Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
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Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Promemoria primo messaggio :
Mi trovo alla mia prima esperienza come insegnante di sostegno. Ieri ho partecipato allo scrutinio della classe di uno dei miei alunni (una prima superiore): si tratta di un ragazzino con grossi problemi comportamentali, a cui non interessa nulla o quasi della scuola, che non porta quaderni e libri e che si assenta almeno 4 giorni su 6. In moltissime materie non ha neanche una verifica scritta, perché sempre assente, i voti orali sono inesistenti. Nonostante ciò, segue una programmazione ministeriale per obiettivi minimi e ha pochissime ore di sostegno.
Il lavoro che sto facendo con lui è soprattutto quello di insegnargli a vivere in un contesto sociale, a rispettare le regole e a prendersi le sue responsabilità.
Durante lo scrutinio alcuni colleghi hanno proposto per lui dei voti sufficienti, basati semplicemente sul fatto che "il ragazzo ha il sostegno". A questo punto mi sono alzata e ho pregato i colleghi di dare al ragazzo i voti che merita e di non regalargli la sufficienza. Ho detto che se avessi visto da parte sua impegno e senso di responsabilità, avrei potuto anche essere d'accordo con quei voti, ma data la situazione....no! In seguito a questo mio intervento, i 6 sono diventati 4...alcuni anche 3.
A questo punto mi chiedo: sono stata una pazza? Ho sbagliato? Rischio di essere ripresa dalla dirigenza?
Tengo a precisare inoltre che nella stessa classe c'è un altro ragazzino con obiettivi minimi seguito da una mia collega. Lui studia e si impegna moltissimo, nonostante i suoi problemi si fa interrogare, prende appunti e fa sempre i compiti a casa. Mi sembra assurdo che vengano messi sullo stesso piano. Mi sembra soprattutto molto demotivante per quest'altro ragazzino.
Il mio ruolo è quello di difendere il ragazzo ad ogni costo, o quello di insegnargli che bisogna impegnarsi per raggiungere il massimo che si può raggiungere, in base alle proprie capacità?
Mi trovo alla mia prima esperienza come insegnante di sostegno. Ieri ho partecipato allo scrutinio della classe di uno dei miei alunni (una prima superiore): si tratta di un ragazzino con grossi problemi comportamentali, a cui non interessa nulla o quasi della scuola, che non porta quaderni e libri e che si assenta almeno 4 giorni su 6. In moltissime materie non ha neanche una verifica scritta, perché sempre assente, i voti orali sono inesistenti. Nonostante ciò, segue una programmazione ministeriale per obiettivi minimi e ha pochissime ore di sostegno.
Il lavoro che sto facendo con lui è soprattutto quello di insegnargli a vivere in un contesto sociale, a rispettare le regole e a prendersi le sue responsabilità.
Durante lo scrutinio alcuni colleghi hanno proposto per lui dei voti sufficienti, basati semplicemente sul fatto che "il ragazzo ha il sostegno". A questo punto mi sono alzata e ho pregato i colleghi di dare al ragazzo i voti che merita e di non regalargli la sufficienza. Ho detto che se avessi visto da parte sua impegno e senso di responsabilità, avrei potuto anche essere d'accordo con quei voti, ma data la situazione....no! In seguito a questo mio intervento, i 6 sono diventati 4...alcuni anche 3.
A questo punto mi chiedo: sono stata una pazza? Ho sbagliato? Rischio di essere ripresa dalla dirigenza?
Tengo a precisare inoltre che nella stessa classe c'è un altro ragazzino con obiettivi minimi seguito da una mia collega. Lui studia e si impegna moltissimo, nonostante i suoi problemi si fa interrogare, prende appunti e fa sempre i compiti a casa. Mi sembra assurdo che vengano messi sullo stesso piano. Mi sembra soprattutto molto demotivante per quest'altro ragazzino.
Il mio ruolo è quello di difendere il ragazzo ad ogni costo, o quello di insegnargli che bisogna impegnarsi per raggiungere il massimo che si può raggiungere, in base alle proprie capacità?
eliana78- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Si vede che girando girando, vincono sempre le parole più funzionali.
Io dico ancora scuola elementare, media e superiore (ogni tanto però mi concedo "primaria" per le elementari).
Parlo ancora di provveditore e di provveditorato (anche perché la girandola è stata un po' esagerata: CSA, USP, UST, AT...).
Tutti noi ci rivolgiamo al DS chiamandolo "preside".
Così parlo di handicap e di handicappato.
