VEN 15 - A025/A028 - Ambito disciplinare 1: Disegno e storia dell'arte / Arte immagine

Promemoria primo messaggio :

Se per ogni regione inserite un nuovo post con link esatto al documente con la lista degli ammessi alla prova successiva e fate anche il conteggio del totale degli ammessi posso aggiornare facilmente questa tabella. Grazie.

Posti Regione A025 A028 Totale Abruzzo 5 15 20 Calabria 4 40 44 Campania 20 71 91 Emilia Romagna 3 13 16 Lazio 14 27 41 Lombardia 5 2 7 Piemonte 8 15 23 Puglia 6 20 26 Sardegna 1 5 6 Sicilia 10 79 89 Toscana 8 26 34 Veneto 0 17 17 Totali 84 330 414

Candidati Regione A025 A028 Totale Abruzzo 234 232 466 Calabria 170 176 346 Campania 830 831 1,661 Emilia Romagna 307 322 629 Lazio 586 589 1,175 Lombardia 472 470 942 Piemonte 412 423 835 Puglia 369 377 746 Sardegna 71 71 142 Sicilia 760 766 1,526 Toscana 522 554 1,076 Veneto 3 331 334 Totale 4,736 5,142 9,878

Promossi (*) Regione Totale Abruzzo 111 Calabria n.d. Campania 377 Emilia Romagna 85 Lazio 123 Lombardia 85 Piemonte 114 Puglia 98 Sardegna n.d. Sicilia n.d. Toscana n.d. Veneto 98 Totale n.d.

(*) Cliccando sul nome della regione si accede alla lista ufficiale degli ammessi alla prova successiva.

Quesiti

lapis ha scritto:Quesito 1
Nella dimora rinascimentale lo studiolo riveste un ruolo significativo sia sul piano artistico, sia sul piano sociale. Il candidato illustri uno o più episodi di committenza legati all'allestimento dello studiolo nel sec. XV.

Quesito 2
Il candidato illustri le caratteristiche salienti dell'architettura di Francesco Borromini.

Quesito 3
Nell'articolo 9 della Costituzione è scritto "La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Il candidato elabori le tracce di un'ipotetica lezione a commento di tale assunto.

squola ha scritto:pensandoci bene coloro o colui che ha formulato la domanda degli studioli deve essere uno scienziato o poco ci manca, infatti e' una domanda che anche se c'erano dei furbetti con lo smartphone o con dei manuali, difficilmente avrebbero potuto avvantaggiarsene.

Bisognerebbe riconoscere la genialita' dei consulenti miur con un encomio solenne, se si palesassero.

si una cosa del genere:


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Mah, non so. In questo momento sto navigando col cell e ho fatto la prova in diretta a digitare "studiolo rinascimentale". Vengono proposte subito decine di pagine, tra le quali una di wikipedia sul rinascimento urbinate con una corposa parte sullo studiolo. Ci ho messo meno di 30' fra ricerca e rapida scorsa del contenuto che sarebbe stata sufficiente a darmi quantomeno un input se non avessi avuto le idee chiare. Ritengo che chi voleva fare il furbo avrebbe avuto difficoltà solo con una domanda fortemente trasversale con le avvertenze generali, ma nessun argomento "puro" relativo alla disciplina avrebbe potuto creare grossi problemi a chi esa intenzionato a copiare con l'ausilio di internet.

camomilla94 ha scritto:Mah, non so. In questo momento sto navigando col cell e ho fatto la prova in diretta a digitare "studiolo rinascimentale". Vengono proposte subito decine di pagine, tra le quali una di wikipedia sul rinascimento urbinate con una corposa parte sullo studiolo. Ci ho messo meno di 30' fra ricerca e rapida scorsa del contenuto che sarebbe stata sufficiente a darmi quantomeno un input se non avessi avuto le idee chiare. Ritengo che chi voleva fare il furbo avrebbe avuto difficoltà solo con una domanda fortemente trasversale con le avvertenze generali, ma nessun argomento "puro" relativo alla disciplina avrebbe potuto creare grossi problemi a chi esa intenzionato a copiare con l'ausilio di internet.

