Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
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dami
lallaorizzonte
6 partecipanti
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Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
riceviamo questa richiesta
ogni indicazione concreta è ben accetta :-)
ogni indicazione concreta è ben accetta :-)
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
Il compito principale è l'inclusione dello studente dva.
Affinché il lavoro funzioni deve essere di equipe.
Naturalmente è diverso occuparsi di studenti con difficoltà gravi o di studenti con difficoltà lievi.
A inizio anno va predisposto il PEI per lo studente certificato.
In alcuni casi va predisposto anche il PDF.
A un'osservazione iniziale dello studente e a test iniziali sulle sue competenze, seguirà la predisposizione di un progetto individualizzato, qualora le difficoltà siano evidenti.
In alternativa può essere anche seguita la normale programmazione di classe per obiettivi minimi.
Le valutazioni in itinere terranno conto dei progressi rispetto ai punti di partenza.
Meglio consultare anche gli specialisti che seguono lo studente fuori dalla scuola, anche se non sempre ci sono...
Affinché il lavoro funzioni deve essere di equipe.
Naturalmente è diverso occuparsi di studenti con difficoltà gravi o di studenti con difficoltà lievi.
A inizio anno va predisposto il PEI per lo studente certificato.
In alcuni casi va predisposto anche il PDF.
A un'osservazione iniziale dello studente e a test iniziali sulle sue competenze, seguirà la predisposizione di un progetto individualizzato, qualora le difficoltà siano evidenti.
In alternativa può essere anche seguita la normale programmazione di classe per obiettivi minimi.
Le valutazioni in itinere terranno conto dei progressi rispetto ai punti di partenza.
Meglio consultare anche gli specialisti che seguono lo studente fuori dalla scuola, anche se non sempre ci sono...
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
vorrei avere delle delucidazioni.
sono un'insegnante curriculare della secondaria di secondo grado e ho in una classe un alunno con sostegno. L'insegnante di sostegno è presente per tre delle quattro ore di una delle materie che insegno e per nessuna delle due ore dell'altra materia che insegno. Non è stato ancora fatto il Pei e non è ancora stata stabilita nessuna data, la coordinatrice del sostegno ci ha dato qualche informazione sull'alunno.
Tra due settimane ho fissato un compito, per l'alunno H devo prepararlo io o lo prepara l'insegnante di sostegno su mie indicazioni?
L'alunno ha bisogno di materiale adeguato per la sua situazione (mappe concettuali, schemi...) Io faccio sempre degli schemi alla lavagna per tutti e utilizzo la LIm, ma temo che l'alunno non sia in grado di copiare o seguire tutto. Questo materiale lo prepara l'insegnante di sostegno? Si occupa anche , naturalmente su mia indicazione, di predisporre il materiale relativo agli argomenti che eventualmente spiego nelle mie ore in cui lui non è presente in classe? La classe non è molto numerosa ma ho anche 5 alunni stranieri scarsamente alfabetizzati e non riesco ad occuparmi di tutto.
Chi decide che tipo di programma deve seguire l'alunno? Se la famiglia è orientata verso un tipo di programmazione ma il consiglio di classe ritiene che l'alunno non sia in grado di seguirla cosa succede?
grazie
sono un'insegnante curriculare della secondaria di secondo grado e ho in una classe un alunno con sostegno. L'insegnante di sostegno è presente per tre delle quattro ore di una delle materie che insegno e per nessuna delle due ore dell'altra materia che insegno. Non è stato ancora fatto il Pei e non è ancora stata stabilita nessuna data, la coordinatrice del sostegno ci ha dato qualche informazione sull'alunno.
Tra due settimane ho fissato un compito, per l'alunno H devo prepararlo io o lo prepara l'insegnante di sostegno su mie indicazioni?
L'alunno ha bisogno di materiale adeguato per la sua situazione (mappe concettuali, schemi...) Io faccio sempre degli schemi alla lavagna per tutti e utilizzo la LIm, ma temo che l'alunno non sia in grado di copiare o seguire tutto. Questo materiale lo prepara l'insegnante di sostegno? Si occupa anche , naturalmente su mia indicazione, di predisporre il materiale relativo agli argomenti che eventualmente spiego nelle mie ore in cui lui non è presente in classe? La classe non è molto numerosa ma ho anche 5 alunni stranieri scarsamente alfabetizzati e non riesco ad occuparmi di tutto.
Chi decide che tipo di programma deve seguire l'alunno? Se la famiglia è orientata verso un tipo di programmazione ma il consiglio di classe ritiene che l'alunno non sia in grado di seguirla cosa succede?
grazie
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
Tra due settimane ho fissato un compito, per l'alunno H devo prepararlo io o lo prepara l'insegnante di sostegno su mie indicazioni?
