Sono un supplente e la titolare interrompe malattia il giorno prima delle vacanze di Natale. C'è un modo per esserci ancora io se il docentecontinuasse la malattia dopo le feste?

Promemoria primo messaggio :

Mi sento telefonicamente con la titolare e mi ha detto che la sua malattia sarà lunga e probabilmente continuerà anche dopo le feste. Mi ha anche detto che verrà l'ultimo giorno soltanto per non perdere le ferie. Su questo è stata davvero esplicita. C'è un modo per continuare la supplenza io e non fare perdere le 2 settimane dimalattia durante le feste alla titolare?

Flo, ho controllato, ma l'articolo dice solo: "Nel caso in cui ad un primo periodo di assenza del titolare ne consegua un altro intervallato da un periodo di sospensione delle lezioni si procede alla conferma del supplente già in servizio; in tal caso il nuovo contratto decorre dal primo giorno di effettivo servizio dopo la ripresa delle lezioni." Non dice nulla sul fatto che i giorni delle vacanze di Pasqua (dal 19 al 22) non dovranno essere conteggiati d'ufficio come malattia. Fosse lo si deduce dall'ultima frase? Grazie ancora

Proprio perché non troverai alcuna norma (CCNL, DM, legge o circolare che sia) che preveda quello che sostiene la tua scuola.
Gli unici casi in cui alcune DpT fanno rilievo alle scuole sono quelli che ho indicato prima.
Presenta richiesta scritta al DS di chiarimento su quanto è affermato dall'ufficio di segreteria, sicuramente importante e indispensabile nella gestione amministrativo/contabile della scuola, ma che non rappresenta l'interlocutore privilegiato e gerarchico dei docenti.

A riprova di quanto detto precedentemente:
Un problema abbastanza diffuso è come considerare il periodo di vacanze natalizie o pasquali   tra due periodi di assenza. Nel caso prospettato ci aiuta una nota del Tesoro -  Ragioneria Generale dello Stato  prot. 108127 del 15/6/1999 in cui si precisa : "poichè la funzione docente si esplica non solo con l'insegnamento ma anche con la partecipazione ad altre attività individuali e collettive,  la sospensione delle attività didattiche di fatto non preclude l'effettiva ripresa dal servizio al termine del periodo di assenza. E' appena il caso di precisare che ricade nella responsabilità del capo di istituto la dichiarazione dell'avvenuta ripresa del servizio".

Link

Continuo a ribadire che il periodo di sospensione delle vacanze non si configura come un unico periodo di giorni festivi (non è applicabile per analogia quanto disposto per i giorni festivi intercorrenti due periodi di malattia).
La scuola non è chiusa, infatti, salvo i festivi, l'ufficio è aperto.

Flo, continuo a ringraziarti, anche perché ho proprio bisogno di chiarezza. Ho fatto come mi hai detto e ho inviato una mail al dirigente chiedendo chiarificazioni in merito e allegando quanto appreso. Puoi spiegarmi la frase finale indicata nella nota del Tesoro, che tu riporti?: "E' appena il caso di precisare che ricade nella responsabilità del capo di istituto la dichiarazione dell'avvenuta ripresa del servizio".
Te lo chiedo, perché io non ho prodotto alcuna dichiarazione di presa di servizio: piuttosto di fare "giochetti", come dice la segreteria, preferirei rinunciare ai giorni. Se mi spettano, perché nel certificato medico non sono inclusi e così dice la normativa, bene, altrimenti lascio perdere tutto. Oppure vuol dire che il dirigente deve accertarsi che io sia effettivamente "guarita" o meno? Scusa, ma le parole sono facilmente interpretabili. Ribadisco che cerco solo chiarezza e correttezza e visto che la segreteria potrebbe sbagliare, voglio accertare la verità. Grazie ancora per il prezioso aiuto!

Io chiamerei anche personalmente la Ragioneria del Tesoro per chiedere chiarimenti. Mi sembra strano che loro non siano informati. E' più probabile che sia la segretaria che non ha capito niente, ma che è troppo arrogante (visto che si permette di ridere ad una tua richiesta di aiuto) per ammetterlo e che citi la Ragioneria a sproposito per intimidirti e pretendere di avere ragione.

Ultime novità: per i giorni 19 e 22 (se non ho capito male, perché il mio bimbo continuava ad urlare) mi metteranno in ferie d'ufficio pagata al 100% . A quanto pare è arrivata una circolare a settembre che obbliga la scuola a fare così. Per il resto si riserva di chiedere alla Tesoreria la nota o normativa che stabilisce la continuità della malattia. A questo punto mi arrendo: ho già perso troppo tempo! Facciano ciò che vogliono!

