Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
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Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
Ciao ragazzi, eccomi di nuovo su OS. Ho usato la funzione cerca per il mio quesito ma non ho trovato nulla di simile. Mi scuso se dovesse esserci un topic come il mio, ma davvero non mi è stato segnalato.
Detto ciò, passo al mio quesito.
Sono supplente temporanea su sostegno, scuola media, con un alunno neanche troppo complicato, quindi potrei dirmi fortunata perché posso fare un buon lavoro con lui.
Se non fosse per i colleghi curricolari che mi hanno scambiato per una badante-baby sitter!
Mi spiego meglio: già da subito mi hanno detto, DS incluso tra l'altro, che non potevo avere accesso al registro delle attività della collega assente. Al mio: e io come faccio a sapere cosa devo fare se non so l'impostazione generale del lavoro, costruita dalla mia collega? Se non so cosa ha l'alunno, se non ho alcuna informazione, come credete che possa muovermi?
Risposta: te lo diciamo noi!
Al che, ho capito che qualcosa in questa scuola non funziona, e ho capito subito cosa. L'alunno H è praticamente il caso di pietà della scuola, viene trattato come un bambino piccolo bisognoso delle cure materne, e quindi, viziato da tutto il personale scolastico, viene a scuola pensando di essere un principe a cui tutto è dovuto. Al punto che non fa i compiti, o glieli fa qualcuno a casa e lui li copia sul quaderno. Non ha mai voglia di fare qualcosa, perché sa che c'è sempre qualcuno che lo farà al suo posto.
Con me la musica è cambiata perché gli ho tolto parecchi vizi, tra cui quello di dare del tu ai professori (piccole, le mie colleghe, volevano sentirsi tutte mammine!!! Ah, l'orologio biologico! :-D) e dire sempre "non lo so fare". Io gli metto davanti la realtà, perché non è ritardato anzi! è molto sveglio, e cerco di stimolare la sua intelligenza non per le furbizie (copiare, uscire dall'aula con scuse cretine, ecc.ecc.), ma per cose che possono anche avere un risvolto pratico nella vita, come far bene matematica per esempio, capire quello che si legge dal giornale e così via.
Stava andando tutto bene, il ragazzino stava facendo progressi anche con i compagni, era più tranquillo, insomma il mio metodo aveva avuto successo.
Ma i miei cari colleghi, da stamani, mi hanno chiesto (leggi: ipocritamente ingiunto) di portare l'alunno fuori dall'aula a ripetere perché era "nervoso". Io ho ribattuto in modo calmo ma fermo che non faccio la badante o la baby sitter, ma l'insegnante, e che l'alunno non era affatto nervoso come dicevano. Ho poi aggiunto che oggi avrei fatto recupero con gli elementi segnalati dai docenti, dato che non conosco la situazione precedente e non so se la collega era così supina al volere altrui, ma che in futuro avrei deciso IO volta per volta CHI, QUANDO e COSA si dovesse fare per il recupero/sostegno, dato che è la MIA materia.
La verità è che una dei colleghi non sa affatto tenere la classe, e quindi ha sbolognato a me gli elementi più casinari - che non hanno alcun bisogno di alcun recupero, dato che quella materia non si studia affatto, non ci sono spiegazioni né compiti, ma solo tanto tanto gioco (e io miracoli non posso farne in questo caso!) - nella piissima illusione di fare lezione e di tener nascosto a me il vuoto pneumatico delle proprie non-lezioni.
L'altra si è incavolata perché, facendo io sostituzione anche a lei qualche giorno, invece di far giocherellare gli alunni, ho fatto potenziamento di lettura aiutandomi con testi di teatro, ho preparato delle mappe concettuali, tutto col suo consenso, ma evidentemente gli alunni si stavano appassionando al nuovo metodo e quindi...
Infine, scopro che la mia collega assente soministra all'alunno H prove da bambino di I elementare, che gli assicurano sì voti altissimi, ma non sono congruenti con il programma da svolgere, dato che la programmazione seguita è quella di classe semplificata.
Ora, detto tutto questo, so di essere una persona scomoda a scuola, ho capito che i colleghi vogliono allontanarmi affinché io non veda e diffonda cosa avviene in questa scuola, ma di sottomettermi alle loro richieste non se ne parla proprio! Si facessero insegnanti di sostegno e poi parlassero!
Solo che mi sono confrontata con altri SSOS della scuola, e quasi tutti sembrano rassegnati alla sottomissione, perché non la vivono come tale, ma come un: vabeh, oggi è così, poi passo pure io sulla materia e arrivederci...