Non si è tornati indietro: semplicemente, con tutti questi balletti, siamo sempre rimasti sulla stessa mattonella, perché se vuoi solo cambiare le parole, senza agire sui contenuti, non si va da nessuna parte.
Io dico ancora scuola elementare, media e superiore (ogni tanto però mi concedo "primaria" per le elementari).
Parlo ancora di provveditore e di provveditorato (anche perché la girandola è stata un po' esagerata: CSA, USP, UST, AT...).
Tutti noi ci rivolgiamo al DS chiamandolo "preside".
Così parlo di handicap e di handicappato.
Non si è tornati indietro: semplicemente, con tutti questi balletti, siamo sempre rimasti sulla stessa mattonella, perché se vuoi solo cambiare le parole, senza agire sui contenuti, non si va da nessuna parte.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Che brutta cosa.... è come spuntare le ali a un uccellino prima che abbia incominciato a volare...non lo si vuole aiutare, anzi gli viene impedito,,,non credo sia questo il compito di noi insegnanti e soprattitto dell'insegnante di sostegno...Davide però la pensa in modo diverso!Albith ha scritto:giovanna onnis ha scritto:Condividendo in pieno la risposta che ti ha dato Fedup "Bisogna abituare questi ragazzi ad affrontare le difficoltà, non ad eluderle" ti faccio una domanda Davide " Questo ragazzo che a scuola ha avuto sempre il 6 di incoraggiamento per non "mortificarlo", per non fargli affrontare delle difficoltà, secondo te, una volta uscito dalla scuola, nella vita di tutti i giorni, come potrà affrontare le difficoltà che incontrerà se nessuno gliel' ha mai insegnato?"Davide ha scritto:Molti H per loro natura non possono affrontare le difficoltà, sono H, altrimenti non saremmo qui a parlarne. Secondo me il 5, non da chance di mutamento, un 6 ti dice che ce la fai, e forse (certo più del 5) può farti provare a andare avanti. Il 5 non incoraggia, ti marchia a NON SUFFICIENTE, e con gli alunni H bisogna stare molto attenti a dare la sensazione che essi non ce la facciano, potrebbe essere contro producente.
Non credo che il problema sia proprio stato posto.
Dire che per definizione il ragazzo X non può essere non sufficiente, è come dire che la sua condizione è immutabile e non prevede cambiamenti.
Se saprà affrontare la vita, bene. Altrimenti non lo sa fare perché poverino non ci riesce e stop!
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Sul discorso H, non c'è molto da discutere. Attualmente H è la sigla per designare gli alunni speciali, quindi per brevità viene ormai da tutti utilizzata. Poi bella o brutta non so. Per comunicare si va per codici.
Ribadisco, per l'ultima volta, poi mi taccio come si vuol dire, perchè potrei parere pesante. Il 6 dato NON e regalato, è un 6 che sono riuscito a scavare nell'alunno H, l'ho strappato, scovato, riuscendo a trovare potenzialità che apparentemente non c'erano. Ogni alunno ha un qualcosa da dare, e in particolare gli H.
Dare un 5 farebbe riflettere l'alunno per superare le difficoltà? Forse sì, ma forse no. Se dare il 6 non aiuterebbe, non penso che un 5 sarebbe la medicina. Allora ogni caso è a se stante. Ribadisco il lavoro sulle potenzialità e non sulle carenze (ovvie in un H).
Ciao a tutti
Ribadisco, per l'ultima volta, poi mi taccio come si vuol dire, perchè potrei parere pesante. Il 6 dato NON e regalato, è un 6 che sono riuscito a scavare nell'alunno H, l'ho strappato, scovato, riuscendo a trovare potenzialità che apparentemente non c'erano. Ogni alunno ha un qualcosa da dare, e in particolare gli H.
Dare un 5 farebbe riflettere l'alunno per superare le difficoltà? Forse sì, ma forse no. Se dare il 6 non aiuterebbe, non penso che un 5 sarebbe la medicina. Allora ogni caso è a se stante. Ribadisco il lavoro sulle potenzialità e non sulle carenze (ovvie in un H).
Ciao a tutti
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Converrai che è diverso dire che per definizione è non insufficiente e affermare che il 6 non è regalato ma ottenuto scavando dentro le potenzialità del ragazzo.
E' vero, tutti hanno qualcosa da dare: il punto è che lo devono dare a loro stessi, non a noi. Se operiamo così, è tutto a posto.