Ro1975 ha scritto:Ultime novità: per i giorni 19 e 22 (se non ho capito male, perché il mio bimbo continuava ad urlare) mi metteranno in ferie d'ufficio pagata al 100% . A quanto pare è arrivata una circolare a settembre che obbliga la scuola a fare così. Per il resto si riserva di chiedere alla Tesoreria la nota o normativa che stabilisce la continuità della malattia. A questo punto mi arrendo: ho già perso troppo tempo! Facciano ciò che vogliono!

Cerco di chiarire qualche punto e, mi scuso preventivamente per la "lezioncina"... :-D

1) Non esiste alcuna circolare che "obbliga" le scuole a mettere i docenti in ferie d'ufficio, ma alle scuole sono state date le disposizioni in attuazione di quanto disposto dalla L. 228/2012 che (in seguito alla cd Spending Review) ha previsto per il divieto di monetizzazione delle ferie “...limitatamente alla differenza tra i giorni di ferie spettanti e quelli in cui è consentito al personale in questione di fruire delle ferie”.
Si fa riferimento ai giorni “in cui è consentito al personale di fruire delle ferie”. Essa pertanto non stabilisce un obbligo ma una possibilità per i supplenti di fruire delle ferie durante il periodo di sospensione delle attività didattiche.
Di conseguenza il DS non ha l'obbligo di collocare in ferie d’ufficio con apposito decreto il personale supplente durante i giorni di sospensione, ma quello di decurtare i periodi corrispondenti dal totale dei giorni di ferie maturati dal supplente.
Per effetto di tale disposizione, i giorni di sospensione delle attività didattiche saranno scomputati dal numero di giorni di ferie maturati dal personale a tempo determinato nel periodo contrattuale corrispondente.
Se la differenza sarà a credito del dipendente (cioè se i giorni di ferie maturati saranno in numero superiore ai giorni di sospensione delle lezioni dello stesso periodo di tempo) si pagherà la differenza.
Se saranno in numero pari o inferiore, non vi sarà pagamento né conguaglio.

Per “periodi di sospensione delle lezioni” non si intendono le festività del calendario civile (per esempio, il giorno di Natale, il 26 dicembre, il 1° gennaio e così via né, ovviamente, le domeniche). Si intendono invece i giorni “feriali” compresi in un periodo di sospensione delle lezioni: tipicamente le vacanze natalizie e pasquali.
Tra tali giorni di sospensione delle lezioni rientrano anche quelli compresi tra l’1 settembre e l’inizio delle lezioni o tra la fine della lezioni e il 30 giugno, a condizione che il docente non sia impegnato per scrutini, esami o per altre attività deliberate dal collegio dei docenti nel piano delle attività della scuola, ivi comprese quelle attinenti all’inizio e alla chiusura dell’anno scolastico.

2) Visto che il periodo della sospensione delle lezioni non è un periodo festivo, se il certificato medico termina con l'ultimo giorno di servizio precedente un periodo di sospensione delle lezioni e il dipendente non produce alcuna certificazione medica (o altra tipologia di assenza), la scuola non potrà considerare tale periodo come malattia nel caso il dipendente si riassenti alla ripresa delle lezioni.
La scuola non può con un atto unilaterale e autoritario considerare come malattia o come ferie il periodo della sospensione delle lezioni e pertanto dovrà ritenere in servizio il dipendente.

Quale significato dare alla frase "E' appena il caso di precisare che ricade nella responsabilità del capo di istituto la dichiarazione dell'avvenuta ripresa del servizio".
Nel caso la Ragioneria faccia rilievo per i giorni di sospensione non conteggiati il DS , quale legale rappresentante della scuola, invia una propria dichiarazione dell'avvenuta ripresa del servizio del docente.

L'anno scorso la mia scuola aveva ricevuto rilievo sull'interruzione del congedo biennale per h e il non computo dei giorni di vacanza natalizi nell'assenza di una docente (in realtà analogo rilievo era stato inviato successivamente dopo le vacanze pasquali... per alcuni "repetita iuvant!" :-D ), in ambedue le situazioni la DS aveva inviato comunicazione dell'avvenuta ripresa del servizio della docente, la quale, su indicazione dell'ufficio, aveva fatto protocollare una dichiarazione per iscritto in cui era indicato il termine del periodo di congedo h e la ripresa in servizio.

Alla 1a comunicazione della DS era allegata la richiesta di concessione di un periodo di congedo h per il periodo compreso tra inizio lezioni a settembre e inizio vacanze di Natale (analogamente per la sospensione pasquale)
Non era pervenuto alcun rilievo successivo.

Tutto questo presuppone che il DS sia "in grado" di assumersi tale responsabilità... alcuni hanno paura della propria ombra e si rifugiano al riparo di norme e codicilli (non sempre del tutto fondati)...
ma questa è un'altra storia e non è possibile scegliersi il DS a misura!

XD