Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
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Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
Sinceramente non ho capito se l'articolo è il frutto di un taglio lineare dei contenuti per scopi redazionali, se Eleonora Fortunato ha preso una cantonata, se la presidente del Moige si rifornisce da uno spacciatore disonesto o, in alternativa, sia convinta che il lettore dell'articolo abbia il cervello liquefatto, No, proprio non capisco quest'articolo.
1) leggo il titolo "Riforma scuola. Genitori: scuola statale ecc."
Prima perplessità: titolo completamente fuorviante. Da quando Moige è sinonimo di Genitori? L'interlocutore in quell'intervista non è il rappresentante dei genitori, ma solo il rappresentante di un gruppo di pressione parapolitico e di forte matrice ideologica. Il Moige non è rappresentativo dei genitori, è rappresentativo solo di un sottoinsieme dell'insieme dei genitori. Spero si tratti di un peccato veniale di chi ha scelto l'infelice titolo.
2) "La scuola delle nuove linee guida viene ancora gestita in modo centralistico, senza attivare quelle politiche di sostegno alle scelte libere dei genitori che ne accelererebbero la promozione"
Non ho capito cosa voglia la Munizzi. Forse non è soddisfatta dei disastri provocati dalla Gelmini. E' davvero convinta che una nazione che non è in grado neppure di garantire il diritto allo studio dei suoi cittadini si possa assumere l'onere di garantire il diritto al profitto di chi vuole sostituirsi all'istruzione statale? I genitori acquistano la carta igienica per mandare i loro figli nella scuola di uno stato che non riesce neppure a garantire un culo pulito ai propri figli e questa signora pensa che lo stesso stato possa garantire un culo pulito dei propri figli al lordo del profitto dei titolari delle paritarie? Oh Zeus, dallo statalismo al privato di stato. Alla faccia di tutta la fuffa economistica sull'imprenditorialità.
3) "ci lamentiamo del fatto che si voglia ridurre il problema della scelta dei genitori a un favore da fare al mondo cattolico. Non è così! Dare la possibilità (anche economica) di mandare i figli nella scuola migliore è un diritto sacrosanto di tutti"
Forse sarebbe il caso di dare la possibilità economica di mandare i figli a scuola, altro che nella scuola migliore... Dato che allo stato attuale è stata data una bella picconata al diritto universale allo studio favorendo al tempo stesso il diritto degli imprenditori dello "studio" a realizzare un profitto.
4) "e cominciare ad adottare una graduale politica di sostegno con voucher da 1.000/1500 euro o detrazioni fiscali per le famiglie al di sotto di un certo reddito"
Ovvero quanto basterebbe a queste famiglie per sostenere la spesa dell'istruzione di un proprio figlio in una scuola pubblica (trasporto, libri, attrezzatura didattica, ecc.). Dubito che il "voucher" (ohibò, i-tagliano no?) possa bastare a finanziare l'accesso ad una paritaria.
5) "un improduttivo centralismo", Sarei curioso di conoscere le cause di questa improduttività secondo la signora genitora
6) "I risparmi realizzati a regime (si dovrà cominciare prima o poi) potranno confluire nel risanamento della stessa scuola statale che arranca vistosamente, bloccata dal suo stesso gigantismo."
E qui siamo all'apoteosi. Sarà tre volte natale e festa tutto l'anno, ecc.
Mi fermo qui perché non ho proseguito la lettura dell'interSvista causa esondazione esofagea di rigurgiti gastrici.
Come mai sta tipa non è stata ancora inserita nelle nominescion per l'incarico di ministra della distruzione? Mi sembra che abbia le stesse balle, pardòn, volevo dire palle, delle altre ministre della distruzione che si sono avvicendate negli ultimi 15 anni.
1) leggo il titolo "Riforma scuola. Genitori: scuola statale ecc."
Prima perplessità: titolo completamente fuorviante. Da quando Moige è sinonimo di Genitori? L'interlocutore in quell'intervista non è il rappresentante dei genitori, ma solo il rappresentante di un gruppo di pressione parapolitico e di forte matrice ideologica. Il Moige non è rappresentativo dei genitori, è rappresentativo solo di un sottoinsieme dell'insieme dei genitori. Spero si tratti di un peccato veniale di chi ha scelto l'infelice titolo.
