divide et impera

Promemoria primo messaggio :

sono arrivati dove volevano.. divide et impera. Dividi la categoria e li freghi tutti. La verità è io ho passato il quiz perchè ho fatto studi tecnici e molte domande sono state facili per me; ho dovuto solo ripassare le domande grazie al file pdf trovato in internet (che alcuni hanno trovato, altri no). Invece mia moglie che ha fatto ben altri percorsi scolastici ha dovuto affrontare argomenti totalmente nuovi in soli 18 giorni.. una corsa ad handicap. Ha fatto 32 punti e faremo ricorso. Come tante maestre d'asilo. Avrebbero dovuto dare più giorni per favorire chi non è mai stato appassionato di settimana enigmistica, di sodoku etc... Almeno un mese di tempo comprendente il periodo di Natale per dare più tempo a tutte le colleghe che ne hanno poco tra lavoro figli casa marito; se si pensa poi che dicembre è anche periodo di consigli di classe. Alcuni colleghi mi hanno confidato di avere fatto più o meno gli stessi quiz all'università o al TFA. Un vantaggio di non poco. Chi ha passato il quiz di sicuro ha trovato in passato certi argomenti ma molti con supponenza non capiscono che se gli capitassero domande completamente nuove avrebbero fallito anche loro come 2 su 3. Divide et impera.

Infatti stiamo parlando di punteggi alti, mezzo punto o uno di differenza per passare la preselezione....ecco, in questo caso, non è stata certo preparazione in più..ma solo fortuna.....non metto bocca su 10 punti o più di differenza, perchè concordo con tutto quello detto fino adesso......

E poi non capisco come si possano cambiare le carte in tavola dall'oggi al domani....fino il giorno della preselezione qui erano lamenti continui, di gente che diceva peste e corna sul concorso, che era difficile, che non era giusto...e poi TOH....passano la preselezione e stranamente era fattibilissimo, facilissimo ecc....... complimenti per la coerenza.

non è questione di tempo a disposizione per la preparazione oppure l'essere maschio o femmina che ha pesato sulla prova. piuttosto volevo far presente un'ingiustizia compiuta dal ministero contro la maggior parte di noi partecipanti al concorso. era meglio per me non aver partecipato. è stata una presa in giro. sono molto amareggiata. sapete bene che non ci hanno assegnato i moduli così come erano per le esercitazioni, che erano abbastanza omogenei e il grado di difficoltà era bilanciato ma hanno miscelato le domande e il computer sceglieva quale farci fare. ed io dico a questo punto che ci hanno propinato le domande con difficoltà maggiore in rapporto alla maggiore età. sono passati per la maggiore parte i giovani,,, ma io, mi ero preparata ed ho registrato tutti gli esiti delle prove ed erano sempre con punteggio alto. ero sicura di passarlo. e quel giorno in molte eravamo sicure e tutte grandi, ma guarda caso sono passati solo i più giovani... una delusione... ed ora addirittura devo sentirmi sbeffeggiata da chi si è trovato in situazione di vantaggio. questo non lo tollero. so di non poter provare quel che ho asserito, ma è così, tra l'altro ho avuto modo di parlare precedentemente alla prova con colleghi più giovani di me e mi hanno sempre riferito di non aver conseguito dei grossi risultati durante le esercitazioni. guarda caso hanno conseguito un punteggio maggiore del mio nella prova d'esame. è bravura? è fortuna? oppure è altro?
il ministero ha dimostrato che il concorso era per i giovani....
se poi vogliamo fare i conti dal punto di vista economico: quante giornate non retribuite sono state chieste per partecipare al concorso? io ho dovuto chiederne due... quanti soldini risparmiati dal ministero per le prossime buste paga?
uno stato che non rispetta i suoi cittadini , che non dà le stesse opportunità a tutti che non riconosce gli stessi diritti e non impone gli stessi doveri a tutti , non è certamente uno stato democratico e giusto... è solo una cattiva dittatura.
scusatemi per lo sfogo, ma mi sento molto presa in giro.
già i regolamenti che cambiano continuamente in corso d'opera sono devianti. siamo ridotti alla mercè di qualunque pinco pallino, che si alza la mattina e dice la sua, senza inserire prima la spina e azionare il cervello.