E' vero, tutti hanno qualcosa da dare: il punto è che lo devono dare a loro stessi, non a noi. Se operiamo così, è tutto a posto.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Non posso concepire per definizione che un alunno H non abbia nulla da dare, per cui non sarà mai un non sufficiente per me.
Scavando dentro a un alunno qualcosa di buono lo si troverà, ne sono sicuro ;P ecco da dove scaturisce la diatriba sul 6, da questa consapevolezza che porta un docente a far emergere anche con sforzi ciò che di positivo all'apparenza non si vede per vari motivi o disabilità.
Il disabile (DIS-abile) è un deficitario per natura (e non per volontà) il 5 è un voto non-sufficiente. Il parallelismo mi pare scontato, come scontato, ripetitivo, scocciante è il fatto di ricordarlo a ogni pagella. Io penso di cercare di andare oltre, voglio carpire ciò che invece tu sai fare caro alunno H, perchè io sono convinto che qualcosa sei capace di fare, fosse anche una attività che nulla a che fare con libri e penna.
Scavando dentro a un alunno qualcosa di buono lo si troverà, ne sono sicuro ;P ecco da dove scaturisce la diatriba sul 6, da questa consapevolezza che porta un docente a far emergere anche con sforzi ciò che di positivo all'apparenza non si vede per vari motivi o disabilità.
Il disabile (DIS-abile) è un deficitario per natura (e non per volontà) il 5 è un voto non-sufficiente. Il parallelismo mi pare scontato, come scontato, ripetitivo, scocciante è il fatto di ricordarlo a ogni pagella. Io penso di cercare di andare oltre, voglio carpire ciò che invece tu sai fare caro alunno H, perchè io sono convinto che qualcosa sei capace di fare, fosse anche una attività che nulla a che fare con libri e penna.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Ma guarda Davide che io sono d'accordo con te su questi ultimi punti, e infatti nulla da eccepire.
La questione è e resta un'altra: se io devo o no valutare e dire onestamente, a chi ho di fronte, se ha raggiunto o meno il risultato prefissato.
Se il risultato che ci prefiggiamo è che riesca a prendere un autobus da solo, allora quello è l'obiettivo. Io posso mettergli anche dieci, ma fino a quando non riesce da solo a entrare, marcare il biglietto, contare le fermate e scendere a quella prevista, non è sufficiente, e io lo so e lui lo sa (caso realmente avvenuto).
Noi possiamo inventarci quello che vogliamo a scuola per dire (e per dirci) che l'alunno H ha raggiunto "certi" obiettivi, ma se si era pensato, si spera con tutto il GLH, a specifici obiettivi utili e necessari alla sua autonomia, allora o sono raggiunti oppure no.
Possiamo anche dire (e dirci) che il non raggiungimento non pregiudica la sua votazione positiva e il passaggio alla classe successiva, ma che lui non abbia raggiunto certi obiettivi, io lo e soprattutto, in molti casi, LUI lo sa.
Se puntiamo soprattutto al suo benessere a scuola (spesso figura negli obiettivi del PEI) va benissimo, e ti comporti saggiamente: il problema sorge quando gli obiettivi prevedano che sappia leggere e capire un avviso o un segnale stradale, sappia contare il resto quando va a comprare qualcosa, sappia scrivere una nota della spesa o un qualsiasi promemoria, ecc. ecc.
Si tratta sempre di quale obiettivo ci prefiggiamo: da ogni cosa si può ricavare qualcos'altro; il problema e far coincidere ciò che si fa uscire con ciò che si voleva far uscire.
La questione è e resta un'altra: se io devo o no valutare e dire onestamente, a chi ho di fronte, se ha raggiunto o meno il risultato prefissato.
Se il risultato che ci prefiggiamo è che riesca a prendere un autobus da solo, allora quello è l'obiettivo. Io posso mettergli anche dieci, ma fino a quando non riesce da solo a entrare, marcare il biglietto, contare le fermate e scendere a quella prevista, non è sufficiente, e io lo so e lui lo sa (caso realmente avvenuto).
Noi possiamo inventarci quello che vogliamo a scuola per dire (e per dirci) che l'alunno H ha raggiunto "certi" obiettivi, ma se si era pensato, si spera con tutto il GLH, a specifici obiettivi utili e necessari alla sua autonomia, allora o sono raggiunti oppure no.
Possiamo anche dire (e dirci) che il non raggiungimento non pregiudica la sua votazione positiva e il passaggio alla classe successiva, ma che lui non abbia raggiunto certi obiettivi, io lo e soprattutto, in molti casi, LUI lo sa.
