Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
+9
Nessunpericolo
paniscus
eragon
Fedup
Albith
Davide
Cinderella
serena
eliana78
13 partecipanti
Pagina 1 di 4
Pagina 1 di 4 • 1, 2, 3, 4
Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Mi trovo alla mia prima esperienza come insegnante di sostegno. Ieri ho partecipato allo scrutinio della classe di uno dei miei alunni (una prima superiore): si tratta di un ragazzino con grossi problemi comportamentali, a cui non interessa nulla o quasi della scuola, che non porta quaderni e libri e che si assenta almeno 4 giorni su 6. In moltissime materie non ha neanche una verifica scritta, perché sempre assente, i voti orali sono inesistenti. Nonostante ciò, segue una programmazione ministeriale per obiettivi minimi e ha pochissime ore di sostegno.
Il lavoro che sto facendo con lui è soprattutto quello di insegnargli a vivere in un contesto sociale, a rispettare le regole e a prendersi le sue responsabilità.
Durante lo scrutinio alcuni colleghi hanno proposto per lui dei voti sufficienti, basati semplicemente sul fatto che "il ragazzo ha il sostegno". A questo punto mi sono alzata e ho pregato i colleghi di dare al ragazzo i voti che merita e di non regalargli la sufficienza. Ho detto che se avessi visto da parte sua impegno e senso di responsabilità, avrei potuto anche essere d'accordo con quei voti, ma data la situazione....no! In seguito a questo mio intervento, i 6 sono diventati 4...alcuni anche 3.
A questo punto mi chiedo: sono stata una pazza? Ho sbagliato? Rischio di essere ripresa dalla dirigenza?
Tengo a precisare inoltre che nella stessa classe c'è un altro ragazzino con obiettivi minimi seguito da una mia collega. Lui studia e si impegna moltissimo, nonostante i suoi problemi si fa interrogare, prende appunti e fa sempre i compiti a casa. Mi sembra assurdo che vengano messi sullo stesso piano. Mi sembra soprattutto molto demotivante per quest'altro ragazzino.
Il mio ruolo è quello di difendere il ragazzo ad ogni costo, o quello di insegnargli che bisogna impegnarsi per raggiungere il massimo che si può raggiungere, in base alle proprie capacità?
Il lavoro che sto facendo con lui è soprattutto quello di insegnargli a vivere in un contesto sociale, a rispettare le regole e a prendersi le sue responsabilità.
Durante lo scrutinio alcuni colleghi hanno proposto per lui dei voti sufficienti, basati semplicemente sul fatto che "il ragazzo ha il sostegno". A questo punto mi sono alzata e ho pregato i colleghi di dare al ragazzo i voti che merita e di non regalargli la sufficienza. Ho detto che se avessi visto da parte sua impegno e senso di responsabilità, avrei potuto anche essere d'accordo con quei voti, ma data la situazione....no! In seguito a questo mio intervento, i 6 sono diventati 4...alcuni anche 3.
A questo punto mi chiedo: sono stata una pazza? Ho sbagliato? Rischio di essere ripresa dalla dirigenza?
Tengo a precisare inoltre che nella stessa classe c'è un altro ragazzino con obiettivi minimi seguito da una mia collega. Lui studia e si impegna moltissimo, nonostante i suoi problemi si fa interrogare, prende appunti e fa sempre i compiti a casa. Mi sembra assurdo che vengano messi sullo stesso piano. Mi sembra soprattutto molto demotivante per quest'altro ragazzino.
Il mio ruolo è quello di difendere il ragazzo ad ogni costo, o quello di insegnargli che bisogna impegnarsi per raggiungere il massimo che si può raggiungere, in base alle proprie capacità?
eliana78- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Condivido il tuo pensiero e credo che tu abbia operato con professionalità.
Tra l'altro, anch'io quest'anno sono alla mia prima esperienza come docente di sostegno ma, a differenza di te, lavoro nella scuola secondaria di primo grado. Anch'io ieri ho fatto gli scrutini e ho raccontato la mia esperienza, per molti aspetti simile alla tua, qui
https://www.orizzontescuolaforum.net/t53975p15-alunno-h-che-deve-fare-gli-esami-di-terza-media-e-programmazione-differenziata
Tra l'altro, anch'io quest'anno sono alla mia prima esperienza come docente di sostegno ma, a differenza di te, lavoro nella scuola secondaria di primo grado. Anch'io ieri ho fatto gli scrutini e ho raccontato la mia esperienza, per molti aspetti simile alla tua, qui
https://www.orizzontescuolaforum.net/t53975p15-alunno-h-che-deve-fare-gli-esami-di-terza-media-e-programmazione-differenziata
serena- Messaggi : 2719
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Ciao!
Dici di non aver "sostenuto" il tuo alunno... Invece lo hai sostenuto eccome: i voti fasulli avrebbero avuto l'effetto di allontarnarlo definitivamente dallo studio...
Invece il tuo intervento è stato ottimo!... :-)
Bisogna agire per il bene dell'alunno... e un brutto voto può essere molto ma molto più salutare del "chiudere un occhio"... e questo vale sia per i ragazzi con gli obiettivi minimi come il tuo che per quelli con il differenziato: non si regala niente perché regalare significa dire "tanto tu non puoi fare meglio di così"... e questo è un messaggio sbagliato...