esposito maria ha scritto:non è questione di tempo a disposizione per la preparazione oppure l'essere maschio o femmina che ha pesato sulla prova. piuttosto volevo far presente un'ingiustizia compiuta dal ministero contro la maggior parte di noi partecipanti al concorso. era meglio per me non aver partecipato. è stata una presa in giro. sono molto amareggiata. sapete bene che non ci hanno assegnato i moduli così come erano per le esercitazioni, che erano abbastanza omogenei e il grado di difficoltà era bilanciato ma hanno miscelato le domande e il computer sceglieva quale farci fare. ed io dico a questo punto che ci hanno propinato le domande con difficoltà maggiore in rapporto alla maggiore età. sono passati per la maggiore parte i giovani,,, ma io, mi ero preparata ed ho registrato tutti gli esiti delle prove ed erano sempre con punteggio alto. ero sicura di passarlo. e quel giorno in molte eravamo sicure e tutte grandi, ma guarda caso sono passati solo i più giovani... una delusione... ed ora addirittura devo sentirmi sbeffeggiata da chi si è trovato in situazione di vantaggio. questo non lo tollero. so di non poter provare quel che ho asserito, ma è così, tra l'altro ho avuto modo di parlare precedentemente alla prova con colleghi più giovani di me e mi hanno sempre riferito di non aver conseguito dei grossi risultati durante le esercitazioni. guarda caso hanno conseguito un punteggio maggiore del mio nella prova d'esame. è bravura? è fortuna? oppure è altro?
il ministero ha dimostrato che il concorso era per i giovani....
se poi vogliamo fare i conti dal punto di vista economico: quante giornate non retribuite sono state chieste per partecipare al concorso? io ho dovuto chiederne due... quanti soldini risparmiati dal ministero per le prossime buste paga?
uno stato che non rispetta i suoi cittadini , che non dà le stesse opportunità a tutti che non riconosce gli stessi diritti e non impone gli stessi doveri a tutti , non è certamente uno stato democratico e giusto... è solo una cattiva dittatura.
scusatemi per lo sfogo, ma mi sento molto presa in giro.
già i regolamenti che cambiano continuamente in corso d'opera sono devianti. siamo ridotti alla mercè di qualunque pinco pallino, che si alza la mattina e dice la sua, senza inserire prima la spina e azionare il cervello.

Io non sono giovane e non ho avuto questa impressione, il test mi è sembrato bilanciato più o meno come quelli dell'esercitatore.

ma qualcuno soffre di manie di persecuzione???

ninacolorata ha scritto:
Ma allora immaginiamo chi ha realizzato 34,5 punti. Voi vi rendete conto che, magari, per il mancato equilibrio di una leva si è interrotto un percorso?

Chi ha fatto 34, 5 o ha sbagliato varie domande o ne ha sbagliata nella migliore delle ipotesi una, tralasciandone quindici (tutte sulle leve?)

nuanda ha scritto:

veroe ha scritto:secondo me avrebbero dovuto dare più tempo in generale per dare la possibilità a chi non ha mai visto questi quiz di impararli.

Non era neccessario impararli (a memoria), era sufficiente studiarli e capirli....