Se puntiamo soprattutto al suo benessere a scuola (spesso figura negli obiettivi del PEI) va benissimo, e ti comporti saggiamente: il problema sorge quando gli obiettivi prevedano che sappia leggere e capire un avviso o un segnale stradale, sappia contare il resto quando va a comprare qualcosa, sappia scrivere una nota della spesa o un qualsiasi promemoria, ecc. ecc.
Si tratta sempre di quale obiettivo ci prefiggiamo: da ogni cosa si può ricavare qualcos'altro; il problema e far coincidere ciò che si fa uscire con ciò che si voleva far uscire.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Poi scusa Davide il PEI dovrebbe essere calibrato sull'alunno (parlo di alunno con ritardo cognitivo di grado medio o lieve o comunque di handicap non grave) e il GLH operativo dovrebbe stilarlo dopo aver esaminato e tenendo conto della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale, quindi, gli interventi da effettuare e da predisporre, gli obiettivi da raggiungere sono appunto individualizzati e se non vengono raggiunto o è sbagliato il PEI o l'alunno può fare di più e i risultati raggiunti, in tal senso, non sono sufficienti. Io, in questo caso, credo che il 5 possa trasmettergli il messaggio "puoi e devi lavorare meglio, puoi farcela", mentre il 6 gli trasmetterebbe un messaggio sbagliato "è sufficiente ciò che stai facendo e il modo in cui stai lavorando", quando sappiamo bene che non è così!
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
In linea di massima sono d'accordo con te. Un PEI fatto a modo dovrebbe prevedere obbiettivi raggiungibili. Ma chi può stabilire i tempi del raggiungimento?
Siamo sicuri che invece un 5 non faccia passare il messaggio:
"nonostante quello che hai fatto, per me non sei sufficiente, non ce la puoi fare, avrai sempre 5"
Sono possibili entrambe le letture da parte di un ragazzo. Spero, e credo, che un docente o un gruppo di docenti sia in grado di valutare questo e sappia agire di conseguenza.
Siamo sicuri che invece un 5 non faccia passare il messaggio:
"nonostante quello che hai fatto, per me non sei sufficiente, non ce la puoi fare, avrai sempre 5"
Sono possibili entrambe le letture da parte di un ragazzo. Spero, e credo, che un docente o un gruppo di docenti sia in grado di valutare questo e sappia agire di conseguenza.
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Ire la valutazione a scuola non viene mai fatta con l'obiettivo di "tagliare ler gambe allo studente", sia che si tratti di un alunno normodotato o alunno H, perchè questo vorrebbe dire che un'insufficienza non potrà mai essere recuperata. Un voto insufficiente dovrebbe servire da stimolo per lavorare meglio, non può e non deve significare "non ce la puoi fare, avrai sempre 5", questo va contro tutto ciò che è il nostro ruolo di insegnanti: gli insegnanti costruiscono non distruggono.Ire ha scritto:In linea di massima sono d'accordo con te. Un PEI fatto a modo dovrebbe prevedere obbiettivi raggiungibili. Ma chi può stabilire i tempi del raggiungimento?
Siamo sicuri che invece un 5 non faccia passare il messaggio:
"nonostante quello che hai fatto, per me non sei sufficiente, non ce la puoi fare, avrai sempre 5"
Sono possibili entrambe le letture da parte di un ragazzo. Spero, e credo, che un docente o un gruppo di docenti sia in grado di valutare questo e sappia agire di conseguenza.
Il modo in cui uno studente legge il messaggio dipende da noi docenti e i tempi per la realizzazione degli obiettivi devono essere sempre stabiliti nel PEI in relazione alle caratteristiche dello studente, quindi anche i tempi sono individualizzati.
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
eh, lo so, Giovanna.
So perfettamente che il vostro obbiettivo non è tagliare le gambe così come non è punire quando decidete di bocciare. Ma.....
bisogna essere allora bravissimi, avere sempre un dialogo con il ragazzo e la sua famiglia, spiegarlo bene, non darlo per scontato perchè in certe condizioni emotive, caratteriali e intellettive del ragazzo un voto negativo può essere una mazzata.
Alle volte è meglio un: guarda ti do 6 anche se ti rendi conto anche tu che non hai fatto bene del tutto. Mi fido di te e mi aspetto la prossima volta un 6 che sia pieno e meritato. So che ce la puoi fare.
Ma non è semplice, e soprattutto non rientra nelle schematizzazioni.