Anche a me mi è capitato di comportarmi come te... in particolare sto pensando ad alcuni voti di condotta che ho fatto abbassare... ma non solo a quelli!
Ciao da Cindy
Dici di non aver "sostenuto" il tuo alunno... Invece lo hai sostenuto eccome: i voti fasulli avrebbero avuto l'effetto di allontarnarlo definitivamente dallo studio...
Invece il tuo intervento è stato ottimo!... :-)
Bisogna agire per il bene dell'alunno... e un brutto voto può essere molto ma molto più salutare del "chiudere un occhio"... e questo vale sia per i ragazzi con gli obiettivi minimi come il tuo che per quelli con il differenziato: non si regala niente perché regalare significa dire "tanto tu non puoi fare meglio di così"... e questo è un messaggio sbagliato...
Anche a me mi è capitato di comportarmi come te... in particolare sto pensando ad alcuni voti di condotta che ho fatto abbassare... ma non solo a quelli!
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Grazie Cindy, mi sento rincuorata! Da ieri alterno momenti in cui penso di aver fatto bene ad altri in cui penso l'esatto opposto...
L'inesperienza mi porta ad avere tanti dubbi e cerco di agire secondo logica e secondo coscienza, ma non è sempre facile capire qual è la direzione giusta!
L'inesperienza mi porta ad avere tanti dubbi e cerco di agire secondo logica e secondo coscienza, ma non è sempre facile capire qual è la direzione giusta!
eliana78- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
eliana78 ha scritto:Grazie Cindy, mi sento rincuorata! Da ieri alterno momenti in cui penso di aver fatto bene ad altri in cui penso l'esatto opposto...
L'inesperienza mi porta ad avere tanti dubbi e cerco di agire secondo logica e secondo coscienza, ma non è sempre facile capire qual è la direzione giusta!
Se lo hai fatto per il bene dell'alunno... hai fatto sicuramente bene! :-)
Dormi sonni tranquilli...
Pensa che io qualche anno fa ho fatto mettere un 7 di condotta ad un alunno che adoravo e che adoro...
Ma che purtroppo si comportava male... Il 7 di condotta era per il suo bene... anche se i colleghi non volevano!
Dargli un bel voto significava dirgli: "Tanto tu non sei capace a comportarti bene!"
E' servito perché quest'anno l'alunno ha preso 10 di condotta!
Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Grazie anche a te Serena, ho appena letto la tua esperienza.
Credo che sia giusto porsi dubbi e chiedere a chi ha più esperienza di noi. Abbiamo a che fare con persone che hanno dei problemi, più o meno gravi, e dobbiamo agire con coscienza e professionalità.
Mi fa piacere trovare persone che prendono questa professione sul serio!
Io credo che se il mio alunno si fosse trovato quei bei voti in pagella avrebbe ricevuto un premio non meritato, e il fatto che abbia dei problemi non può sempre essere un alibi nella sua vita.
I problemi ci sono, se ne prende atto, li si affronta e si vede dove si può arrivare.
In bocca al lupo per tutto!
Credo che sia giusto porsi dubbi e chiedere a chi ha più esperienza di noi. Abbiamo a che fare con persone che hanno dei problemi, più o meno gravi, e dobbiamo agire con coscienza e professionalità.
Mi fa piacere trovare persone che prendono questa professione sul serio!
Io credo che se il mio alunno si fosse trovato quei bei voti in pagella avrebbe ricevuto un premio non meritato, e il fatto che abbia dei problemi non può sempre essere un alibi nella sua vita.
I problemi ci sono, se ne prende atto, li si affronta e si vede dove si può arrivare.
In bocca al lupo per tutto!
eliana78- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
eliana78 ha scritto:
Io credo che se il mio alunno si fosse trovato quei bei voti in pagella avrebbe ricevuto un premio non meritato, e il fatto che abbia dei problemi non può sempre essere un alibi nella sua vita.
I problemi ci sono, se ne prende atto, li si affronta e si vede dove si può arrivare.
In bocca al lupo per tutto!
Ciao! Ciò che preoccupa non è solo il "premio non meritato" con i relativi discorsi di "giustizia-ingiustizia"... Il problema è anche il messaggio che ci può essere sotto: "ti dò 10 perché tu tanto più di così non puoi fare!"... Un bel voto quindi, invece di essere piacevole, sta dicendo qualcosa di molto spiacevole... e potrebbe intaccare l'autostima... e fare una bella frittata!
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Io insegno da 6 anni sul sostegno, se posso permettermi io non avrei agito così. Possiamo pensare che dando voti infimi a un ragazzo segnalato ovvero certificato ovvero disabile possa giovare al ragazzo? Mi pare di capire che il bambino ha ore di sostegno di conseguenza è una disabile certificato. Non penso che i voti reali insufficienti giovino a un bambino in tale posizione, come tu dici non gli interessa la scuola, quindi ancor bene del voto basso. Mentre per gli scrutini di fine anno ho spesse volte letto, e sono in pieno accordo, che non è prassi bocciare a fine anno un disabile, a meno che il docente di sostegno e tutti gli altri abbiano fatto di tutto per fargli ottenere dei risultati giungere a nulla. Io starei molto cauto, ripeto, con un disabile con diritto al sostegno.