Non credo che fosse possibile in nessuna sede di concorso mettersi la' tranquilli a smanettare e navigare su internet. Al massimo qualcuno avra' potuto risalire al caso specifico di qualche studiolo, ma abbiamo gia' discusso e compreso che la domanda non era del tipo rischiatutto, ma una domanda generica un temino che andava articolato richiedeva una visione culturale d'insieme.

I miei dubbi sono piu sulla capacita e la volonta' delle commissioni di impegnarsi in un esame attento delle prove.
...

squola ha scritto:

camomilla94 ha scritto:Mah, non so. In questo momento sto navigando col cell e ho fatto la prova in diretta a digitare "studiolo rinascimentale". Vengono proposte subito decine di pagine, tra le quali una di wikipedia sul rinascimento urbinate con una corposa parte sullo studiolo. Ci ho messo meno di 30' fra ricerca e rapida scorsa del contenuto che sarebbe stata sufficiente a darmi quantomeno un input se non avessi avuto le idee chiare. Ritengo che chi voleva fare il furbo avrebbe avuto difficoltà solo con una domanda fortemente trasversale con le avvertenze generali, ma nessun argomento "puro" relativo alla disciplina avrebbe potuto creare grossi problemi a chi esa intenzionato a copiare con l'ausilio di internet.

Non credo che fosse possibile in nessuna sede di concorso mettersi la' tranquilli a smanettare e navigare su internet. Al massimo qualcuno avra' potuto risalire al caso specifico di qualche studiolo, ma abbiamo gia' discusso e compreso che la domanda non era del tipo rischiatutto, ma una domanda generica un temino che andava articolato richiedeva una visione culturale d'insieme.

I miei dubbi sono piu sulla capacita e la volonta' delle commissioni di impegnarsi in un esame attento delle prove.
...

Nella mia sede c'è stata estrema correttezza, ma una mia amica che ha concorso per la mia stessa cdc in un'altra scuola nella stessa città mi ha raccontato che i suoi supervisori hanno passato le due ore in corridoio, che lei stessa ha scambiato suggerimenti con la sua vicina di banco e che se avesse voluto avrebbe potuto usare il telefono, dato che non hanno fatto consegnare nulla. Posso pure dire qual è la scuola, ma non credo serva, dato che è una voce riferita da terzi.
Inoltre sappiamo che in mezza Italia hanno consentito di andare in bagno nel mezzo dello svolgimento delle prove, quindi perché avrebbe dovuto essere così difficile?
La voce di wikipedia che ho citato contestualizza lo studiolo urbinate nell'ambito più generale di umanesimo e rinascimento. Non sarà una fonte di alta qualità, ma di certo sufficiente per avere rapidi spunti, nomi e indicazioni per le famigerate 22 righe.

Salve.
Sto provando a fare un po' di conti.
Per il quesito sullo studiolo che punteggio dareste a una risposta fumosa?
Una risposta pertinente ma senza menzione della committenza...

Certo, le commissioni si saranno accorte che il primo quesito era da mattanza.
C'è chi sarà comprensivo e chi implacabile. Ma secondo voi, mediamente come si comporteranno?

Grazie

wonderprod ha scritto:Salve.
Sto provando a fare un po' di conti.
Per il quesito sullo studiolo che punteggio dareste a una risposta fumosa?
Una risposta pertinente ma senza menzione della committenza...

Certo, le commissioni si saranno accorte che il primo quesito era da mattanza.
C'è chi sarà comprensivo e chi implacabile. Ma secondo voi, mediamente come si comporteranno?

Grazie

vogliamo dare un 5??! a questo punto servono due 8

poi boh... come correggeranno i compiti? correzione e voto, correzione e voto o si faranno una idea globale? perchè nel primo caso prima di farsi un idea generale dell'andazzo i primi corretti mi sa che non se la passeranno molto bene ahahahah
: P

Fossi una commissione che non disapprova la prima domanda, per quella su Borromini mi darei un 8, per quella sull'art.9 credo un 7.
Gasp! Mi butterei fuori per un punto!