@Giovanna, mi scuso con te, non ho la possibilità di farlo privatamente quindi non ti dirò il motivo per cui ritengo di aver mancato nei tuoi confronti. Mi scuso e cercherò di non farlo più :-)
So perfettamente che il vostro obbiettivo non è tagliare le gambe così come non è punire quando decidete di bocciare. Ma.....
bisogna essere allora bravissimi, avere sempre un dialogo con il ragazzo e la sua famiglia, spiegarlo bene, non darlo per scontato perchè in certe condizioni emotive, caratteriali e intellettive del ragazzo un voto negativo può essere una mazzata.
Alle volte è meglio un: guarda ti do 6 anche se ti rendi conto anche tu che non hai fatto bene del tutto. Mi fido di te e mi aspetto la prossima volta un 6 che sia pieno e meritato. So che ce la puoi fare.
Ma non è semplice, e soprattutto non rientra nelle schematizzazioni.
@Giovanna, mi scuso con te, non ho la possibilità di farlo privatamente quindi non ti dirò il motivo per cui ritengo di aver mancato nei tuoi confronti. Mi scuso e cercherò di non farlo più :-)
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Non hai torto, Paniscus, e in sostanza l'ho detto anche prima: ci deve essere una comunicazione sempre efficace con l'alunno e con la famiglia. Questo in linea generale.
Parlando di H, a mio parere il discorso si fa più complesso e tu come docente non puoi non prenderlo in considerazione.
Ci riferiamo per un momento all'H cui pensi tu, con problemi ma in grado di fare e di dare, il suo H può, dico può, essere impastato e comportare un equilibrio emotivo talmente delicato che anche la sola insufficienza che in linea di massima significa: andiamo avanti facciamo di più puoi farcela può essere presa come sentenza di condanna e rovinare tutto-
In questo caso non hai il dovere di valutare la situazione e di non dire che il problema è suo e non tuo?
Parlando di H, a mio parere il discorso si fa più complesso e tu come docente non puoi non prenderlo in considerazione.
Ci riferiamo per un momento all'H cui pensi tu, con problemi ma in grado di fare e di dare, il suo H può, dico può, essere impastato e comportare un equilibrio emotivo talmente delicato che anche la sola insufficienza che in linea di massima significa: andiamo avanti facciamo di più puoi farcela può essere presa come sentenza di condanna e rovinare tutto-
In questo caso non hai il dovere di valutare la situazione e di non dire che il problema è suo e non tuo?
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Stai scherzando Ire?? Di cosa dovresti scusarti, non mi risulta assolutamente che tu abbia mancato nei miei confronti....non riesco proprio a capire. Abbiamo dialogato molto io e te in diversi topic e anche se non sempre abbiamo avuto la stessa posizione, il nostro dialogo è stato sempre rispettoso e cordiale e in diverse occasioni abbiamo avuto modo di manifestare una stima reciproca......perchè mi chiedi scusa???Ire ha scritto:
@Giovanna, mi scuso con te, non ho la possibilità di farlo privatamente quindi non ti dirò il motivo per cui ritengo di aver mancato nei tuoi confronti. Mi scuso e cercherò di non farlo più :-)
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Una pubblica confessione? Naaaaaaaaaaaaaaaaa, dai :-D
Diciamo che il mio atteggiamento in una risposta che ti ho dato non era proprio ecumenico ma l'opposizione era dovuta al fatto che mi ero confusa su chi avesse scritto il post cui rispondevo. Non te ne sei nemmeno accorta, evidentemente sono buona anche quando la mia idea è di essere str....ana ( :-))
Stima? piena e crescente :-)
Diciamo che il mio atteggiamento in una risposta che ti ho dato non era proprio ecumenico ma l'opposizione era dovuta al fatto che mi ero confusa su chi avesse scritto il post cui rispondevo. Non te ne sei nemmeno accorta, evidentemente sono buona anche quando la mia idea è di essere str....ana ( :-))
Stima? piena e crescente :-)
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
La mia idea, invece Ire è che sei veramente in gamba...è un piacere confrontarsi con te! :-)Ire ha scritto: Una pubblica confessione? Naaaaaaaaaaaaaaaaa, dai :-D
Diciamo che il mio atteggiamento in una risposta che ti ho dato non era proprio ecumenico ma l'opposizione era dovuta al fatto che mi ero confusa su chi avesse scritto il post cui rispondevo. Non te ne sei nemmeno accorta, evidentemente sono buona anche quando la mia idea è di essere str....ana ( :-))
Stima? piena e crescente :-)
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
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