E voi, al mio posto, cosa fareste? Mi suggerite qualcosa per vivere al meglio questa situazione?
Grazie a chi vorrà aiutarmi! :-D
Detto ciò, passo al mio quesito.
Sono supplente temporanea su sostegno, scuola media, con un alunno neanche troppo complicato, quindi potrei dirmi fortunata perché posso fare un buon lavoro con lui.
Se non fosse per i colleghi curricolari che mi hanno scambiato per una badante-baby sitter!
Mi spiego meglio: già da subito mi hanno detto, DS incluso tra l'altro, che non potevo avere accesso al registro delle attività della collega assente. Al mio: e io come faccio a sapere cosa devo fare se non so l'impostazione generale del lavoro, costruita dalla mia collega? Se non so cosa ha l'alunno, se non ho alcuna informazione, come credete che possa muovermi?
Risposta: te lo diciamo noi!
Al che, ho capito che qualcosa in questa scuola non funziona, e ho capito subito cosa. L'alunno H è praticamente il caso di pietà della scuola, viene trattato come un bambino piccolo bisognoso delle cure materne, e quindi, viziato da tutto il personale scolastico, viene a scuola pensando di essere un principe a cui tutto è dovuto. Al punto che non fa i compiti, o glieli fa qualcuno a casa e lui li copia sul quaderno. Non ha mai voglia di fare qualcosa, perché sa che c'è sempre qualcuno che lo farà al suo posto.
Con me la musica è cambiata perché gli ho tolto parecchi vizi, tra cui quello di dare del tu ai professori (piccole, le mie colleghe, volevano sentirsi tutte mammine!!! Ah, l'orologio biologico! :-D) e dire sempre "non lo so fare". Io gli metto davanti la realtà, perché non è ritardato anzi! è molto sveglio, e cerco di stimolare la sua intelligenza non per le furbizie (copiare, uscire dall'aula con scuse cretine, ecc.ecc.), ma per cose che possono anche avere un risvolto pratico nella vita, come far bene matematica per esempio, capire quello che si legge dal giornale e così via.
Stava andando tutto bene, il ragazzino stava facendo progressi anche con i compagni, era più tranquillo, insomma il mio metodo aveva avuto successo.
Ma i miei cari colleghi, da stamani, mi hanno chiesto (leggi: ipocritamente ingiunto) di portare l'alunno fuori dall'aula a ripetere perché era "nervoso". Io ho ribattuto in modo calmo ma fermo che non faccio la badante o la baby sitter, ma l'insegnante, e che l'alunno non era affatto nervoso come dicevano. Ho poi aggiunto che oggi avrei fatto recupero con gli elementi segnalati dai docenti, dato che non conosco la situazione precedente e non so se la collega era così supina al volere altrui, ma che in futuro avrei deciso IO volta per volta CHI, QUANDO e COSA si dovesse fare per il recupero/sostegno, dato che è la MIA materia.
La verità è che una dei colleghi non sa affatto tenere la classe, e quindi ha sbolognato a me gli elementi più casinari - che non hanno alcun bisogno di alcun recupero, dato che quella materia non si studia affatto, non ci sono spiegazioni né compiti, ma solo tanto tanto gioco (e io miracoli non posso farne in questo caso!) - nella piissima illusione di fare lezione e di tener nascosto a me il vuoto pneumatico delle proprie non-lezioni.
L'altra si è incavolata perché, facendo io sostituzione anche a lei qualche giorno, invece di far giocherellare gli alunni, ho fatto potenziamento di lettura aiutandomi con testi di teatro, ho preparato delle mappe concettuali, tutto col suo consenso, ma evidentemente gli alunni si stavano appassionando al nuovo metodo e quindi...
Infine, scopro che la mia collega assente soministra all'alunno H prove da bambino di I elementare, che gli assicurano sì voti altissimi, ma non sono congruenti con il programma da svolgere, dato che la programmazione seguita è quella di classe semplificata.
Ora, detto tutto questo, so di essere una persona scomoda a scuola, ho capito che i colleghi vogliono allontanarmi affinché io non veda e diffonda cosa avviene in questa scuola, ma di sottomettermi alle loro richieste non se ne parla proprio! Si facessero insegnanti di sostegno e poi parlassero!
Solo che mi sono confrontata con altri SSOS della scuola, e quasi tutti sembrano rassegnati alla sottomissione, perché non la vivono come tale, ma come un: vabeh, oggi è così, poi passo pure io sulla materia e arrivederci...