no, peggio ancora... non è neanche roba da studiare e capire! L'unica cosa da capire è come funzionano i quesiti, stop. chi vuole insegnare agli altri secondo il ministero dovrebbe avere le competenze logico deduttive per risolvere questi sciocchi test, personalmente mi trovo perfettamente d'accordo!!! mio marito ha la terza media ma li sa risolvere. A 40 anni, uno che non tocca libri, a cui non piaceva studiare e che fa un lavoro manuale, avrebbe fatto il test meglio di tanti sedicenti professori e maestri. Non è questione di imparare i quiz e neanche di STUDIARLI. Ci sta che uno magari non si ricordi i passaggi per risolvere un'equazione, ma ci sta anche che li vada a vedere un istante e poi se li ricordi. Non c'era niente da studiare per il test, se non un po' di informatica e di lingua. I test di logica erano gli stessi che vengono usati nei test per calcolare il quoziente intellettivo. Se uno non li passa, vuol dire che ha un quoziente intellettivo basso, fine. E la laurea... prima o poi a forza di imparare cose a memoria o quasi, chiunque riesce a prendersi una laurea, e il limite di anno dato dal ministero per l'ammissione al concorso teneva conto anche di questo: chi si è laureato, vecchio ordinamento dopo il 2000-2001 per una laurea quadriennale vuol dire che si è laureato fuori corso ed è stato escluso dal concorso. Perché? non si può contare il merito? non si può decidere di mettere uno sbarramento per il QI o per le competenze linguistiche o digitali? dato un sufficiente numero di anni, chiunque si laurea in una materia umanistica, ma pure in medicina e altre materie considerate difficili. Non vedo perché sindacare su ogni cosa. Questo è il concorso, queste sono le regole, se sono uguali per tutti, fatevele andare bene o fate a meno di fare il concorso. Scegliere le prove vuol dire anche scegliere il tipo di professionisti che lo stato vuole nelle scuole, è un indirizzo politico, se vogliamo, e non ci vedo niente di strano.

Ma io vorrei sapere di cosa vi stupite??!? TUTTI I CONCORSI SONO COSÌ!!! ve lo volete mettere in testa? T
quando C'è una altissima affluenza di partecipanti le prove preselettive sono tutte tutte così!!!
Non c'entra la formazione, l'etá la preparazione di laurea il master il diploma etc etc... È una prova sulle capacità di logica e aritmetica spicciola, capacita di osservazione, sintesi , logica con sillogismi... etc etc ... CHIARO??? Chi c'è l'ha passa chi non ce l'ha sta a casa.

danyroma78 ha scritto:

nuanda ha scritto:

veroe ha scritto:secondo me avrebbero dovuto dare più tempo in generale per dare la possibilità a chi non ha mai visto questi quiz di impararli.

Non era neccessario impararli (a memoria), era sufficiente studiarli e capirli....

no, peggio ancora... non è neanche roba da studiare e capire! L'unica cosa da capire è come funzionano i quesiti, stop. chi vuole insegnare agli altri secondo il ministero dovrebbe avere le competenze logico deduttive per risolvere questi sciocchi test, personalmente mi trovo perfettamente d'accordo!!! mio marito ha la terza media ma li sa risolvere. A 40 anni, uno che non tocca libri, a cui non piaceva studiare e che fa un lavoro manuale, avrebbe fatto il test meglio di tanti sedicenti professori e maestri. Non è questione di imparare i quiz e neanche di STUDIARLI. Ci sta che uno magari non si ricordi i passaggi per risolvere un'equazione, ma ci sta anche che li vada a vedere un istante e poi se li ricordi. Non c'era niente da studiare per il test, se non un po' di informatica e di lingua. I test di logica erano gli stessi che vengono usati nei test per calcolare il quoziente intellettivo. Se uno non li passa, vuol dire che ha un quoziente intellettivo basso, fine. E la laurea... prima o poi a forza di imparare cose a memoria o quasi, chiunque riesce a prendersi una laurea, e il limite di anno dato dal ministero per l'ammissione al concorso teneva conto anche di questo: chi si è laureato, vecchio ordinamento dopo il 2000-2001 per una laurea quadriennale vuol dire che si è laureato fuori corso ed è stato escluso dal concorso. Perché? non si può contare il merito? non si può decidere di mettere uno sbarramento per il QI o per le competenze linguistiche o digitali? dato un sufficiente numero di anni, chiunque si laurea in una materia umanistica, ma pure in medicina e altre materie considerate difficili. Non vedo perché sindacare su ogni cosa. Questo è il concorso, queste sono le regole, se sono uguali per tutti, fatevele andare bene o fate a meno di fare il concorso. Scegliere le prove vuol dire anche scegliere il tipo di professionisti che lo stato vuole nelle scuole, è un indirizzo politico, se vogliamo, e non ci vedo niente di strano.

talmente è facile e niente di strano che siano passati il 33% circa dei candidati

apple978 ha scritto:

veroe ha scritto:

nuanda ha scritto:

veroe ha scritto:Invece mia moglie che ha fatto ben altri percorsi scolastici ha dovuto affrontare argomenti totalmente nuovi in soli 18 giorni..

