Nuovo esame di stato Tecnici

Questo è l'ultimo anno che si fa l'esame di stato, diciamo, vecchio ordinamento; dall'anno prossimo entrerà a regime la riforma. Vorrei chiedere
dove è possibile informarsi sulle modalità del nuovo esame di stato, per esempio quali sono le materie che possono uscire, le prove scritte etc...

A quale riforma ti riferisci??? Se parli della riforma Gelmini che entrerà a regime l'anno prossimo interessando le classi quinte, questa non mi pare che preveda modifiche per l'esame di Stato.
Perchè sostieni che "Questo è l'ultimo anno che si fa l'esame di stato, diciamo, vecchio ordinamento.."??? Da quel che so io le modalità non verranno cambiate, perchè parli di "nuovo esame di stato"????
L'unico cambiamento che si prevede (e io spero che non si realizzi mai) è l'introduzione di una prova INVALSI all'esame di Stato, in sostituzione della terza prova!
Se sbaglio e mi mancano informazioni importanti, puoi citare la normativa che prevede quanto dici?

Anche nella mia scuola si dà per scontato che le modalità dell'esame cambieranno e anche piuttosto radicalmente. Sembra che si siano tenute delle riunioni in cui i Ds sono stati informati di queste intenzioni del ministero. Sarebbe sicuramente importante saperne di più, visto che chi insegna in particolare nelle terze e nelle quarte (ma in parte anche nel biennio) sta orientando la didattica anche in preparazione all'esame di stato e potrebbe essere costretto a cambiamenti significativi.

Cambiamenti radicali?? Cioè il ministro Carrozza ha intenzione di trasformare radicalmente l'esame di Stato e ha informato di questo solo i DS??.....e noi docenti? Non abbiamo diritto anche noi ad un minimo di informazione? Possibile che una notizia così importante sia stata tenuta, per così dire, "segreta"????

I Ds dovrebbero informare i docenti delle loro scuole (nella mia sono previsti dei dipartimenti su questo argomento). Però non so se si tratti di decisioni già prese o solo di intenzioni che poi potrebbero anche rientrare. Penso che ne sapremo di più nei prossimi mesi, in ritardo come sempre, secondo lo stile del miur:-(

Io credo sia meglio non fasciarsi la testa prima che si sia rotta. Che ci siano modifiche operative ad un esame che ormai esiste da tre lustri è fisiologico, la riforma Berlinguer, per quanto migliorativa rispetto al vecchio esame di maturità, ha dei limiti intrinseci che almeno in parte ci cerca di correggere in modo non traumatico. Non so se qualcuno ricorda i primi esami di stato di fine anni novanta, quando per fotocopiare le tracce occorreva più tempo e più carta di quanto ne occorressero per sostenere le prove. Oppure il ritocco ai crediti scolastici in un esame che, nei fatti, penalizzava fortemente il curriculum quinquennale (un peso pari ad un quinto della valutazione complessiva, almeno adesso si è passati ad un quarto). Oppure le integrazioni procedurali a sperimentazioni specifiche. In 10-15 anni sono cambiate parecchie cose ed è perciò normale che l'esame possa adattarsi e, forse, la cosa migliore è un adattamento graduale che abbia un basso impatto.

Una modifica strutturale, se non viene studiata e applicata con mentalità criminale/psicopatica, richiede un approccio graduale, come quello del meccanismo di computo dei crediti o di strutturazione delle prove scritte. Si tratta di contesti che richiedono un'adeguata preparazione, delle classi, degli insegnanti, dei consigli di classe, dei commissari, dei presidenti, altrimenti si genera caos. E mi auguro (più un auspicio che una certezza) che le menti acute e lungimiranti ai vertici del MIUR (stendiamo un velo pietoso sulle menti dei politici...) tengano ben presente che di caos negli ultimi anni se ne è generato fin troppo.

IMHO mi aspetto modifiche integrative più che strutturali, come un sistema di valutazione aggiuntivo che in qualche modo introduca i test INVALSI (cosa non certo nuova come programma) o un sistema di valutazione che sia propedeutico all'accesso a numero chiuso ai corsi universitari. L'impianto di base, comunque, non dovrebbe essere modificato, a mio modesto parere, perché una riforma sugli esami conclusivi richiede - a monte - un lavoro non trascurabile che l'attuale congettura non fa intravvedere. Sono due gli aspetti che mi fanno pensare che non ci saranno stravolgimenti dell'esame:
1) il ciclone Gelmini è ormai passato, lasciando alle sue spalle macerie e desolazione, l'esame di stato è forse l'unico ecosistema - almeno nella forma - ad essere stato interessato solo marginalmente
2) gli ultimi governi non hanno e non hanno avuto una caratura tale da applicare - con competenza o meno - una riforma strutturale dell'esame di stato