Davide
Davide
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Come accaduto, un genitore di disabile bocciato potrebbe sempre fare ricorso, e a quel momento i docenti dovrebbero dimostrare che hanno fatto di tutto, ma proprio di tutto, per aiutare il ragazzo a ottenere risultati. E sarà dura dimostrare di aver provato di tutto, tutte le metodologie più idonee, gli strumenti, le strategie. Insomma ci vuole molta cautela e buon senso con un disabile. A proposito dell'intaccare l'autostima di un disabile che si vede attribuire un voto alto che non merita io non so se sia così automatico come effetto. Prima cosa il ragazzo in questione non ha interesse alcuno per la scuola, e di conseguenza i voti non sono per lui una preoccupazione, in secondo piano ottenere un voto più alto rispetto a ciò che si prevedeva ha sempre e solo fatto piacere agli studenti, me compreso, senza che mi facessi troppi ragionamenti mentali di voti regalati o meno. Questo è un ragionamento da adulto, non da ragazzo. Questa è la mia opinione, fuori da ogni critica o discussione. E' un confronto e spero venga accettato in quanto tale.
Davide
Davide
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
La docimologia sui ragazzi H è una specie di vortice di sabbie mobili dove il rischio di sprofondare è sempre davanti a noi.
Io partirei dai fondamentali, ossia dal PEI: una programmazione per obiettivi minimi significa, sostanzialmente, che la patologia o sindrome del ragazzo non è tale da richiedere una personalizzazione specifica e particolareggiata. A questo punto si devono valutare aspetti quali l'impegno e la costanza nello studio.
Se la sindrome non prevede compromissioni specifiche di memoria, per esempio, io non posso scusare le dimenticanze in un'interrogazione; se la sindrome non prevede danni specifici nella fase di produzione scritta e/o orale, non posso scusare un foglio in bianco o una scena muta!
I genitori possono fare ricorso? Sicuramente! Ma allora noi prepariamo una pagella a uso e consumo dell'uggia dei genitori nei confronti del mondo e della scuola. Si può fare, ma a questo punto gli obiettivi diventano altri. Non sono più educativi ma, in qualche modo, politici: la domanda che ci si pone non è più "quanto Tizio può migliorare e imparare" ma piuttosto "come dobbiamo mascherare il disastro affinché mamma e papà di Tizio non abbiano a indispettirsi".
Sulla questione dell'autostima entriamo invece in un ambito più delicato: fermo restando il PEI, se io devo mettere un voto finto, che tale si tratta, al fancazzismo volontario di Tizio, perché non abbia crisi isteriche o depressive, a quel punto finte anch'esse o prossime alla finzione, torniamo al teatrino di cui sopra (che ribadisco: si può sempre fare); il discrimine per me resta sempre l'atteggiamento del ragazzo. Un 4 dato a chiunque, H o non H, deve avere il senso di "ce la potevi fare MA non ce l'hai fatta per TUO volere"; come dire che esiste un 6 alla sua portata, per il quale abbiamo messo in atto tutte le strategie didattiche, ma TU hai deciso di non provarci nemmeno!
La valutazione è sempre in base agli obiettivi e alle potenzialità del ragazzo ma anche alle sue capacità di applicazione: cedere all'uggia dei genitori è come dire che siamo tutti incapaci, genitori inclusi, sia ben chiaro, e che tutto ciò a cui aspiriamo è tirare a campare fino a giugno...
Non nascondendo che quest'ultima è la situazione più frequente con cui ci troviamo a che fare, consiglio di essere molto chiari a inizio anno coi genitori: a volte, ed è triste dirlo, il PEI dovremmo farlo su di loro, non sul figlio...
Io partirei dai fondamentali, ossia dal PEI: una programmazione per obiettivi minimi significa, sostanzialmente, che la patologia o sindrome del ragazzo non è tale da richiedere una personalizzazione specifica e particolareggiata. A questo punto si devono valutare aspetti quali l'impegno e la costanza nello studio.
Se la sindrome non prevede compromissioni specifiche di memoria, per esempio, io non posso scusare le dimenticanze in un'interrogazione; se la sindrome non prevede danni specifici nella fase di produzione scritta e/o orale, non posso scusare un foglio in bianco o una scena muta!
I genitori possono fare ricorso? Sicuramente! Ma allora noi prepariamo una pagella a uso e consumo dell'uggia dei genitori nei confronti del mondo e della scuola. Si può fare, ma a questo punto gli obiettivi diventano altri. Non sono più educativi ma, in qualche modo, politici: la domanda che ci si pone non è più "quanto Tizio può migliorare e imparare" ma piuttosto "come dobbiamo mascherare il disastro affinché mamma e papà di Tizio non abbiano a indispettirsi".
Sulla questione dell'autostima entriamo invece in un ambito più delicato: fermo restando il PEI, se io devo mettere un voto finto, che tale si tratta, al fancazzismo volontario di Tizio, perché non abbia crisi isteriche o depressive, a quel punto finte anch'esse o prossime alla finzione, torniamo al teatrino di cui sopra (che ribadisco: si può sempre fare); il discrimine per me resta sempre l'atteggiamento del ragazzo. Un 4 dato a chiunque, H o non H, deve avere il senso di "ce la potevi fare MA non ce l'hai fatta per TUO volere"; come dire che esiste un 6 alla sua portata, per il quale abbiamo messo in atto tutte le strategie didattiche, ma TU hai deciso di non provarci nemmeno!