Pure la mia ha fatto "ben altri percorsi" e l'ha passato.No, non è un genio e nemmeno fortunata.
Ha studiato, cercato di capire, si è applicata.
Non è forse quello che si dovrebbe insegnare a scuola?

o forse tua moglie non lavora 10 ore al giorno come la mia nel settore privato!

Se lavora già nel settore privato per 10 ore al giorno, un lavoro ce l'ha....perché allora ci si butta a capofitto nella scuola? Niente contro tua moglie, ma ci sono donne che fino al 27 novembre 2012 facevano le casalinghe e non toccavano libri dalla fine delle superiore (nella peggiore delle ipotesi): perché si pretende di essere allenati come coloro che insegnano da anni? perché non si accetta una sconfitta? Conosco ingegneri che a 50 anni hanno deciso di andare a fare il concorso del 2012 e casalinghe uscite con un 36 alla maturità magistrale....perché si punta alla scuola quando per anni e anni si è fatto altro? Perché non si lascia spazio a chi davvero fa sacrifici per insegnare e insegna? Voi, i vagoni Trenitalia che di notte vanno dal sud al nord e dal nord al sud pieni zeppi di insegnanti ....soprattutto di mamme che lasciano le loro famiglie e figli...li avete mai visti??? Ci siete mai stati dentro?

mai sentito parlare di lavoro precari e sottopagati nel settore privato???

Angalbe ha scritto:

ninacolorata ha scritto:
Ma allora immaginiamo chi ha realizzato 34,5 punti. Voi vi rendete conto che, magari, per il mancato equilibrio di una leva si è interrotto un percorso?

Chi ha fatto 34, 5 o ha sbagliato varie domande o ne ha sbagliata nella migliore delle ipotesi una, tralasciandone quindici (tutte sulle leve?)

E comunque continuo a non capire dove stia questa presunta ingiustizia di principio verso chi sia rimasto escluso "per un pelo" rispetto a chi è stato escluso per parecchi punti. Ma santa pazienza, in qualsiasi normativa esista un limite fissato e si rispetta quello... cosa c'entra il fatto che si sia fuori "di tanto" o "di poco"?

Secondo te, se uno pretende di votare alle elezioni da minorenne "perché a compiere 18 anni gli mancano solo due giorni", glielo fanno fare? O se uno presenta una domanda di concorso a termini già scaduti (a meno che non sia stata concessa una deroga formale per malfunzionamenti del sistema o per chiusura degli uffici), gliela accettano "perché ha sforato solo di pochi giorni", mica di mesi interi?

Nel caso specifico, se il valore minimo da raggiungere era 35, cosa dovrebbe cambiare se uno ha fatto 34 o se ha fatto 20? Cosa si dovrebbe fare, dargli l'aiutino per generosità o per motivi umanitari, "perché in fondo ha dimostrato di avercela messa tutta e perché bisogna pur sempre premiare l'impegno", come tante volte si sente raccontare nei consigli di classe? E basta, siamo adulti, siamo professionisti, finiamola con queste lagne infantili...