Dovete prepararlo insieme.
In concreto io faccio così: mi faccio fornire con largo anticipo il compito dalla docente curricolare (non deve essere proprio quel compito, l'importante è la struttura e gli argomenti trattati). In una prima fase la consiglio su cosa sarebbe meglio mettere e cosa no in riferimento ad eventuali DSA e H; una volta giunti ad un punto d'incontro, comincio a preparare l'alunno sullo specifico del compito (faccio in modo che l'alunno sappia quali sono gli argomenti specifici e come sarà strutturato il compito, facendolo esercitare. Ovviamente non fornisco le domande precise).
L'alunno ha bisogno di materiale adeguato per la sua situazione (mappe concettuali, schemi...) Io faccio sempre degli schemi alla lavagna per tutti e utilizzo la LIm, ma temo che l'alunno non sia in grado di copiare o seguire tutto. Questo materiale lo prepara l'insegnante di sostegno? Si occupa anche , naturalmente su mia indicazione, di predisporre il materiale relativo agli argomenti che eventualmente spiego nelle mie ore in cui lui non è presente in classe?
In genere, se l'insegnante è presente in classe, sarà lui a predisporre eventuali riassunti, mappe concettuali eccetera. Io di solito chiedo all'insegnante curricolare quali siano i punti delle lezioni che considera imprescindibili, e preparo materiali riassuntivi su quelle indicazioni, che poi fosnisco sia all'alunno che all'insegnante. In questo modo l'alunno sa cosa deve studiare e il curricolare sa cosa può chiedere.
Ovviamente c'è caso e caso: se l'alunno è in grado di prendere appunti da solo senza rimanere indietro il mio ruolo è più di supporto allo studio individuale agendo sugli specifici punti di criticità.
Quando l'insegnante di sostegno non è presente in classe, dovresti essere tu a preparare questi materiali; o in alternativa,se lui è volenteroso, fornirgli tutti i materiali per farlo lui nei ritagli di tempo. La soluzione migliore, però, è che tu declini l'orario in modo da non affrontare argomenti nuovi nell'ora in cui il docente di sostegno non c'è.
Chi decide che tipo di programma deve seguire l'alunno? Se la famiglia è orientata verso un tipo di programmazione ma il consiglio di classe ritiene che l'alunno non sia in grado di seguirla cosa succede?
Lo "decide" il consiglio di classe, anche se in realtà è l'insegnante di sostegno che, fatte le sue considerazioni, propone. Comunque il parere della famiglia è vincolante. Mi è capitato spesso di avere alunni che avevano bisogno di un differenziato con genitori che non ne volevano sapere, con il risultato di figli stressati da programmazioni che non erano in grado di seguire e che si concludevano inevitabilmente con la bocciatura.
apollonius- Messaggi : 400
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
grazie mille
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
caro apollonius spero che tu legga e che possa venirmi di nuovo in aiuto... Il mio alunno è sordomuto e in classe ha anche un facilitatore del linguaggio (quando non c'è il sostegno). Oggi il facilitatore mi ha chiesto come si deve comportare durante i compiti in classe. Me l'ha chiesto riferendosi a un compito di una disciplina non mia e io gli ho detto di chiedere al docente della materia, ma in realtà il problema si porrà anche quando ci sarà il mio compito in classe poiché lui sarà presente. Immagino che debba limitarsi al suo ruolo e non aiutare nello svolgimento del compito ma non ne sono sicura e il fatto che non ci sia stato ancora il PEI non mi aiuta ad avere le idee chiare... Tu che ne pensi?
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
Tutto dipende dalla diagnosi funzionale del ragazzo, che dovrebbe essere a disposizione nel fascicolo personale.
Se non vi sono problematiche a livello cognitivo il facilitatore deve limitarsi a fare... beh, il facilitatore, mediando le eventuali domande che il ragazzo può rivolgere all'insegnante curricolare (le stesse che qualsiasi altro ragazzo potrebbe fare).
Dovrebbe insomma mettere il ragazzo nelle condizioni di sentire tutto quello che viene detto in classe (quindi eventuali chiarimenti ad altri alunni) e di interagire con la classe.
Questo è detto però in linea del tutto generale. Nel particolare è difficile rispondere, perchè non conosco il ragazzo che potrebbe avere una gamma di difficoltà collaterali alla sordità: dipende anche dalla materia (è chiaro che un compito di inglese, per un sordomuto, presenterà problematiche completamente differenti da un compito di matematica).
