Sostegno e ore di scuola alunno ridotte

Sono una collega curriculare. Vorrei sapere se è possibile ridurre le ORE DI SCUOLA dei ragazzi con sostegno e come il Consiglio di classe e l'insegnante di sostegno lo possono fare legalmente e in quali casi.
Ho, in due classi, due situazioni a dir poco impossibili: in una un ragazzo violento e iperattivo e nell'altra uno con la Sindrome di Angelman. I due colleghi di sostegno non coprono l'intero orario di scuola di ognuno e pertanto ufficiosamente dedicano tutto il monte ore al secondo trascurando il primo che è libero di scorazzare per tutto l'istituto in quanto scappa dalla classe.
Il secondo ragazzo senza un rapporto uno ad uno non lavora e oramai si è abituato a fare quello che vuole.

Non sa rispondere nessuno?

Non è che invece di pensare a ridurre l'orario scolastico dei ragazzi si dovrebbe pensare ad aumentare le ore di sostegno o a richiedere la presenza di un educatore?

purtroppo spesso non ci son soldi per le coperture totali...
in altri casi invece anche il sostegno non può fare miracoli e ci si ritrova con il ragazzino alle ultime ore, ormai completamente sfinito, parcheggiato in locali vari della scuola...ovunque purché non in classe.
in quei casi, in accordo con famiglia e specialista di riferimento, é opportuno organizzare la riduzione d'orario.

Tellina mi spieghi, per favore, io come coordinatrice cosa dovrei chiedere di fare ai colleghi di sostegno e alla F.S. Handicap del mio istituto?
Mi dai delle dritte dal punto di vista organizzativo? Come si organizza una riduzione di orario? Di quale specialista stai parlando?
Dal punto di vista didattico con la relazione di uno a uno il ragazzo con problemi di aggressività collabora. Il problema grosso è che per garantire la copertura ore del ragazzo con sindrome di Angelman sia in modo ufficiale che ufficioso si va a trascurare le esigenze didattiche dell'altro (e naturalmente io sono completamente disaccordo su questa soluzione che ha trovato Ds, Fs. Handicap e colleghi di sostegno).
Cosa faresti tu?

da noi è partito tutto dal ds.
o meglio...il coordinatore sos chiede incontro con ds, se hai il suo appoggio sarà poi lei/lui a dirti come procedere.
da noi il passo successivo, se ricordo bene, è stato l'incontro con la famiglia, in accordo con questa poi si contatta lo specialista (psicologo, terapista ecc) che segue il ragazzino...
in un paio di casi si è arrivati alla quadratura del cerchio facendo coincidere gli incontri terapeutici con l'ultima ora di scuola.

Le soluzioni che mi hai indicato tu sono buone e fattibili. Grazie. Spero solo che il mio Consiglio di classe e il Ds non si mettano di traverso. La famiglia non è un problema.
Non so se avrò ancora bisogno di consigli. Farò sapere come procede.