importante contestazione di addebito

vi trascrivo omettendo quanto dovuto per la privacy quanto mi è stato orora notificato (le sgrammaticature sono originali)
"com'è noto la S.V. beneficia dei permessi del diritto allo studio, 150 ore (sic! n.d.r.)
in virtù della predetta norma ha chiesto ed ottenuto di frequentare in data 9 maggio c.m. (sic...aiuto), presso l'Università di...la lezione di... (erano più d'una ma hanno messo solo l'ultima mah)dalle ore 14.45 alle ore 16.15.
atteso che la distanza tra X e Y è di circa 920 km ai sensi dell'art. 11 co.2 del CIR Regione L le è stato concesso anche il giorno 10 maggio(sabato).
In data 11 maggio 2014 (domenica), come risulta dalla certificazione prodotta, la S.V. era presso il P.S. della città ove ha la propria residenza (gg. 10 di prognosi tra l'altro cui ho rinunciato andando a scuola col collare e costretta a fare le scale a piedi perchè mi veniva negato il permesso di usare l'ascensore aggravando la mia situazione).
alla luce di quanto sopra esposto alla S.V. si contestano i seguenti addebiti
1 assenza ingiustificata di sabato 10 maggio
2 utilizzo del giorno 10 maggio per fini diversi dalla concessione.
prosegue con data di convocazione etc.
io sono ancora in stato di perplessità e sbigottimento (da premettere che ho anche i biglietti del treno di sabato e di domenica anche se non dovuti, regolarmente pagati e che lunedì è il mio giorno libero)...

Aggiungo che i biglietti del treno in mio possesso sono nominativi

Per favore è importante ! Sto per ricevere una sanzione disciplinare basata sul nulla

Per favore è importante ! Sto per ricevere una sanzione disciplinare basata sul nulla

Non che me ne intenda molto di viaggio in treno ma se è possibile desumere dalle timbrature che proprio tu eri in viaggio su quel treno a quell'orario e sei stata ricoverata il giorno successivo (ovvero già domenica) nella città di residenza mi pare che sia più che sufficiente per archiviare dopo il contraddittorio.

Il biglietto è elettronico e nominativo solamente io potevo utilizzarlo. Indi per chi ha Buon senso nulla quaestio. Il problema è che il nostro è infinitamente stupido

Non l'hai scritto da nessuna parte: avevi lezione da seguire nella tua stessa città di residenza?

Allora io ho l'universita a 920 km nella mia città di residenza il tempo necessario al raggiungimento della sede è previsto nel cir. Ovvio che fosse concesso come ha fatto peraltro. Mi contesta che io la domenica fossi al P.S. e quindi non ho viaggiato al sabato. Ma la questione è di lana caprina, atteso che vi sono due biglietti e non uno e ci vogliono più di 24 hh per distanze superiori ai 700 km. Ovvio che posso avere un accidente dove mi pare nel giorno festivo

Allora io ho l'universita a 920 km nella mia città di residenza il tempo necessario al raggiungimento della sede è previsto nel cir. Ovvio che fosse concesso come ha fatto peraltro, altrimenti sarebbe stata richiesta una prestazione impossibile. Mi contesta che io la domenica fossi al P.S. nella sede del corso e quindi per lui non ho viaggiato al sabato. Ma la questione è di lana caprina, visto che vi sono due biglietti e non uno e ci vogliono più di 24 hh per distanze superiori ai 700 km. E i permessi e i viaggi sono giustifica ti con la mera esibizione degli attestati di frequenza.

Non ho capito niente.
Hai avuto il permesso studio e questo è chiaro.
Hai avuto un permesso perché c'erano lezioni il giorno 9, venerdì, a 920 km di distanza, sede di Università e tua residenza.
Suppongo tu abbia raggiunto la sede utilizzando il pomeriggio e/o la notte di giovedì.
Perché hai biglietti di sabato e domenica?

allora io avevo lezioni il. venerdì ma ero in permesso studio dal lunedì i biglietti di sabato sono per il ritorno atteso che dopo le 15 non ci sono più collegamenti utili per raggiungere la mia sperduta sede di servizio  dalla mia sede universitaria

la mia ultima lezione ha avuto termine alle 16.15.

mi si addebita il fatto di trovarmi il giorno dopo il mio ritorno (domenica) al p.s. della mia residenza nonchè sede universitaria, quantunque il sabato mi sia stato concesso per il tempo necessario per raggiungere la sede di svolgimento corsi (andata e ritorno ovviamente), 920 km presuppongono un'impossibilità di prendere servizio alla prima ora del giorno dopo. con i treni arriverei alle 11 e il mio orario termina alle 10. mi è stato concesso atteso che si giustificava per la distanza geografica e biologica oltre che normativamente

In pratica ti ha concesso il sabato per viaggiare, invece il sabato sei rimasta dove eri e la domenica era ancora lì, al P.S.

In effetti credo che il comportamento del DS sia corretto. Se sei stata male il venerdì o il sabato dovevi avvisare la scuola e passare in malattia. Non hai di fatto usato il sabato per l'obiettivo della concessione (il ritorno nella sede di servizio).

Ma ho biglietto che attesta la buona fede due biglietti e mi si scusi ma la distanza non si riduce cmq. Geograficamente parlando non mi si può obiettare tu non hai eseguito una prestazione impossibile

E' un abuso d'ufficio già il testo della contestazione. e' un evidente abuso di mezzi di correzione ex art. 571 del codice penale, ai fini del quale è sufficiente che sussista la violazione del principio di proporzionalità della sanzione (in senso eccedente rispetto al comportamento antidoveroso) e una conseguenza rilevante sulla salute psichica dell’incolpato. Per esempio uno stato d’ansia, insonnia, depressione, disturbi del carattere e del comportamento (cfr. Cass. pen. Sez. VI n. 16491/2005; Sez.
III pen. 49433/2009). per un permesso studio non giustificato si fa la semplice conversione del medesimo in permesso non retribuito, non sta contestazione chiaramente vesssatoria.
tanto per dirne una le questioni contestate sono un bis in idem... c'è l'uso della parola concesso che non è nei poteri del D.S. in materia di permessi e non si comprende come dice violet cosa cambia tra il tornare a tarda notte nella sede di servizio, o il giorno festivo successivo, visto che i km rimangono sempre 920 e la prestazione resta impossibile a prescindere dal momento in cui comincia il viaggio.