La valutazione è sempre in base agli obiettivi e alle potenzialità del ragazzo ma anche alle sue capacità di applicazione: cedere all'uggia dei genitori è come dire che siamo tutti incapaci, genitori inclusi, sia ben chiaro, e che tutto ciò a cui aspiriamo è tirare a campare fino a giugno...
Non nascondendo che quest'ultima è la situazione più frequente con cui ci troviamo a che fare, consiglio di essere molto chiari a inizio anno coi genitori: a volte, ed è triste dirlo, il PEI dovremmo farlo su di loro, non sul figlio...
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Ciao Albith,
mi è piaciuto il tuo post.
La realtà della valutazione con i ragazzi H è molto difficile. Settimana scorsa ero a un laboratorio del corso di specializzazione del sostegno dell'università (per la scuola primaria). Mi ha colpito molto la docente del laboratorio che ci ha detto chiaramente che dire a un bambino disabile che è lento, di impegnarsi, di fare di più, non può dare grandi risultati. Il bambino disabile, continuava la docente, sa che non può fare come gli altri, sa che non sarà mai il più veloce, sa tutto, non è necessario ricordarglielo ogni volta. Io sono dell'avviso che l'alunno H, anche per i voti, sa che i suoi voti saranno sempre bassi, ma arrivare a dare un'insufficienza non fa altro che ripetere all'alunno, ( che LO SA GIA'), che non riesce a arrivare. Io non riesco a fare così. Metterei un 6 dicendogli chiaramente che da quel voto l'impegno deve continuare per andare avanti. La certificazione li dichiara alunni speciali e la nostra visione di insegnanti di sostegno deve essere speciale. Dare un'insufficienza è come dire "sei insufficiente"; ma caspita il bambino sa di non essere uno bravo, sa di non avere grande capacità, lo vede, lo sperimenta, perchè ribadirglielo?
"TU NON SEI SUFFICIENTE, TU NON CI ARRIVI, TU SEI DA 5". Per me è una cosa tremenda, poi scritta a un disabile non so cosa di positivo possa generare, secondo me il nulla, se non fargli leggere per l'ennesima volta che viene ribadita la sua incapacità. Il ragazzo sa già di non essere capace, non c'è bisogno che glielo si ripeta ogni fine quadrimestre.
Pensiero di un insegnante qualsiasi
mi è piaciuto il tuo post.
La realtà della valutazione con i ragazzi H è molto difficile. Settimana scorsa ero a un laboratorio del corso di specializzazione del sostegno dell'università (per la scuola primaria). Mi ha colpito molto la docente del laboratorio che ci ha detto chiaramente che dire a un bambino disabile che è lento, di impegnarsi, di fare di più, non può dare grandi risultati. Il bambino disabile, continuava la docente, sa che non può fare come gli altri, sa che non sarà mai il più veloce, sa tutto, non è necessario ricordarglielo ogni volta. Io sono dell'avviso che l'alunno H, anche per i voti, sa che i suoi voti saranno sempre bassi, ma arrivare a dare un'insufficienza non fa altro che ripetere all'alunno, ( che LO SA GIA'), che non riesce a arrivare. Io non riesco a fare così. Metterei un 6 dicendogli chiaramente che da quel voto l'impegno deve continuare per andare avanti. La certificazione li dichiara alunni speciali e la nostra visione di insegnanti di sostegno deve essere speciale. Dare un'insufficienza è come dire "sei insufficiente"; ma caspita il bambino sa di non essere uno bravo, sa di non avere grande capacità, lo vede, lo sperimenta, perchè ribadirglielo?
"TU NON SEI SUFFICIENTE, TU NON CI ARRIVI, TU SEI DA 5". Per me è una cosa tremenda, poi scritta a un disabile non so cosa di positivo possa generare, secondo me il nulla, se non fargli leggere per l'ennesima volta che viene ribadita la sua incapacità. Il ragazzo sa già di non essere capace, non c'è bisogno che glielo si ripeta ogni fine quadrimestre.
Pensiero di un insegnante qualsiasi
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
ATTENZIONE! La valutazione si può fare a norma oppure a classe! Ma nel caso dei DVA la valutazione è fatta in base al PEI. In base ad esso definisco obiettivi e voti.
Un disabile non può avere 10? Ma scherziamo???? Lo può e lo deve avere nel momento in cui raggiunge l'obiettivo massimo previsto dalla sua programmazione. Ugualmente può e deve prendere 2 nel caso opposto!
Nella prassi quotidiana ci si attiene a una sorta di 6 o 7 politico... un modo comodo di aggirare tutta la questione.
Un disabile non può avere 10? Ma scherziamo???? Lo può e lo deve avere nel momento in cui raggiunge l'obiettivo massimo previsto dalla sua programmazione. Ugualmente può e deve prendere 2 nel caso opposto!
Nella prassi quotidiana ci si attiene a una sorta di 6 o 7 politico... un modo comodo di aggirare tutta la questione.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Grazie a tutti per i vostri contributi. Sono pienamente consapevole del fatto che il mio intervento agli scrutini possa generare malumori sia con la famiglia che con la dirigenza.
Io so però che il mio alunno non si è fatto interrogare in nessuna materia, su 4,5 ore di sostegno settimanali riesco a vederlo per un'ora se sono fortunata, perché è quasi sempre assente e non per malessere o altro...è assente perché esce di casa ma si perde per strada prima di arrivare a scuola...