2) "La scuola delle nuove linee guida viene ancora gestita in modo centralistico, senza attivare quelle politiche di sostegno alle scelte libere dei genitori che ne accelererebbero la promozione"
Non ho capito cosa voglia la Munizzi. Forse non è soddisfatta dei disastri provocati dalla Gelmini. E' davvero convinta che una nazione che non è in grado neppure di garantire il diritto allo studio dei suoi cittadini si possa assumere l'onere di garantire il diritto al profitto di chi vuole sostituirsi all'istruzione statale? I genitori acquistano la carta igienica per mandare i loro figli nella scuola di uno stato che non riesce neppure a garantire un culo pulito ai propri figli e questa signora pensa che lo stesso stato possa garantire un culo pulito dei propri figli al lordo del profitto dei titolari delle paritarie? Oh Zeus, dallo statalismo al privato di stato. Alla faccia di tutta la fuffa economistica sull'imprenditorialità.
3) "ci lamentiamo del fatto che si voglia ridurre il problema della scelta dei genitori a un favore da fare al mondo cattolico. Non è così! Dare la possibilità (anche economica) di mandare i figli nella scuola migliore è un diritto sacrosanto di tutti"
Forse sarebbe il caso di dare la possibilità economica di mandare i figli a scuola, altro che nella scuola migliore... Dato che allo stato attuale è stata data una bella picconata al diritto universale allo studio favorendo al tempo stesso il diritto degli imprenditori dello "studio" a realizzare un profitto.
4) "e cominciare ad adottare una graduale politica di sostegno con voucher da 1.000/1500 euro o detrazioni fiscali per le famiglie al di sotto di un certo reddito"
Ovvero quanto basterebbe a queste famiglie per sostenere la spesa dell'istruzione di un proprio figlio in una scuola pubblica (trasporto, libri, attrezzatura didattica, ecc.). Dubito che il "voucher" (ohibò, i-tagliano no?) possa bastare a finanziare l'accesso ad una paritaria.
5) "un improduttivo centralismo", Sarei curioso di conoscere le cause di questa improduttività secondo la signora genitora
6) "I risparmi realizzati a regime (si dovrà cominciare prima o poi) potranno confluire nel risanamento della stessa scuola statale che arranca vistosamente, bloccata dal suo stesso gigantismo."
E qui siamo all'apoteosi. Sarà tre volte natale e festa tutto l'anno, ecc.
Mi fermo qui perché non ho proseguito la lettura dell'interSvista causa esondazione esofagea di rigurgiti gastrici.
Come mai sta tipa non è stata ancora inserita nelle nominescion per l'incarico di ministra della distruzione? Mi sembra che abbia le stesse balle, pardòn, volevo dire palle, delle altre ministre della distruzione che si sono avvicendate negli ultimi 15 anni.
Ospite- Ospite
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
La cosa buona di insegnare nello Stato è che non incontrerò mai un genitore del MOIGE :-) Piccole soddisfazioni, ma importanti per il mio fegato!!!
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
fermo restando gni nostra oppinione sull'istruzione paritaria...
le scuole private stanno tremando.
vuoi vedere che se non ci sono piu' iscritti in graduatoria che hanno bisogno di punti dovranno persino pagare i docenti per il loro lavoro?
naturalmente non tutte agiscono in questo modo ma la paura generale è diffusa...
le scuole private stanno tremando.
vuoi vedere che se non ci sono piu' iscritti in graduatoria che hanno bisogno di punti dovranno persino pagare i docenti per il loro lavoro?
naturalmente non tutte agiscono in questo modo ma la paura generale è diffusa...
corepreciatu- Messaggi : 190
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
Non tutte le scuole private sono uguali, però di certo quelle che vivevano come esamifici a uso punteggio in graduatoria dovranno trovare un'altra forma di ricatto per avere il docente e non pagarlo.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
Cavoli, non ci avevo pensato!Albith ha scritto:La cosa buona di insegnare nello Stato è che non incontrerò mai un genitore del MOIGE :-) Piccole soddisfazioni, ma importanti per il mio fegato!!!