Per concludere, aspettiamoci invece cambiamenti in merito alle materie oggetto d'esame: la riforma Gelmini ha imposto drastici cambiamenti sia nel piano di studi sia nei programmi delle singole discipline. L'anno prossimo ci sarà il primo esame per il nuovo ordinamento, perciò è del tutto normale che possiamo aspettarci sorprese sia nei contenuti oggetto delle tracce delle prove scritte e, soprattutto, nella designazione della materia oggetto di seconda prova. In questo caso non diamo nulla di scontato.

Sicuramente per quanto concerne i tecnici ci sono tutte specializzazioni nuove. Sarebbe il caso di sapere quantomeno quali potranno essere le materie possibile per la prova scritta...

charman ha scritto:Sicuramente per quanto concerne i tecnici ci sono tutte specializzazioni nuove. Sarebbe il caso di sapere quantomeno quali potranno essere le materie possibile per la prova scritta...

Pienamente d'accordo, per quanto almeno in linea teorica tutte le materie suscettibili di verifica scritta potrebbero/dovrebbero essere possibile oggetto di seconda prova.

Senza aspettare che l'illuminazione caschi dall'alto si può comunque fare una "selezione" previsionale assumendo alcuni criteri:
1) la disciplina deve essere caratterizzante del corso di studi
2) deve essere oggetto di verifica/valutazione scritta (credo che questo aspetto, se non ricordo male, riguardi tutte le discipline tecnico-scientifiche-professionalizzanti)
3) deve avere un congruo numero di ore settimanali

Adottando questi criteri o, se si vuole andare sul precauzionale, solo i primi due salterà fuori che nella maggior parte dei corsi la scelta delle papabili cade su due, massimo tre discipline. Faccio un esempio estrapolandolo dalla mia scuola, un liceo delle scienze applicate che sostituitsce il vecchio liceo scientifico tecnologico. Le materie oggetto di seconda prova erano Fisica e Matematica, che infatti si sono alternate finora. Nel nuovo ordinamento sono comprese le seguenti materie:
Discipline umanistiche:
1) Italiano 4 ore
2) Storia 2 ore
3) Filosofia 2 ore
4) Lingua straniera 3 ore
5) Disegno e storia dell'arte 2 ore
6) Religione 1 ora
Discipline tecnico-scientifiche:
7) Scienze motorie 2 ore
Matematica 4 ore
9) Fisica 3 ore
10) Scienze naturali 5 ore
11) Informatica 2 ore

In base al criterio 1 si escludono tutte le discipline umanistiche. La scelta ricade su quelle tecnico-scientifiche. In base al criterio 2 escludiamo Scienze motorie, la scelta ricade su Matematica, Fisica, Scienze naturali e Informatica.
In base al criterio 3, molto difficilmente passerà Informatica (che peraltro non è strettamente caratterizzante). Alla fine le materie papabili sono tre: Matematica, Fisica e Scienze naturali. Se Fisica e Matematica si prestano allo svolgimento di una seconda prova di "facile" accesso, lo stesso non si può dire per Scienze naturali, una materia complessa che comprende ben tre discipline (Chimica, Biologia e Scienze della Terra). In teoria sarebbe quella più indicata per lo svolgimento di una seconda prova che richiederebbe l'assemblaggio di un complesso integrato di conoscenze. Tuttavia dalle relazioni pubblicate sulle indagini svolte nelle scuole pilota, ci sono molti punti deboli nei percorsi seguiti finora nello svolgimento di questa materia e un'eventuale traccia penalizzerebbe fortemente la maggior parte delle scuole. Insomma, se dovessero includere Scienze fra le materie della seconda prova darebbero un colpo basso ai licei delle scienze applicate. È quindi ragionevole attendersi l'esclusione di Scienze, perciò la scelta, per esclusione, ricade su Matematica e Fisica, ovvero le stesse materie che sono attualmente previste per il Liceo Scientifico Tecnologico, con 99,9% di probabilità di inserimento di Scienze fra quelle oggetto di orale perché quella più caratterizzante e con il maggior numero di ore (come del resto avviene oggi per la designazione dei commissari interni/esterni di Biologia e Scienze della Terra nel L. scientifico-tecnologico).

In conclusione, se fate un'analisi di questo genere anche per il vostro corso di studi centrerete il bersaglio con un margine d'errore infinitesimo.