So che il mio alunno non è in grado di stare seduto per più di 5 minuti e per me un risultato ENORME che ho ottenuto è stato quello di vederlo seduto al suo posto per un'intera ora...quella volta sia io che l'insegnante curriculare eravamo scioccate! Sono tornata a casa con la sensazione di essere riuscita in un'impresa grandissima!
So che il mio alunno esce dall'aula senza chiedere permesso, sbatte la porta e torna dopo mezz'ora, se torna.
Io vorrei capire come è giustificabile un 6 a un alunno che i colleghi non hanno valutato, né oralmente né per iscritto...e non per mancanza loro ma perché l'alunno non c'era o se c'era ha rifiutato la verifica ridendo in faccia ai colleghi.
Se ottenesse il "6 politico" avrebbe solo un'ottima dose di motivazione a continuare per questa strada che gli ha portato ottimi frutti. Il mio lavoro diventerebbe impossibile!
Ribadisco inoltre la presenza dell'altro ragazzino disabile, che invece è ligio al dovere da ogni punto di vista riuscendo a raggiungere, con un enorme sforzo di volontà, risultati addirittura migliori degli altri compagni e che si sarebbe visto valutato esattamente come lui.
Non è che il mio alunno prende 4 perché non ce la fa e io glielo sto ribadendo. Il mio alunno prende 4 perché per lui la scuola è solo un posteggio momentaneo, da cui fuggirà una volta raggiunti i 16 anni.
La sua disabilità c'è, ma potrebbe fare molto ma molto di più. E, secondo me, dandogli il 6 non avrebbe nessun motivo per fare il minimo sforzo in questa direzione.
Io so però che il mio alunno non si è fatto interrogare in nessuna materia, su 4,5 ore di sostegno settimanali riesco a vederlo per un'ora se sono fortunata, perché è quasi sempre assente e non per malessere o altro...è assente perché esce di casa ma si perde per strada prima di arrivare a scuola...
So che il mio alunno non è in grado di stare seduto per più di 5 minuti e per me un risultato ENORME che ho ottenuto è stato quello di vederlo seduto al suo posto per un'intera ora...quella volta sia io che l'insegnante curriculare eravamo scioccate! Sono tornata a casa con la sensazione di essere riuscita in un'impresa grandissima!
So che il mio alunno esce dall'aula senza chiedere permesso, sbatte la porta e torna dopo mezz'ora, se torna.
Io vorrei capire come è giustificabile un 6 a un alunno che i colleghi non hanno valutato, né oralmente né per iscritto...e non per mancanza loro ma perché l'alunno non c'era o se c'era ha rifiutato la verifica ridendo in faccia ai colleghi.
Se ottenesse il "6 politico" avrebbe solo un'ottima dose di motivazione a continuare per questa strada che gli ha portato ottimi frutti. Il mio lavoro diventerebbe impossibile!
Ribadisco inoltre la presenza dell'altro ragazzino disabile, che invece è ligio al dovere da ogni punto di vista riuscendo a raggiungere, con un enorme sforzo di volontà, risultati addirittura migliori degli altri compagni e che si sarebbe visto valutato esattamente come lui.
Non è che il mio alunno prende 4 perché non ce la fa e io glielo sto ribadendo. Il mio alunno prende 4 perché per lui la scuola è solo un posteggio momentaneo, da cui fuggirà una volta raggiunti i 16 anni.
La sua disabilità c'è, ma potrebbe fare molto ma molto di più. E, secondo me, dandogli il 6 non avrebbe nessun motivo per fare il minimo sforzo in questa direzione.
eliana78- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
eliana78 ha scritto:Grazie anche a te Serena, ho appena letto la tua esperienza.
Credo che sia giusto porsi dubbi e chiedere a chi ha più esperienza di noi.
Abbiamo a che fare con persone che hanno dei problemi, più o meno gravi, e dobbiamo agire con coscienza e professionalità.
Mi fa piacere trovare persone che prendono questa professione sul serio!
Io credo che se il mio alunno si fosse trovato quei bei voti in pagella avrebbe ricevuto un premio non meritato, e il fatto che abbia dei problemi non può sempre essere un alibi nella sua vita.
I problemi ci sono, se ne prende atto, li si affronta e si vede dove si può arrivare.
In bocca al lupo per tutto!
Crepi! Ricambio l'augurio.
Agire con coscienza e professionalità é quello che mi sforzo di fare ogni giorno. La prima esperienza é sempre la prima esperienza, c'é poco da fare, e il rischio di sbagliare é dietro l'angolo, ma proprio per evitare questo, si cerca lo scambio e il confronto sia nella stessa scuola, con i colleghi, sia in contesti diversi ma "qualificati e più o meno competenti" come può essere questo forum. Dalla mia esperienza lavorativa di quest'anno, sto imparando ogni giorno qualcosa, molto probabilmente tutto ciò mi servirà in esperienze lavorative future.
serena- Messaggi : 2719
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Domando:
dici che se tu gli dessi il 6 il ragazzo non avrebbe motivo per fare il minimo sforzo. pensi che con un 4 si impegnerà? ha una consapevolezza così alta della scuola da voler migliorare un voto negativo?