E voi, al mio posto, cosa fareste? Mi suggerite qualcosa per vivere al meglio questa situazione?
Grazie a chi vorrà aiutarmi! :-D
sweetdream- Messaggi : 729
Data d'iscrizione : 27.04.11
Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
La situazione è parecchio ingarbugliata!
Il fatto che non vogliano farti vedere il registro dell'insegnante è assurda...Mai sentito niente di simile. A cosa servirebbero i registri, allora?
Il fatto che il DS avalli questo stato di cose è ancora più grave...
Se posso darti un consiglio spassionato, vai avanti per la tua strada, evitando lo scontro con i colleghi. Ascolta i loro suggerimenti, ma poi fai come vuoi tu.
Certo è che in questo modo il ragazzino non viene aiutato, anzi; gli si crea un'idea di sè poco aderente alla realtà.
Quando sarà grande e smetterà di essere carino carino e l'istinto materno nei suoi confronti sarà scomparso, come farà?
Perchè i disabili, da adulti, non fanno tanta tenerezza...
Cerca solo di non prendertela troppo, Sweetdream. E' giusto e sacrosanto far bene il proprio lavoro, ma bisogna anche sapersi salvaguardare!
Ti faccio un enorme In bocca al lupo!
Il fatto che non vogliano farti vedere il registro dell'insegnante è assurda...Mai sentito niente di simile. A cosa servirebbero i registri, allora?
Il fatto che il DS avalli questo stato di cose è ancora più grave...
Se posso darti un consiglio spassionato, vai avanti per la tua strada, evitando lo scontro con i colleghi. Ascolta i loro suggerimenti, ma poi fai come vuoi tu.
Certo è che in questo modo il ragazzino non viene aiutato, anzi; gli si crea un'idea di sè poco aderente alla realtà.
Quando sarà grande e smetterà di essere carino carino e l'istinto materno nei suoi confronti sarà scomparso, come farà?
Perchè i disabili, da adulti, non fanno tanta tenerezza...
Cerca solo di non prendertela troppo, Sweetdream. E' giusto e sacrosanto far bene il proprio lavoro, ma bisogna anche sapersi salvaguardare!
Ti faccio un enorme In bocca al lupo!
Fedup- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 15.09.10
Re: Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
La situazione è parecchio ingarbugliata! Il fatto che non vogliano farti vedere il registro dell'insegnante è assurda...Mai sentito niente di simile. A cosa servirebbero i registri, allora?
Il fatto che il DS avalli questo stato di cose è ancora più grave...
Allora, la situazione a scuola è di somma confusione in fatto di sostegno.
L'insegnante è nominalmente l'insegnante di classe, ci si riempie la bocca di collaborazione: al primo giorno, Fedup, io ero al settimo cielo. Classe normale, qualche elemento vivace, ma con tante belle teste e pochi problemi. Il guaio è stato quando, realizzando il lavoro di sostegno alla classe, i ragazzi si sono appassionati al mio modo di fare, così nuovo e diverso dagli altri. Altro guaio: io li ascolto, ma li rimprovero pure se fanno qualcosa di sbagliato. Si sa bene che i ragazzi, così come i bambini, spesso sfidano le regole per vederle rafforzate: e così è stato anche con me. Sicché, avendo appurato i curricolari che io non sono una pianta grassa, si sono tirati indietro e mi stanno mandando al confino.
Il registro è stato definito un elemento di privacy, confondendolo col fascicolo dell'alunno con DF ed altre info personali. Visto che io ho avuto una supplenza temporanea, la scuola - col consenso del DS - preserva l'alunno da presunte fughe di notizie ai suoi danni. Purtroppo è una situazione che ho visto anche in altre scuole...il brutto dell'essere supplenti è anche questo!
Se posso darti un consiglio spassionato, vai avanti per la tua strada, evitando lo scontro con i colleghi. Ascolta i loro suggerimenti, ma poi fai come vuoi tu. Certo è che in questo modo il ragazzino non viene aiutato, anzi; gli si crea un'idea di sè poco aderente alla realtà. Quando sarà grande e smetterà di essere carino carino e l'istinto materno nei suoi confronti sarà scomparso, come farà? Perchè i disabili, da adulti, non fanno tanta tenerezza...
