solo commissari interni all'esame di stato

Il ministro ha annunciato che dal prossimo anno scolastico si ritornerà alle commissioni di maturità composte solo da commissari interni.
Forse ha dimenticato che l'esperimento è già stato provato con esiti pessimi: non solo diplomifici che lavoravano alla grande, voti che anche nelle pubbliche erano un po' numeri al lotto (nel bene e nel male, spesso anche a danno degli studenti), ma soprattutto perdita, da parte dei ragazzi, della coscienza di dover affrontare una prova e perdita della possibilità di verificare la propria maturità nel saperla affrontare.
la motivazione è chiaramente una e una sola: tagliare, risparmiare.
Del resto nel questionario/presa in giro della buona scuola (sì, l'ho fatto, ahimé!) di questa aberrazione non c'è traccia (non che il resto sia simpatico da leggere...) e dunque non vi è nemmeno il "canale" per poter esprimere il proprio dissenso.
Che fare? gruppo, petizione...? a chi rivolgerci?

L'esame andrebbe completamente abolito.

L'esame, che io sappia, c'è in tutti i paesi europei. Ma a parte questo, è un momento importante per la maturità dei ragazzi. E' una prova, mettersi alla prova, segna una specie di passaggio, chiude un percorso... abolirlo mi pare una stupidaggine.

Un diploma conseguito senza esame finale non ha valore legale. Se il ministero vuole mantenere il valore legale deve mantenere anche un esame, seppur ridicolo.

Ciò non toglie che l'esame di stato perda gran parte del suo significato se condotto con una commissione interamente composta da docenti della classe. Si è caduti nell'errore (si fa per dire) in passato, adesso lo si vuole reiterare.

Errare è umano, perseverare è ministeriale.

I soldi per l'INVALSI però li troveranno

A0quarantasette ha scritto:I soldi per l'INVALSI però li troveranno

I soldi si spendono per ciò che è percepito come necessario sottraendoli a ciò che è percepito come superfluo o meno necessario.
Nessuno, al ministero, mette in dubbio l'essenzialità di INVALSI, perciò tutto ciò che è nelle finalità dell'istituto è consentito e ci sono settori in cui la spending review non arriva. Conosci forse uno studio di analisi benefici-costi sull'opportunità della stampa di tonnellate di carta per fare i test? no, però hanno deciso che i test servono (quindi creano beneficio) a prescindere dal costo. Conosci forse uno studio di analisi benefici-costi sull'opportunità di pagare l'indennità di funzione e il più o meno contenuto rimborso spese per un certo numero di commissari esterni? no, però hanno deciso che l'esame con la commissione mista costa e va eliminata a prescindere dal beneficio.
E' una ratio piuttosto diffusa fra i politici quando si deve rimodulare il costo dei servizi dello Stato. Il problema è che ormai da parecchi anni, le scelte sono modulate sulla base di percezioni e non sulla base di effettive analisi dei bisogni. Ecco quindi che un bel giorno una ex rettrice finisce a occupare uno scranno ministeriale e s'inventa le soluzioni alle sue percezioni. A prescindere dal principio attivo psicotropico usato.