Ospite- Ospite
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
Dubito che si arriverà ad un'eliminazione totale di un sistema per graduatorie a punteggi. Le supplenze continueranno ad esserci, anche se saranno fortemente ridimensionate e sarà più difficile accedervi. Ma proprio per questo motivo si scatenerebbe ulteriormente il fenomeno ricattatorio dei punteggifici: chi resta tagliato fuori da posizioni alte nelle graduatorie ha come unica possibilità quella di incrementare, sia pure di poco, il proprio punteggio proprio offrendosi a questo gioco. Perché difficilmente il quarantesimo in seconda fascia in una graduatoria potrà aspirare ad una supplenza di sei mesi.corepreciatu ha scritto:fermo restando gni nostra oppinione sull'istruzione paritaria...
le scuole private stanno tremando.
vuoi vedere che se non ci sono piu' iscritti in graduatoria che hanno bisogno di punti dovranno persino pagare i docenti per il loro lavoro?
naturalmente non tutte agiscono in questo modo ma la paura generale è diffusa...
Detto questo, diplomifici che in modo fraudolento fanno figurare che un docente ha insegnato presso la loro "scuola" regolarmente pagato, credo che non avrebbero alcun problema ad inventarsi docenti inesistenti o dei banalissimi prestanome ;-)
Ospite- Ospite
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
non sono certo di aver compreso il tuo messaggio in particolare l'ultimo pezzo.
credo, cmq, che se il prossimo concorso dovesse ricalcare il precedente il fenomeno ricattatorio di cui parli non dovrebbe neppure esistere.
se ricordo bene, ma non credo di sbagliare, nel concorso precedente, erano valutati diversi tipi di titoli (abilitazioni, pubblicazioni, dottorati, corsi formazione, ecc...) ma assolutamente non veniva fatto cenno al punteggio di servizio.
i candidati, dunque, a prescindere dal lavoro svolto (15 anni, 10 anni, 5 anni, 0 anni di servizio) partivano tutti alla pari, tenuto conto dei titoli ovviamente.
in un futuro (ipotetico) sistema dove, l'ottenimento del ruolo è sganciato dal punteggio di servizio (il meccanismo attuale) e quindi si lavora solo per lo stipendio (non per il punteggio che al concorso non mi da vantaggi) credo che pochi sarebbero disposti a lavorare per la gloria.
cioè non mi hai dato lo stipendio perchè mi hai retribuito con il punteggio, ma se ora il punteggio non mi serve piu' dammi il denaro che ho lavorato.
poi,naturalmente, le vie della politica sono infinite...
credo, cmq, che se il prossimo concorso dovesse ricalcare il precedente il fenomeno ricattatorio di cui parli non dovrebbe neppure esistere.
se ricordo bene, ma non credo di sbagliare, nel concorso precedente, erano valutati diversi tipi di titoli (abilitazioni, pubblicazioni, dottorati, corsi formazione, ecc...) ma assolutamente non veniva fatto cenno al punteggio di servizio.
i candidati, dunque, a prescindere dal lavoro svolto (15 anni, 10 anni, 5 anni, 0 anni di servizio) partivano tutti alla pari, tenuto conto dei titoli ovviamente.
in un futuro (ipotetico) sistema dove, l'ottenimento del ruolo è sganciato dal punteggio di servizio (il meccanismo attuale) e quindi si lavora solo per lo stipendio (non per il punteggio che al concorso non mi da vantaggi) credo che pochi sarebbero disposti a lavorare per la gloria.
cioè non mi hai dato lo stipendio perchè mi hai retribuito con il punteggio, ma se ora il punteggio non mi serve piu' dammi il denaro che ho lavorato.
poi,naturalmente, le vie della politica sono infinite...
corepreciatu- Messaggi : 190
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Riforma scuola. Moige: scuola statale protetta da concorrenza paritarie serve agli insegnanti, non a famiglie
Sì, ci sono parecchi malintesicorepreciatu ha scritto:non sono certo di aver compreso il tuo messaggio in particolare l'ultimo pezzo.
credo, cmq, che se il prossimo concorso dovesse ricalcare il precedente il fenomeno ricattatorio di cui parli non dovrebbe neppure esistere.
se ricordo bene, ma non credo di sbagliare, nel concorso precedente, erano valutati diversi tipi di titoli (abilitazioni, pubblicazioni, dottorati, corsi formazione, ecc...) ma assolutamente non veniva fatto cenno al punteggio di servizio.