Infatti io non mi scontro, ho solo messo in chiaro, nunc et semper, chi sono e cosa faccio. A volte, non è colpa loro se non sanno quel che dicono! Il fatto di trattare in modo abbastanza duro l'alunno è dovuto a due fattori: a) come dicevi giustamente anche tu, un domani questo ragazzo si troverà ad affrontare delle situazioni in cui l'affettività smielata non ci sarà più, e come le supererà? b) l'alunno non è disabile in senso stretto, ha dei problemi più che altro di ordine sociale, è molto maleducato, disadattato, ma non è affatto ritardato o "meno capace degli altri", anzi! E poi aggiungi che il metodo educativo seguito finora non ha dato affatto frutti: il ragazzo viene a scuola come se stesse in vacanza. Niente compiti, niente quaderni...Con me ha capito che non si scherza, e in linea di massima ubbidisce. Però, dato che non sto tutti i giorni, capita che io gli dia i compiti da fare, poi l'indomani non ci sono e il docente di turno minimizza se lui non fa i miei compiti...ecco, questo mi fa salire davvero il nervoso!
Cerca solo di non prendertela troppo, Sweetdream. E' giusto e sacrosanto far bene il proprio lavoro, ma bisogna anche sapersi salvaguardare!Ti faccio un enorme In bocca al lupo!
Grazie, ne ho bisogno! Il guaio è che io nel sostegno ci credo ciecamente, ma quando un ambiente è incrostato di certe convinzioni, è molto, molto difficile lavorare bene! In bocca al lupo anche a te, noi stiamo nella stessa barca e ci possiamo capire!!!
Il fatto che il DS avalli questo stato di cose è ancora più grave...
Allora, la situazione a scuola è di somma confusione in fatto di sostegno.
L'insegnante è nominalmente l'insegnante di classe, ci si riempie la bocca di collaborazione: al primo giorno, Fedup, io ero al settimo cielo. Classe normale, qualche elemento vivace, ma con tante belle teste e pochi problemi. Il guaio è stato quando, realizzando il lavoro di sostegno alla classe, i ragazzi si sono appassionati al mio modo di fare, così nuovo e diverso dagli altri. Altro guaio: io li ascolto, ma li rimprovero pure se fanno qualcosa di sbagliato. Si sa bene che i ragazzi, così come i bambini, spesso sfidano le regole per vederle rafforzate: e così è stato anche con me. Sicché, avendo appurato i curricolari che io non sono una pianta grassa, si sono tirati indietro e mi stanno mandando al confino.
Il registro è stato definito un elemento di privacy, confondendolo col fascicolo dell'alunno con DF ed altre info personali. Visto che io ho avuto una supplenza temporanea, la scuola - col consenso del DS - preserva l'alunno da presunte fughe di notizie ai suoi danni. Purtroppo è una situazione che ho visto anche in altre scuole...il brutto dell'essere supplenti è anche questo!
Se posso darti un consiglio spassionato, vai avanti per la tua strada, evitando lo scontro con i colleghi. Ascolta i loro suggerimenti, ma poi fai come vuoi tu. Certo è che in questo modo il ragazzino non viene aiutato, anzi; gli si crea un'idea di sè poco aderente alla realtà. Quando sarà grande e smetterà di essere carino carino e l'istinto materno nei suoi confronti sarà scomparso, come farà? Perchè i disabili, da adulti, non fanno tanta tenerezza...
Infatti io non mi scontro, ho solo messo in chiaro, nunc et semper, chi sono e cosa faccio. A volte, non è colpa loro se non sanno quel che dicono! Il fatto di trattare in modo abbastanza duro l'alunno è dovuto a due fattori: a) come dicevi giustamente anche tu, un domani questo ragazzo si troverà ad affrontare delle situazioni in cui l'affettività smielata non ci sarà più, e come le supererà? b) l'alunno non è disabile in senso stretto, ha dei problemi più che altro di ordine sociale, è molto maleducato, disadattato, ma non è affatto ritardato o "meno capace degli altri", anzi! E poi aggiungi che il metodo educativo seguito finora non ha dato affatto frutti: il ragazzo viene a scuola come se stesse in vacanza. Niente compiti, niente quaderni...Con me ha capito che non si scherza, e in linea di massima ubbidisce. Però, dato che non sto tutti i giorni, capita che io gli dia i compiti da fare, poi l'indomani non ci sono e il docente di turno minimizza se lui non fa i miei compiti...ecco, questo mi fa salire davvero il nervoso!
Cerca solo di non prendertela troppo, Sweetdream. E' giusto e sacrosanto far bene il proprio lavoro, ma bisogna anche sapersi salvaguardare!Ti faccio un enorme In bocca al lupo!