Penso che i tanti discorsi scritti mi indignano profondamente. Io vorrei capire quale categoria leggendo un bando in cui è chiaro che bisogna fare 35 punti per passare alla fase successiva non accetta le regole solo perché i 35 punti non li ha fatti. Parlo a tutti, siamo insegnanti, cosa avete da insegnare ai vostri ragazzi? Semmai chi non è passato dovrebbe accettare come sono andate le cose e impegnarsi di più la prossima volta, perché scusate ma bastava un po' di esercizio, non c'era niente da imparare a memoria e il fatto che il 33% abbia passato e il resto no mi ha lasciato basita. Chi dice che erano quesiti da settimana enigmistica è intellettualmente disonesto. Percentuali, equazioni, lingua italiana e straniera, informatica, dov'è il sudoku?

veroe ha scritto:

apple978 ha scritto:

veroe ha scritto:

nuanda ha scritto:

veroe ha scritto:Invece mia moglie che ha fatto ben altri percorsi scolastici ha dovuto affrontare argomenti totalmente nuovi in soli 18 giorni..

Pure la mia ha fatto "ben altri percorsi" e l'ha passato.No, non è un genio e nemmeno fortunata.
Ha studiato, cercato di capire, si è applicata.
Non è forse quello che si dovrebbe insegnare a scuola?

o forse tua moglie non lavora 10 ore al giorno come la mia nel settore privato!

Se lavora già nel settore privato per 10 ore al giorno, un lavoro ce l'ha....perché allora ci si butta a capofitto nella scuola? Niente contro tua moglie, ma ci sono donne che fino al 27 novembre 2012 facevano le casalinghe e non toccavano libri dalla fine delle superiore (nella peggiore delle ipotesi): perché si pretende di essere allenati come coloro che insegnano da anni? perché non si accetta una sconfitta? Conosco ingegneri che a 50 anni hanno deciso di andare a fare il concorso del 2012 e casalinghe uscite con un 36 alla maturità magistrale....perché si punta alla scuola quando per anni e anni si è fatto altro? Perché non si lascia spazio a chi davvero fa sacrifici per insegnare e insegna? Voi, i vagoni Trenitalia che di notte vanno dal sud al nord e dal nord al sud pieni zeppi di insegnanti ....soprattutto di mamme che lasciano le loro famiglie e figli...li avete mai visti??? Ci siete mai stati dentro?

mai sentito parlare di lavoro precari e sottopagati nel settore privato???

sarà anche sottopagata, non lo discuto e me ne dispiaccio, ma pensa che sta a casa, che ha cresciuto i suoi figli a casa ...invece di tante, tante mamme che hanno dovuto lasciare la casa, il marito, I FIGLI, gli affetti per inseguire il sogno di insegnare e di mandare a casa un po' di soldi. Ripeto, li hai mai visti i vagoni Trenitalia pieni di supplenti che per 1,2,3, 4..10 anni fanno la spola tra nord e sud?? quelle persone sì che hanno fatto e fanno sacrifici per essere insegnanti...ed è tutto un merito se lo hanno passato e cercano di vincere il concorso. Non sto a giudicare il merito o il demerito di tua moglie. Ma ti porto un esempio: due mie ex compagne del magistrale, (ti parlo di 16 anni fa) uscirono dal magistrale quasi “a calci nel sedere” con un miserrimo 36 e la pancia avanti poiché incinte l’ultimo anno di scuola. Da allora NON HANNO FATTO NULLA NE’ HANNO TOCCATO UN LIBRO (non che a scuola lo aprissero, s’intende). Beh vengo a sapere che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso….non sai quanto ho riso…! Immagino non l’abbiano passato, non avrebbero le basi neanche per semplificare una frazione. Quindi, a ognuno il proprio lavoro.

C'è una cosa che non capisco, e mi pare che la stessa idea sia stata espressa poco fa da airam: perché mi pare di leggere di gente che soffre di manie di persecuzione?
Nel corso della mia vita lavorativa, ho svolto diversi concorsi e quelli in cui era prevista una grande affluenza prevedevano delle prove preselettive simili a quella che abbiamo svolto. Non importava che si trattasse di fare il vigile urbano o il commesso in comune: tutti erano chiamati a rispondere ad esercizi di logica, matematica, uso corretto della lingua italiana. E nessuno si è mai lamentato del fatto che per fare il commesso in comune servisse saper continuare una serie alfanumerica...
Quando si tratta di scremare, questi test sono il modo più rapido per eliminare il 65-70% dei candidati. Possiamo ritenerlo un metodo ingiusto, ma in tutta la pubblica amministrazione funziona così.
In ogni caso le prove vere, quelle che dimostreranno le nostre conoscenze disciplinari e le nostre abilità didattiche, sono quelle che inizieranno a febbraio. E quelle prove saranno la cartina di tornasole, riveleranno chi è preparato e chi ha provato tanto per provare.