i candidati, dunque, a prescindere dal lavoro svolto (15 anni, 10 anni, 5 anni, 0 anni di servizio) partivano tutti alla pari, tenuto conto dei titoli ovviamente.
in un futuro (ipotetico) sistema dove, l'ottenimento del ruolo è sganciato dal punteggio di servizio (il meccanismo attuale) e quindi si lavora solo per lo stipendio (non per il punteggio che al concorso non mi da vantaggi) credo che pochi sarebbero disposti a lavorare per la gloria.
cioè non mi hai dato lo stipendio perchè mi hai retribuito con il punteggio, ma se ora il punteggio non mi serve piu' dammi il denaro che ho lavorato.
poi,naturalmente, le vie della politica sono infinite...
Per chiarire, non mi riferivo affatto ai concorsi, bensì al reclutamento a tempo determinato sulla base di graduatorie. Ammesso che si faccia questa "riforma", le graduatorie continueranno ad esistere: non ci saranno probabilmente più le GAE, non ci saranno le graduatorie di III fascia, ma continueranno ad esserci quelle di II fascia. A meno che non si dia un calcio a tutto il sistema e si vari la chiamata diretta a discrezione del DS (che al momento non è dichiarato sulla carta).
Anche riformulando i criteri di merito, le future graduatorie per gli incarichi di supplenza saranno presumibilmente quelle attuali (GI in II fascia), forse con qualche rimodulazione, ma fondamentalmente basate su punteggi derivanti dal servizio già svolto. Nel post precedente al mio intervento hai scritto
Il mio intervento era scaturito proprio da questa considerazione: le scuole private non stanno tremando (a parte l'eventualità di vedersi sfumare possibili canali di finanziamento più o meno diretto). Dal momento che le graduatorie continueranno ad esserci (per le supplenze) e che l'accesso ad una supplenza, come ho detto, sarà molto più arduo, il loro potere ricattatorio sarà rafforzato. Per i motivi che ho espresso in precedenza.
le scuole private stanno tremando.
vuoi vedere che se non ci sono piu' iscritti in graduatoria che hanno bisogno di punti dovranno persino pagare i docenti per il loro lavoro?
Il punteggio, pertanto non servirà per il concorso, bensì per accedere a qualche supplenza. E servirà soprattutto a chi si vede preclusa qualsiasi possibilità di incrementarlo con incarichi nella scuola pubblica, dal momento che le possibilità si riducono drasticamente con l'eventuale copertura di tutti i posti effettivamente vacanti (di diritto e di fatto) e con l'utilizzo degli organici funzionali anche per le supplenze temporanee.
Mi spiego, infine, in merito all'ultima parte, del mio intervento, che non hai capito. Allo stato attuale, la pratica, attuata da molte scuole private, di assumere a costo zero precari, non ha certo l'obiettivo di dare punteggi a questi precari e tanto meno quello di dare competenza agli studenti. L'obiettivo è quello di far risultare che c'è stata un'attività didattica. Per raggiungere questo obiettivo, allo stato attuale, è sufficiente assumere "a gratis" un precario, non lo pago perché il precario si accontenta del punteggio ufficialmente acquisito. Che poi lavori o meno o che lavori decentemente o meno, questo non importa, del resto è noto che nei diplomifici ci si iscrive per recuperare anni e avere un titolo di studio, non per imparare.
Ora, ipotizziamo che nessun precario trovi più conveniente andare a lavorare gratis in una scuola privata. Pensi che i titolari si scompongano? Non credo: assumere un docente senza compenso ma facendo figurare dei contributi previdenziali e un punteggio maturato, a casa mia si chiama "falso ideologico". E' un reato. E che sia un reato lo dimostra anche il fatto che qualcuno che ha denunciato questa prassi ha ricevuto anche minacce di morte.
Sinceramente, chi si presta a compiere questo genere di reato, pensi che avrebbe remore a far risultare l'impiego di docenti inesistenti o di semplici prestanome? Secondo me no.
Ecco perché penso che le private, al momento, abbiano pochi motivi per tremare. A parte la pietanza che non arriva nella mangiatoia.
Ospite- Ospite
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