preparazione orale primaria

daniela_buono ha scritto:

patfor ha scritto:@daniela: Tieni presente che io l'ho sentito per la prima volta questa mattina... mi pare che tu sia decisamente preparata!!! Tanto di cappello!

Se vuoi un altro spunto: strategie per l'iperattività?

Ci sono!
Dunque, la letteratura in merito è bella vasta, ma, a parte le strategie di gestione degli spazi (adhd rigorosmente seduto in prossimità del docente) e dell'organizzazione dei materiali (cartelline, diari "di bordo" e cose che aiutino l'innata tendenza degli iperattivi a perdere qualunque cosa!), ci sono strategie didattiche e comportamentali.
Da un punto di vista didattico, occorre tenere presente che gli iperattivi faticano a mantenere a lungo la propria attenzione su di una cosa sola, perciò l'ideale sarebbe scomporre il compito in microunità; inoltre, ad ogni microunità occorre fornire un feedback chiaro e preciso, della serie: "hai sbagliato a fare questo", e non cose generiche tipo "riguarda bene ciò che hai scritto".
Poi, altra cosa utile, vista l'ipercineticità del bambino affetto da adhd, potrebbe essere riempire i "vuoti" di attività regolata dalla didattica, durante i quali potrebbe cominciare ad alzarsi e a disturbare perennemente i compagni, con altri "comandi" che prevedano un movimento, un'attività; esempio pratico: i compagni stanno terminando una verifica individuale; lui ne ha già terminata una, che noi gli abbiamo opportunamente suddiviso in più fasi affinchè potesse, a più riprese, metterci tutta l'attenzione che poteva; se lui non può star seduto, noi facciamolo alzare, ma magari dandogli un compito, ad esempio sistemare le cartelline di geografia, o andare a fare le fotocopie dalla bidella.
Per quanto difficile da gestire, l'ideale è farlo socializzare il più possibile, inserendo nell'attività didattica anche molti tempi dedicati alla riflessione e alla metacognizione.
Inoltre ci sono dei veri e propri "contratti" che si possono stipulare con lo studente iperattivo: la token economy ne è un esempio; si tratta di un patto scritto condiviso e redatto insieme allo studente in cui si delle "fiches" quantificano il valore di comportamenti ritenuti positivi e di altri ritenuti negativi. Per esempio: prepararsi lo zaino da solo la sera prima: 5 fiches; lavarsi i denti dopo ogni pasto: 4 fishes; picchiare un compagno: -20 fiches. Tutti questi comportamenti si inseriscono a sinistra del foglio, mentre a destr si elencano le attività che piacciono di più al bambino e se ne inserisce "il valore " in fiches; esempio: giocare alla playstation per 30 minuti: 20 fiches; andare allo zoo con papà: 25 fiches; e così via. Le fiches vanno messe in un contenitore sempre visibile, meglio se trasparente, e si stabilisce il giorno della settimana in cui riscuotere i premi (in genere nel weekend). Questo è un tipo di "patto" che funziona sia a casa che a scuola, e che proprio per questo richiede coerenza fra lo stile educativo a scuola e quello a casa.
Poi ci sono le tecnologie, con software appositi, o adattamenti dei materiali da parte dell'insegnante, che devono risultare supermotivanti e stimolare più aree del suo cervello.
Insomma, ce n'è finchè si vuole.... Certo, un iperattivo in classe a volte può essere causa di frustrazione per l'insegnante... ma se questi vuole trasmettere motivazione, dovrà allenarsi ad automotivarsi costantemente...

Davide ha scritto:Daniela sarai esausta ...
Propongo un'ultima tematica: Prima hai parlato delle competenze chiave (Consiglio Europeo dicembre 2006), mentre sai qualcosa di Lisbona 2000, te la senti?

Lucia Cairoli ha scritto:x iroiri: dubito si sia corroto l'hard disk: se è così fatti smontare harddisk da qualcuno e attaccalo come secondario a altro pc: e prendi i tuoi dati..

ci provo..domani mi sanno dire
grazie x il supporto morale :-)

marcadia ha scritto:

daniela_buono ha scritto:

patfor ha scritto:@daniela: Tieni presente che io l'ho sentito per la prima volta questa mattina... mi pare che tu sia decisamente preparata!!! Tanto di cappello!

Se vuoi un altro spunto: strategie per l'iperattività?