Grazie, ne ho bisogno! Il guaio è che io nel sostegno ci credo ciecamente, ma quando un ambiente è incrostato di certe convinzioni, è molto, molto difficile lavorare bene! In bocca al lupo anche a te, noi stiamo nella stessa barca e ci possiamo capire!!!
sweetdream- Messaggi : 729
Data d'iscrizione : 27.04.11
Re: Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
Innanzi tutto come insegnante di sostegno devi pretendere(è un tuo diritto) L'ACCESSO ALLA DIAGNOSI FUNZIONALE E A TUTTI GLI ALTRI DOCUMENTI CHE certifichino lo stato di handycap del tuo alunno e il dirigente scolastico dovrà fornirtele.Starà poi a te fare dei percorsi individualizzati su cui nessun altro insegnante potrà mettere bocca. In quanto all'uscir fuori dalla classe col tuo alunno non è assolutamente una soluzione corretta in quanto se un bravo neuropsichiatra nell'espletamento del GIO ne venisse a conoscenza per te ci sarebbero problemi grossi.Compito dell'insegnante di sostegno è il pieno inserimento dell'alunno disabile nella comunità scolastica con tutti i mezzi a sua disposizione.Comunque in bocca al lupo!
giov60- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 28.05.11
Re: Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
Ciao Giov, l'accesso agli atti l'ho avuto dopo un po', ma ci son riuscita. Purtroppo questi mesi son passati davvero con molta caparbietà da parte mia, ho tenuto testa alle avversità, e l'ho spuntata, giacché allo stato attuale delle cose i colleghi più comandini nei miei riguardi sono diventati persone amiche, che hanno capito chi sono e quel che valgo (alla faccia della modestia, dirai tu, ma in confronto a certi orrori che vedo sul sostegno, mi ritengo coscienziosa ed accurata).giov60 ha scritto:Innanzi tutto come insegnante di sostegno devi pretendere(è un tuo diritto) L'ACCESSO ALLA DIAGNOSI FUNZIONALE E A TUTTI GLI ALTRI DOCUMENTI CHE certifichino lo stato di handycap del tuo alunno e il dirigente scolastico dovrà fornirtele.Starà poi a te fare dei percorsi individualizzati su cui nessun altro insegnante potrà mettere bocca. In quanto all'uscir fuori dalla classe col tuo alunno non è assolutamente una soluzione corretta in quanto se un bravo neuropsichiatra nell'espletamento del GIO ne venisse a conoscenza per te ci sarebbero problemi grossi.Compito dell'insegnante di sostegno è il pieno inserimento dell'alunno disabile nella comunità scolastica con tutti i mezzi a sua disposizione.Comunque in bocca al lupo!
Un'altra l'ho però mandata a quel paese durante la prova INVALSI, dato che, non essendo del mio corso e non conoscendo l'alunno, pretendeva di sostituirsi a me per quel che riguarda il PDF dell'allievo e il tipo di prova da fare eccetera...gliene ho dette tante da farla scappare in sala professori. E accidenti, però!
Il registro, invece, è rimasto una pia chimera. Ho compilato io un registro seguendo i modelli in rete, lo allegheranno a tutti gli atti del ragazzino a fine anno, insieme alle mie prove, alle schede e a tutti i materiali usati. A mali estremi, rimedi estremi!
Il problema dell'integrazione è pesante perché, purtroppo, il ragazzino non è accettato né dalla classe (e posso capire che alla loro età sia difficile capire la disabilità), né da alcuni colleghi (e qui è grave). A volte, ultimamente, ho dovuto portarlo fuori perché, in date ore, quella classe è un inferno e lui si innervosisce moltissimo a causa della confusione immane. Ma si tratta di massimo un'uscita alla settimana. Tutte le altre ore è in classe e lavora con un gruppo di recupero che abbiamo messo su. Mi sto occupando anche di qualche progetto per valorizzare le eccellenze, ne abbiamo alcuni in classe e facciamo approfondimenti trasversali.
Insomma non mi risparmio, e ho visto qualche frutto da cogliere! Non è tutto rosa e fiori, ma data la situazione di partenza...sono contenta così!
sweetdream- Messaggi : 729
Data d'iscrizione : 27.04.11
Re: Supplente temporanea: problemi con i colleghi.
Le perle rare sono una risorsa per la scuola e soprattutto per gli alunni .Chi ti scrive ti capisce benissimo.Ma non molliamo,in fondo questo "mestiere " ,a dispetto di chi dice il contrario ,è sempre costellato di problemi .Un buon insegnante,però ,lo porta avanti con dignità e coscienza .Ciao!
giov60- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 28.05.11
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