Alle volte non si tratta di semplice 6 politico, ma si tratta di capire che la realtà richiede di decidere in tal senso. la scuola come tu dici è un parcheggio per lui, quindi garantirgli di arrivare al diploma con un profilo di appena sufficienza è secondo me la scelta corretta per portarlo alla fine dell'obbligo e sperare che si immetta nel mondo del lavoro, cosa che forse gli riuscirà meglio. Secondo me non è obbligo di tutti gli esseri umani di fare scuola con impegno e attenzione, c'è chi non ce la fa e non per scelta, vedi gli ADHD. Quindi ok al 6, non politico, ma valutato secondo un criterio preciso.
Davide
dici che se tu gli dessi il 6 il ragazzo non avrebbe motivo per fare il minimo sforzo. pensi che con un 4 si impegnerà? ha una consapevolezza così alta della scuola da voler migliorare un voto negativo?
Alle volte non si tratta di semplice 6 politico, ma si tratta di capire che la realtà richiede di decidere in tal senso. la scuola come tu dici è un parcheggio per lui, quindi garantirgli di arrivare al diploma con un profilo di appena sufficienza è secondo me la scelta corretta per portarlo alla fine dell'obbligo e sperare che si immetta nel mondo del lavoro, cosa che forse gli riuscirà meglio. Secondo me non è obbligo di tutti gli esseri umani di fare scuola con impegno e attenzione, c'è chi non ce la fa e non per scelta, vedi gli ADHD. Quindi ok al 6, non politico, ma valutato secondo un criterio preciso.
Davide
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Davide ha scritto:Domando:
dici che se tu gli dessi il 6 il ragazzo non avrebbe motivo per fare il minimo sforzo. pensi che con un 4 si impegnerà? ha una consapevolezza così alta della scuola da voler migliorare un voto negativo?
Alle volte non si tratta di semplice 6 politico, ma si tratta di capire che la realtà richiede di decidere in tal senso. la scuola come tu dici è un parcheggio per lui, quindi garantirgli di arrivare al diploma con un profilo di appena sufficienza è secondo me la scelta corretta per portarlo alla fine dell'obbligo e sperare che si immetta nel mondo del lavoro, cosa che forse gli riuscirà meglio. Secondo me non è obbligo di tutti gli esseri umani di fare scuola con impegno e attenzione, c'è chi non ce la fa e non per scelta, vedi gli ADHD. Quindi ok al 6, non politico, ma valutato secondo un criterio preciso.
Davide
Scusa Davide, ma non bisogna dimenticare, come diceva Seneca, che non s'impara per la scuola, ma per la vita. Quale insegnamento potrebbe ricavare questo ragazzo da una sufficienza regalata?
Che, avendo una certificazione, non deve fare alcuno sforzo, perchè tutto gli è dovuto.
Ma, quel che è peggio, cosa sarà in grado di combinare di buono, una volta uscito dalla scuola?
Pensi che qualche anima pia, facendogli pat pat sulla spalla, gli dica: "Poverino, hai avuto una vita difficile, adesso ti offro un lavoro in cui non dovrai fare nulla!"?
Secondo me, Eliana è stata coscienziosa e si è preoccupata realmente della crescita e della maturazione di questo ragazzo.
E comunque è pur sempre il primo quadrimestre.
Fedup- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 15.09.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Credo che tutti noi possiamo dare dei consigli secondo la nostra esperienza; ma è solo il docente che ha in carico l'alunno H, e che è calato nel contesto quotidiano e reale dell' inclusione scolastica di quel disabile, che può valutare (nel senso di considerare) la situazione in tutte le sue sfaccettature. E a me sembra che la collega che ha iniziato questa discussione sia una persona molto scrupolosa e non agisca ad impulso del momento...teniamo anche conto che si tratta di un superiore - non si può trattare un ragazzo come si tratterebbe un bambino.
A volte dobbiamo orientarci "a senso" nella realtà che stiamo vivendo "assieme" all'alunno per il quale siamo stati chiamati all'opera (volenti o nolenti
Inutile dire che sto vivendo una situazione similare, pur se alla scuola media, e ho approvato qualche insufficienza grave data all'alunno, soppesando attentamente tutto quello che c'è stato prima e quello che ci potrebbe essere in futuro.
A volte dobbiamo orientarci "a senso" nella realtà che stiamo vivendo "assieme" all'alunno per il quale siamo stati chiamati all'opera (volenti o nolenti
Inutile dire che sto vivendo una situazione similare, pur se alla scuola media, e ho approvato qualche insufficienza grave data all'alunno, soppesando attentamente tutto quello che c'è stato prima e quello che ci potrebbe essere in futuro.
Ospite- Ospite
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Una grande verità è che non sempre è "utile" la programmazione per obiettivi minimi.
Spesso nei consigli di classe, quando si decide tra una programmazione differenziata ed una per obiettivi minimi si parte dalla fine (prima si decide se il ragazzo h potrebbe farcela e poi in base a quella decisione si decide cosa fare).