La speranza è che le commissioni disapprovino, o quasi, la scelta del primo quesito

Ma sulla prima io ho parlato dello studiolo di federico da montefeltro e della sua volontà di creare uno strumento di propaganda col suo ciclo di uomini illustri e del ruolo della prospettiva albertiana nel trompe l'oeil delle tarsie del lambris, successivamente mi sono soffermato sul ruolo di isabella d'este e sul suo studiolo segreto di mantova con il ciclo allestito da andrea mantegna. Non è che si potesse parlare molto sul ruolo della committenza ma ho fatto una sintesi del ruolo della committenza colta nella nascita dello studiolo come nuova tipologia. Su Borromini avevo le idee abbastanza chiare. Sulla terza a parte parlare dell'art.9 e dell'evoluzione della legge fino alla Galasso del 1985, ho dato spazio al ruolo della tutela ambientale come condizione necessaria al preservare il territorio dall'inquinamento e dall'abbandono citando anche la legge 152 del 2006 che stabilisce che "chi inquina paga". Come vi sembra lo sviluppo delle mie tracce?

wonderprod ha scritto:Fossi una commissione che non disapprova la prima domanda, per quella su Borromini mi darei un 8, per quella sull'art.9 credo un 7.
Gasp! Mi butterei fuori per un punto!

La speranza è che le commissioni disapprovino, o quasi, la scelta del primo quesito

però ti concedono l'onore delle armi : 3

gatone ha scritto:Ma sulla prima io ho parlato dello studiolo di federico da montefeltro e della sua volontà di creare uno strumento di propaganda col suo ciclo di uomini illustri e del ruolo della prospettiva albertiana nel trompe l'oeil delle tarsie del lambris, successivamente mi sono soffermato sul ruolo di isabella d'este e sul suo studiolo segreto di mantova con il ciclo allestito da andrea mantegna. Non è che si potesse parlare molto sul ruolo della committenza ma ho fatto una sintesi del ruolo della committenza colta nella nascita dello studiolo come nuova tipologia. Su Borromini avevo le idee abbastanza chiare. Sulla terza a parte parlare dell'art.9 e dell'evoluzione della legge fino alla Galasso del 1985, ho dato spazio al ruolo della tutela ambientale come condizione necessaria al preservare il territorio dall'inquinamento e dall'abbandono citando anche la legge 152 del 2006 che stabilisce che "chi inquina paga". Come vi sembra lo sviluppo delle mie tracce?

si però nella terza non dovevi solo parlare di quello che sapevi in termini di normativa ma indicare una traccia di lezione, è leggermente diverso....

Si questo lo so, ma ho avuto meno di 15 min per elaborarlo e ho cercato di mettere quello che mi ricordavo! voi come avete impostato la terza?

spero onestamente di prendere almeno un 5 dalla terza e voti alti nelle prime 2!

gatone ha scritto:spero onestamente di prendere almeno un 5 dalla terza e voti alti nelle prime 2!

beh per come le hai spiegate potresti anche prendere 9 alle prime due e 6 alla terza

normalmen ha scritto:

gatone ha scritto:Ma sulla prima io ho parlato dello studiolo di federico da montefeltro e della sua volontà di creare uno strumento di propaganda col suo ciclo di uomini illustri e del ruolo della prospettiva albertiana nel trompe l'oeil delle tarsie del lambris, successivamente mi sono soffermato sul ruolo di isabella d'este e sul suo studiolo segreto di mantova con il ciclo allestito da andrea mantegna. Non è che si potesse parlare molto sul ruolo della committenza ma ho fatto una sintesi del ruolo della committenza colta nella nascita dello studiolo come nuova tipologia. Su Borromini avevo le idee abbastanza chiare. Sulla terza a parte parlare dell'art.9 e dell'evoluzione della legge fino alla Galasso del 1985, ho dato spazio al ruolo della tutela ambientale come condizione necessaria al preservare il territorio dall'inquinamento e dall'abbandono citando anche la legge 152 del 2006 che stabilisce che "chi inquina paga". Come vi sembra lo sviluppo delle mie tracce?

si però nella terza non dovevi solo parlare di quello che sapevi in termini di normativa ma indicare una traccia di lezione, è leggermente diverso....

