Insegnante di sostegno e cambio pannolino

Quest'anno ho avuto il mio primo incarico come insegnante di sostegno=nessuna esperienza e nessuna conoscenza dei miei diritti.
Seguo una bambina di 3 nni con la sindrome di down. Non ha il controllo degli sfinteri oltre a non camminare.
Fin dal primo giorno di scuola il personale ATA mi ha detto che nessuno di loro avrebbe cambiato la bambina perchè non avevano l'articolo 7 (di non so quale legge, vabbè!).
Ho parlato con la preside ad ottobre e lei mi ha detto di avere pazienza...avrebbero dato questo incentivo economico al personale ATA. Mai successo.
Siamo a Febbraio e io ad oggi, per coscienza e affetto nei confronti della bambina, l'ho sempre cambiata ...anche e soprattutto quando fa la cacca.

Come insegnante di sostegno ho il dovere di cambiarla? le mie colleghe mi hanno allertato che se dovesse succere qualcosa mentre la cambio potrei passare dei guai perchè come insegnante non dovrei cambiare i bambini. Non so se questo vale anche nei confronti di un bambino disabile.
Qualcuno sa darmi indicazioni precise, leggi, articoli o altro...

Ciao,
se non sbaglio esiste già una discussione in merito. A quanto mi risulta, il cambio pannolino, non rientra nella funzione docente (neanche quella di docente di sostegno). La scuola può provvedere: con un incentivo economico ai bidelli, con l'assunzione di un'assistente alla persona oppure con operatrice socio sanitaria. Dal punto di vista umano lo slancio è quello di fare qualunque cosa per i nostri allievi ma attenzione alla normativa, alla legge 104, e soprattutto pensa che, come ti hanno detto le tue colleghe, se succedesse qualcosa a te o alla bambina (un livido, un graffio, un'infezione) la responsabile saresti soltanto tu.
Io ti consiglio di riferire alla dirigenza le tue preoccupazioni sullo svolgimento di una mansione che non rientra nelle funzioni docenti e che per tranquillità di tutti è bene che faccia un ordine di servizio in cui ti chiede di cambiare la bambina. Vedrai che non potrà farlo e a questo punto il dirigente dovrà incaricare qualcun altro o interessare i familiari.

Siamo insegnanti con il compito primario di svolgere attività didattica e favorire l'integrazione; per l'assistenza alla persona servono figure professionali adeguatamente formate (a volte neanche i bidelli sono in grado di sollevare in sicurezza i ragazzi e di provvedere ad un cambio igienicamente ineccepibile).

No no, quelle mansioni rientrato pari pari (come da mansionario) nei compiti del personale ATA. Inutile dirti che non rientrano nel tuo di mansionario, non sei tenuta a farlo e, a mio avviso, non dovresti farlo. Stai sicura che la prima volta che la bambina tornava a casa sporca, i genitori avrebbero fatto un reclamo al preside che avrebbe obbligato il personale Ata a fare il proprio dovere.
Per dirtela in maniera chiara e sintetica si sono approfittati tutti della tua inesperienza.

Sophia ha scritto:
Io ti consiglio di riferire alla dirigenza le tue preoccupazioni sullo svolgimento di una mansione che non rientra nelle funzioni docenti e che per tranquillità di tutti è bene che faccia un ordine di servizio in cui ti chiede di cambiare la bambina. Vedrai che non potrà farlo e a questo punto il dirigente dovrà incaricare qualcun altro o interessare i familiari.

Ottimo consiglio!

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del Comparto Scuola 2006-2009, al capo IV docenti, non prevede per i docenti alcuna mansione relativa alla cura dell'igiene personale dell'alunno con disabilità.
In ogni contratto tempo determinato che stipuli con le Scuole c'è scritto:

"omissis....e' stata individuata quale destinataria di proposta di contratto individuale di lavoro, ai sensi ...omissis... del C.C.N.L. del 29 novembre 2007 per il comparto scuola...omissis

L'incentivo al personale ATA la dirigenza almeno per quest'anno non sembra darlo, quindi loro si tirano indietro e non solo con la bambina disabile.
Con l'assistente AEC non sono mai in compresenza, quindi nelle ore in cui ci sono io e la bambina fa la cacca io l'ho cambiata, perchè chiamare la madre mi sembrava scorretto.
L'altra insegnante di sostegno cambia la sua bambina, ma con la madre non sembra avere problemi e la bambina resta a scuola solo per tre ore visto la gravità della sua problematica.
La bambina che seguo io entra alle 8.40 ed esce alle 16.30 e con la madre sono già accuduti diversi casi d'incomprensione.
Che dovrei fare? chiamare la madre per cambiarla?