Ho capito che sarebbe molto più corretto fare l'esatto contrario (naturalmente parlo dei casi border line, chiaramente per disabilità molto gravi è inutile discutere), prima TUTTI i colleghi dovrebbero dire cosa sono disposti a fare (faccio delle lezioni individualizzate? faccio delle lezioni graduate (lezione introduttiva sull'obiettivo minimo e poi la successiva o le successive approfondisco)? ho voglia di realizzare appunti, schemi semplificati? ho voglia di riadattare le verifiche? ho voglia di "perdere" quei 10 minuti di lezione ogni ora per vedere a che punto è il ragazzo H, per chiarire quali cose deve studiare e quali può tralasciare? ho voglia di fermarmi ogni tanto un'ora in più per discutere settimanalmente con il docente di sostegno come procedere? ho voglia, se è il caso, di fare delle lezioni uno ad uno al ragazzino h mentre agli altri faccio fare un lavoro di gruppo?..........................).
Chiarito questo, chiarito cosa può fare il consiglio di classe per il ragazzino H, allora si può dire se con quel tipo di supporto il ragazzino può raggiungere gli obiettivi minimi o meno.
Purtroppo molto spesso prima si decide tra differenziata o obiettivi minimi, poi ognuno si arrangia come può (evvai con i 6 "politici", con "pensaci tu caro docente di sostegno che io ho altri 24 alunni a cui badare", con "ma io lo dicevo che non era in grado di fare gli obiettivi minimi.....).
Spesso nei consigli di classe, quando si decide tra una programmazione differenziata ed una per obiettivi minimi si parte dalla fine (prima si decide se il ragazzo h potrebbe farcela e poi in base a quella decisione si decide cosa fare).
Ho capito che sarebbe molto più corretto fare l'esatto contrario (naturalmente parlo dei casi border line, chiaramente per disabilità molto gravi è inutile discutere), prima TUTTI i colleghi dovrebbero dire cosa sono disposti a fare (faccio delle lezioni individualizzate? faccio delle lezioni graduate (lezione introduttiva sull'obiettivo minimo e poi la successiva o le successive approfondisco)? ho voglia di realizzare appunti, schemi semplificati? ho voglia di riadattare le verifiche? ho voglia di "perdere" quei 10 minuti di lezione ogni ora per vedere a che punto è il ragazzo H, per chiarire quali cose deve studiare e quali può tralasciare? ho voglia di fermarmi ogni tanto un'ora in più per discutere settimanalmente con il docente di sostegno come procedere? ho voglia, se è il caso, di fare delle lezioni uno ad uno al ragazzino h mentre agli altri faccio fare un lavoro di gruppo?..........................).
Chiarito questo, chiarito cosa può fare il consiglio di classe per il ragazzino H, allora si può dire se con quel tipo di supporto il ragazzino può raggiungere gli obiettivi minimi o meno.
Purtroppo molto spesso prima si decide tra differenziata o obiettivi minimi, poi ognuno si arrangia come può (evvai con i 6 "politici", con "pensaci tu caro docente di sostegno che io ho altri 24 alunni a cui badare", con "ma io lo dicevo che non era in grado di fare gli obiettivi minimi.....).
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Ma certo, bisogna considerare il contesto, ci mancherebbe.paniscus ha scritto:eragon ha scritto:ho voglia, se è il caso, di fare delle lezioni uno ad uno al ragazzino h mentre agli altri faccio fare un lavoro di gruppo?
Ti informo che il fatto che il resto della classe possa essere lasciata o no a "fare un lavoro di gruppo mentre l'insegnante si mette a fare una lezione individuale", e che non si metta a schiamazzare, ridere, imprecare, spippolare sull'iphone e lanciare palle di carta, non dipende solo dalla "voglia" dell'insegnante.
Nessunpericolo- Messaggi : 274
Data d'iscrizione : 09.11.12
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
Non dimentichiamo il soggetto della questione: Alunno DISABILE, CERTIFICATO. Dobbiamo attuare tutta una valutazione a parte per gli alunni speciali. Ogni alunno è a se stante per i casi H. Non condivido il paragone della collega, cito le parole:
"ribadisco inoltre la presenza dell'altro ragazzino disabile, che invece è ligio al dovere da ogni punto di vista riuscendo a raggiungere, con un enorme sforzo di volontà, risultati addirittura migliori degli altri compagni e che si sarebbe visto valutato esattamente come lui."
Ma serve paragonare un alunno con un altro? I 2 bambini sono uguali e quindi con scale di valutazione uguali? Se una persona ragiona così quel ragazzo non avrà mai voti più alti dell'altro a prescindere, perchè se alzo a uno allora devo alzare all'altro come fosse una proporzionalità. Io sono dell'avviso opposto.
Se vedo un minimo di risposta metterei anche un 7, se un ragazzo non ha mai fatto nulla, ma oggi mi ha scritto un testo, o altra piccola cosa lo devo premiare, e anche bene, fosse anche una cosa infima. Giudicare è facile, ma non sempre purtroppo riusciamo a farlo in maniera corretta. I ragazzi oltre le 5 ore di scuola hanno tutto il giorno davanti, famiglie, problemi, situazioni, un mondo di fattori che si influenzano e che noi non conosciamo. Il disabile per me non sarà mai insufficiente ;P Per me sono persone da capire, forse non ci riusciremo mai in anni, ma non posso valutare negativamente un alunno che mi viene affidato personalmente per essere sorretto e sostenuto. Dopo tutto a quel punto un docente potrebbe porsi il quesito della sua completa inadeguatezza nell'insegnamento all'alunno, alla sua non capacità di fargli imparare le cose. O forse dire che è tutta svogliatezza dell'alunno H? Che senso avrebbe un sostegno se i risultati sono insufficienti? Grazie ai colleghi per il costruttivo confronto ;P
Davide
"ribadisco inoltre la presenza dell'altro ragazzino disabile, che invece è ligio al dovere da ogni punto di vista riuscendo a raggiungere, con un enorme sforzo di volontà, risultati addirittura migliori degli altri compagni e che si sarebbe visto valutato esattamente come lui."