Chi dovrebbe avere la risposta giusta è l'insegnante di sostegno assegnato al ragazzo, per cui mi chiedo: ma perchè lo vieni a chiedere a me e non a lui?
A parte gli scherzi, chiedi pure tutto quello che voi, mi fa piacere aiutare
Se non vi sono problematiche a livello cognitivo il facilitatore deve limitarsi a fare... beh, il facilitatore, mediando le eventuali domande che il ragazzo può rivolgere all'insegnante curricolare (le stesse che qualsiasi altro ragazzo potrebbe fare).
Dovrebbe insomma mettere il ragazzo nelle condizioni di sentire tutto quello che viene detto in classe (quindi eventuali chiarimenti ad altri alunni) e di interagire con la classe.
Questo è detto però in linea del tutto generale. Nel particolare è difficile rispondere, perchè non conosco il ragazzo che potrebbe avere una gamma di difficoltà collaterali alla sordità: dipende anche dalla materia (è chiaro che un compito di inglese, per un sordomuto, presenterà problematiche completamente differenti da un compito di matematica).
Chi dovrebbe avere la risposta giusta è l'insegnante di sostegno assegnato al ragazzo, per cui mi chiedo: ma perchè lo vieni a chiedere a me e non a lui?
A parte gli scherzi, chiedi pure tutto quello che voi, mi fa piacere aiutare
apollonius- Messaggi : 400
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
hai ragione, ma è che l'insegnante di sos è una bravissima persona ma a volte mi sembra che risponda un po' frettolosamente alla nostre richieste... E' stato assegnato da pochissimo e non da' l'impressione di conoscere bene le problematiche del ragazzo. Ho fatto vedere il compito che assegnerò, dopo avergli mostrato le prove d'ingresso che erano andate molto male, e mi ha detto di proporre il compito uguale a quello di tutti gli altri e di valutare in seguito cosa fare. Comunque hai ragione, lo chiederò a lui.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
Credo che il docente di sos abbia fatto bene a dirti quello che ti ha detto. Se non conosce ancora bene il ragazzo ha bisogno di capire quali siano le sue principali difficoltà, e non c'è altro modo che vederlo all'opera sui compiti in classe.
In seguito cercate di correggere il compito assieme, in modo da capire quali errori derivino dalla sua specifica disabilità e quali invece da sue lacune colmabili. In genere però cercate di non scoraggiare il ragazzo dandogli voti troppo bassi (se sarà il caso) nè d'altra parte troppo menzogneri (col rischio di esaltarlo troppo). L'aspetto psicologico, soprattutto nella prima fase, è delicatissimo. In seguito, quando vi sarete tarati l'uno sull'altro, sarà molto più semplice strutturare delle prove adatte.
Comunque, a che anno si trova il ragazzo? Non 'è una documentazione pregressa, soprattutto PEI e relazioni finali? se scritte bene (lo so, è un grosso se) possono essere particolarmente illuminanti.
In seguito cercate di correggere il compito assieme, in modo da capire quali errori derivino dalla sua specifica disabilità e quali invece da sue lacune colmabili. In genere però cercate di non scoraggiare il ragazzo dandogli voti troppo bassi (se sarà il caso) nè d'altra parte troppo menzogneri (col rischio di esaltarlo troppo). L'aspetto psicologico, soprattutto nella prima fase, è delicatissimo. In seguito, quando vi sarete tarati l'uno sull'altro, sarà molto più semplice strutturare delle prove adatte.
Comunque, a che anno si trova il ragazzo? Non 'è una documentazione pregressa, soprattutto PEI e relazioni finali? se scritte bene (lo so, è un grosso se) possono essere particolarmente illuminanti.
apollonius- Messaggi : 400
Data d'iscrizione : 12.10.12
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
Per quanto riguarda la programmazione bisogna fare un distinguo tra scuole del primo ciclo (elementari e medie) e superiori.
Gli art. 3 ed 11 dell’O.M. n. 90/01 (Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore), espressamente detta norme ben precise consistenti nel prevedere che il PEI debba essere calibrato sulle effettive capacità e potenzialità del singolo alunno (e non su programmi ministeriali o obiettivi specifici di apprendimento, come per gli alunni delle scuole superiori). E, proprio perché la valutazione deve rilevare se vi siano stati progressi rispetto ai “livelli iniziali degli apprendimenti”, occorrono prove differenziate rispetto a quelle tradizionali.