Ma il problema non è tuo, devi essere chiara e decisa.
Vai dal preside e digli chiaramente: "Non cambio il pannolino al bambino perchè non rientra nei miei compiti, quindi quando si sporcherà cosa devo fare? Chiamo la madre o lo lascio sporco fino a quando non lo viene a prendere?"
Punto, il tuo ruolo finisce qua, i tuoi problemi finiscono lì.
L'incomprensione con la madre nasce dal fatto che forse i tuoi precedenti colleghi le hanno fatto apparire normale che la bambina venisse cambiata dagli insegnanti di sostegno.
Comunque anche in questo caso non devi essere tu a spiegare le cose alla madre, nel momento in cui parlerà con il dirigente (e questo accadrà quando la chiamerai o quando la bambina tornerà a casa sporca) il dirigente gli spiegherà tutto, o comunque non sono problemi che competono a te.
Io personalmente non mi sono mai rifugiato nella scusa "lo farei ma se succede qualcosa poi non sono coperta...", semplicemente non tocca a te e non lo fai, come non si pone mai il problema del "perchè il personale Ata non fa didattica e stila le programmazioni o perchè i docenti non danno una mano a pulire le aule ed i bagni".

Quando la madre si avvicinerà per chiederti spiegazioni sul perché la sua bambina é sporca tu con molta calma la inviterai a rivolgersi al Dirigente che le fornirà tutti chiarimenti possibili.

a me capita la stessa cosa: sono insegnante di sostegno non specializzata di un bambino autistico inserito in 1 elementare ; più che altro sono la sua assistente dato che non è in grado di fare come gli altri; a volte è successo che si sia fatto la pipì addosso, e lo abbiamo cambiato alternativamente o io o l'educatrice .
Può succedere anche che mangi e si sporchi e anche in questo caso lo cambiamo.
Non possiamo chiamare la bidella dato che è sola e ci sono in tutto 70 bambini.
Però vorrei dire che in qualunque momento io abbia bisogno e chieda aiuto lei c'è.
Questo potrà accadere anche nel caso in cui il mio bambino abbia una crisi epilettica ( purtroppo ne soffre): lei mi ha già detto di chiamare aiuto che sarà disponibile ad assistermi

Cara Barbara79, è vero che non dovresti essere tu a cambiare la bambina.
Tuttavia, in considerazione dell'età della bimba, credo che tu abbia fatto bene a prestarti comunque all'operazione, fino ad oggi, in via del tutto eccezionale.
Nelle scuole dell'infanzia mi è capitato in passato di vedere che ci sono maestre di sezione che puliscono anche bambini normodotati, in caso di emergenza.
Spero che però almeno ti vengano forniti gli adeguati guanti in lattice.
Inoltre non ci starebbe male, viste le incomprensioni che dici esserci state tra te e la madre della bambina, un tuo elogio da parte del dirigente, che chiarisca che stai svolgendo un'incombenza che non spetterebbe a te. Lo so, è difficile che ciò avvenga... ma se io fossi un dirigente, e non avessi avuto modo di regolarizzare la situazione, è il minimo che penso che farei, per metterti in buona luce con la famiglia.
Ad ogni modo, per il prossimo anno, insisti che il dirigente faccia il suo dovere e impegni le persone giuste nel compito: la cosa non deve rappresentare in nessun modo un precedente.

Riprendo quest'interessante post un po datato ma sempre attuale.
Nella mia scuola (superiore di II grado) esiste un problema simile...
Un ragazzo di 3 anno è seguito da due colleghe di sostegno ed una educatrice, ovviamente le ore dell'educatrice non si sovrappongono mai alle ore dei docenti di sostegno.
Il ragazzo, non mi dilungo sulla diagnosi, effettua solo lavori di incastro, accoppiamento e altro. Oltre alle sue patologie, risulta obeso e siccome le strutture (water) del bagno dei disabili non sono del tutto adeguate succede quanto segue:
Il ragazzo è in grado di dire che deve fare la pipì o la cacca (ne sente lo stimolo, anche se a volte lo dice troppo tardi) ma una volta arrivati in bagno appena si siede sul water le cosce, visto le dimensioni, schiacciano inevitabilmente il pene e la pipì a volte scorre anche lungo le gambe fino ad arrivare ai calzini, scarpe e indumenti raccolti sulle caviglie.
Ovviamente le colleghe non sanno come affrontare la situazione in modo opportuno per evitare tale problema, non sono esperte, una di loro non aveva mai fatto sostegno e nessuno gli da loro una mano.
Ovviamente il ragazzo va pulito e deve essere cambiato il pannolino in alcune circostanze.

Quindi così come leggevo nel post loro possono andare dal DS e chiedergli di fare un ordine di servizio per effettuare la pulizia o sarebbe più opportuno chiedere lumi alla responsabile del gruppo sostegno?

ps. magari nella scuola ci sta già chi percepisce un incentivo su tali mansioni ma approfitta della inesperienza/ignoranza delle malcapitate di turno?

In questi casi si chiama il genitore. Fintanto vi presterete a fare mansioni che non vi competono, la situazione non cambierà mai e, trovati i "fessi", state certo che il DS nemmeno si segnerà di disturbare il personale ATA (ma alle superiori dovrebbe essere l'assistente igienico personale a svolgere questo compito).

https://www.gildavenezia.it/assistenza-igienica-agli-alunni-con-disabilita-le-norme-parlano-chiaro/

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