Ma serve paragonare un alunno con un altro? I 2 bambini sono uguali e quindi con scale di valutazione uguali? Se una persona ragiona così quel ragazzo non avrà mai voti più alti dell'altro a prescindere, perchè se alzo a uno allora devo alzare all'altro come fosse una proporzionalità. Io sono dell'avviso opposto.
Se vedo un minimo di risposta metterei anche un 7, se un ragazzo non ha mai fatto nulla, ma oggi mi ha scritto un testo, o altra piccola cosa lo devo premiare, e anche bene, fosse anche una cosa infima. Giudicare è facile, ma non sempre purtroppo riusciamo a farlo in maniera corretta. I ragazzi oltre le 5 ore di scuola hanno tutto il giorno davanti, famiglie, problemi, situazioni, un mondo di fattori che si influenzano e che noi non conosciamo. Il disabile per me non sarà mai insufficiente ;P Per me sono persone da capire, forse non ci riusciremo mai in anni, ma non posso valutare negativamente un alunno che mi viene affidato personalmente per essere sorretto e sostenuto. Dopo tutto a quel punto un docente potrebbe porsi il quesito della sua completa inadeguatezza nell'insegnamento all'alunno, alla sua non capacità di fargli imparare le cose. O forse dire che è tutta svogliatezza dell'alunno H? Che senso avrebbe un sostegno se i risultati sono insufficienti? Grazie ai colleghi per il costruttivo confronto ;P
Davide
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Non ho "sostenuto" l'alunno allo scrutinio
1)Il disabile per me non sarà mai insufficiente ;P
Per me sono persone da capire.
Non noto nessuna contraddizione. Anzi lo ribadisco.
2) Non è un discorso di coerenza poichè i ragionamenti a proposito di alunni non disabili e alunni H sono completamente diversi. I ragazzi normodotati non possono essere valutati come gli alunni H. Non so se tu pensi una cosa del genere o hai fatto una boutade, io sono assolutamente in disaccordo.
2) Il sostegno serve, eccome, ed è lo stato a garantirlo. Il sostegno serve a ricercare quegli obiettivi, seppur minimi, in cui l'alunno possa mostrare, anche se una sola briciola, un minimo di interesse, una sua risposta, un suo interessamento. Non stilo una programmazione personalizzata per poi valutare che non la ha raggiunta, allora era una programmazione non realizzabile, l'errore è stato alla fonte. Io sono molto realista nel mio modo di pensare, e soprattutto di trattare con gli alunni H. Se l'alunno H invece di leggermi 1 pagine mi legge 2 righe, io valorizzerò quello che ha fatto, e non che non mi ha letto la pagina intera. Scusate ma con gli alunni H mi sento solo di rilevare gli aspetti positivi e non di rimarcare gli insuccessi. Come detto, gli insuccessi gli alunni H li conoscono già bene, e sono forse stanchi di docenti che glieli ribadiscono a ogni fine quadrimestre. Sottolineo che si parla di alunni H e della differenza di valutazione.
Per me sono persone da capire.
Non noto nessuna contraddizione. Anzi lo ribadisco.
2) Non è un discorso di coerenza poichè i ragionamenti a proposito di alunni non disabili e alunni H sono completamente diversi. I ragazzi normodotati non possono essere valutati come gli alunni H. Non so se tu pensi una cosa del genere o hai fatto una boutade, io sono assolutamente in disaccordo.
2) Il sostegno serve, eccome, ed è lo stato a garantirlo. Il sostegno serve a ricercare quegli obiettivi, seppur minimi, in cui l'alunno possa mostrare, anche se una sola briciola, un minimo di interesse, una sua risposta, un suo interessamento. Non stilo una programmazione personalizzata per poi valutare che non la ha raggiunta, allora era una programmazione non realizzabile, l'errore è stato alla fonte. Io sono molto realista nel mio modo di pensare, e soprattutto di trattare con gli alunni H. Se l'alunno H invece di leggermi 1 pagine mi legge 2 righe, io valorizzerò quello che ha fatto, e non che non mi ha letto la pagina intera. Scusate ma con gli alunni H mi sento solo di rilevare gli aspetti positivi e non di rimarcare gli insuccessi. Come detto, gli insuccessi gli alunni H li conoscono già bene, e sono forse stanchi di docenti che glieli ribadiscono a ogni fine quadrimestre. Sottolineo che si parla di alunni H e della differenza di valutazione.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Pagina 1 di 4 • 1, 2, 3, 4
Argomenti simili
» Sostituzione docenti allo scrutinio
» possibile assenza allo scrutinio
» Compenso sostituzione docente assente allo scrutinio
» Ds chiede di cambiare i voti proposti allo scrutinio
» Assenza per malattia allo scrutinio di fine quadrimestre
» possibile assenza allo scrutinio
» Compenso sostituzione docente assente allo scrutinio
» Ds chiede di cambiare i voti proposti allo scrutinio
» Assenza per malattia allo scrutinio di fine quadrimestre
Pagina 1 di 4
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark