche se minimi per frequentare con una curricolare la classe 5°, non avendo mai raggiunto negli anni precedenti gli obiettivi minimi. Mi sembra una sorta di "imbroglio"......percorso facilitato e DIFFERENZIATO prima per arrivare all'ultimo anno con un percorso diverso con l'obiettivo di raggiungere il titolo e non un semplice attestato......mi sembra irrazionale e non regolare. Puoi spiegarmi meglio le cose? Ti ringrazio
E’ possibile infatti prevedere un percorso differenziato nei primi anni di scuola e successivamente, ove il Consiglio di Classe riscontri che l’alunno abbia raggiunto un livello di preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o globalmente corrispondenti, passare ad un percorso con obiettivi minimi, senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti (comma 4 art. 15 dell’O.M. 90 del 21/5/2001)
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Disabilità alternanti, un anno sì e un anno no
Sicuramente Paniscus, con la famiglia è necessario concordare il tipo di programmazione e la famiglia può opporsi alla differenziata, ma sicuramente non può sindacare sulla decisione del Cdc relativa ad un'eventuale bocciatura del figlio....ci mancherebbe altro!!paniscus ha scritto:Nel caso specifico citato da me, la famiglia non era contraria a un'eventuale decisione di far ripetere un anno (o eventualmente anche due) alla ragazza, se questo poteva servire a consolidare le competenze alle quali poteva arrivare con i suoi limiti. Hanno sempre dichiarato che "preferivano" che fosse ripetutamente bocciata, piuttosto che passare al differenziato.
In ogni caso, la scuola non è certo obbligata a concordare sempre le decisioni con i genitori, in materia di valutazione. Se si documenta che un alunno disabile (sia che faccia il programma semplificato, sia il differenziato) ha riportato risultati insufficienti ANCHE rispetto al piano di studi individuale stilato apposta per lui, può benissimo essere bocciato anche se la famiglia non è d'accordo.
Lisa
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
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