Ci sono!
Dunque, la letteratura in merito è bella vasta, ma, a parte le strategie di gestione degli spazi (adhd rigorosmente seduto in prossimità del docente) e dell'organizzazione dei materiali (cartelline, diari "di bordo" e cose che aiutino l'innata tendenza degli iperattivi a perdere qualunque cosa!), ci sono strategie didattiche e comportamentali.
Da un punto di vista didattico, occorre tenere presente che gli iperattivi faticano a mantenere a lungo la propria attenzione su di una cosa sola, perciò l'ideale sarebbe scomporre il compito in microunità; inoltre, ad ogni microunità occorre fornire un feedback chiaro e preciso, della serie: "hai sbagliato a fare questo", e non cose generiche tipo "riguarda bene ciò che hai scritto".
Poi, altra cosa utile, vista l'ipercineticità del bambino affetto da adhd, potrebbe essere riempire i "vuoti" di attività regolata dalla didattica, durante i quali potrebbe cominciare ad alzarsi e a disturbare perennemente i compagni, con altri "comandi" che prevedano un movimento, un'attività; esempio pratico: i compagni stanno terminando una verifica individuale; lui ne ha già terminata una, che noi gli abbiamo opportunamente suddiviso in più fasi affinchè potesse, a più riprese, metterci tutta l'attenzione che poteva; se lui non può star seduto, noi facciamolo alzare, ma magari dandogli un compito, ad esempio sistemare le cartelline di geografia, o andare a fare le fotocopie dalla bidella.
Per quanto difficile da gestire, l'ideale è farlo socializzare il più possibile, inserendo nell'attività didattica anche molti tempi dedicati alla riflessione e alla metacognizione.
Inoltre ci sono dei veri e propri "contratti" che si possono stipulare con lo studente iperattivo: la token economy ne è un esempio; si tratta di un patto scritto condiviso e redatto insieme allo studente in cui si delle "fiches" quantificano il valore di comportamenti ritenuti positivi e di altri ritenuti negativi. Per esempio: prepararsi lo zaino da solo la sera prima: 5 fiches; lavarsi i denti dopo ogni pasto: 4 fishes; picchiare un compagno: -20 fiches. Tutti questi comportamenti si inseriscono a sinistra del foglio, mentre a destr si elencano le attività che piacciono di più al bambino e se ne inserisce "il valore " in fiches; esempio: giocare alla playstation per 30 minuti: 20 fiches; andare allo zoo con papà: 25 fiches; e così via. Le fiches vanno messe in un contenitore sempre visibile, meglio se trasparente, e si stabilisce il giorno della settimana in cui riscuotere i premi (in genere nel weekend). Questo è un tipo di "patto" che funziona sia a casa che a scuola, e che proprio per questo richiede coerenza fra lo stile educativo a scuola e quello a casa.
Poi ci sono le tecnologie, con software appositi, o adattamenti dei materiali da parte dell'insegnante, che devono risultare supermotivanti e stimolare più aree del suo cervello.
Insomma, ce n'è finchè si vuole.... Certo, un iperattivo in classe a volte può essere causa di frustrazione per l'insegnante... ma se questi vuole trasmettere motivazione, dovrà allenarsi ad automotivarsi costantemente...

Almeno per infanzia ho la fortuna di nn essere quella dopo di te ;-)

lola2011 ha scritto:Riassuntino primaria in Veneto, sessione pomeridiana. Sono arrivata a orali terminati, stavano affiggendo i risultati. 2 bocciati. Ho chiesto qualcosa sulle tracce, nella confusione generale ho capito solo che si trattava di musica, scienze e grammatica. Una ragazza, sicura che sarebbe stata bocciata, ha preso 28 ed era felicissima, un'altra invece pensava di essersela cavata bene e ha preso ugualmente 28. Ovviamente commissione diversa...



Scusa la domanda stupida, espongono i risultati alla fine della giornata o sia al mattino che al pomeriggio?

marcadia ha scritto:io nn faccio il tifo per le altre, sai com'è... però devo dire che nel tuo caso sono senza parole, solo a sentirti ti candiderei come insegnante per le mie figlie!

bitti ha scritto:Sono così terribili le commissioni Venete?

marcadia ha scritto:Ovviamente spero che tu arrivi prima per primaria e mi ceda il posto all'infanzia ;-)

marcadia ha scritto:Secondo me le possibilità per primaria son molte, ho sentito di voti moolto bassi a scritto e orale. Toglimi l'ultima curiosità e poi vado a studiare (anche perchè con una bimba con varicella a casa nn si fa tanto): ma se tu hai le magistrali e hai poi studiato lingue come fai ad avee una preparazione così? E' solo studio da concorso?

marcadia ha scritto:Lo dico perchè sono proprio scoraggiata per nn ricordare quello che ho studiato per lo scritto, eppure una volta nn andavo affatto male negli studi

alfonsinacriscuolo ha scritto:Per Daniela:domanda posta da un dirigente ad un corso che sto frequentando... qualè l'unico organo collegiale non presieduto dal dirigente scolastico?

daniela_buono ha scritto:

alfonsinacriscuolo ha scritto:Per Daniela:domanda posta da un dirigente ad un corso che sto frequentando... qualè l'unico organo collegiale non presieduto dal dirigente scolastico?

alla primaria è il consiglio d'interclasse...

lola2011 ha scritto:Non capisco che parametro seguano. Ognuna valuta in modo diverso. Oggi c'erano alcuni 40 ma anche vari 28/30/31. Ci si giocherà tutto con i titoli

Sono d'accordo con te: io ho sostenuto l'orale giovedì... mi hanno dato 32, ma chi ha assistito pensava che mi avrebbero dato di più, e anch'io naturalmente.
Ti chiedo un'informazione pratica: giovedì sono scappata di corsa perché dovevo preparare un altro orale (che ho sostenuto sabato) e mi è rimasto questo dubbio: alla fine ti lasciano qualcosa? ti fanno firmare? Grazie

alfonsinacriscuolo ha scritto:l'unico organo che non è mai presieduto dal dirigente scolastico è il consiglio d'istituto... nel consiglio di interclasse il dirigente possono delegare a rappresentarli in loro assenza un docente membro del consiglio. E' una domanda cattivella!