ma quella legge non è l'adeguamento alla VIA e VAS? Mi sembra che il "chi inquina, paga" sia il principio, che non è stabilito dalla legge ma ispira alcune leggi e in particolare quelle che si basano su uno dei possibili strumenti di politica economica dell'ambiente, le tasse ambientali. Tanto che il principio viene fatto risalire a Pigou (inizio '900) e le tasse ambientali sono dette anche pigouviane.

asino_cillenico ha scritto:

normalmen ha scritto:

gatone ha scritto:Ma sulla prima io ho parlato dello studiolo di federico da montefeltro e della sua volontà di creare uno strumento di propaganda col suo ciclo di uomini illustri e del ruolo della prospettiva albertiana nel trompe l'oeil delle tarsie del lambris, successivamente mi sono soffermato sul ruolo di isabella d'este e sul suo studiolo segreto di mantova con il ciclo allestito da andrea mantegna. Non è che si potesse parlare molto sul ruolo della committenza ma ho fatto una sintesi del ruolo della committenza colta nella nascita dello studiolo come nuova tipologia. Su Borromini avevo le idee abbastanza chiare. Sulla terza a parte parlare dell'art.9 e dell'evoluzione della legge fino alla Galasso del 1985, ho dato spazio al ruolo della tutela ambientale come condizione necessaria al preservare il territorio dall'inquinamento e dall'abbandono citando anche la legge 152 del 2006 che stabilisce che "chi inquina paga". Come vi sembra lo sviluppo delle mie tracce?

si però nella terza non dovevi solo parlare di quello che sapevi in termini di normativa ma indicare una traccia di lezione, è leggermente diverso....

ma quella legge non è l'adeguamento alla VIA e VAS? Mi sembra che il "chi inquina, paga" sia il principio, che non è stabilito dalla legge ma ispira alcune leggi e in particolare quelle che si basano su uno dei possibili strumenti di politica economica dell'ambiente, le tasse ambientali. Tanto che il principio viene fatto risalire a Pigou (inizio '900) e le tasse ambientali sono dette anche pigouviane.

una curiosità? in una lezione di questo tipo sulla tutela dei beni ambientali e culturali alle medie tu ne parleresti in questi termini??

normalmen ha scritto:

asino_cillenico ha scritto:

normalmen ha scritto:

gatone ha scritto:Ma sulla prima io ho parlato dello studiolo di federico da montefeltro e della sua volontà di creare uno strumento di propaganda col suo ciclo di uomini illustri e del ruolo della prospettiva albertiana nel trompe l'oeil delle tarsie del lambris, successivamente mi sono soffermato sul ruolo di isabella d'este e sul suo studiolo segreto di mantova con il ciclo allestito da andrea mantegna. Non è che si potesse parlare molto sul ruolo della committenza ma ho fatto una sintesi del ruolo della committenza colta nella nascita dello studiolo come nuova tipologia. Su Borromini avevo le idee abbastanza chiare. Sulla terza a parte parlare dell'art.9 e dell'evoluzione della legge fino alla Galasso del 1985, ho dato spazio al ruolo della tutela ambientale come condizione necessaria al preservare il territorio dall'inquinamento e dall'abbandono citando anche la legge 152 del 2006 che stabilisce che "chi inquina paga". Come vi sembra lo sviluppo delle mie tracce?

si però nella terza non dovevi solo parlare di quello che sapevi in termini di normativa ma indicare una traccia di lezione, è leggermente diverso....

ma quella legge non è l'adeguamento alla VIA e VAS? Mi sembra che il "chi inquina, paga" sia il principio, che non è stabilito dalla legge ma ispira alcune leggi e in particolare quelle che si basano su uno dei possibili strumenti di politica economica dell'ambiente, le tasse ambientali. Tanto che il principio viene fatto risalire a Pigou (inizio '900) e le tasse ambientali sono dette anche pigouviane.

una curiosità? in una lezione di questo tipo sulla tutela dei beni ambientali e culturali alle medie tu ne parleresti in questi termini??