Voi che non avete passato la prospettiva fate così : rivolgetevi all'anief fate così l'ennesimo ricorso, c'è chi diventerà insegnante per merito proprio chi per una sentenza di tribunale. Fate così.

Voi che non avete passato la prospettiva fate così : rivolgetevi all'anief fate così l'ennesimo ricorso, c'è chi diventerà insegnante per merito proprio chi per una sentenza di tribunale. Fate così.

apple978 ha scritto:

veroe ha scritto:

apple978 ha scritto:

veroe ha scritto:

nuanda ha scritto:

veroe ha scritto:Invece mia moglie che ha fatto ben altri percorsi scolastici ha dovuto affrontare argomenti totalmente nuovi in soli 18 giorni..

Pure la mia ha fatto "ben altri percorsi" e l'ha passato.No, non è un genio e nemmeno fortunata.
Ha studiato, cercato di capire, si è applicata.
Non è forse quello che si dovrebbe insegnare a scuola?

o forse tua moglie non lavora 10 ore al giorno come la mia nel settore privato!

Se lavora già nel settore privato per 10 ore al giorno, un lavoro ce l'ha....perché allora ci si butta a capofitto nella scuola? Niente contro tua moglie, ma ci sono donne che fino al 27 novembre 2012 facevano le casalinghe e non toccavano libri dalla fine delle superiore (nella peggiore delle ipotesi): perché si pretende di essere allenati come coloro che insegnano da anni? perché non si accetta una sconfitta? Conosco ingegneri che a 50 anni hanno deciso di andare a fare il concorso del 2012 e casalinghe uscite con un 36 alla maturità magistrale....perché si punta alla scuola quando per anni e anni si è fatto altro? Perché non si lascia spazio a chi davvero fa sacrifici per insegnare e insegna? Voi, i vagoni Trenitalia che di notte vanno dal sud al nord e dal nord al sud pieni zeppi di insegnanti ....soprattutto di mamme che lasciano le loro famiglie e figli...li avete mai visti??? Ci siete mai stati dentro?

mai sentito parlare di lavoro precari e sottopagati nel settore privato???

sarà anche sottopagata, non lo discuto e me ne dispiaccio, ma pensa che sta a casa, che ha cresciuto i suoi figli a casa ...invece di tante, tante mamme che hanno dovuto lasciare la casa, il marito, I FIGLI, gli affetti per inseguire il sogno di insegnare e di mandare a casa un po' di soldi. Ripeto, li hai mai visti i vagoni Trenitalia pieni di supplenti che per 1,2,3, 4..10 anni fanno la spola tra nord e sud?? quelle persone sì che hanno fatto e fanno sacrifici per essere insegnanti...ed è tutto un merito se lo hanno passato e cercano di vincere il concorso. Non sto a giudicare il merito o il demerito di tua moglie. Ma ti porto un esempio: due mie ex compagne del magistrale, (ti parlo di 16 anni fa) uscirono dal magistrale quasi “a calci nel sedere” con un miserrimo 36 e la pancia avanti poiché incinte l’ultimo anno di scuola. Da allora NON HANNO FATTO NULLA NE’ HANNO TOCCATO UN LIBRO (non che a scuola lo aprissero, s’intende). Beh vengo a sapere che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso….non sai quanto ho riso…! Immagino non l’abbiano passato, non avrebbero le basi neanche per semplificare una frazione. Quindi, a ognuno il proprio lavoro.

Un dipendente statale non capirà mai cosa significhi lavorare sottopagati nel privato. Comunque mia moglie ha insegnato anni fa in scuole private con retribuzione prossima allo zero (solo per il punteggio). La materia non aveva nulla a che fare con gli argomenti del quiz. Evita di rispondere con commenti fuori luogo. Tu hai visto le fabbriche solo in fotografia.

fra78 ha scritto:Voi che non avete passato la prospettiva fate così : rivolgetevi all'anief fate così l'ennesimo ricorso, c'è chi diventerà insegnante per merito proprio chi per una sentenza di tribunale. Fate così.

L'ANIEF sta preparando un ricorso solo per le persone che hanno preso un punteggio dal 30 al 34,5. Non per tutti. Aggiornati

La materia non aveva nulla a che fare con gli argomenti del quiz.[/quote]

appunto. Qua stiamo dicendo che la materia che si insegna o quella in cui ci si è laureati non ha nulla a che fare con i quiz, perché questi quiz dovevano essere all'altezza di chiunque si definisce "insegnante".

Voglio dirvene un'altra, non ci crederete. Il bambino di mia cugina, 8 anni, terza elementare, fatta la primina, ha avuto per le prove matematiche della scuola un quiz simile a quello delle due città Alpha e Beta, che parlava degli aerei e dei fusi orari. Cambiavano solo gli orari, giuro. Vi ho detto tutto. Molti dei quiz a lui sottoposti erano presi dalle prove Invalsi di 5 elementare.

per chi ha fallito... una piccola misera consolazione. Una persona molto valida, un ottima potenziale insegnante, direttrice di un giornale molto seguito all'interno della scuola italiana (Tecniche della scuola) non ha passato il test. Sicuramente preferirei cento volte Daniela Girgenti come insegnante ai miei figli dei tanti arroganti e prepotenti scorazzatori di questo forum.

cicialesa ha scritto:

La materia non aveva nulla a che fare con gli argomenti del quiz.

appunto. Qua stiamo dicendo che la materia che si insegna o quella in cui ci si è laureati non ha nulla a che fare con i quiz, perché questi quiz dovevano essere all'altezza di chiunque si definisce "insegnante".

Voglio dirvene un'altra, non ci crederete. Il bambino di mia cugina, 8 anni, terza elementare, fatta la primina, ha avuto per le prove matematiche della scuola un quiz simile a quello delle due città Alpha e Beta, che parlava degli aerei e dei fusi orari. Cambiavano solo gli orari, giuro. Vi ho detto tutto. Molti dei quiz a lui sottoposti erano presi dalle prove Invalsi di 5 elementare.

Ho insegnato per anni nei corsi serali per adulti. E ho insegnato anche alle scuole medie. La capacità di apprendimento di un bambino o di un ragazzino, se seguito con attenzione, è di gran lunga superiore a quella di un adulto. E' normale, è la natura. Più passano gli anni e più si impiega tempo ad affrontare la novità. Comunque sto continuando per pura curiosità a fare i quiz. Nel concorso ho preso 40. Ora raggiungo 41-42 ogni test in tempi sempre più veloci. Era solo questione di allenamento ed abitudine. Se i giorni a disposizione fossero stati di più sarebbe passata più della metà dei concorrenti.

Sono d'accordo era questione di allenamento e di tempo che non c'e' stato

anna 64 ha scritto:Sono d'accordo era questione di allenamento e di tempo che non c'e' stato

ho appena fatto un quiz. 42 risposte giuste una sbagliata (la doppia negazione ancora è un ostacolo per me). Evito le domande di inglese perchè sono negato. Tempo impiegato: 25 minuti. E' tutta questione di allenamento: ad alcune domande ormai rispondo in pochi secondi (mi vengono quasi a memoria). Per altre ho bisogno di fare i calcoli ma in pochi minuti. Tu hai capito tutto.

ma il MIUR doveva stare ai nostri tempi? in quali concorsi si è mai visto? io ho iniziato ad allenarmi su 4 libri sin dalla metà di ottobre.......

Si ,doveva dare piu' tempo dato che partecipava gente ,che non puo' stare dalla mattina alla sera seduta davanti uno schermo,