L'art. 15 dello stesso OM, riguardante stavolta le scuole superiori di secondo grado, prevede tre possibilità:
1. percorso normale: come tutti i compagni;
2. percorso "semplificato" o “per obiettivi minimi”: cioè con la riduzione o sostituzione di taluni contenuti programmatici di alcune discipline ( L. n° 104/92 , art. 16, comma 1), che dà diritto, se superato positivamente, al titolo legale di studio. L’“obiettivo minimo” da raggiungere in tutte le discipline equivale alle conoscenze che vengono prefissate e valutate dai docenti delle rispettive discipline come sufficienti (corrispondenti ad un voto pari al 6) anche per gli altri compagni.
3. percorso "differenziato": cioè con contenuti estremamente ridotti o differenti da quelli dei compagni. Il raggiungimento degli obiettivi del PSP differenziato da diritto solo al rilascio di un attestato con la certificazione dei crediti formativi maturati ( O.M. n° 90/2001 , art. 15 e per gli attestati C.M. n° 125/01 ).
L’ O.M. 90/2001 , art. 15 comma 4 prevede anche che “qualora durante il successivo anno scolastico vengano accertati livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, il Consiglio di classe delibera” il passaggio ad uno dei due percorsi precedenti “senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti.”
Per quanto riguarda la valutazione, nei primi due percorsi possono svolgersi prove con tempi più lunghi e/o "equipollenti", cioè con modalità diverse da quelle tradizionali scritte ed orali, che però debbono garantire la valutazione degli apprendimenti dello stesso livello dei compagni ( L. n° 104/92 , art. 16, comma 3); nel terzo percorso oltre a queste possibilità, anche le prove di valutazione possono essere differenziate.
Gli art. 3 ed 11 dell’O.M. n. 90/01 (Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore), espressamente detta norme ben precise consistenti nel prevedere che il PEI debba essere calibrato sulle effettive capacità e potenzialità del singolo alunno (e non su programmi ministeriali o obiettivi specifici di apprendimento, come per gli alunni delle scuole superiori). E, proprio perché la valutazione deve rilevare se vi siano stati progressi rispetto ai “livelli iniziali degli apprendimenti”, occorrono prove differenziate rispetto a quelle tradizionali.
L'art. 15 dello stesso OM, riguardante stavolta le scuole superiori di secondo grado, prevede tre possibilità:
1. percorso normale: come tutti i compagni;
2. percorso "semplificato" o “per obiettivi minimi”: cioè con la riduzione o sostituzione di taluni contenuti programmatici di alcune discipline ( L. n° 104/92 , art. 16, comma 1), che dà diritto, se superato positivamente, al titolo legale di studio. L’“obiettivo minimo” da raggiungere in tutte le discipline equivale alle conoscenze che vengono prefissate e valutate dai docenti delle rispettive discipline come sufficienti (corrispondenti ad un voto pari al 6) anche per gli altri compagni.
3. percorso "differenziato": cioè con contenuti estremamente ridotti o differenti da quelli dei compagni. Il raggiungimento degli obiettivi del PSP differenziato da diritto solo al rilascio di un attestato con la certificazione dei crediti formativi maturati ( O.M. n° 90/2001 , art. 15 e per gli attestati C.M. n° 125/01 ).
L’ O.M. 90/2001 , art. 15 comma 4 prevede anche che “qualora durante il successivo anno scolastico vengano accertati livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali, il Consiglio di classe delibera” il passaggio ad uno dei due percorsi precedenti “senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti.”
Per quanto riguarda la valutazione, nei primi due percorsi possono svolgersi prove con tempi più lunghi e/o "equipollenti", cioè con modalità diverse da quelle tradizionali scritte ed orali, che però debbono garantire la valutazione degli apprendimenti dello stesso livello dei compagni ( L. n° 104/92 , art. 16, comma 3); nel terzo percorso oltre a queste possibilità, anche le prove di valutazione possono essere differenziate.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
Re: Chiarimenti compiti insegnante di sostegno
ciao, in merito ai compiti del docente di sostegno vorrei sottoporre la questione dell'aiuto alla deambulazione dell'alunno disabile. stamattina la mamma ha fatto esplicita richiesta, nonchè preteso, che il figlio si spostasse a scuola tutti i giorni con una statica in dotazione alla scuola. putroppo l'orario è stato strutturato per esigenze organizzative in modo tale che l'alunno abbia l'assistente all'autonomia solo due giorni a settimana e i restanti è seguito dal docente. in questo modo l'assistente può farlo deambulare solo nei giorni in cui lo segue, per i rimanenti giorni la madre pretende che lo faccia il docente. io so che al docente non compete tale ruuolo e responsabilità, ma qualcuno mi sa dare i riferimenti normativi affinchè io possa dimostrare tutto ciò?
enda- Messaggi : 25
Data d'iscrizione : 30.08.11
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