no, ma non direi neanche che la legge 152 del 2006 introduce il principio del chi inquina paga perchè non è così. non parlerei affatto di quella legge, perchè altrimenti dovrei parlare di via, vas ecc., insomma - se proprio dovessi parlare in prospettiva economica - io mi limiterei a dire che i beni economici e ambientali sono pubblici e questo crea dei problemi, poi farei l'esempio dei pascoli inglesi (che è carino e comprensibile) per spiegare i commons.

nella sostanza è giusto, ma la legge 152/06 l'ho solo citata per esporre un principio a tutela dell'ambiente! Cmq avendo anche definito il concetto di bene culturale, indispensabile come "valore di civiltà" spero in questa domanda di prendere almeno un voto discreto e di non essere andato troppo fuori tema!

gatone ha scritto:In ogni caso la legge 152/06 è il codice dell'ambiente, e viene ribadito il principio che "chi inquina paga". Come recita infatti il teso sulla responsabilita' ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, che, in vista di questa finalita', «istituisce un quadro per la responsabilita'
ambientale» basato sul principio «chi inquina paga»!

non è la prima o l'unica legge che si ispira a quel principio. e poi dire che una legge si ispira a un principio (la legge è basata sul principio) è diverso dal dire che una legge stabilisce un principio (il principio è basato sulla legge). Il principio viene prima della legge. Inoltre, il tema centrale di quella legge non è il principio del chi inquina paga ma la valutazione dei beni ambientali.

Ad ogni modo, da parte mia, che ti diano 10 con sincerità!

gatone ha scritto:In ogni caso la legge 152/06 è il codice dell'ambiente, e viene ribadito il principio che "chi inquina paga". Come recita infatti il teso sulla responsabilita' ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, che, in vista di questa finalita', «istituisce un quadro per la responsabilita'
ambientale» basato sul principio «chi inquina paga»!

se sono fiscali e hai parlato solo di leggi e nozioni, non credo ti diano molto, la domanda era una quesito che deve testare la capacita didattica non la tue conoscenze in materia, così se ti avessero chiesto di mettere giu i lineamenti di una lezione sul borromini non era la stessa cosa di una domanda sui caratteri salienti della sua architettura.

Se non si fanno certi distinguo alla fine passano tutti, perche' alla fine qualcosa su qualche tema lo sappiamo buttare giu tutti siamo mica dei contadini eh.

no più che altro perchè soprattutto alle medie ma anche alle superiori rischiate l'effetto:


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Boh, speriamo bene, anche perchè sulle altre due penso di avere centrato gli argomenti, ma dovrei prendere 2 nove per le prime due, sperando che mi diano almeno 3 o 4 in quella finale!

Dalle prove di Italiano Storia e Geografia di stamane mi pare che si stia confermando, almeno per l'ambito umanistico, l'unica vera difficoltà per tutti.

Aldilà dei fattori, più o meno discutibili di "appropriatezza" e "tostezza" delle singole domande, il poco tempo per articolare risposte valide e soddisfacenti, innanzitutto per se stessi, oltre che per la commissione che poi valuterà, sembra essere un peso beffardo e difficile da mandar giù.

Tanto e tanto da argomentare e poi 22 righi con l'orologio che scorre.

Ancora la sindrome da quizzone spalmata su una prova che doveva e poteva essere organizzata diversamente (volendo ovvio, ma in questo caso non si vuole e lo abbiamo capito!).
A parità di spesa organizzativa concedere un'ora in più avrebbe consentito forse di friggere e rifriggere più aria agli impreparati ma anche, certamente, di dimostrare almeno con piena sufficienza il proprio sapere a quelli preparati.

gatone ha scritto:Boh, speriamo bene, anche perchè sulle altre due penso di avere centrato gli argomenti, ma dovrei prendere 2 nove per le prime due, sperando che mi diano almeno 3 o 4 in quella finale!

Idem

Infatti è proprio questo.Il tempo di elaborazione dei concetti e poi trovarsi a fare un tema su un articolo della costituzione in pochissimo tempo con la difficoltà di dover ricopiare in bella almeno una sessantina di righe, per le quali ti devi prendere almeno mezz'ora. Spero che si tenga conto di questo e di giudicare in maniera serie almeno le tracce storia dell'arte come quelle determinanti. Se no avrebbero dovuto concedere almeno un'altra ora per sviluppare tutto!